War in the Pacific: Admiral Edition

Conclusione

E’ tempo di dare risposta alla domanda posta all’inizio di questa lunga recensione, ovvero se gli sviluppatori di AE siano riusciti a migliorare un wargame del calibro di WITP. La risposta, a mio personale avviso, è un sì convinto. Una volta presa familiarità con le nuove meccaniche di gioco, difficilmente rimpiangerete WITP. Rimane inalterato, a mio avviso, il riuscitissimo equilibrio fra l’epica scala del gioco e la ricerca quasi maniacale del dettaglio, che ha fatto la “fortuna” di WITP. Ovviamente anche per AE valgono i consigli già dati a suo tempo per WITP: se non vi siete mai avvicinati ad un wargame fino ad ora, non incominciate con AE. Il gioco è rivolto a wargamer appassionati e il rischio di “paralisi” di fronte all’enorme quantità di informazioni disponibili e al livello di micro-gestione richiesto al giocatore è molto elevato. Il mio consiglio, se vi volete avvicinare al genere, è quello di prendere in considerazione Uncommon Valor, gioco con meccaniche simili a WITP/AE ambientato nella campagna di Guadalcanal, ancora a catalogo Matrix ad un prezzo molto più abbordabile. AE, infine, rimane, esattamente come WITP, un wargame storico: non vi aspettate di poter produrre 100 Yamato e conquistare il mondo con i giapponesi. Il gioco è studiato in maniera tale da far avere un vantaggio iniziale notevole per i giapponesi. Tale vantaggio, nel corso del gioco, è destinato inevitabilmente a ridursi, perché da un lato il giapponese tenderà a logorarsi, mentre dall’altro al giocatore alleato arriveranno una valanga di uomini e mezzi sempre migliori. Si può, ovviamente, fare meglio di quanto avvenuto storicamente, ma alla lunga i problemi che ambo le fazioni si troveranno ad affrontare saranno molto simili a quelli affrontati dai comandanti in capo dei due opposti schieramenti: segno di un wargame progettato, a mio avviso, in maniera eccellente.


Lascio per ultimo il discorso relativo al prezzo. Inutile girarci intorno, il prezzo a cui viene proposto AE è decisamente elevato. Nel corso dell’ultimo anno in particolare il prezzo dei wargame più attesi sembra essersi allineato verso l’alto, cosa che ha suscitato parecchie polemiche (soprattutto per alcuni titoli). Non entro nel merito delle meccaniche di pricing di un prodotto come un wargame, che sono complesse e ovviamente diverse rispetto a quelle di un titolo “blockbuster”, rivolte ad un pubblico ben più vasto e con volumi di vendita ben superiori. Mi limito a dire che, secondo me, nonostante i difetti non manchino (interfaccia in primis), sono soldi molto ben spesi, visto che non c’é nulla di meglio nè di così dettagliato in circolazione, e la longevità del gioco è impressionante, specie in PBEM. In sintesi: se volete approfondire le vostre conoscenze sul teatro del Pacifico nella Seconda Guerra Mondiale, amate la guerra aeronavale e volete un wargame complesso e dettagliato, con AE andate sul sicuro.

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