Supreme Ruler 2020: Global Crisis

Il mondo nell’anno 2020 è molto diverso da come lo conosciamo oggi. La rincorsa del prezzo del petrolio iniziata nel primo decennio del terzo millennio ha portato all’acutizzarsi di conflitti locali per l’accesso alle risorse. La frantumazione degli Stati Uniti prima e poi del resto del mondo ha privato la scena internazionale di una qualsiasi guida. Nuove realtà stanno sorgendo, vecchi paesi sono sulla strada del declino ma non cederanno ciò che resta della loro leadership tanto facilmente. Questo è lo scenario in cui ci si troverà coinvolti in Supreme Ruler 2020 (da ora in poi SR2020) ultimo nato di casa Battlegoats.

La Battlegoats è già venuta alla ribalta con il precedente titolo Supreme Ruler 2010 sul quale però vi furono pareri discordanti. Si deve da subito dire che SR2020 è un gioco estremamente complesso dove la rapidità della curva di apprendimento può scoraggiare i neofiti.

Ma cosa è in realtà SR? In poche parole si tratta di un simulatore geopolitico nel quale ci si troverà alla guida di una nazione in tutti i suoi aspetti: economia, diplomazia, infrastrutture, governo, spionaggio, armamenti, conflitti, ricerca, e molto altro ancora. La profondità di ogni sezione è notevole poiché ci saranno decine di parametri da monitorare e ognuno è connesso ad altri. Il micro management è davvero impressionante per quanto è stato curato. Questo però allo stesso tempo per alcuni può essere sia un pregio che un difetto. Per imparare a saper usare i comandi di base in media servono circa 8-10 ore ma per padroneggiare il titolo in tutta la sua ampiezza ne serviranno non meno di 30.

Appena terminata l’installazione sarà possibile tra la modalità single player, multiplayer e il tutorial. Quest’ultimo come il manuale appare subito piuttosto scarno e certamente non all’altezza di un gioco di tale complessità. Il multiplayer risulta funzionale ma privo di innovazione. Ad esempio non è contemplata alcuna possibilità di partita cooperativa che invece porterebbe risvolti interessanti vista l’ampiezza dei settori in cui vi è micro management.

Il single player si divide in scenari e campagne. In entrambi i casi vi è l’intero scenario mondiale, e questa è una delle prime serie differenze rispetto alla versione precedente SR2010. Avviata la partita si noterà la particolarità della mappa ricavata direttamente da fotografie satellitari. Le unità e gli edifici invece hanno una grafica piacevole, molto più armonica rispetto a SR2010. Altra cosa che ci colpirà sarà la ricchezza e vastità dei menu coinvolti nel gioco.

Il realismo è estremamente accentuato, difficilmente si potrà lanciare le proprie truppe in conquiste forsennate. L’economia in SR2020 è il motore di tutto. Se non si gestisce bene tale aspetto tutto il resto andrà a rotoli. Ad esempio la componente militare dipende dall’economia. Senza soldi o risorse non potrete costruire o mantenere un buon esercito. Capire tutti i vari aspetti del sistemo economico di SR2020 richiede molto tempo oltre a una infarinatura sulle reali dinamiche economiche.Se dovete iniziare vi sconsiglio grandi stati. Grande nazione uguale grossi problemi. Fate un po’ di prove con stati piccoli, possibilmente che abbiano discrete risorse.

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