Diplomacy

Prendiamo uno dei più amati e giocati boardgame e portiamolo su PC dotandolo di una veste grafica accattivante, una intelligenza artificiale all’altezza e una interfaccia di gioco comoda e funzionale. Sarà certamente un successo !

Forse avranno pensato proprio questo alla Paradox, la casa sviluppatrice e produttrice del gioco di cui parleremo in questa recensione. Il grosso problema delle conversioni è che non sempre sono un “affare” sicuro e spesso si deve fare i conti con la schiera di fans del titolo originale, pronti a saltare alla gola dello sviluppatore alla prima sbavatura. Se poi il divario fra le buone intenzioni dei programmatori e il prodotto finale diviene terribilmente ampio allora sulla stampa specializzata e sulla bocca dei videogiocatori inizia a fare capolino la parola flop.
Andiamo con ordine e dal momento che tratteremo di una conversione pura ( senza quindi aggiunte o cambiamenti rispetto al gioco da tavolo ) la recensione sarà sviluppata in due parti principali: nella prima sarà illustrato il gioco Diplomacy e nella seconda sarà valutata la “bontà” di tale conversione.

Diplomacy è un gioco da tavolo ideato nel 1954 da Allan B. Calhamer e pubblicato tuttora da Hasbro e Avalon Hill.
L’ambientazione è quella dell’Europa nella Prima Guerra Mondiale ma il conteggio degli anni parte dal 1901 in modo da avere a disposizione un numero sufficiente di turni dal momento che ogni anno comprende solo due turni.
Attorno al tavolo da gioco è possibile avere sino ad un massimo di sette giocatori, uno per ognuna della grandi potenze militari di quel periodo: Inghilterra, Francia, Italia, Germania, Austria-Ungheria, Turchia e Russia.
La mappa di gioco è divisa in grosse province e porzioni di mare attraverso le quali è possibile far muovere le proprie unità militari. Alcune di queste province sono denominate “supply point” ed hanno una importanza fondamentale poichè un giocatore non può avere un numero di unità superiore ai supply point che possiede. Alla fine di ogni anno, quindi ogni 2 turni, si esegue il conteggio dei supply point in nostro possesso e si aggiungono o eliminano unità sulla mappa.
Le unità militari sono semplicemente di due tipi: flotta ( muove solo nei settori di mare e nelle province costiere ) e armata ( muove solo via terra e può attraversare tratti di mare se trasportata da una flotta ). Non esistono armate o flotte di differente tipo, tutte le unità hanno un valore di attacco e difesa pari all’unità
Il gioco è a turni simultanei; prima di ogni turno infatti è prevista una fase di scrittura degli ordini su fogli di carta, ordini che poi vengono elaborati simultaneamente.
In ciascuna provincia o settore di mare può essere presente non più di una unità, indipendentemente dalla nazionalità di appartenenza. Se due unità appartenenti ciascuna a due giocatori diversi hanno ricevuto l’ordine di muoversi nel medesimo settore ( libero ) allora il risultato in fase di elaborazione degli ordini sarà uno “stallo”, ovvero le unità rimaranno dove sono. E’ possibile ricevere “supporto” difensivo o offensivo da unità adiacenti la regione che la propria unità occupa ( nel primo caso ) o la regione che si vuole attaccare ( nel secondo caso ). Una unità supportata aggiunge al proprio valore di attacco o difesa quello delle unità che la supportano per quel turno. Anche il supporto deve essere impartito durante la fase di scrittura degli ordini e può provenire anche da unità appartenenti ad una nazione diversa dalla nostra.

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