Europa Universalis 3

Oltre al potere della diplomazia si deve cercare di puntare sulla ricerca, sulla colonizzazione di nuove terre per ottenere nuove risorse e mercati vergini per i nostri prodotti, senza per questo trascurare la gestione della corte e gli avvenimenti internazionali.
Una novità promessa in un primo momento dalla Paradox e non mantenuta in questa versione è la possibilità di convertire le proprie partite, terminato l’arco temporale, in salvataggi per un altro titolo della casa scandinava: Victoria Revolutions. Questo rispecchia la nuova politica della software house che vorrebbe con le sue tre maggiori serie (Europa Universalis, Victoria, Hearts of Iron) dare la possibilità tramite appositi convertitori di far coprire alla simulazione ben cinque secoli di storia. Ovviamente tale idea per quanto affascinante risulta anche di non facile realizzazione, poiché il giocatore umano tende già da subito a modificare il corso della storia e quindi si arriverebbe nel corso dei secoli a scenari geopolitici assurdi. Anche il diverso tipo di risorse usate nei tre titoli crea forti squilibri nelle conversioni, come già visto con il passaggio tra Victoria Revolutions e Hearts of Iron Doomsday.
Posso dire che la versione 1.0 risulta già molto stabile, segno che alla Paradox hanno fatto tesoro delle esperienze passate, e la patch 1.1 uscita pochi giorni dopo la pubblicazione ha bilanciato il gioco per renderlo più realistico, eliminando incongruenze come i reggimenti di cavalleria azteca o annessioni improbabili come Venezia che eredita il trono di Svezia senza suscitare rivendicazioni dinastiche.
Chi ha già giocato ai precedenti capitoli della serie forse rimpiangerà non pochi aspetti del precedente capitolo, ma ricordiamo che quasi tutti i titoli di questo genere vengono continuamente migliorati grazie al supporto continuo di patch che ne migliorano la storicità e i vari aspetti. Già prima che EUIII uscisse in commercio la Paradox ha provveduto a rilasciare una prima patch che corregge molti aspetti; inoltre non dimentichiamo i mod che sono già in fase di lavorazione e che sapranno sfruttare al meglio tutte le potenzialità di EUIII. Tra i mod in sviluppo mi preme sottolineare “Magna Mundi”, sostenuto dalla stessa Paradox in prima persona e portato avanti da personale professionale. A mio giudizio è un gioco che andrebbe almeno provato da tutti gli amanti del genere: per chi è appassionato all’epoca trattata si tratta di una scelta quasi obbligata, vista anche la riduzione della curva di apprendimento rispetto a EU2. I veterani come già detto potrebbero in un primo tempo criticare non pochi aspetti del gioco, definendo questa nuova uscita come un‘ operazione commerciale, cosa che credo in parte vera, ma ricordiamoci che la Paradox è prima di tutto una società che punta a un ritorno economico e non una iniziativa amatoriale. EUIII ha molte potenzialità e verranno sfruttate sicuramente al meglio già entro il prossimo anno grazie alle migliorie che verranno fornite, ad una eventuale espansione e sicuramente grazie alla insostituibile comunità di modder, che sanno sempre regalarci nuove emozioni con titoli che ormai credevamo di aver provato in ogni possibile maniera.

Come requisiti la minima è:  Microsoft Windows XP/2000 1.9 Ghz Intel Pentium o simile AMD 512mb RAM Direct X 9.0c compatibile video card con almeno 128mb e supporto per il pixelshader 2.0. Il gioco è stato testato su un:  Amd Dual 4800, 2Gb Ram, Ati X1900XTX, Win Xp.

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