Dangerous Waters

Per gli appassionati di simulazioni di combattimento aereo-navale moderno il nome Sonalyst non suonerà nuovo. Si tratta della software house che ha sviluppato titoli quali 688(I)Hunter/Killer, Jane’s Fleet Command e Sub Command. Chi ha giocato l’ultimo dei 3 titoli citati avrà avuto modo di verificare con quale cura sia stata realizzata quella che è tuttora la migliore simulazione di un moderno sottomarino da guerra ( in Sub Command sono simulati l’Akula, il 688(I) e il Seawolf ). Chi conosce Sonalyst quindi sa bene che i suoi sviluppatori non lasciano troppo spazio a compromessi che se da un lato possono ampliare il target degli acquirenti dall’altro possono rendere meno realistica l’esperienza di gioco. E sarà forse noto ai più anche il background nel quale tali titoli vengono maturati dal momento che non stiamo affatto parlando di un “semplice” team di sviluppo di videogame. Il grosso del business di Sonalyst deriva dalla sua attività di progettazione e sviluppo di simulatori addestrativi per le forze armate ed in genere applicativi per uso militare. E’ immediatamente chiaro al lettore come a monte dei titoli creati dal comparto “entertainment” di Sonalyst ci sia quindi un vastissimo know-how, non interamente riversato nei giochi prodotti per ovvi motivi di sicurezza.

Dangerous Waters ( DW d’ora in poi ) non fa eccezione e percorre i sentieri già battuti dai precedenti titoli della Sonalyst, ad iniziare, appunto, dal più recente Sub Command del quale sembra essere una versione migliorata, espansa ( con più mezzi simulati ) e con un innovativo multiplayer cooperativo/competitivo.
DW è infatti un simulatore di mezzi aerei e navali ( di superficie e sottomarini ) che vi vedrà al comando di una singola unità, che a seconda della missione agirà in solitario o inquadrata in una task force composta da altre unità comandate dal computer. Delle decine di unità presenti nel gioco solo alcune sono modellate, postazione per postazione, e quindi comandabili dal giocatore. Di seguito una rapida rassegna di tali mezzi.
Fregata lanciamissili di classe Oliver Hazard Perry
Si tratta sostanzialmente di un veloce e resistente vascello di scorta, ideale per la ricerca e distruzione di sottomarini ma anche per la guerra di superficie grazie alla sua dotazione di siluri antinave. I due elicotteri Seahawk MH-60R presenti a bordo gli consentono di proiettare una discreta potenza di fuoco anche contro obiettivi a terra.

Seahawk MH-60R
Svolge un importante ruolo di supporto sia nella guerra elettronica che in azioni di attacco contro mezzi subacquei e di superficie, anche terrestri ( può montare infatti anche missili aria terra Hellfire ). Grazie a tale elicottero è possibile, in poco tempo, disseminare di boe sonar ( attive e/o passive ) un’area relativamente vasta o procedere più rapidamente alla scansione sottomarina tramite idrofono. Il Seahawk è da vedersi come una proiezione rapida e a lungo raggio della fregata di classe Oliver Hazerd Perry.

P3-C Orion
Aereo di supporto adibito alla sorveglianza dei cieli, della superficie ma anche delle profondità marine. E’ in grado infatti di cercare e attaccare sottomarini ma possiede un equipaggiamento adatto anche a colpire unità di superficie. Impiegato in maniera diffusa per operazioni di ricognizione e identificazione degli obiettivi.

688(I) e Seawolf
Il primo altro non è che l’ultima evoluzione della nota classe Los Angeles di sottomarini da guerra statunitensi. Il secondo è il silenziosissimo sottomarino nucleare americano, in grado anche di portare attacchi atomici tramite missili Tomahawk
Classe Kilo, Classe Akula I e Classe Akula II
I provetti “Ramius” avrebbero gradito il vecchio Typhoon ma, signori, qui si parla del meglio che la marina sovietica possa offrire al momento!

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