Hearts of Iron II

Veniamo ora al combattimento, l’area che tutti noi piccoli Napoleoni più amiamo.
I miglioramenti qui sono sostanziosi ed il gioco certamente ne beneficia.
E’ ora possibile supportare un attacco in una provincia confinante senza muoversi ‘nella’ provincia, inoltre un attacco è iniziato e concluso quando inizia il movimento verso la provincia nemica e non più quando si giunge nella provincia nemica. Naturalmente questa è un’astrazione, però valida dal punto di vista della giocabilità.
Nelle figure si possono vedere le tipologie di missioni disponibili per le diverse unità.
Tuttavia, malgrado i rilevanti miglioramenti, il combattimento, in particolare terrestre, continua a lasciarmi insoddisfatto. Probabilmente dipende dalla scala del gioco. Il problema è che lanciare 20-30 divisioni, di tutti i tipi, contro altre 10-20 si risolve in modo più o meno automatico e alla fine se anche cambio il mix delle 20-30 il risultato non cambia o, se cambia (perché, per esempio, subisco maggiori o minori perdite), non riesco ad accorgermene.
Cerco di spiegarmi con un esempio. Supponiamo di potenziare le nostre divisioni di fanteria con dei cacciacarri (tipo STUG o Hetzer), che nel gioco sono nell’area di ricerca anti-tank semoventi (SP anti-tank). E’ chiaro che questo conferisce delle opzioni tattiche ben diverse rispetto ad una soluzione di tipo statico quale quella di cannoni anti-tank (tipo Pak 75). Tuttavia il motore del gioco ce lo rappresenta come un valore di attacco di uno o più punti superiore e come una velocità di movimento (per ingaggiare, e non in battaglia) leggermente superiore. La cosa è logica, ma poco soddisfacente. Si perde completamente la componente tattica e questo determina un calo di interesse rispetto alla ricerca di brigate e tecnologie più sofisticate, se non come semplice aumento dei valori di attacco e difesa, ma senza attenzione alla tipologia in sé.
La guerra aerea è invece molto più interessante. Credo dipenda dal fatto che il numero di unità coinvolte nei vari scontri è inferiore e quindi la capacità di notare le differenze è sensibilmente aumentata. A tutto vantaggio della giocabilità.
Ci sono però anche qui delle importanti incongruenze. Esempio. Ho conquistato, come Asse, la totale supremazia aerea sui mari circostanti la Francia. Ho varie formazioni di caccia e di siluranti sempre in volo. I siluranti sono impostati su ‘bomb convoy’ (attaccare i convogli automatici che portano risorse e rifornimenti) ed ogni poche ore leggo – con soddisfazione – messagi che mi informano dell’affondamento di navi da trasporto e di scorta. Ad un certo punto però gli Alleati sbarcano in Normandia!?! Ma come, non ho visto una singola nave, ho il controllo aereo, e allora?
Il fatto è che ci sono due missioni diverse ‘bomb convoy’ e ‘naval strike’, la prima si occupa SOLO dei convogli, la seconda solo delle squadre navali controllate dal giocatore. Ha senso? Non mi sembra proprio, il controllo dei mari dovrebbe significare che quello che passa, indipendentemente dalla tipologia, se è avvistato è anche attaccato. Inoltre che uno convoglio da sbarco non venga avvistato nonostante decine di squadre sempre in volo e radar installati su tutta la costa sembra un po’ poco realistico.
Altra incongruenza. Per supportare un attacco non devo muovermi ‘nella’ provincia adiacente, il supporto è istantaneo. Per supportare la difesa devo invece spostarmi nella provincia attaccata. La logica della cosa mi sembra piuttosto tenue.
Un cosa che continua a mancare è il bombardamento preventivo, è solo calcolato nelle variabili attacco e difesa e solo in caso di tentata invasione. Non posso infatti decidere di bombardare l’avversario con la mia artiglieria, posso solo attaccare. Non c’è nemmeno più il probe (avanzata esplorativa, in caso di forte opposizione ci si ritira).
In sintesi. Il combattimento aereo e navale sono sostanzialmente migliorati e rendono bene le differenti tecnologie e mezzi impiegati.
Il combattimento terrestre è ancora, a mio modesto parere, troppo semplicistico e di scarsa soddisfazione.

HoI2 può essere giocato on line, tuttavia confesso di non averlo provato. Il mio stile di vita mi impedisce di giocare qualunque cosa che non sia contro l’AI o in differita (PBEM). Vari sono gli scenari disponibili, il più lungo inizia nel 1936, ma ce ne sono di più limitati nel tempo e nello spazio.
E’ già stata rilasciata un patch piuttosto consistente. La Paradox tradizionalmente supporta i propri giochi anche molto dopo il loro rilascio, possiamo quindi attenderci ulteriori miglioramenti nel futuro.
Tirando le somme: HoI2 è un gran bel gioco. Non è perfetto ma è divertente. Se amate gli strategici vi piacerà sicuramente. Credo però che abbia un vita utile piuttosto limitata. Dubito che vi terrà attaccati al monitor come potrebbe aver fatto Europa Universalis.

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