Civilization 3

SE PER VOI E’ LA PRIMA VOLTA…
Davvero non avete mai giocato a Civilization? Oh, beh… per chi avesse vissuto su Marte in questi ultimi dieci anni, ecco un rapido riassunto della situazione.
Stiamo parlando di uno strategico a turni, su una mappa a griglia quadrata generata in modo casuale: il gioco simula lo sviluppo di una civiltà dal 4000 a.C. al 2000 d.C., attraverso sviluppo tecnologico e scientifico, crescita della popolazione e della capacità produttiva, conflitti militari e diplomatici con i rivali.
Come leader del vostro popolo, sceglierete con cura i luoghi dove, di volta in volta, fondare nuove città: i futuri cittadini, infatti, potranno lavorare la terra solo nella zona circostante, che quindi dovrà essere fertile e ricca di risorse. Le città sono il cuore del vostro impero: man mano che crescono, acquistano sempre maggiori capacità di produrre non solo nuove unità, ma anche cultura, ricchezza, progresso scientifico.
Le unità (di terra, mare e aria) vi serviranno per esplorare il mondo, alla ricerca di nuove zone favorevoli; finirete prima o poi per imbattervi anche nelle civiltà concorrenti, gestite dal computer. Forse a questo punto andrete all’assalto dei vostri rivali, conquistando le loro città una per una. Ma potete mantenere con loro (o almeno con alcuni di loro!) rapporti più cordiali, favorendo gli scambi culturali e commerciali, e stipulando alleanze difensive contro nemici comuni.
Ma torniamo alle città. Ogni cittadino viene assegnato allo sfruttamento di un quadrato nella zona circostante. A seconda del tipo di terreno, e delle eventuali “risorse” aggiuntive presenti, il quadrato produce un numero variabile di cibo, materie prime, oro.
Il cibo serve a sfamare la popolazione: se ce n’è in abbondanza, il numero di abitanti aumenta (e quindi nuovi quadrati di terreno saranno sfruttati, potenziando la città). Le materie prime servono a costruire nuove unità, oppure edifici (granai, mura, mercati, librerie…) destinati a potenziare la capacità produttiva della città. Alcuni di questi edifici hanno un effetto enorme, ma per completarli c’è bisogno di molto tempo: sono le “meraviglie del mondo” (le piramidi, il Colosso di Rodi, la biblioteca di Alessandria…), progetti a lungo termine che possono tenere occupata una città per decenni. Infatti ricordate che si può costruire solo una cosa per volta!
Infine, l’oro (ossia il ricavato dal commercio dei beni che si producono nel quadrato di terreno sfruttato) serve a parecchie cose. In parte è accantonato nel vostro tesoro personale, dove resta finché non decidete di utilizzarlo. In parte copre le spese per la paga delle vostre unità militari, nonché quelle per il mantenimento degli edifici costruiti in città. In parte viene speso per “spese voluttuarie” che allietano i vostri cittadini (se si dovessero ribellare, sarebbero guai per voi!). In parte, infine, finanzia la ricerca scientifica, che è uno degli aspetti fondamentali del gioco.
In sostanza, più denaro potete investire in ricerca (ossia, in ultima analisi, più città avete, e più sono popolose) più in fretta scalate l’albero della tecnologia. Ogni nuova scoperta vi dà il diritto di costruire nuove unità, o nuovi edifici e meraviglie: questo meccanismo regola la “dimensione storica” del gioco.

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