Kharkov: Disaster on the Donets

Risulta molto dubbia anche l’idea degli “strongpoints”. Si tratta di fortificazioni permanenti, presidiate da invisibili truppe “embedded”, che devono essere eliminate prima di poter entrare nell’esagono o attaccare eventuali altre unità presenti. Sono noiosissime da attaccare e se non vengono eliminate rimangono nelle proprie retrovie come tante piccole spade di Damocle. Avrebbero più senso se fossero considerate fortificazioni permanenti che per avere effetto necessitano della presenza di unità amiche. L’impressione di molti giocatori e da me condivisa è che gli strongpoint servano per ovviare a qualche problema di fondo che il sistema di gioco indubbiamente ha nella gestione dei rifornimenti rispetto alla linea del fronte. Il sistema dei rifornimenti di Kharkov prevede supply offensivo e difensivo, fornito dal proprio HQ che a sua volta deve appoggiarsi ad una fonte di rifornimento, generalmente a bordo mappa ma che può essere anche un deposito o una zona di lancio. Alcuni HQ denominati statici sono limitati dal fatto che se muovono non possono ricevere e fornire supply. Una pecca a mio parere di questo sistema, comune anche ad altri giochi, è che il giocatore non può scegliere unità prioritarie a cui fornire rifornimenti (esempio, ad una divisione corazzata in avanzata piuttosto che a delle unità di guarnigione in un settore tranquillo), e questo limita la possibilità di operare scelte più realistiche.

Il sistema pbem è molto obsoleto e ben poco “user friendly”. Scegliendo il metodo “non sicuro” non è possibile salvare un turno a metà per continuarlo più tardi e se si dovesse ad esempio verificare un blocco del pc tutto il lavoro fatto va perduto. Usando invece il metodo sicuro è possibile salvare ma solo simulando un CTD con ALT+F4. Lo stesso giocatore non può inoltre giocare su due macchine diverse, per esempio pc e portatile, e per molti giocatori questa è una seccatura non da poco. Tutto questo può essere “bypassato” giocando con un avversario fidato, impostando una partita human vs human (non hotseat perchè anche in questa modalità non è possibile salvare, pazzesco…) e spedendo il file save game.

In conclusione, questo gioco ha soltanto il prezzo a livello di prodotto top. La grafica risulta vecchia e per nulla adattabile ai moderni standard e l’interfaccia è così obsoleta da avere un sistema pbem totalmente inutilizzabile. I 10 anni trascorsi ad affinare il sistema di gioco sembrano piu riscaldare una minestra che non portare piccole e sapienti innovazioni ad un sistema consolidato. La serie nel corso degli anni si era guadagnata un discreto numero di fans e una piccola community di fedeli giocatori. Probabilmente questo piccolo gruppo di “aficionados” potrà avere da questo gioco piccole e grandi soddisfazioni. Per chi si avvicina per la prima volta alla saga, le probabilità che vada incontro ad una delusione sono davvero elevate.

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