I terribili “Topi” della Panzerwaffen

Quando oggi si sente parlare di Panzer di solito vengono subito in mente i famosissimi Panzer IV o i temibili carri Tigre (o Tigre II)… ma chi conosce il Maus? Eppure si tratta della più potente macchina da guerra terrestre mai costruita, la sua nascita risale al tragico inverno 1943-44 quando le sorti della guerra erano già decise… ma in Europa si continuava a combattere. La Germania aveva iniziato troppo tardi a impiegare le sue armi segrete che, in parte, erano allo stadio di prototipo sin dal 1939! Il progetto del PanzerKampfWagen (PzKfW) VIII detto Maus (Topo), risale al Maggio 1942 e fu elaborato dal Professor Ferdinand Porsche e dal Dr.Muller (Industrie Krupp) ma il primo prototipo risale al 43-44 quando venne sottoposto a vari test nell’area di Mappen. Sfortunatamente nell’aprile del 1944 tutti i lavori collegati al Maus vennero sospesi per ordine personale di Hitler che voleva dedicare tutte le scarse risorse disponibili alla produzione di carri Panther e Tigre II. Molti dei prototipi costruiti vennero distrutti nelle ultime settimane di guerra durante la battaglia di Mappen dall’Armata Rossa che però pagò a caro prezzo questa vittoria… altri due esemplari del Panzer VIII vennero mandati in combattimento negli ultimi giorni di guerra: il primo a difesa del quartier generale dell’OKH vicino Zossen, l’altro a Kummerdorf. Oggi sono rimasti pochissimi esemplari di questo imponente mezzo corazzato, di cui uno a Kubinka in Russia (non conto i due Maus nel mio garage e quello nella cantina del mio amico…).

Il PzKfW VIII aveva un peso di circa 188 tonnellate, era alto 3,63 metri, largo 3,67 metri e lungo 10,09 metri; montava un motore Daimler-Benz MB 517 Diesel 12-cilindri da 1200hp, l’armamento principale era costituito da cannone da 128mm e uno in posizione coassiale da 75mm, oltre a una mitragliatrice MG34 da 7.92mm, ma furono ideate anche altre versioni che, basandosi sullo scafo del Maus avrebbero dovuto montare un cannone navale da 305mm (nome in codice Bear) e un altro modello che avrebbe dovuto montare un cannone da 800 mm e due laterali da 150mm, il tutto propulso da quattro motori diesel per U-boat… ma questa è un’altra storia! Punto forte del “Topo” era la corazza che da un minimo di 35mm arrivava a un massimo di 250 e 350mm nelle parti frontali. Tale corazzatura era composta da piastre imbullonate o elettrosaldate, a differenza degli Sherman americani che avevano lo scafo realizzato in un blocco unico di acciaio fuso in apposite “forme”; purtroppo la velocità del Maus era il suo punto debole: circa 13-20 km/h (non ho ancora avuto occasione di portarlo su strada asfaltata a causa delle pessime condizioni delle strade qui a Roma…), l’equipaggio era di sei membri d’equipaggio, più che adeguata la riserva di munizioni che stivava 55 colpi da 128mm e 200 da 75mm come del resto quella di carburante che ammontava a 2650-2700 litri più 1500 litri di riserva. A serbatoio pieno il Maus aveva un’autonomia su strada di circa 160-190km mentre su terreno sconnesso questa si riduceva drasticamente a 62km (sconsiglierei modifiche GPL al motore per ammortizzare i costi del pieno…).

Certamente non bastano queste poche righe per raccontare la storia di questo mezzo tanto potente quanto sconosciuto… oltre a essere stato incontrato dai sovietici sul fronte orientale ho qualche notizia scarsa dell’impiego del Maus durante la controffensiva delle Ardenne. Dai documenti rintracciati su internet risulta che per distruggerlo gli alleati ricorsero all’utilizzo di cacciabombardieri dato che nessuno dei carri statunitensi poteva neanche lontanamente sfidare il Pzkpfw VIII. Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, lo svantaggio di questo pesante mezzo corazzato era la scarsa velocità, uno svantaggio ancora più pericoloso se si tiene conto che in una guerra moderna la velocità e lo “spunto” sono il fattore fondamentale per qualsiasi carro armato. In sostanza bisogna essere tanto rapidi a posizionarsi quanto a disimpegnarsi se la situazione diventa “calda”. Se il tank viene individuato basta richiedere il supporto aereo ravvicinato (CAS) per risolvere il problema. La nascita del Maus insieme a quella di altri prototipi tedeschi va ricercata nella grande impressione che suscitarono i carri pesanti sovietici sugli stati maggiori tedeschi, si veda ad esempio il carro Stalin, quindi per Hitler fu facile convincersi che la sopravvivenza di un carro in battaglia sarebbe dipesa dallo spessore della corazza e dalla potenza del cannone, ma questo si rivelò un tremendo errore poichè con la stessa quantità di risorse utilizzate per un Maus si sarebbero pututi costuire ben 12 carri Panther.