Dien Bien Phu

Situazione politica
Nell’ultimo decennio del XIX secolo i francesi avevano affermato il proprio dominio su gran parte dell’Indocina. Contemporaneamente introdussero alcuni elementi della loro civiltà nell’educazione (i principi della Rivoluzione e la lingua francese, necessaria per gli avanzamenti di grado), ma questi provvedimenti entravano in conflitto con la realtà coloniale e fornivano ai vietnamiti che collaboravano anche le idee necessarie per rovesciare il controllo francese del loro territorio.
Inoltre la presenza di una elitè cattolica intollerante verso la maggioranza buddista della regione rendeva difficili i rapporti tra le istituzioni e la popolazione, tanto che già durante la Grande Guerra nacquero dei movimenti di liberazione.
Il leader che emerse fu Nguyen Ai Quoc (che si farà poi chiamare Ho Chi Minh) , il quale alla conferenza di Versailles chiese, senza ottenerla, l’eliminazione di tutti gli imperi coloniali. Successivamente venne istruito dal regime sovietico sulla rivoluzione e il marxismo e si dedicò alla creazione di movimenti di resistenza ai francesi , che si fusero poi nel Viet Minh , cioè la lega per l’indipendenza del Vietnam: questo movimento lottò contro i Giapponesi quando questi conquistarono l’Indocina nel 1940. Nel 1945, non avendo ottenuto dagli americani nessun aiuto per la liberazione di Laos , Cambogia e Vietnam, tornò a lottare contro le istituzioni coloniali francesi , che erano state ricreate dopo la guerra.
Gli americani criticarono l’amministrazione francese dell’Indocina fino al 1950 , quando il presidente Truman decise di non persistere in questa linea d’azione a causa delle idee comuniste espresse da Ho Chi Minh; inoltre la presenza di un canale di rifornimenti tra la Cina e la Corea del Nord diede agli americani l’impressione di un compatto blocco comunista asiatico. Quindi iniziò un afflusso di rifornimenti americani alle truppe francesi, con lo scopo di arrestare l’avanzata comunista nella regione. Dopo il 1949 però iniziarono ad arrivare anche ai Vietcong rifornimenti cinesi e sovietici dalla Cina (principalmente materiali russi e americani catturati), dotandoli di un grosso vantaggio rispetto alle forze francesi stanziate in zona. Le cose iniziarono a cambiare con la guerra di Corea per l’arrivo del generale francese Jean de Lattre de Tassigny, che ottenne grossi successi grazie ai paracadutisti della legione straniera e agli hérrisons (avamposti fortificati da tutti i lati e posti in territorio nemico o lungo le sue linee di  comunicazione, che imponevano pesanti perdite a chi tentava di attaccarli).
Quando nel 1952 de Lattre morì di cancro gli subentrò il generale Salan. La sua strategia era più prudente e prevedeva l’attacco alle posizioni Viet Cong con forze e armamenti consistenti; questa strategia ottenne però scarsi risultati, perchè il generale Vo Nguyen Giap (agli ordini di Ho chi Minh) permetteva ai francesi di penetrare in profondità per attaccare poi le loro linee di comunicazione e tendere imboscate ai francesi in ritirata.
Nel Maggio 1953 Salan fu sostituito dal generale Henry Navarre, che ripristinò la tattica di de Lattre. La situazione era però oramai molto tesa , tanto che nel Maggio del 1954 era prevista una conferenza  a Ginevra, in cui le grandi potenze avrebbero discusso della questione indocinese.
Questo fatto obbligò i contendenti ad ottenere risultati tangibili entro quella data, per potersi presentare al tavolo elle trattative da una posizione di forza. Inoltre il governo francese cercava già da tempo una via d’uscita “onorevole” al conflitto, sollecitando in questo senso i vari comandanti.

Preparazione dei francesi
All’arrivo di Navarre in Vietnam le forze francesi , definite Corpo di Spedizione, erano costituite da:

  • 175000
    effettivi;
  • 55000
    ausiliari;

La maggior parte di queste forze era però necessaria al controllo del territorio e non era disponibile per operazioni militari effettive, per le quali erano disponibili al massimo 20000 uomini, tra cui 8 battaglioni di paracadutisti.
L’Aviazione era costituita da:

  • 4
    gruppi da caccia su 20 Grumman Bearcat F-8F ciascuno;
  • 2
    gruppi da bombardamento su A-26 Invader;
  • 3
    gruppi da trasporto;
  • una
    squadriglia da ricognizione.

L’idea di Navarre era di usare l’esercito francese come massa di manovra per le operazioni di attacco e di usare l’esercito vietnamita per il controllo del territorio e le guarnigioni. L’esercito francese si sarebbe concentrato inizialmente sulle zone al di sotto del 18° parallelo, dove le forze nemiche erano scarse, per poi spostarsi verso nord.
Nel 1954, dietro richiesta del generale furono inviati in rinforzo 9 battaglioni e un gruppo aereo da trasporto, ma lo Stato Maggiore consigliò di non difendere il Laos settentrionale. Dopo due settimane ci fu però la firma del trattato di difesa tra Francia e Laos, che, complice anche la mancanza di direttive precise, fece ritenere necessario a Navarre di organizzare una difesa contro la 316a divisione del generale Giap, che sembrava si stesse preparando a invadere quel paese.
Per fare questo Navarre preparò un’ operazione aviotrasportata (operazione Castor) allo scopo di bloccare le vie di comunicazione verso il confine laotiano, e come località per l’inserimento fu scelta Dien Bien Phu, per la presenza di un vecchio campo di atterraggio costruito dai giapponesi. Le comunicazioni terrestri con la località erano però scarse, trovandosi questa in una vallata (attraversata dal fiume Nam) raggiungibile solo tramite 2 strade (denominate pista Pavie e Provinciale 41), che erano dissestate e percorribili solo nella stagione secca; la logica conseguenza fu quindi la totale dipendenza dagli aviorifornimenti.

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