Battlefront

L’acronimo SSG richiama nella mente degli appassionati di wargames la celeberrima serie di giochi per PC iniziata con Korsun Pocket nel 2003 e denominata “Decisive Battles of WWII”. Dopo un’espansione per Korsun Pocket (Across the Dnepr) e due seguiti (Battles in Normandy e Battles in Italy), senza contare la pubblicazione di un buon numero di scenari creati dalla community creatasi intorno a questi titoli, gli sviluppatori dello Strategic Studies Group hanno deciso che era ora di fare una riflessione più ampia su come sviluppare il loro lavoro. BiN e BiI avevano apportato miglioramenti e aggiunte, però tutto sommato il “motore” della serie non aveva mai subito modifiche di sostanza. La scala di gioco della serie Decisive Battles, che è quella strategico-operazionale, con mappe esagonate in grado di coprire ampie regioni geografiche (es. l’intera Normandia, o tutta la Sicilia), ha i suoi pregi e i suoi difetti, limitando in qualche modo il numero di scenari e teatri riproducibili.

Di qui la decisione di cambiare corso e puntare su un rinnovamento più profondo, con l’obiettivo di adattare l’engine al livello operazionale, ovvero a una dimensione meno strategica e più tattica: le unità non sarebbero più state principalmente brigate e reggimenti, ma battaglioni; le mappe avrebbero coperto con maggior dettaglio aree più piccole, e l’editor avrebbe permesso di riprodurre scontri più limitati e con un livello di accuratezza superiore.

Questo progetto ha coinvolto il team di sviluppo fino all’inizio di Febbraio, quando abbiamo potuto mettere finalmente le mani sul risultato dei loro sforzi: presumibilmente solo il primo di una nuova serie di wargames operazionali, pubblicati ancora una volta sotto l’egida della Matrix Games. Dopo aver recensito per NWI sia BiN che BiI potevo esimermi dal provare Battlefront?
Battlefront. Appena ho appreso il nome del nuovo capitolo della serie sono rimasto un po’ stupito: come molti di voi sapranno Battlefront è anche il nome di un noto competitor della Matrix Games, che ha pubblicato titoli anche famosi, come l’acclamata serie Combat Mission. Al di là di queste considerazioni il nome è comunque azzeccato, perché suggerisce la “mission” del nuovo titolo: portare il giocatore più “sulla linea del fronte” rispetto alla serie Decisive Battles.

Come faccio quasi sempre per prima cosa stampo il manuale del gioco e lo leggo, in modo da farmi subito un’idea sulle novità più significative. Il manuale è graficamente curato, ma ho immediatamente l’impressione di avere di fronte un documento parziale e un po’ troppo superficiale, cosa che come vedrete sarà pienamente confermata durante le sessioni di test. Numerosi concetti sono appena accennati.
Al primo avvio si presenta un problema grafico: lo sfondo appare nero e alcuni pulsanti sono illeggibili; per fortuna riesco a cambiare schermata cliccando a caso sullo schermo, e tornando a quella principale torna tutto a posto. Qualche pasticcio dovuto all’introduzione della risoluzione 1280*1024? Il problema si ripresenta quasi ad ogni avvio, e anche su una seconda macchina di prova su cui ho installato il gioco. Strano, ma non bloccante per fortuna. (NdA: la patch 1.01 pubblicata l’11 aprile non risolve il problema)
La prima vera delusione è la verifica degli scenari disponibili: soltanto 4. La scusa che il gioco è dotato di editor con me non attacca, la longevità di un gioco di questo genere è in genere direttamente proporzionale al numero di scenari disponibili, e solo il futuro potrà dirci se la community supporterà adeguatamente questo titolo: nel frattempo la spesa non risibile di 38,99 Euro per il download digitale va spalmata su 5 scenari soltanto (di cui uno veramente piccolo), i 4 preinstallati “ufficiali” più uno scaricabile dal sito della SSG, giocabile però solo in PBEM (play by email, ovvero scambiando i turni via email con un altro giocatore).

Masticando un po’ amaro dedico qualche minuto all’analisi delle opzioni: sono leggermente aumentate, ma l’impostazione generale è la stessa dei titoli precedenti. Direi che le innovazioni più significative sono il supporto per la risoluzione 1280*1024 e una migliore gestione del PBEM, che resta però l’unico modo per giocare in multiplayer: essendo un gioco a turni contrapposti non ci sarebbero molte alternative praticabili, me ne rendo conto, però personalmente apprezzo sempre la possibilità di giocare via TCP/IP anche a questo genere di giochi: dopo tutto con una connessione flat è più pratico che non mandarsi i turni via email, no?

Sul manuale avevo letto che è presente un tutorial… ma dov’è? Non c’è!!! Immediatamente sospendo la sessione di test e vado a cercare sul forum ufficiale, quello della Matrix Games, e i miei sospetti si rivelano fondati: il tutorial non c’è. Male: se sul manuale è indicato significa quasi di sicuro che era previsto e che alla fine si è deciso di non includerlo per risparmiare tempo e pubblicare prima il gioco. Per carità posso sbagliarmi, ma il dubbio viene. Alla fine la SSG ha ammesso implicitamente l’errore e aggiunto un tutorial in 4 lezioni sul forum ufficiale; lo scenario a cui fa riferimento (uno scenario creato in origine per BiI) è scaricabile gratuitamente dal sito della SSG, insieme alla missione aggiuntiva che ho già citato (l’Operazione Crusader). Meno male. Sarebbe secondo me corretto includere il tutorial in una patch, un gioco dovrebbe sempre essere “autocontenuto”.

Non mi resta che scegliere il primo scenario per avviare i test. A rigor di logica dovrei iniziare da Saipan, il più piccolo, ma chi mi conosce sa bene che una delle pagine di storia della seconda guerra mondiale che preferisco è l’operazione Market Garden, e quindi la scelta è presto fatta. Oltre tutto, ragiono, questo mi permetterà di fare qualche paragone con tre giochi operazionali che non potranno che essere i competitor diretti di Battlefront, vista la scala analoga: The Operational Art of War III (l’operazionale a esagoni per eccellenza, a meno che Battlefront non riesca a scalzarlo dalla sua posizione dominante), Highway to the Reich, l’originale operazionale in real-time che ha conquistato (insieme al più recente Conquest of the Aegean) un bel numero di fan con una riproduzione davvero molto accurata proprio dell’operazione Market Garden, e infine uno dei giochi della serie Panzer Campaigns del mitico John Tiller, pubblicato dalla HPS, che spinge il livello di dettaglio all’estremo.
Al momento della selezione dello scenario un’altra piccola brutta sorpresa: non è stata creata nemmeno una piccola descrizione dello scenario che stiamo per caricare! Eppure l’editor consente di farlo, e nei titoli della serie Decisive Battles mi sembra che ogni scenario avesse la sua bella descrizione. Si tratta di un dettaglio, ok, ma anche questo dà l’impressione che il gioco sia stato pubblicato incompleto…

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