sfidAAR2: DAoS, Patriarcato di Aquileia

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Dark_Angel_Of_Sin, 25 Settembre 2010.

  1. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

    Registrato:
    14 Novembre 2006
    Messaggi:
    2.339
    Ratings:
    +30
    Il Patriarcato di Niccolò III - parte 2c

    Le prime fasi della guerra non arrisero alle forze patriarcali, che vennero sconfitte dal nemico nella battaglia di Ersekujvar. Tuttavia, un mese dopo si presero la rivincita, sconfiggendo sonoramente il nemico, togliendo l'assedio della città.
    [​IMG]
     
    Dopo questa vittoria ci fu unìaltra sconfitta, in Bessarabia; tuttavia non fu inluente in quanto i lituani non riuscirono ad usare favorevolmente quella vittoria. Poco dopo le forze patriarcali riuscirono a conquistare la Carpazia, ed contrattaccare in Bessarabia, sconfiggendo il nemico nel gennaio dell'anno successivo e cingendo d'assedio la città. L'offensiva, intanto, continuava, ma fu fermata in Ruthenia, dove i lituani riuscirono a sconfiggere nuovamente gli aquileiesi in due feroci battaglie; tuttavia il terzo scontro fu favorevole al Patriarca ed agli alleati Francesi, consentendo di mettere sotto assedio anche quella provincia. Nel frattempo in patria molti si erano arruolati, spinti dal desiderio di farla pagare ai lituani, colpevoli niente meno che di aver sobillato il Papa in persona contro il Patriarca.
    [​IMG]
     
    Qualche mese dopo l'assedio della Ruthenia finì, e le truppe patriarcali entrarono vittoriosamente nella città, seppur al seguito dei francesi. Negli stessi giorni le provincie di Barbados e Whydah entrarono a far parte dei domini nazionali.
    [​IMG]
     
    Subito dopo la presa della Ruthenia l'esercitò continuò l'offensiva nel nord-ovest, ponendo d'assedio Lublin e Sandomierz, e sconfiggendo il locale presidio. Anche i francesi avanzarono a nord, rifiutando l'aiuto delle armate aquileiesi che avevano appena preso la Bessarabia.
    [​IMG]
     
    Il fronte rimase stabile per due mesi, durante i quali nessuno dei contendenti risolse alcunché. Solo in luglio fu conquistata Krakow; e venne anche cominciata la coltivazione del caffé nella colonia di Sunda.
    [​IMG]
     
    Le forze lì presenti furono incaricate quindi di avanzare ancora verso Nord, cercando di battere sul tempo i francesi, ed i castigliani, che già avevano conquistato la Crimea. Negli stessi giorni venne eletto Giorgio III d'Austria come imperatore del SRI, ricompattando così gli animi dopo la guerra austro-boema.
    [​IMG]
     
    Nel mese successivo l'offensiva riprese anche ad est, con la vittoria contro i ribelli in Podolia. Dopo la battaglia la città, stremata, cadde nelle mani di Pietro Gonzaga, comandante delle truppe patriarcali. Nello stesso giorno fu anche iniziato l'assedio di Grodno, al nord.
    [​IMG]
     
    Sei giorni dopo l'Aragona fu costretta a capitolare, cedendo metà dei suoi territori in favore dei castigliani e rinunciando a tutte le pretese territoriali in favore di tutti e tre i Paesi dell'alleanza. Nello stesso giorno altre notizie positive arrivarono da Grodno, presa per assalto nelle stesse ore in cui i diplomatici aragonesi firmavano la pace.
    [​IMG]
     
    Nonostante la guerra la colonizzazione continuava, soprattutto per quanto riguardava Sunda ed il centroamerica. In europa, invece, si continuò l'offensiva ad est, verso la provincia di Poltava, poco difesa. Mentre Pietro Gonzaga accettava battaglia in quest'ultima provincia, si concluse l'assedio di Lublin. Poco dopo, assieme alla vittoria di Gonzaga, si assisté anche alla caduta di Sandomierz.
    [​IMG]
     
    Alcuni giorni dopo, mentre le truppe riprendevano l'avanzata su tutto il fronte, il Patriarca chiamò Salvatore Visconti, a corte, per aiutarlo nella gestione delle entrate fiscali. Questo fu un'ottimo colpo per l'immagine del Patriarca, infatti Visconti era nato in una provincia coloniale e lì aveva svolto l'incarico di vice-balivo con così grande competenza da essere notato perfino ad Aquileia.
    [​IMG]
     
    Successivamente i lituani vennero sconfitti in Mazovia, Ostpreussen e Podlasia dalle truppe franco-aquileiesi; tuttavia queste vittorie non impedirono alla Francia di scendere a patti con il nemico, costringendolo a liberare alcuni stati ed a pagare una somma di denaro. Per via di questa pace la situazione delle truppe patriarcali si fece precaria, in quanto molte provincie lituane vennero liberate.
    [​IMG]
     
    Anche la situazione interna degenerò, con rivolte che scoppiavano in molte provincie, a causa dello scontento della popolazione, che aveva chiesto una guerra breve e vittoriosa.
    [​IMG]
     
    Così, nel maggio del 1619, venne siglata la pace di Grodno, che vide Bessarabia e Carpathia passare nelle mani del Patriarca, insieme ad una somma in denaro. Si potè così impiegare le truppe contro i rivoltosi interni che, durante la guerra, avevano creato numerosissimi problemi.
    [​IMG]
     
    Ci vollero 13 mesi ed un dispiegamento di truppe consistente prima di sconfiggere tutte le forze ribelli presenti all'interno del Patriarcato; queste vittorie furono anche aiutate da una nuova riforma dell'amministrazione governativa, che andava incontro alle esigenze della popolazione.
    [​IMG]
     
    Tuttavia questa riforma non placò del tutto gli animi, in dicembre, infatti, scoppiarono altre due rivolte, che videro la pronta risposta delle forze patriarcali. Negli stessi giorni la colonia di Sunda venne ulteriormente espansa e cominciò la coltivazione di spezie nell'isola di Mahe.
    [​IMG]
    Nei giorni successivi una rivolta indipendentista scoppiò a Budjak, ma venne facilmente repressa. Oltre a questo anche la colonia di Great Karoo ottenne lo status di città, aprendo così la via ad un ulteriore espansione nell'africa del sud.
    [​IMG]
     
    Alcuni mesi dopo fu completata una generale riorganizzazione dell'esercito, in seguito alla guerra con la Lituania; la maggiore novità fu l'introduzione di una cavalleria più leggera, scelta insieme tattica e politica, infatti la vecchia cavalleria era formata da nobili, solitamente avversi al Patriarca; la riforma fu quindi un duro colpo per loro.
    [​IMG]
     
    Le conseguenze della scomunica, tuttavia, non erano ancora finite: l'Austria decise di estromettere il Patriarcato dal numero degli elettori del SRI, anche per il suo costante appoggio alla corona castigliana.
    [​IMG]
     
  2. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

    Registrato:
    14 Novembre 2006
    Messaggi:
    2.339
    Ratings:
    +30
    Il Patriarcato di Niccolò III - parte 2d

    Dopo queste terribili sconfitte internazionali, il Patriarca decise di rivolgersi maggiormente allo scenario interno, che continuava ad essere instabile. Passarono i mesi e, almeno in questo campo, si raggiunse un notevole livello di stabilità interna. La pace, tuttavia, fu messa in pericolo dall'annessione del regno di Milano da parte della Bretagna. Infatti il sovrano milanese aveva promesso al Patriarcato, dopo l'ultima sconfitta subita, che alla sua morte la provincia di Nizza sarebbe passata sotto Aquileia, tuttavia i sovrani bretoni non rispettarono l'accordo. A questo rifiuto il Patriarca decise di dichiarare guerra alla Bretagna, ma fu fermato in tempo dai suoi consiglieri che gli rammentarono il fatto che una guerra contro quello stato sarebbe stata sicuramente vista come volontà di espansione a tutti i costi da parte degli altri stati europei, e quindi avrebbe arrecato più danno che vantaggio al Patriarcato. Così si decise di dichiarare guerra ad un alleato della Bretagna, lo stato magrebino di Fez.
    [​IMG]

    con Fez si schierarono lo Swahili e, come previsto, la Bretagna; con Aquileia gli altri alleati a Madrid e Parigi. Subito dopo la dichiarazione di guerra le truppe cominciarono ad avanzare in territorio nemico, cogliendo subito importanti vittorie sul fronte Swhaili, con la conquista di Tanga. Nizza venne cinta d'assedio il 13 giugno, tuttavia le truppe bretoni riuscirono ad eludere la sorveglianza patriarcale ed a ritirarsi verso Genova.
    [​IMG]

    Pochi giorni dopo fu accettata la proposta di pace dello Swahili, che prevedeva la cessione di Tanga e di una cospicua somma di denaro. Fu anche cinta d'assedio la provincia di Fez ed inviate truppe contro i bretoni, che avevano cinto d'assedio la città di Genova. Queste vennero duramente sconfitte verso la fine del mese, negli stessi giorni in cui i castigliani ponevano fine all'esistenza delle colonie bretoni in africa.
    [​IMG]

    Nei mesi successivi si continuò la guerra contro Fez, sconfiggendo ripetutamente il nemico nella capitale, che cadde in settembre, dopo che le altre provincie erano già in mano francese.
    [​IMG]

    Tuttavia, nove giorni dopo, i francesi obbligarono i bretoni alla pace, costringendoli a liberare il regno di Milano, che fu subito posto sotto l'ala protettrice di Parigi. Questo fu un durissimo colpo per il Patriarcato, in quanto le provincie occupate dai francesi tornarono libere e la rivendicazione di Nizza, causa scatenante del conflitto, non venne riconosciuta dai francesi. Per questo motivo si riprese l'avanzata contro Fez e si ritirarono le truppe da Nizza.
    [​IMG]

    Fortunatamente la guerra contro Fez fu vittoriosa, nel giro di pochi mesi tutto il loro territorio era sotto il controllo patriarcale; così fu chiesta la pace. Il trattato di Fez garantì il passaggio di Tangiers e Toubkhal nelle mani del Patriarcato.
    [​IMG]

    Pochi giorni dopo fu firmata una pace bianca con la Bretagna, chiudendo così la guerra.
    [​IMG]
     
  3. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

    Registrato:
    14 Novembre 2006
    Messaggi:
    2.339
    Ratings:
    +30
    effettivamente l'idea mi ha tentato..vedremo nei prossimi update cosa cobinerà Niccolò III! XD

    saluti
    DAoS
     
  4. Pinky

    Pinky

    Registrato:
    12 Luglio 2010
    Messaggi:
    3.826
    Località:
    Sardegna
    Ratings:
    +47
    :cautious::cautious::cautious::cautious::cautious::cautious:
    se lo vedesse Pinky
    :cautious::cautious::cautious::cautious::cautious::cautious:
     
  5. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

    Registrato:
    14 Novembre 2006
    Messaggi:
    2.339
    Ratings:
    +30
    l'ha visto? XD
    cmq è in arrivo un update simpatico (prima o poi)

    saluti
    DAoS
     
  6. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

    Registrato:
    14 Novembre 2006
    Messaggi:
    2.339
    Ratings:
    +30
    appena la chiavetta usb si rimetterà a funzionare posterò l'ultima parte di Niccolò III (1622-1638) (nel frattempo sto studiando un update di circostanza XD )

    saluti
    DAoS
     
  7. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

    Registrato:
    14 Novembre 2006
    Messaggi:
    2.339
    Ratings:
    +30
    comprata chiavetta nuova, urrah!
    però ho anche comprato 'il cimitero di Praga' quindi finché non lo finisco updaterò molto poco XD

    saluti
    DAoS
     
  8. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

    Registrato:
    14 Novembre 2006
    Messaggi:
    2.339
    Ratings:
    +30
    mhm casino. ho perso la situazione alla fine del patriarcato di Niccolò III, spero non me ne vogliate! cmq sono quasi arrivato al 1800 XD

    saluti
    DAoS

    p.s.
    fra poco updato! :D
     
  9. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

    Registrato:
    14 Novembre 2006
    Messaggi:
    2.339
    Ratings:
    +30
    Il patriarcato di Niccolò III - parte 3a

    Il 1623 fu un anno piuttosto calmo, che vide la stabilità del patriarcato salire e la provincia di Toubkhal convertita. Tuttavia nel maggio dello stesso anno si dovettero rivedere le politiche economiche, a causa di una drastica rivalutazione della moneta. Questa fu necessaria data la spirale inflazionistica nella quale il Patriarcato era finito. Così si passò al soldo 'grosso', più pesante del suo predecessore; nonostante i benefici a lungo termine questa manovra, fortemente voluta dal nuovo dipartimento ministeriale per le politiche economiche, indebolì il prestigio dello Stato ed anche la sua stabilità a causa dell'aumento della tassazione, necessaria a rimpinguare le casse della Nazione.
    [​IMG]
     
    Le pressioni del Patriarca per deviare l'attenzione dalle faccende interne dichiarando qualche facile guerra ebbero alla fine successo, infatti nel 1624 venne dichiarata guerra al Mmarocco, anche per unire i possedimenti di Tangeri e Toubkhal al resto della prefettura del Nord Africa. Francia e Castiglia si unirono alla guerra, mentre con i marocchini si schierò lo Swahili, desideroso di recuperare qualche territorio.
    [​IMG]
     
    La guerra fece aumentare il prestigio del governo agli occhi della popolazione, che lo appoggiò in massa contro gli infedeli. Le prime battaglie in suolo marocchino furono grandi vittorie, il nemico non era in grado di resistere alla superiorità numerica e tecnologica delle forze franco-patriarcali. Così vennero assediate e prese Safi e Marrakech. Tuttavia un'incomprensione tra i generali fece si che le truppe che avevano conquistato Safi marciassero verso Marrakech, mentre le truppe nemiche riuscivano a riconquistare la provincia. Appena avuta questa notizia il generale di quell'armata venne messo sotto processo, ma l'intervento del Maestro dell'Ordine Patriarcale, che era lì per seguire gli sviluppi della guerra, fece si che conservasse il comando. Nel frattempo proseguiva l'espansione coloniale nel nord america; la colonia di Kwedech, infatti, ottenne lo status di provincia vera e propria.
    [​IMG]
     
    Superato lo sgomento per la perdita di Safi, le truppe patriarcali attaccarono nuovamente i marocchini in quella provincia; sgominando le orde di Umar II. Nello stesso periodo i francesi avevano preso la provincia di Fez ed i castigliani quella di Ifni. Nel giro di un paio di mesi Safi cadde nuovamente in mano patriarcale, mentre i castigliani ottenevano una pace separata in cambio di un'pò di denaro. Così le armate patriarcali ricevettero l'ordine di avanzare verso sud, per riprendere le provincie lasciate dagli alleati. Queste vennero prese nel febbraio del 1625, portando alla completa occupazione del Marocco.
    [​IMG]
     
    Così il Patriarca impose la pace, ottenendo Safi, Ifni e Sus; la rinuncia alle ambizioni territoriali marocchine, nonché la creazione dello stato libero di Fez, per indebolire ulteriormente il Marocco senza cedere provincie alla Francia. Nello stesso periodo i castigliani richiedevano il supporto patriarcale per una guerra in India, nonostante la lontananza Niccolò III accettò la richiesta, convito di poter espandersi nella penisola indiana, per assicurarsi una base di collegamento con l'indonesia.
    [​IMG]
     
    Vennero così mobilitate le forze in Sunda, che attaccarono i possedimenti nemici nella penisola malese, assediando la provincia di Pahang, ed i presidi della costa africana che sbarcarono alle Maldive, costringendo le truppe del Mysore alla resa.
    [​IMG]
     
    La fortezza delle Maldive venne presa in ottobre, dopo 116 giorni di assedio, e le truppe si prepararono all'attacco della terraferma, sbarcando a Malabar; anche in Malacca la cavalleria si fece onore, conquistando la Pahang e muovendo verso Perak. Nello stesso periodo fu ingrandita la colonia di Kisarna e quella di Hochelega divenne una città. Alla fine di gennaio, il presidio di Mogadiscio, che stava assediando Malabar, fu costretto ad accettare battaglia dalle superiori truppe indiane che, tuttavia, vennero sconfitte, anche grazie all'arrivo di rinforzi dall'africa.
    [​IMG]
     
    Nei mesi successivi Infi fu convertita ed Alessandria passò definitivamente sotto il controllo patriarcale, mentre in India si combatteva ancora, dato che i castigliani erano finalmente sbarcati. Nello stesso periodo si assistè alla fine delle guerre di religione, il che implicò anche la fine della controriforma come tale.
    [​IMG]
     
    Il grosso spiegamento di truppe castigliano e patriarcale finalmente ebbe ragione dei difensori di Malabar, conquistando la provincia il 6 luglio 1626. Data la situazione precaria delle truppe, il generale Antonio Grimaldi di Brusca chiese l'invio di ulteriori rinforzi, per proseguire nell'offensiva. Questi arrivarono a fine novembre, consentendo alle armate patriarcali di avanzare verso Calicut, sconfiggendo duramente il nemico in un epica battaglia e conquistandola con un assalto nell'ultimo giorno dell'anno.
    [​IMG]
     
    Il mese di gennaio vide la pace di Calicut, chiesta da Niccolò III per non prolungare oltremodo l'impegno in India, e per non rischiare che i castigliani non riconoscessero le conquiste aquileiesi, con cui il sovrano del Mysore si impegnava a cedere le Maldive al Patriarcato. La provincia venne presto inserita nel progetto di prefettura delle Isole Orientali, in quanto Mahe e Diego Garcia erano ancora colonie, e venne inviato un missionario a convertirla.
    [​IMG]
     
    Nei mesi successivi si assistè ad una recrudescenza delle rivolte in Europa e Nord America, tuttavia questi focolai vennero presto spenti dalle truppe patriarcali con vigore; questa rapidità fece si che i cittadini si sentissero più protetti, o meno propensi a ribellarsi, il che portò ad un aumento della stabilità generale che consentì la continuazione dell'espansione coloniale, soprattutto in Nord America, dove la colonia di Algonquin divenne una città.
    [​IMG]
     
    L'anno successivo vide la conversione di Safi nonchè il riconoscimento della sovranità patriarcale su Puerto Rico e sull'America centrale da parte delle altre grandi potenze. La Prefettura dell'America Centrale venne così consolidata, contro le mire britanniche e castigliane. Nello stesso periodo, in spregio alla pace con il Marocco, lo stato di Fez aveva rotto l'alleanza con il Patriarcato, avvicinandosi all'Impero Ottomano.
    [​IMG]
     
    Nell'ottobre dello stesso anno il Patriarca ricevette il nuovo Maestro dell'Ordine. Durante il loro incontro il Maestro spinse Niccolò III a dichiarare guerra a Fez, per l'affronto di alcuni mesi prima e per assicurare il pieno controllo dei possedimenti sulla costa dell'Africa occidentale. Il Patriarca si lasciò convincere, dopo l'esibizione di alcuni documenti che attestavano l'obbligo da parte dello stato di Fez, di rimanere nell'alleanza. Tuttavia la guerra oltrepassò presto i limiti, coinvolgendo praticamente tutte le grandi potenze mussulmane del mediterraneo, mentre la Castiglia e la Francia scendevano in campo con Aquileia, la quale cominciò anche un estensivo programma di reclutamento.
    [​IMG]
     
    Le truppe cominciarono subito l'avanzata su tre fronti, contro Fez, i Mamelucchi e l'Impero Ottomano. In tutti e tre i casi si ebbero sfolgoranti vittorie: Fez resistette solamente una settimana, prima di cadere in mano francese. Nello stesso periodo si assistè ad una grande riforma generale delle prefetture, che delimitò i poteri dei prefetti, creò un ministero per gli affari coloniali e fissò le regole per i delegati al consiglio generale patriarcale. Oltre a questo venne fondata la Banca Nazionale, diretta emanazione del dipartimento ministeriale per le politiche economiche, con il compito di sorvegliare l'inflazione. Nello stesso periodo scoppiò una grande rivolta a Palermo, tuttavia l'esercito non intervenne, impegnato com'era sul fronte ottomano.
    [​IMG]
     
    Pochi giorni dopo venne accettata la richiesta di pace di Fez, in quanto il Patriarca non vedeva di buon occhio l'annessione di quei territori da parte dei francesi, che prevedeva la rinuncia alle sue pretese territoriali su Tangiers e Toubkhal, nonché il pagamento di una somma di denaro.
    [​IMG]
     
    Nel giro di tre mesi vennero cinte d'assedio sei provincie, di cui due ottomane e quattro controllate dai Mamelucchi. Nell'aprile successivo, dopo che Tucujulandia era diventata parte integrate dei domini patriarcali, caddero le provincie di Kargah e Thrace, consentendo un'ulteriore avanzata in territorio nemico. In Sicilia, invece, vennero inviate due armate a contrastare i ribelli.
    [​IMG]
     
    Delta, invece, cadde in Maggio, proprio mentre la Nubia veniva assediata ed un attacco nemico veniva respinto a Mogadiscio. Tuttavia la vittoria nell'africa orientale fu subito vanificata da un altro attacco mamelucco, che annientò le difese patriarcali. A bilanciare la sconfitta intervennero la fine dell'assedio del Cairo e l'inizio di quello di Gaza, nonché la resa degli Ottomani, che consentirono la liberazione di Trebisonda e Sharjah, pagando anche una forte somma di denaro.
    [​IMG]
     
    Rimaneva quindi aperto solo il fronte contro i Mamelucchi, i quali vennero sconfitti nel Sinai e persero le provincie di Nubia, Sinai, Suakin e Gaza, anche se lo Yemen riuscì a conquistare Mogadiscio. Nello stesso periodo Jamaica, Sault e Kisarna divennero città, entrando definitivamente a far parte delle rispettive prefetture.
    [​IMG]
     
    Nei primi giorni di dicembre si assistè al tanto richiesto arrivo delle nuove truppe sullo scenario africano che vennero subito impiegate al fronte, nonché alla sconfitta dei ribelli a Mantova. Pochi giorni dopo anche Ibrim cadeva in mano aquileiese; questa nuova, sfolgorante, vittoria patriarcali in Egitto, sommata alle precedenti, era anche riuscita a riportare la stabilità interna a livelli abbastanza buoni.
    [​IMG]
     
  10. Carlos V

    Carlos V

    Registrato:
    15 Dicembre 2010
    Messaggi:
    1.713
    Località:
    Puglia
    Ratings:
    +547
    Complimenti! Davvero un AAR degno di nota! :)
    Se già al livello tecnologico richiesto per abbandonare la forma di governo Teocrazia? Hai intenzione di trasformarti in uno Stato laico o di lasciare che siano comunque i clericali a guidare le sorti dell'Impero? Mi pare che il costo in stabilità sia enorme e forse allo stato attuale non conviene tanto perchè una bassa stabilità porta con sè nuove rivolte.
    Noto che la Tracia è possedimento ottomana, ma i Bizantini avevano spostato spostato la capitale prima di perderla? :humm:
     
  11. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

    Registrato:
    14 Novembre 2006
    Messaggi:
    2.339
    Ratings:
    +30
    Il patriarcato di Niccolò III - parte 3b

    L'anno successivo, il 1631, vide un'ulteriore espansione della colonia di Sunda e, in febbraio, la presa di tre città Mamelucche: era ormai opinione comune che la guerra stesse per cessare. Nello stesso periodo si assistè anche ad una devastante rivolta nella provincia di Messina, che colse impreparate le armate patriarcali.
    [​IMG]
     
    Nel trimestre successivo si assisté ad una nuova offensiva, dopo la caduta di Beirut e di Damasco, che portò all'assedio di numerose città mamelucche dell'interno. Tuttavia, a causa della poco vigilante armata castigliana, armate arabe riuscirono a sfondare ed a porre Nile sotto assedio.
    [​IMG]
     
    Nei mesi successivi i mamelucchi vennero nuovamente sconfitti a Dayr az Zor ed Hawran, consentendo la presa di quest'ultima in luglio. A queste vittorie si sommò anche la pace bianca richiesta dallo Yemen, che portò Mogadiscio nuovamente in mano patriarcale. Tutto questo fu però bilanciato dalla perdita di Messina, caduta in mano ai ribelli separatisti, prima che le armate aquileiesi avessero il tempo di sconfiggerle; così i ribelli cominciarono a marciare verso Palermo. Oltre a questo anche Mahe divenne una città, inserendosi stabilmente nella nuova prefettura delle Isole Orientali, la cui capitale venne fissata nelle Maldive. In agosto, con la caduta di Al Jawf, il fronte venne reso più stabile, consentendo alle truppe patriarcali di muoversi verso Nile, per sconfiggere gli arabi.
    [​IMG]
     
    In settembre si assistè alla presa di Messina ed alla grande vittoria di Nile, contro i soldati di Nejd. Nello stesso periodo una grande armata mamelucca tenne alto la loro bandiera sconfiggendo il presidio di Mogadiscio e ponendo la città sotto assedio. Le vittorie mamelucche, tuttavia, si fermarono a quella provincia, in quanto pochi giorni dopo cadevano Tabouk, Berber e Karbala. Pochi giorni dopo la Castiglia si ritirava dalla guerra ottenendo la liberazione di Aden.
    [​IMG]
     
    Venne quindi richiesta la pace in cambio di Suakin, Ibrim, Berber, Nubia e Kargah nonché della liberazione della Siria. La pace venne accettata e ratificata, tuttavia, mentre le truppe erano ancora in viaggio verso i territori patriarcali, Candar decise di dichiarare guerra a Trebisonda, protetta dal Patriarca. Allo stato musulmano si unirono rapidamente i Mamelucchi, i Cavalieri di Rodi e Chagatai; Niccolò III colse al volo l'occasione di sferrare un'altro colpo ai Mamelucchi, così entrò nuovamente in guerra.
    [​IMG]
     
    Le truppe patriarcali, informate rapidamente della nuova guerra, cinsero d'assedio le città mamelucche sulla costa, incontrando pochissima resistenza, in quanto le armate nemiche erano state già pesantemente sconfitte nella guerra precedente. Si assistè a degli scontri solamente a Mogadiscio ed Ibrim, il primo si volse in favore del nemico, nel secondo questo fu duramente sconfitto, riaprendo la via per i possedimenti meridionali. Nel frattempo Trabisonda veniva annessa, lasciando Aquileia da sola.
    [​IMG]
     
    Nei mesi successivi ci furono altre battaglie contro i mamelucchi nel Sinai, in Judea, a Massawa, al Cairo e nel Delta; tutte registrarono vittorie patriarcali, portando alla successiva conquista di di Sinai, Hawran e Cairo. Questa vittoriosa campagna esterna, tuttavia, non ne rispecchiava una uguale interna. Parma venne assediata dai ribelli, che riuscirono anche a sconfiggere le forze patriarcali, e Palermo cadde in mano ai nazionalisti siciliani, i quali erano anche riusciti a respingere tutti gli assalti delle truppe regolari.
    [​IMG]
     
    Pochi giorni dopo la colonia di Sunda divenne finalmente una città, consentendo l'invio di coloni anche nelle provincie adiacenti. Sul fronte di guerra, invece, si assistè alla conquista di Gaza. Negli stessi giorni si assistè anche al potenziamento del ruolo dei borghesi e dei mercanti, a danno dell'aristocrazia tradizionale, a tutto beneficio delle entrate statali.
    [​IMG]
     
     
    Il mese successivo vide l'ampliamento della colonia di Diego Garcia, il suo passaggio a città e, infine, il suo passaggio nella prefettura delle isole orientali. Oltre a questo caddero la Judea, Tabouk, Delta e Diamientia; consentendo così un'altra offensiva verso l'interno, dopo aver sbaragliato il nemico in numerose battaglie. Nello stesso periodo i ribelli siciliani vennero definitivamente annientati nella battaglia di Palermo.
    [​IMG]
     
    Pochi giorni dopo veniva ripresa l'offensiva in Egitto, sconfiggendo i Mamelucchi a Mogadiscio ed a Lamu. Nello stesso periodo si assistè al raggiungimento dello status di città da parte del Nicaragua, che aveva beneficiato di un grande afflusso di coloni nell'ultimo periodo. Venne anche, nel maggio del 1633, conquistata nuovamente Al Jawf ed attaccata la forza ribelle a Parma, nonché ripresa l'offensiva in Arabia.
    [​IMG]
     
    Successivamente caddero anche Medina, Badiyat Ash Sham, Tigre e Karbala, si assistè anche al passaggio di Ogaden allo stato di Adal, come riparazione di guerra, ed a molte vittorie che resero l'esercito mamelucco solamente l'ombra di se stesso e costrinsero il sovrano a chiedere la pace. La pace del Cairo vide l'intera costa mamelucca passare sotto l'amministrazione patriarcale, mentre venivano anche frustrate le ambizioni territoriali mamelucche.
    [​IMG]
     
     
    Questa grande espansione fece però si che Milano mandasse un'avviso, ed il Portogallo, assieme agli alleati dichiarasse guerra al Patriarcato.
    [​IMG]
     
    Nonostante l'aggressione portoghese, il Patriarca, assieme a tutte le più alte cariche dello Stato, fece una visita alla Gerusalemme appena liberata, fondando una nuova prefettura, il vescovado di Gerusalemme, che copriva le provincie ad est di Delta.
    [​IMG]
     
    La guerra, tuttavia, offrì anche una possibilità di espansione in America, sia nel Nord, a spese del Portogallo, sia nel centro america, a spese della Gran Bretagna. Per questo motivo si iniziò un'offensiva contro i portoghesi, conquistando in breve tempo tutte le loro colonie americane, e contro i britannici; i quali riuscirono a respingere l'assalto patriarcale ed a conquistare il Nicaragua. Nel frattempo i mamelucchi, non fidandosi delle intenzioni patriarcali, mossero la capitale dal Cairo ad Hawran. La guerra finì in aprile, con la pace di Lisbona, chiesta ed ottenuta dalla Castiglia.
    [​IMG]
     
    Pochi giorni dopo anche Candar richiedeva una pace bianca, che fu concessa. Questo periodo di pace vide l'espansione coloniale in Bandung e Demak, nonché la definitiva conversione di Gerusalemme.
    [​IMG]
     
    Poco dopo venne convertita anche la provincia di Sinai e si cominciò a ristabilire l'ordine e la pace all'interno della Nazione, nonché proseguire l'opera di colonizzazione. L'anno successivo venne eletto Enrico VII di Castiglia come Sacro Romano Imperatore. Dopo quest'elezione il Patriarca decise di favorire le relazioni tra Madrid ed Aquileia, consentendo a Roma e Venezia di entrare nel novero delle provincie del SRI.
    [​IMG]
     
  12. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

    Registrato:
    14 Novembre 2006
    Messaggi:
    2.339
    Ratings:
    +30
    grazie! comunque non posso ancora cambiare il governo e, tra l'altro, non l'ho fatto. alla fine, per quanto mi riguarda, il Patriarcato è una sorta di stato federale teocratico-amministrativo :D (ma tutto verrà spiegato più avanti.. in caso ricordatemelo!)
    Del resto è già da un'pò che i bizantini avevano spostato la capitale ad Atene.. si avviano infatti a diventare uno stato greco senza ambizioni, ma riusciranno a sopravvivere.. (più che altro perché sono un fan dell'impero bizantino :D )

    saluti
    DAoS
     
  13. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

    Registrato:
    14 Novembre 2006
    Messaggi:
    2.339
    Ratings:
    +30
    Il patriarcato di Niccolò III - parte 3c

    Il 1636 vide un'ulteriore espansione coloniale in America, con l'acquisizione della provincia di Abitbi. Pochi mesi dopo, in agosto, Vittorio Sopransi venne chiamato a corte, per occuparsi della pessima immagine del Patriarcato che, dopo le recenti guerre, era visto come un mostro espansionistico.
    [​IMG]
     
    L'anno proseguì in tranquillità, fatte salve alcune rivolte subito represse; inoltre la Lombardia e Brescia entrarono a far parte dei domini patriarcali. Sul versante coloniale, invece, si assitè alla fondazione della colonia di Panama.
    [​IMG]
     
    L'anno successivo, visto il buon lavoro del consigliere Sopransi, si procedette con una guerra in India, per creare una roccaforte patriarcale in quella regione; Francia e Castiglia, come al solito, si schierarono con Niccolò III; mentre Milano si schierò con le tribù indiane.
    [​IMG]
     
    Pochi giorni dopo la dichiarazione di guerra le truppe patriarcali sbarcarono in India, sconfiggendo sonoramente l'armata del Madurai mandata a contrastarli. Nel frattempo anche Milano veniva cinta d'assedio.
    [​IMG]
     
    Vista la guerra che teneva impegnati i soldati dell'Africa Orientale Patriarcale, il sovrano di Adal decose di dichiarare guerra al Patriarcato, nella speranza di conquistare qualche provincia a sud; questa volta sia la Castiglia, sia la Francia si rifiutarono di scendere in campo con Niccolò III, adducendo il fatto che non avevano interessi nella zona.
    [​IMG]
     
    Nel giro di un mese Milano cadde e venne forzata a cambiare religione, abbandonando l'eresia. Nello stesso periodo si assistè anche ad una rivolta a Diamientia, che venne facilmente domata ed all'annessione dello stato indiano di Madurai. In questo modo si diede vita alla prefettura dell'India Patriarcale.
    [​IMG]
     
    Nei mesi successivi, sempre grazie al lavoro di Vittorio Sopransi, si assistè alla stipulazione di due paci bianche con Adal e Orissa: il Patriarcato era finalmente in pace! Niccolò III decise di sfruttare la situazione incaricando l'Ordine di riallacciare i contatti con Parigi e Madrid, cercando di ricreare la santa alleanza. Pochi mesi dopo si assistè ad un'altra rivolta nazionalista a Burgas, fomentata dalle recenti vittorie ottomane contro i bizantini, la potenza dei quali era chiaramente avviata al tramonto. In quegli stessi giorni anche il sultano del Brunei, vista la veloce espansione coloniale patriarcale in indonesia decise di avvertire Niccolò III del fatto che non avrebbe tollerato ulteriori guerre di conquista.
    [​IMG]
     
    Quest'avvertimento, oltre a numerose risate, fece si che il Patriarca decidesse di punire severamente il Brunei e, nel contempo, di ampliare i propri domini in indonesia. Così la Cavalleria di Luserna Bigliori e la fanteria di Paleologi Montferrato avanzarono verso il territorio nemico.
    [​IMG]
     
    Le prime fasi della guerra videro una netta prevalenza patriarcale, infatti nella battaglia di Mataram le forze del Brunei vennero distrutte dallo sforzo congiunto della cavalleria e della fanteria, abilmente portate alla vittoria da Vittorio Paleologi Montferrato, che aveva assunto il comando supremo.
    [​IMG]
     
  14. Pinky

    Pinky

    Registrato:
    12 Luglio 2010
    Messaggi:
    3.826
    Località:
    Sardegna
    Ratings:
    +47
    :wall:vi odio:wall:
    sempre in una WC deve finire:wall:
     
  15. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

    Registrato:
    14 Novembre 2006
    Messaggi:
    2.339
    Ratings:
    +30
    tranqui, niente WC. Dopo la guerra col Brunei mi sa che starò calmo per un bel pò a smaltire il BB :D

    saluti
    DAoS
     
  16. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

    Registrato:
    14 Novembre 2006
    Messaggi:
    2.339
    Ratings:
    +30
    Situazione Coloniale in Africa e Medio Oriente

    [​IMG]

    Africa del Nord (1609-1701)
    [​IMG]
    Capitale: Tunisi (Tunis)
    Numero di Provincie: 28 (al 1638)
    Provincie Principali: Tunis, Alexandria, Tangiers
    Prefetti Civili: Ottobuono Fidei (1609-1635), Giovanni Antonini (1635-1660), Ferruccio Ascari (1660-1682), Francesco Tarraghi (1682-1701)
    Prefetti Militari: gen. Marco Albasani (1609-1625), gen. Alfredo Basri (1625-1642), gen. Francesco Ilali (1642-1666), vacante (1666-1668), gen. Giovanni Ansari (1668-1680), gen. Lodovico Ilali (1680-1695), gen. Nicola Capisaldi (1695-1701)


    Provincia autonoma di Whydah (1609-1749)
    [​IMG]
    Capitale: Whydah
    Numero di Provincie: 1 (al 1638)
    Provincie Principali: Whydah
    Prefetti Civili: Giovanni Alsina (1609-1635), Biagio Veliu (1635-1652), Franco Nano (1652-1678), Mattia Ghega (1678-1705), Michele Rustemi (1705-1740), Vittorio Malai (1740-1749)
    Prefetti Militari: gen. Alfredo Capa (1609-1625), gen. Franco Crnovic (1625-1643), gen. Vittorio Dabili (1643-1669), gen. Mattia Colak (1669-1691), gen. Matteo Bistami (1691-1720), gen. Lodovico Rasibi (1720-1741), gen. Giovanni Memeti (1741-1749)


    Congo Patriarcale (1609-1701)
    [​IMG]
    Capitale: Luanda
    Numero di Provincie: 6 (al 1638)
    Provincie Principali: Luanda, Kongo
    Prefetti Civili: Enrico Tóth (1609-1635), Giovanni Belisari (1635-1659), Lodovico Rafaldini (1659-1674), Bartolomeo Lodato (1674-1693), Alessandro Marianella (1693-1701)
    Prefetti Militari: gen. Alessio Guarino (1609-1630), gen. Fabrizio Baccuglia (1630-1655), gen. Evangelista Baldacci (1655-1677), gen. Francesco Calzone (1677-1698), gen. Giovanni Iacobucci (1698-1701)


    Sudafrica (1609-1701)
    [​IMG]
    Capitale: Cape
    Numero di Provincie: 3 (al 1638)
    Provincie Principali: Cape
    Prefetti Civili: Giovanni Iacobici (1609-1632), Alessio Cornescu (1632-1655), Vittorio Sabbatini (1655-1672), Giasone Pignanelli (1672-1699), Gastone Várhegyi (1699-1701)
    Prefetti Militari: gen. Antonio Pavelic (1609-1629), gen. Fabio Acavari (1629-1650), gen. Francesco Salerno (1650-1678), gen. Franco Bennelli (1678-1680), gen. Alessandro Gaggia (1680-1701)


    Africa Orientale Patriarcale (1609-1698)
    [​IMG]
    Capitale: Malindi
    Numero di Provincie: 5 (al 1638)
    Provincie Principali: Malindi, Zanzibar, Mogadiscio
    Prefetti Civili: Orlando Barbarito (1609-1634), Antonio Ciammetti (1634-1643), Lodovico Imamovic (1643-1678), Fabio Sciaretta (1678-1698)
    Prefetti Militari: gen. Mattia Faragó (1609-1626), gen. Bartolomeo Corleone (1626-1645), gen. Ottobuono Macchiarola (1645-1670), gen. Lodovico Gagliardi (1670-1689), gen. Marco Petrovic (1689-1698)


    Vescovado di Gerusalemme (1637-1749)
    [​IMG]
    Capitale: Gerusalemme (Giudea)
    Numero di Provincie: 4 (al 1638)
    Provincie Principali: Giudea, Gaza
    Prefetti Civili: vescovo Lodovico Albiati (1637-1638), vescovo Niccolò Almerighi (1638-1667), vescovo Antonio Foschiali (1667-1692), vescovo Alfredo Ilali (1695-1708), vescovo Alessio Frati (1708-1735), vescovo Giovanni Giuriani (1735-1749)
    Prefetti Militari: gen. Giuseppe Arrani (1637-1658), gen. Antonio Ferreri (1658-1670), gen. Alfonso Beroni (1670-1683), gen. Mattia Bezic (1683-1702), gen. Alessandro Prieto (1702-1729), gen. Federico Mota (1729-1749)
     
  17. nirian

    nirian Guest

    Ratings:
    +0
    E' stato retrocesso il locale patriarca?:devil:
     
  18. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

    Registrato:
    14 Novembre 2006
    Messaggi:
    2.339
    Ratings:
    +30
    di patriarca ce n'è uno solo, eh! :D

    saluti
    DAoS
     
  19. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

    Registrato:
    14 Novembre 2006
    Messaggi:
    2.339
    Ratings:
    +30
    Situazione Coloniale in America ed Asia

    America
    [​IMG]

    America Centrale (1609-1701)
    [​IMG]

    Capitale: Yucatan
    Numero di Provincie: 10 (al 1638)
    Provincie Principali: Yucatan, Zapotec, Honduras
    Prefetti Civili: Antonio Stepanovic (1609-1640), Paolo Fecchio (1640-1658), Bartolomeo Kadic (1658-1669), Nicola Pázmándy (1669-1685), Francesco Petrovic (1685-1701)
    Prefetti Militari: gen. Carlo Tarr (1609-1622), vacante (1622-1627), gen. Nicola Omerovic (1627-1649), gen. Nicola Oliveri (1649-1682), gen. Bartolomeo Kapetanovic (1682-1701)
     

    Caraibi (1609-1701)
    [​IMG]

    Capitale: Barbados
    Numero di Provincie: 4 (al 1638)
    Provincie Principali: Barbados, Tucujulandia
    Prefetti Civili: Antonio Fidei (1609-1637), Bartolomeo Alico (1637-1658), Giorgio Spaici (1658-1661), Stefano Odobescu (1661-1693), Stefano Barozzi (1693-1701)
    Prefetti Militari: gen. Giovanni Gingic (1609-1616), gen. Andrea Adrian (1616-1638), gen. Vittorio Hasanbegovic (1638-1660), gen. Giorgio Memica (1660-1669), gen. Francesco Marcovic (1669-1689), gen. Michele Memeti (1689-1696), gen. Oliviero Rafaldini (1696-1701)
     

    America del Nord (1609-1701)
    [​IMG]

    Capitale: Pennacook
    Numero di Provincie: 17 (al 1638)
    Provincie Principali: Pennacook, Ontario, Ottawa, Oneida
    Prefetti Civili: Giovanni Jivanovic (1609-1635), Gioacchino Pacifico (1635-1654), Bartolomeo Milosevic (1654-1676), Nicola Smajlovic (1676-1692), Filippo Bajramovic (1692-1701)
    Prefetti Militari: gen. Antonio Franco (1609-1610), gen. Filippo Ivanca (1610-1625), gen. Paolo Zunic (1625-1642), gen. Stefano Mesic (1642-1669), gen. Paolo Muici (1669-1691), gen. Bartolomeo Urbani (1691-1701)
     

    Provincia autonoma di Panama (1637-1749)
    [​IMG]
    Capitale: Panama
    Numero di Provincie: 1 (al 1638)
    Provincie Principali: Panama
    Prefetti Civili: Antonio Solomon (1637-1668), Bartolomeo Solomon (1668-1681), Davide Solomon (1681-1701)
    Prefetti Militari: gen. Filippo Halilovic (1637-1665), gen. Antonio Damiani (1665-1687), gen. Francesco Darvas (1687-1700), gen. Nicola Almasi (1700-1701)
     
    Asia
    [​IMG]

    Indie Orientali (1622-1701)
    [​IMG]

    Capitale: Sunda
    Numero di Provincie: 4 (al 1638)
    Provincie Principali: Sunda
    Prefetti Civili: Michele Kiss (1622-1647), Stefano Bognaro (1647-1668), Francesco Racci (1668-1682), Giovanni Toic (1682-1701)
    Prefetti Militari: gen. Filippo Pesty (1622-1645), gen. Giorgio Kosztolányi (1645-1659), gen. Nicola Dragicevic (1659-1670), gen. Nicola Capisaldi (1670-1694), gen. Gioacchino Albasani (1694-1701),
     

    India Patriarcale (1637-1701)
    [​IMG]

    Capitale: Madurai
    Numero di Provincie: 1 (al 1638)
    Provincie Principali: Madurai
    Prefetti Civili: Antonio Molnar (1637-1669), Paolo Filipovic (1669-1686), Nicola Delic (1686-1701)
    Prefetti Militari: gen. Francesco Sarosi (1637-1658), gen. Guglielmo Tell (1658-1680), gen. Nicola Rasibi (1680-1697), gen. Michele Begic (1697-1701)
     

    Isole Orientali (1637-1821)
    [​IMG]

    Capitale: Maldives
    Numero di Provincie: 3 (al 1638)
    Provincie Principali: Maldives, Mahe
    Prefetti Civili: vacante (1637-1638), Vittorio Odescalchi (1638-1651), Andrea Nagy (1651-1675), Stefano Kadric (1675-1693), Nicola Nano (1693-1712), Nicola Mariani (1712-1735), Carlo Simic (1735-1752), Francesco Galatro (1752-1760), Stefano Pandi (1760-1789), Nicola Lovcsányi (1789-1802), Stefano Alsina (1802-1821)
    Prefetti Militari: gen. Vittorio Odescalchi (1637-1638), gen. Michele Dizdarevic (1638-1654), gen. Carlo Dori (1654-1673), gen. Filippo Magheru (1673-1703), gen. Giorgio Selimovic (1703-1731), gen. Carlo Dabili (1731-1750), gen. Francesco Galatro (1750-1752), gen. Antonio Rustemi (1752-1777), gen. Carlo Filipescu (1777-1798), vacante (1798-1799), gen. Mattia Gallelli (1799-1821)
     
  20. nirian

    nirian Guest

    Ratings:
    +0
    La bandiera dell'America centrale è bellissima
    Io però l'avrei riservata ai territori USA (United States of Aquileia, of course) :p
     

Condividi questa Pagina