Red Orchestra: Ostfront 41-45

Il binocolo di cui sono dotati alcuni soldati server per richiamare il supporto dell’artiglieria. Raggiungendo infatti una postazione radio e fissando con il binocolo un punto di fuoco, con il soldato posizionato vicino la radio si passano le coordinate all’artiglieria; dopo pochi secondi il punto prescelto sarà innondato dal  fuoco degli obici, distruggendo tutto quello che si trova in quel punto. Fortunatamente, di solito, vengono limitate le possibilità di fuoco di supporto, da un massimo di 10 volte a un minimo di 3.
Il fante ha come visuale aggiuntiva quella del mirino in primo piano, molto utile per il tiro preciso. Altra peculiarità del fante, con qualsiasi arma, è quella di poter appoggiare l’arma su una superficie guadagnandone in stabilità a precisione.

In RO è possibile che ogni carro abbia un equipaggio formato da tre singoli giocatori.
Il guidatore ha il compito di pilotare il carro e posizionarlo in modo giusto sia per offendere il nemico che per difendersi da i colpi nemici. Se il guidatore viene colpito, automaticamente il carro si ferma.
Il cannoniere/comandante è il cervello del carro, lui decide i bersagli, la posizione e la tattica di battaglia del proprio carro. La sua visuale principale è il mirino del cannone, con la griglia per i calcoli di fuoco mentre la sua seconda visuale è all’interno della torretta, con delle feritoie che coprono i 360°. Una terza visuale fuori dalla torretta e una quarta visuale sempre fuori dalla torretta ma con il cannocchiale si rivelano molto utili per avere sott’occhio tutto lo scenario a rischio però di essere facili bersagli per le armi leggere nemiche.
Il mitragliere ha il compito di falciare la fanteria nemica che gli si presenta a tiro.
In alcuni carri sovietici (IS-2) ci sono solo capocarro e guidatore.
Ovviamente la perdita di un componente di un equipaggio di un carro non decreta necessariamente la distruzione o l’immobilità dello stesso. Ogni componente del carro può prendere il posto del membro mancante con una semplice pressione di un tasto, ma vi assicuro che pilotare un carro da soli non è molto semplice oltre che irrealistico.

Abbastanza realistica è la modellazione delle ferite e dei danneggiamenti in genere. Le ferite non sono curabili e possono influire sul comportamento del proprio soldato. Per esempio, se siamo feriti alla mano con cui teniamo l’arma, l’arma cadrà e non sarà più possibile prenderla. Se siamo feriti a un piede avremo difficoltà nel camminare.
Se invece “nasciamo” come carristi dovremo preoccuparci dell’efficienza del carro che va da uno stato di integrità perfetta ad uno di distruzione prossima. Se vediamo l’icona del cingolo lampeggiare, significherà che il nemico è riuscito a distruggerci un cingolo, compromettendo la mobilità del nostro carro. Stesso discorso se a  lampeggiare sarà l’icona del motore del nostro carro.
Il vero punto di forza di Red Orchestra è la sua giocabilità e il suo realismo. Si può interagire con qualsiasi arma trovata nel campo di battaglia, sia essa nemica o amica. Il rinculo di ciascun arma è ben simulato, ad esempio sparando con i mitra a raffica continua finirete per sparare al cielo sprecando preziose munizioni.
I carri devono essere colpiti nei punti giusti per fare danni; si possono sparare vagonate di colpi contro una torretta di un Tigre vedendoli rimbalzare, mentre colpirlo nei pressi della santabarbara gli risulterà fatale o anche spezzarne un cingolo comprometterà la sua mobilità.
L’immensità di alcuni scenari è veramente impressionante, alcuni sono grandi diversi chilometri. Dall’uscita di RO sia gli sviluppatori che gli appassionati hanno aggiunto molte altre mappe gratuite a vantaggio della longevità del gioco.

La grafica a un primo impatto può risultare spartana (vedi i boschi, l’erba e le mani del giocatore virtuale), ma gli sforzi dei ragazzi  della Tripwire Interactive si sono in realtà concentrati sui dettagli dei singoli carri e degli scenari. Un esperto, ma anche un semplice appassionato, rimane piacevolmente estasiato dal livello grafico dei carri, dall’immensità di alcune mappe, dai dettagli delle trincee, mentre le capanne che di sovente si trovano in questi scenari sembrano riprese da foto d’epoca della campagna russa.
Gli scenari cittadini sono dal mio punto di vista meno belli ma accettabili nel contesto del gioco; alcune macerie sembrano buttate lì in maniera confusionaria, ma vi assicuro che nella foga del gioco sarà un dettaglio che passerà innoservato.I vari armamenti, fucili, mitra, e bombe a mano sono riproduzioni fedeli delle armi originali. Gli arricchimenti scenici tipo ponti, strade e fiumi sono molto belli e di livello superiore a molti giochi concorrenti.
Voto ottimo per il  sonoro, che dal mio punto di vista è ricercato e molto efficace; sentire l’artiglieria che sta arrivando fa venire la pelle d’oca e vi assicuro che trovarsi nel mezzo di un bombardamento vi farà rivivere le atmosfere dei vecchi e nuovi film sulla seconda guerra mondiale. Ogni arma ha un suo caratteristico rumore mentre spara e bellissimi sono gli effetti sonori dei  proiettili avversari che mancano per poco il proprio carro.

Già da diverso tempo negli ambienti di RO si sente parlare di diversi mod e i più promettenti sarebbero Marenostrum e Normandy. Il primo avrà scenari ambientati nella campagna d’Italia,  dallo sbarco sulle coste siciliane (10 luglio ’43), fino alla presa di Roma (4 giugno ’44), e darà la possibilità di usare tutti gli armamenti del Regio Esercito. Normandy sarà ambientato negli scenari tipici del fronte occidentale a partire dallo sbarco in Normandia (6 giugno ’44) con possibilità di usare tutti gli armamenti anglo-americani.
Da segnalare infine il fatto che il gioco sia stato tradotto in lingua italiana sebbene il manuale, in formato pdf, sia ancora in inglese.
Red Orchestra è un gioco che entusiasma. Pur non scevro da difetti si distingue per il suo realismo e le sue atmosfere immersive.
Per chi ha voglia di iniziare a giocare da subito in un clan, ovvero una squadra organizzata di giocatori, il mio consiglio è di visitare il  sito della RA (Regia Armata) che sta cercando di raggruppare tutti i giocatori italiani.

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