Birth of America

BoA contiene numerosi scenari e campagne delle guerre dei sette anni (dove troverete i francesi e gli inglesi in lotta per il controllo delle colonie nordamericane, con la partecipazione insidiosa di formazioni indiane da ambo le parti) e di indipendenza americana (dove i rivoluzionari americani con l’appoggio francese lottano per liberarsi dall’occupazione inglese, gentilmente supportata da unità indiane e prussiane). Gli scenari più brevi durano quattro turni, mentre le campagne più lunghe coprono per intero le due guerre, superando anche i cento turni: ed è in queste campagne che BoA dà il meglio di sé. Quando avrete preso confidenza con la geografia del continente americano, la pianificazione di un turno potrà durare mediamente cinque minuti (qualcosa di più nei turni iniziali). BoA resta dunque estremamente giocabile anche nelle campagne più lunghe, che possono essere terminate in tempi ragionevoli, pur da chi non intenda sacrificare eccessivamente i momenti dedicati a famiglia, fidanzate/i o lavoro. Le condizioni di vittoria dipendono dal controllo delle città strategiche o di città obiettivo; quando nessuna parte consegue gli obiettivi assegnati, il computer determina il vincitore calcolando i punti vittoria sulla base delle regioni controllate e delle perdite inflitte al nemico.

BoA è giocabile contro avversari umani via PBEM, o contro una discreta IA (intelligenza artificiale), che gli sviluppatori di AGEOD cercano costantemente di migliorare nelle diverse patch. A livello normale l’IA mi è sembrata abile nell’individuare i punti di debolezza dello schieramento avversario, ma comunque battibile. Ai livelli di difficoltà superiore l’IA è “aiutata” da capacità di movimento, combattimento e rinforzo superiori a quello dell’avversario umano: devo dire però che questa tecnica di “aiuto” (comune a numerosi giochi) mi lascia sempre perplesso, e non l’ho voluta sperimentare. Una tecnica particolarmente interessante di aiuto all’IA è invece costituita dalla possibilità di disattivare in tutto od in parte l’effetto nebbia di guerra subìto dal nostro avversario cibernetico. Questo sistema consente di mettere a dura prova anche i giocatori più abili (la localizzazione del nemico è uno dei fattori strategici più importanti di BoA), e ad un tempo di evitare le tecniche di vero e proprio “imbroglio”, spesso utilizzate dai programmatori per mettere in difficoltà “noi umani”.

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