Close Combat: Modern Tactics

E’ possibile giocare in multiplayer fino a un massimo di 5 contro 5 (ma non in modalità cooperativa contro l’intelligenza artificiale). Ho trovato il sistema per connettersi e spartirsi le truppe piuttosto macchinoso, visto che per assegnare un plotone specifico a un certo giocatore è necessario che questo si connetta al momento giusto. In ogni caso, francamente, dopo aver provato il gioco penso che sarà molto difficile trovare altre vitti… ops, giocatori, con cui condividere l’esperienza di una partita.

A questo punto devo ammettere che ancor prima di aver iniziato la prima partita il mio giudizio su CCMT era già in gran parte compromesso. Solo novità veramente sorprendenti avrebbero potuto rialzare le sue sorti: e come vedremo mi aspettavano ancora altre delusioni.

All’avvio della partita compare la mappa (più ampia rispetto a CC:CoI) in modalità “deploy”, con la possibilità di schierare le nostre truppe nelle aree consentite dal designer dello scenario (le zone “proibite” sono più scure). La prima mappa che carico è sconvolgente: si tratta di una città di aspetto occidentale, dai prati di un verde uniforme assurdo e affatto realistico (mi ricordano i giochi del commodore 64), veramente terrificante a vedersi. Altre mappe sono un po’ meglio, ma alcune sono anche peggio: in un caso ad esempio la mappa è addirittura un’enorme distesa di terreno brullo con un paio di basse alture (uao!). Ok, anche CoI non brilla quanto a grafica (ma alla fin fine è la riedizione di un gioco vecchiotto, mentre CCMT è nuovo).
Le unità sono mimetiche. Accidenti, sono così mimetiche che se la mappa ha parecchi alberi si fa fatica a vederle. Insomma, per me la grafica di CCMT non è davvero niente di eccezionale, preferisco lo stile di CoI senza ombra di dubbio.

L’impostazione dell’interfaccia e dei menu per dare gli ordini alle unità è rimasta inalterata. In basso sono visualizzate tutte le squadre ai propri ordini e il loro stato attuale, oltre al tempo disponibile prima della fine della missione, a un log con tutti gli eventi principali e ai tasti per chiedere la resa o una tregua.
In basso a sinistra la prima reale novità: quattro tastini (molto piccoli) per richiedere il supporto aereo, degli elicotteri, dell’artiglieria pesante e dei mortai, tutti “fuori mappa” e preallocati dal disegnatore dello scenario.
Il loro utilizzo è molto semplice ma davvero poco realistico. Cliccate su un tasto e poi in un punto della mappa, compare un fumogeno colorato (che consente al nemico qualche istante per allontanarsi, in teoria, ammesso che stia guardando quel pezzo di mappa ovviamente), e dopo pochi secondi, troppo pochi, il bombardamento ha inizio. Per un carro armato un attacco aereo è in pratica morte certa, c’è poco che possiate fare se non cercare di scappare il più rapidamente possibile dal fumogeno. I bombardamenti di artiglieria sono mostruosi, spazzano via i vostri uomini appiedati in men che non si dica, e vista la lentezza della fanteria questo significa che avere più di una squadra in una stessa zona della mappa vi espone a un rischio notevole di annientamento.

Orbene: appena l’utente veterano della serie CC clicca sul tasto “Command” nella schermata iniziale di CCMT, accingendosi ad affrontare la prima missione, non potrà che rimanere stupito della completa scomparsa delle modalità “operazione” e “campagna”. Voglio subito evidenziare che ovviamente anche CCMT gestisce i singoli uomini, e ne aumenta le caratteristiche a fine missione, come nei vecchi titoli: ma a cosa diavolo serve, visto che tanto ci sono solo missioni singole?
Per carità, il fatto che non ci sia la modalità campagna è scritto abbastanza a chiare lettere nella descrizione del gioco… ma perché mai eliminare tanta parte del fantastico motore di Close Combat? Personalmente, benché fossi già a conoscenza del fatto che erano supportati solo scontri singoli, speravo che almeno con l’editor si potessero realizzare campagne e operazioni: ero in errore, purtroppo.

A questo punto direi che sarebbe del tutto legittimo da parte dell’acquirente aspettarsi dalle singole missioni un gameplay di notevole spessore, per compensare la “perdita” delle campagne. Ma subito ci si può accorgere di un’altra enorme (e orrenda) semplificazione: è stato rimosso il sistema per l’acquisto delle unità! Una volta scelti uno scenario e la fazione, vi viene presentata la lista delle unità predefinite a vostra disposizione. E potete cambiarle liberamente con altre unità, anche del nemico!!!!! Facciamo un esempio. All’inizio di una missione ho scelto di tenere gli Americani, poi ho sostituito tutte le unità, veicoli e squadre di fanteria, con altrettanti T-80. Che bello! Che divertimento! Ok, è possibile attenersi alle truppe predefinite: ma questo toglie moltissimo in termini di rigiocabilità delle missioni, oltre a eliminare un divertente aspetto tattico. Nei vecchi titoli era necessario prendere decisioni difficili: meglio un carro armato in più o due squadre di fanteria? Meglio una squadra più piccola di uomini esperti o una più numerosa di coscritti? Ovviamente era necessario valutare attentamente la missione, il terreno, oltre a tenere in considerazione il proprio personale stile di gioco… Tutto questo è stato deliberatamente cancellato da CCMT.

La descrizione delle missioni è il più delle volte del tutto vaga e affatto “immersiva”. Non esiste un contesto, come ad esempio in Combat Mission: Shock Force, che ipotizza un conflitto contro la Siria; solo uno sterile elenco di 25 missioni, con qualche parola di spiegazione (a volte davvero poche).

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