Airborne Assault: Red Devils over Arnhem

E’ possibile variare la difficoltà del gioco settando nelle opzioni iniziali il ritardo con il quale vengono eseguiti gli ordini che come spiegato non sono immediati ma dipendenti dall’abilità dell’HQ (l’ultimo livello di ritardo si chiama ‘dolorosamente realistico’)Questo aggiunge molto al realismo dello scontro anche se ovviamente ne aumenta la complessità e la difficoltà delle scelte, un paio di decisioni fatte al momento sbagliato sono  in grado di danneggiare seriamente un attacco lungamente ponderato.Se a tutto quanto precedentemente detto ci aggiungete la gestione dell’artiglieria, aerei e rinforzi si può capire l’elevata complessità che si affronta cimentandosi in un gioco come AA.Considerazioni finaliEccoci al dunque, dopo aver descritto spero in maniera comprensibile alcuni dettagli e innovazioni del gioco in questione ora è venuto il momento di porsi la solita domanda e cioè ne vale la pena?In tutte le cose il giudizio è soggettivo, per quanto mi riguarda questo gioco rappresenta sicuramente una ventata di novità nel campo del wargame operativo, forse non segnerà una svolta epocale (come fece combat mission anche se su un’altra scala di simulazione) ma introduce senz’altro elementi degni di essere presi in considerazione ,primo tra tutti quello di non avere turni definiti.AA è un gioco senza dubbio da consigliare ma attenzione non è un gioco per tutti, soprattutto non è un gioco adatto a chi si avvicina a questo tipo di simulazioni, la mole di dati e variabili da analizzare e veramente grande e certamente non adatta ad un “principiante” mentre gli appassionati più esperti e smaliziati potranno ricavare ore e ore di assoluto divertimento.Un discorso a parte merita l’intelligenza artificiale del gioco, quest’ultima se la cava molto bene quando si tratta di eseguire i vostri ordini (ossia quando delegate ad un HQ subordinato alcuni compiti) si rivela essere un pò più debole per quanto riguarda il ‘challenge’ vero e proprio, per fare un esempio stavo giocando uno scenario con il tedesco e l’inglese tenuto dal computer ha attaccato sempre gli stessi punti quando sarebbe bastato anche solo minacciare l’attacco in un altro posto per mettermi seriamente in difficoltà, tutto questo per dire che si, l AI del gioco è certamente molto valida e può costituire un ottimo avversario ma come sempre in questi casi non c’è niente di meglio dell’avversario umano (c’è da dire che almeno in questo caso l AI non bara come accade in alcuni giochi stile civilization dove ai livelli più difficili mentre voi scoprite la ruota una civiltà ha già la polvere da sparo).La fog of war è un altro aspetto interessante del gioco, infatti sulla mappa le unità nemiche che compariranno sono in realtà degli avvistamenti basati sui rapporti che le unità fanno e che dipendono anche dalla qualità e dal tipo di queste ultime, è quindi probabile che una compagnia di ricognizione dia un risultato e un rapporto più attendibile di una compagnia di volksgrenadieren. Inutile dire quanto sia fondamentale avere informazioni sempre fresche e il più possibile attendibili, in quanto si evita il rischio di vedersi piombare in un settore del tutto inaspettato unità che credevamo ferme in un altro punto della mappa.L’opzione multiplayer è inoltre  presente in modalità tcp/ip e sono convinto (non ho ancora provato ma lo farò presto) che aggiunga ancora più pathos ad una situazione che certamente è già ricca di suo aggiungendo ulteriore divertimento e grado di difficoltà.Per finire il valore aggiunto di questo gioco, oltre ad essere migliorato molto con l’uscita delle nuove patch, è la possibilità di scaricare dal sito degli autori nuove mappe e nuove situazioni (in questo momento è possibile scaricare uno scenario ambientato a Juno Beach in Normandia), che in aggiunta agli editor presenti nel gioco rende possibile la simulazione di parecchie situazioni interessanti. Ricordo inoltre che a parte il vecchio V for victory Ahrnem e qualche scenario di TOAW, questo è l’unico gioco per computer presente sul mercato ad occuparsi della campagna Market Garden e visto il livello di dettaglio sembra quasi essere uno studio storico.In sostanza il mio giudizio è un 8,5 su 10 se lo giocate da soli. Alzate pure di un punto se siete particolarmente amanti dell’accuratezza storica o se avete in progetto un bel multiplayerLa novità dell’ultima ora è che la matrixgames ha siglato un contratto con la panther games ed è in uscita un nuovo gioco, praticamente un upgrade che ci permetterà di giocare tutta la campagna Market Garden e quindi anche con la 82^ e 101^ divisione aviotrasportata americane.inoltre è disponibile un’altro sito con ottimi articoli e patches Drop Zone

Tra l’altro come si può vedere dalla figura è presente la possibilità di muovere un unità con un ulteriore serie di scelte che vanno dal movimento per la via più sicura a quello per la via più veloce.Si può dunque notare con quante variabili si deve tenere fare i conti durante il gioco, il rischio naturalmente è quello di perdersi soprattutto durante gli scenari con un consistente numero di unità (lo scenario della campagna è immane).Tuttavia le innovazioni del sistema non finiscono certo qui, come si può notare non sono presenti esagoni, e se questo da un lato può far storcere il naso a qualche grognard, dall’altro garantisce probabilmente un maggiore realismo e una fluidità di movimento senza precedenti in un wargame di questo livello, risulta molto difficile ad esempio chiudere ermeticamente in una sacca delle truppe(a differenza di quanto potrebbe avvenire con una mappa ad esagoni) proprio per questa maggiore fluidità di movimento garantita dall’assenza degli esagoni.E’ un aspetto questo secondo me da non sottovalutare, in un gioco, con una scala di questo genere. Non trovare gli esagoni ma lasciando il tutto così fluido può risultare spiazzante ma nel complesso il gioco ne guadagna in accuratezza e tra l’altro consente una varietà di terreni come detto precedentemente molto grande. Spesso la sensazione di immersione vi sembrerà terribilmente autentica.

Ulteriori innovazioni
Un’ulteriore innovazione interessante portata da AA riguarda la modalità di attacco delle unità è possibile infatti lanciare tre tipi differenti di attacco, da un semplice ‘probe’ per saggiare le difese nemiche ad attacchi sempre più decisi. Ovviamente questa non è una novità, la novità sta nel fatto chè è possibile organizzare attacchi molto complessi che ingaggiano più di un’unità alla volta delegando il comando ad un HQ subordinato, inoltre, l’assalto prevede che prima che questo venga sferrato le unità partecipanti debbano prima organizzarsi in un punto definito (scelto da noi) e poi partire con l’assalto, la scelta di questo punto (di assemblamento) diventa particolarmente importante in quanto bisognerà sceglierne uno che sia al coperto dalle possibili interferenze del nemico, che se avvista il punto di raccolta si rischia di organizzare le unità sotto un terribile fuoco di artiglieria o peggio ancora che vengano addirittura assalite prima che abbiano il tempo di organizzarsi, ma nel contempo permetta quella flessibilità che ogni attacco deve avere. Sarà importante quindi appoggiarsi ad un HQ avente un ottima leadership e coesione per minimizzare i tempi di attesa tre la decisione di attaccare e l’attacco vero e proprio.

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