Strategic Command 2: Blitzkrieg

L’IA risulta di buon livello, evita di arroccarsi su posizioni indifendibili ma cerca di creare un fronte continuo sfruttando centri urbani, fiumi e altri ostacoli naturali. Per farvi un esempio concreto vi racconto una mia partita con i tedeschi sul fronte orientale: appena le mie truppe sono sbarcate sul suolo inglese l’unione sovietica mi dichiara guerra. Per mia fortuna avevo sul confine tre corpi corazzati, quattro armate e un paio di corpi. Credevo che il nemico si sarebbe inserito nei tratti scoperti così poi avrei potuto aggirarlo e sconfiggerlo e invece si è attestato lungo i grandi fiumi e ha tentato di forzare a sud appoggiato dalla marina dove il debole schieramento rumeno ha retto solo grazie al tempestivo aiuto italiano. In un paio di turni ho spostato alcune unità aeree ad est insieme a due corpi motorizzati e due corazzati in modo da tentare di creare una prima sacca puntando su Kiev ma qui il nemico ha concentrato parecchie unità ed in seguito i reparti siberiani, facendo così fallire la prevista manovra che si è accontentata di un ben magro bottino.

L’editor degli scenari è un fatto positivo poiché aumenta la longevità del gioco e permette di creare proprie campagne o provare a costruire scenari alternativi, senza contare la possibilità di scaricare da siti di appassionati nuove mappe che rappresenteranno nuove sfide.

Nel complesso consiglio questo titolo solo a chi ha pienamente apprezzato il primo capitolo, o chi essendo alle prime armi vorrebbe iniziare a prendere confidenza con le classiche mappe esagonali. Dopo un lungo periodo di gestazione credo che gli appassionati si sarebbero aspettati qualcosa di più, come una maggiore interattività e un più vasto arsenale a disposizione in particolare per quanto concerne l’arma aerea. Anche l’assenza di musiche vere e proprie certamente non è una fatto a favore di questo titolo.Il multiplayer include la possibilità di Hotseat, PBEM, e tramite TCP/IP.

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