IL-2 Sturmovik: Forgotten Battles

Rispolverate gli occhialoni e la vostra enciclopedia Take-Off, sto per perlarvi di un simulatore degno di questo nome:”IL-2 Sturmovik: Forgotten Battles” (nel seguito FB), della Maddox Games, pubblicato dalla Ubisoft e della sua espansione “Ace Expansion Pack” (nel seguito AEP).

Attenzione: questa recensione si riferisce a IL-2 Sturmovik: Forgotten Battles, e NON al suo precursore IL-2 Sturmovik ormai datato e surclassato dal più recente FB.

IL-2 Sturmovik: Forgotten Battles ci cala negli abitacoli di moltissimi caccia della seconda guerra mondiale, soprattutto tedeschi e russi, offrendo la possibilità di giocare missioni singole, campagne e partite multiplayer.
E’ possibile pilotare anche aerei di altre nazionalità, soprattutto installando le ottime patch ufficiali, che aggiungono parecchi aerei interessanti. Potrete volare sui famosi Bf-109 e 110 e sul FW-190 tedeschi, oppure cimentarvi sul russo IL-2, una specie di precursore dell’A-10 moderno.

Di ogni aereo sono disponibili tutte le principali versioni! Ma non mancano aerei meno noti (per la gioia degli appassionati di aerei!), come l’obsoleto ma agile I-16, oppure il mitico Me-262 a reazione e svariati bombardieri. In totale, decine di aerei pilotabili.

Tutti gli aerei con più di un membro di equipaggio offrono inoltre la possibilità di occupare le varie postazioni, cosa particolarmente affascinante giocando in multiplayer: pensate all’emozione di avere il vostro migliore amico che vi copre le spalle alla mitragliatrice di coda!

Al primo avvio del gioco, dopo la presentazione girata con l’engine grafico, si nota subito una delle (poche) pecche di questo titolo: la mancanza di un vero e proprio tutorial, sostituito da alcuni filmati girati con l’engine del gioco e commentati che illustrano tutte le principali tecniche di volo e di combattimento, in particolare il decollo, l’atterraggio e il dogfight, ovvero il duello ravvicinato con uno o più caccia nemici. Consiglio ai meno esperti di armarsi di pazienza e guardare questi filmati con attenzione, visto che altrimenti avrete probabilmente difficoltà anche solo a decollare visto che il gioco presenta un livello di realismo impressionante, che è anche il suo vero punto di forza. Alcuni esempi:

  • il cockpit (l’abitacolo) virtuale riproduce perfettamente quello del modello in cui state volando, e gli strumenti non sono visualizzati come bitmap in 2d ma in 3d, con vere lancette perfettamente funzionanti
  • il modello di volo di ogni singolo aereo, ovvero il suo “modo di volare”, è riprodotto con grande accuratezza, e se ne accorgeranno dopo poche partite anche quelli che non hanno mai usato un simulatore di volo: se usate un I-16 e provate a “buttare giù il muso” (esercitando così un certo numero di G negativi, ovvero una accelerazione con vettore diretto verso la parte superiore della fusoliera) il motore perderà colpi e potenza, mentre se lo fate col Bf-109 questo non succede, perchè il motore del Bf-109 era ad iniezione diretta. La manovrabilità, il raggio di virata e il rateo ascensionale sono ben calibrati, gli aerei più vecchi sono sensibilissimi allo stallo.
  • il numero di munizioni e l’effetto di ogni arma è realistico. Non aspettatevi di abbattere un caccia nemico sparando una raffica a casaccio, presto esaurirete le munizioni e probabilmente gli farete solo qualche buchetto qua e là.

Un piccolo aneddoto: una volta mi hanno colpito ma mi sembrava di essere incolume, poi al momento dell’atterraggio… non mi scendevano i carrelli! Avete presente il film Memphis Belle? Non mi sono perso d’animo e ho abbassato i carrelli manualmente, con l’apposito tasto che va premuto più volte, visto che ogni pressione “simula” un giro di manovella del sistema manuale!

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