La Battaglia delle Isole Santa Cruz

La Battaglia delle Isole Santa Cruz (25 – 27 Ottobre 1942) fa parte delle numerose battaglie navali avvenute tra giapponesi ed americani nei pressi dell’isola di Guadalcanal. L’invasione americana dell’isola (7 – 9 Agosto 1942) infatti fu la prima azione offensiva degli USA dall’inizio del conflitto, ragion per cui i giapponesi si opposero con ogni mezzo a questa campagna bellica (fino al Febbraio 1943, quando dovettero abbandonare definitivamente l’isola dando così inizio alla fase di declino del loro espansionismo nel Pacifico).
La battaglia fu il tipico esempio di uno scontro aeronavale tra portaerei (che avviene cioè senza che le flotte nemiche entrino direttamente in contatto): è importante ricordarla perchè entrambi i contendenti ne uscirono con le ossa rotte (anche se strategicamente è da considerarsi una vittoria USA), e lasciò gli americani con una sola portaerei attiva (pur danneggiata) nell’area.
Quella che segue è la libera traduzione condensata in italiano di quanto è presente su Wikipedia e sulle altre fonti linkate in calce all’articolo a proposito di questa battaglia.

PRELUDIO
Mentre sull’isola di Guadalcanal infuriano combattimenti per il possesso di Henderson Field (un importante campo d’aviazione, che rimane praticamente sempre nelle mani degli americani nonostante i feroci e ripetuti attacchi giapponesi), le forze navali giapponesi continuano a incrociare nella zona cercando di trascinare le navi alleate in battaglia. I giapponesi per l’occasione schierano tre gruppi navali:

  • Gruppo “avanzato” (vice ammiraglio Nobutake Kondo, che è anche il comandante supremo di tutti i gruppi): comprende la portaerei Junyo, 4 incrociatori pesanti (tra cui l’ammiraglia Atago), 1 leggero e 10 cacciatorpediniere
  • Gruppo “principale” (vice ammiraglio Chuichi Nagumo), comprendente 2 portaerei pesanti (Shokaku -nave ammiraglia- e Zuikaku), 1 portaerei leggera (Zuiho), 1 incrociatore pesante e 8 cacciatorpediniere
  • Gruppo “avanguardia” (contrammiraglio Hiroaki Abe), comprendente 2 corazzate (tra cui l’ammiraglia Hiei), 3 incrociatori pesanti, 1 leggero e 7 cacciatorpediniere

Da parte americana, sono presenti in zona due Task Force:

  • TF 16 (contrammiraglio Thomas C. Kinkaid, comandante supremo di entrambe le TF), comprendente la portaerei USS Enterprise, 1 corazzata (South Dakota), 2 incrociatori, e 8 cacciatorpediniere
  • TF 17 (contrammiraglio George D. Murray), comprendente la portaerei USS Hornet, 4 incrociatori e 6 cacciatorpediniere.

La battaglia ha inizio quando un PBY Catalina (idrovolante ricognitore americano) avvista le portaerei giapponesi alle 11.03 del 25 Ottobre, a una distanza di circa 655 Km dalle portaerei americane (fuori portata per un’attacco aereo). Kinkaid cerca quindi di farsi sotto a tutta velocità per lanciare un attacco, e manda in volo 23 aerei alle 14.25. I giapponesi tuttavia sono al corrente di essere stati avvistati, e si portano quindi verso nord per evitare l’attacco: difatti non conoscono ancora le posizioni degli americani e quindi non possono contrattaccare a loro volta! La giornata del 25 quindi si conclude con un nulla di fatto.

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