Darkest Hour

“Non siamo gli ultimi di ieri ma i primi del domani.” Benito Mussolini

Con l’Europa Engine, Paradox ha dato vita a titoli strategici indimenticabili, che sono entrati nella storia dei videogiochi di questo settore. Tra questi possiamo trovare Victoria 2, Europa Universalis 2, For the Glory, e, per gli amanti della seconda guerra mondiale, Hearts of Iron 2 e 3. Hearts of Iron 2 ha rappresentato un nuovo livello di sfida e di profondità nel gameplay per tutti gli appassionati.

Da quando la Paradox ha deciso di rendere pubblici i sorgenti dell’Europa Engine, fornendo licenze di sviluppo a chi volesse cimentarsi, gli stessi “veterani” hanno avuto la possibilità di aggiungere migliorie e modificare aspetti ritenuti non adeguatamente bilanciati. Grazie al supporto che Paradox stessa ha fornito i progetti migliori hanno potuto godere di una distribuzione digitale, proprio come i titoli sviluppati dalle software house.

Quello che oggi andremo ad analizzare è  Darkest Hour (nel seguito DH), l’ultimo titolo uscito basato sull’Europa Engine,  e che viene definito l’evoluzione spirituale di Hearts of Iron 2, la cui recensione è reperibile qui su NWI. Questa è la mia prima recensione: spero di essere stato il più chiaro e sintetico possibile. Mi auguro possiate divertirvi a leggere come io mi sono divertito a scrivere!

Darkest Hour è uno strategico in tempo reale su scala planetaria, nel quale dovremo interpretare il ruolo di leader di una nazione nel tentativo di portare il nostro paese alla vittoria, o quantomeno di cercare di sopravvivere in una delle epoche più buie della storia umana. Per farlo dovremo essere attenti non solo alla gestione delle importazioni e delle esportazioni, ma dovremo agire abilmente nella diplomazia, gestire i nostri eserciti, ricercare nuove tecnologie al fine di migliorare le nostre forze militari; ma non solo: il nostro governo, il popolo, lo spionaggio, le scelte politiche saranno i fattori alla base della nostra ascesa o del nostro declino. Saremo dei dittatori o dei democratici con spirito liberale? Adotteremo  una rigida politica commerciale o ci affideremo ad un’economia capitalista? Queste sono solo una piccolissima parte di tutte le scelte a nostra disposizione.

Dopo aver installato DH la prima schermata che ci viene presentata è quella del launcher. Da qui possiamo decidere a quale delle tre varianti disponibili giocare, nel dettaglio :

Versione base : è compatibile con tutti i mods usciti per Hoi2 ma offre poche differenze con quest’ultimo

Versione light : la versione light offre meno compatibilità della base ma implementa quasi tutte le caratteristiche aggiuntive introdotte in DH

Versione full : introduce tutte le modifiche di DH e non è compatibile con i mods di Hoi2

Fin da subito è possibile scegliere tra il tutorial e due scenari, che ci porteranno a vivere gli anni della prima grande guerra ( 1914 ) e quelli della WWII  (1936) fino al 1964. In futuro è stato previsto il rilascio di altri scenari.

Il tutorial è lo stesso di Hoi2, utile per darci un’infarinatura sulle dinamiche di gioco ma a mio modo di vedere insufficiente per un neofita che si avvicina per la prima volta a questo titolo.

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