Crusader Kings

La Pietà, la Chiesa e le Crociate
A parte l’oro e il prestigio c’è un terzo fattore che caratterizza il vostro personaggio: la pietà. La pietà indica la capacità del sovrano di incarnare l’ideale del perfetto sovrano cristiano, in poche parole è l’indice dell’apprezzamento del Papa nei vostri confronti. Come fare per farsi apprezzare?
Uno dei metodi è di partire per una Crociata. Conquistare territori dei pagani e dei musulmani fa acquisire della pietà, e farà sì che il Papa vi guarderà con occhio benevolo. A un certo punto del gioco, sarà il Papa stesso che inviterà i sovrani a partire in Crociata e, ove mai possibile, è un dovere che va compiuto. Certo, soprattutto ad inizio partita e magari con una piccola contea, non è sempre facile andare a combattere pagani e musulmani: l’importante è accettare l’invito del Papa e partire quando abbiamo un esercito più corposo.
Un altro metodo per acquisire della pietà è quello di creare dei vescovati. Basta rinunciare ad uno dei vostri titoli per creare un nuovo vescovo, affidandogli la gestione del territorio ed il titolo, appunto, di vescovo. Comunque il vescovo sarà un vostro vassallo e rimarrà sotto la vostra sfera di influenza e questo è un dato molto importante perché se un “vostro” vescovo viene eletto Papa voi assumerete il controllo del Papa stesso. Controllare il Papa significa gestire tutto il mondo della cristianità, significa anche e soprattutto poter far scomunicare il vostro più acerrimo nemico e accaparrarsi le sue terre senza troppe difficoltà, tutto ovviamente evitando la propria scomunica, o anche facendola togliere se la si è subita.

Malattie
L’ultimo aspetto su cui vorrei soffermarmi è quello delle malattie. Nell’Anno Mille l’umanità intera era esposta a malattie spesso mortali: a volte anche una semplice febbre poteva essere causa di morte, e questo è un altro dato che è stato tenuto in considerazione dai creatori di Crusader Kings, e che dà ancora più realismo al gioco. Una malattia, oltre che colpire un’intera regione, può colpire un qualunque membro della vostra corte, voi stesso o, peggio ancora, i vostri eredi: e questo significa mettere in pericolo la dinastia. Alcune malattie vengono prese senza che voi possiate farci nulla, soprattutto nel caso dei vostri figli neonati; altre possono intervenire a causa di vostre scelte nell’educazione di vostro figlio: permettergli di fare o non fare certe cose può esporlo ad un indebolimento del corpo e quindi renderlo ricettivo a certe patologie. L’aspetto delle malattie rende ancora più delicata la gestione della propria discendenza: per questo, ripeto, è davvero molto importante cercare di avere una buona moglie, sana, che vi doni una sicura discendenza.

Ciliegina sulla torta, e altra grande innovazione di Crusader Kings è la possibilità, una volta finita la vostra partita, di convertire il file e di continuare su Europa Universalis II: insomma avete la possibilità di vedere l’evoluzione prima della vostra dinastia e poi della nazione che siete riusciti a creare, lungo 1800 anni di storia.
In conclusione, Crusader Kings è un gran bel gioco, originale, con una durata di vita praticamente illimitata ed inserito in un contesto storico ben curato. Se proprio bisogna trovargli dei difetti, quelli che emergono sono più propri alla Paradox che al gioco in sé: grafica non mozzafiato, mancanza di un tutorial che rende ostica la comprensione del gioco all’inizio, e qualche bug (qualcuno già risolto con le patch).

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