Rome: Total War

Scrivere la recensione di Rome Total War (RTW) senza fare riferimento ai precedenti, splendidi, titoli della serie è pressoché impossibile. Il confronto è inevitabile.
Quindi la prima domanda che ci si pone è se e quanto sia migliorato rispetto a Medieval.
La risposta non è scontata, ma in prima sintesi direi che a) la grafica è decisamente una generazione avanti tutti gli altri, è il massimo in assoluto, b) gli assedi sono davvero molto divertenti e c) la complessità strategica è parzialmente diminuita e con essa, almeno in parte, il divertimento.
In ogni caso, per i – presumibilmente – pochi di voi che non conoscono i precedenti titoli della serie, RTW è uno strategico a turni ambientato tra il 263 A.C. e il 14 D.C, la cui area coperta è l’Europa e l’Africa del Nord. La particolarità di questa serie è che, quando a livello strategico si determinano le condizioni per una battaglia, il gioco si trasforma in un tattico in tempo reale con grafica 3d ed è possibile comandare le proprie truppe sul campo di battaglia. Il risultato è poi fedelmente riportato al livello superiore.

Cominciamo dalle cose più semplici, il manuale. Premesso che la mia versione è quella inglese, il manuale accluso al DVD case è semplice ma completo e con il tutorial vi mette in brevissimo tempo in grado di iniziare a giocare, anche se non siete dei veterani dei precedenti titoli della serie. Un primo neo del gioco è che inizialmente potete solo scegliere una delle tre fazioni romane (si differenziano per area di partenza e nemici naturali), tutte le altre etnie non sono selezionabili fino a quando non si è terminata una partita sconfiggendo tali fazioni. In realtà si può da subito sbloccare una fazione editando un file di testo del gioco, operazione che potete fare seguendo le istruzioni che trovate qui.
Consiglio vivamente di sbloccare quanto prima le altre fazioni, personalmente mi sono divertito molto di più a giocare con una delle fazioni greche che con i romani, prevalentemente per la varietà (specie di comportamento in battaglia) delle unità e per l’assenza delle fastidiose missioni del senato. Una volta scelta la vostra fazione, un bellissimo video con uno speech (il mio è in inglese) molto suggestivo descrive la vostra famiglia/etnia e le sue ambizioni.
Ogni famiglia romana parte con due territori della penisola italica, alcune unità militari e qualche generale.
Subito vi arriverà una missione da parte del senato romano, che controlla la regione di Roma (anche nota come Lazio!). La prima missione è sempre in linea con le vostre mire strategiche: conquistare il territorio più vicino non occupato. Tuttavia da qui in poi le missioni del senato, che prevedono una ricompensa se portate a buon fine e che servono a modificare il vostro standing presso i senatori e quindi la probabilità di accedere a cariche pubbliche, diventano più una scocciatura che un valore aggiunto. Sono solitamente scollegate dalla strategia che chiunque perseguirebbe e spesso anche dalla vostra specifica situazione. Esempio: nella partita più lunga da me giocata ho concentrato tutta la produzione di truppe sul fronte terrestre, senza praticamente alcuna flotta. Ebbene il senato continuava a darmi missioni esclusivamente navali! In compenso ignorare le missioni del senato non sembra avere particolari ripercussioni sull’andamento del gioco ed anche questo è un po’ strano, perché metterle allora?

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