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AAR IN: L'aquila torna a volare

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da TFT, 12 Dicembre 2008.

  1. TFT

    TFT

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    ATTO I: I Figli di Roma tornano a combattere

    anno domini 1399,luogo Costantinopoli

    L'imperatore Manuele II assiste impotente alla caduta dell'Impero dei suoi padri,giorno dopo giorno ciò che rimane di Bisanzio viene lentamente eroso e preso da usurpatori privi di legittimità.Ma forse non tutto è perduto... la speranza si chiama Timur lo zoppo.Costui è un potente signore della steppa che sta muovendo da est contro gli ottomani,Manuele decide di tenatare il tutto per tutto: dona generose concessioni mercantili a tutti gli stati balcanici e riesce ad averli al proprio fianco,quindi scatena la guerra contro i turchi. Gli eserciti uniti di Bisanzio,Valacchia,Serbia,Bosnia e Montenegro si lanciano nei territori turchi,devastandoli uno dopo l'altro,in più data la debolezza dell'Impero Ottomano,un enorme gruppo di separatisti bulgari insorge nella propria terra occupata,scatenando il caos più totale. Putroppo le aspettative non vanno come sperato,infatti i turchi riescono a stipulare una modesta pace con il signore di Samaracanda,concentrandosi totalmente a occidente.L'alleanza si dimostra fragile,i primi a essere corrotti dall'oro turco sono i bosniaci,seguiti a ruota da tuttii gli altri traditori,solo la Valacchia rimane fedele fino in fondo al proprio alleato. La guerra finisce in tempi relativamente brevi,i turchi cedono a bisanzio l'albania e la joannina,mentre i bulgari creano di fatto uno stato indipendente ed aggressivo nei balcani meridionali.Tuttavia anche se la guerra finisce le rivolte non si placano,anzi aumentano,appena un anno dopo l'armistizio e tutta la grecia si riempie di eserciti ribelli che abbattono il dominio ottomano,anche la capitale turca è presa e saccheggiata. Grande è lo stupore di Manuele quando questi ribelli cedono,senza richiesta alcuna,i propri territori a Bisanzio,dal suo trono d'oro l'Imperatore ora ha il pieno controllo di tutta la grecia costiera,solo Atene rimane ancora in mano a Venezia.Questi sono anni duri per l'impero ottomano,che deve subire un nuovo attacco da parte di Manuele, che grazie all'aiuto di Valacchia e Georgia riesce a strappare al nemico le regioni costiere occidentali dell'asia minore.Parallelamente alla caduta degli ottomani,nei balcani superiori sorge una nuova potenza: L'ungheria,in pochi anni questo stato sottomette tutti i piccoli principati dei balcani,anche la valacchia viene annessa,senza che Manuele possa muovere un dito contro un nemico così forte.Frattanto gli anni passano e sale al trono il figlio di Manuele,Giovanni XII,che passerà alla storia come il Bulgaroctono,infatti non appena sale al trono sferra un massiccio attacco al regno bulgaro,cui strappa metà dei territori in una guerra e concluderà con l'annessione nella seconda guerra bulgara.In campo economico l'Impero pare sollevarsi grazie ad abili opere mercantili,tuttavia lo stato ha ancora un potere centrale molto ridotto,osteggiato dalla potentissima nobiltà bizantina,L'imperatore cerca di fare qualcosa ma i risultati sono modesti,il concilio dei nobili preme per avere tutta la costa dell'asia minore e riportare il prestigio dell'Impero all'antico splendore,questo significa annettere competamente gli ottomani,cosa non facile visto che oramai sono protetti dei sultani mamelucchi d'egitto e lo stesso Timur ha siglato un alleanza con loro. Ecco quindi salire al Trono d'Oro l'amibizioso e capace Costantino XII,che si pone direttamente alla testa di un esercito forte di 11.000 uomini,più altro 10000 in diverse locazioni e parte all'attacco degli ottomani. L'attacco è supportato dal ducato di Aquileia,il vecchio amico Georgiano e il regno di Polonia. La guerra si rivela dura,soprattutto per via dei continui rinforzi mamelucchi e tumirdiani,ma infine anche stavolta l'Impero ha la meglio,strappando ai nemici Trebisonda e Sinope.

    Ora l'agguerrito Costantino si trova sulla lama di un coltello,a nord l'ombra dell'Ungheria è sempre più pressante e minacciosa,mentre a est una miriade di staterelli musulmani aspettano solo di cadere sotto la sua spada,come proseguirà?
     

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  2. TFT

    TFT

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    ATTO II: La fine degli ottomani

    Costantino non stette certo con le mani in mano,e dopo pochissimi anni di pausa lanciò un nuovo assalato contro i turchi,violento e brutale,l'esercito turco forte di 8000 uomini fu spazzato via dai 12 soldati capitanati dallo stesso imperatore,che strappò tutte le province rimanenti agli ottimani tranne la Bitinia.Passarono quindi alcuni anni in cui l'Imperatore si dedicò a sedare le violente rivolte dei separatisti turchi e a migliorare l'Impero: venne dato maggior potere ai vescovi,in modo da allentare la stanchezza della guerra e l'instabilità dell'impero,un insulto diplomatico degli ungari fu risolto in maniera esemplare,evitando una dolorosa guerra.Furono costruite chiese cristiane in tutto il medio oriente bizantino e venne diffuso il verbo del signore in buona parte delle province asiatiche imperiali. Vi fu un solo fallimento,con il regno georgiano,costui venne attaccato a tradimento dall'Orda d'oro e chiese aiuto all'amico bizantino,tuttavia Costantino declinò la richiesta,troppo impegnato a pagare i debiti di guerra e sedare le rivolte in asia minore.Trascorsi altri 5 anni l'Imperatore decise che era finalmente giunto il tempo ti chiudere la partita turca,stavolta gli Ottomani erano ben organizzati,supportati da 3 piccoli sceiccati orientali,dai potenti Mamelucchi,dall'orda d'Oro,L'impero Tumirde e anche dal sultanato di Tunisi,ma Costantino non si preoccupò. Alla dichiarazione di guerra seguì un invasione della Bitinia,con ben 5000 uomini,la provincia venne assediata e saccheggiata in un anno,chiudendo definitivamente il capitolo con i Turchi.I piccoli sceiccati anatolici,dopo una tiepida avanzata in territorio bizantino,vennero rapidamente saccheggiati e costretti alla pace,quello più vicino all'impero venne vassalizzato dopo aver ceduto metà delle proprie terre a bisanzio,mentre quello più lontano venne costretto a pagare la somma di 100 ducati,oltre la concessione del diritto di passaggio. Costantino chiese quindi il diritto di passaggio anche al piccolo sultanato di siria,che per paura di un invasione accettò. In questo modo le truppe romane piombarono come folgore sui territori palestinesi dei mamelucchi,ma nonostante la situazione fosse favorevole,Costantino accettò una pace bianca,infatti il Sultano di tunisi,forte dei suoi 8000 uomini,sbarcò in epiro conquistandolo,L'imperatore fu costretto a dare fondo a tutta la cassa imperiale per assoldare un esercito di mercanari in grado di ributtare i tunisini in mare,fuori dall'epiro e dalla morea.Infine l'ambasciatore dell'Orda d'oro,chiese una pace bianca,impegnato in una guerra contro l'Ungheria,accettando Costantino fece tornare la pace nel suo regno

    Ora che il nemico ottomano è sparito e che L'impero comincia a riprendere la sua antica forma,l'aquila bifronte bizantina comincia di nuovo ad essere il terrore dei nemici,quale sarà il prossimo passo di Costantino? si spingerà ancora di più in asia? oppure assalterà il colosso ungherese,riprendendosi anche Atene,ancora nelle mani dei nemici veneti? quale sarà la sorte di quell'Impero che 100 anni prima era sull'orlo dell'estinzione e ora sembra tornare come una delle più grandi potenze d'europa?
     

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  3. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Avanti! Balcanii, poi Roma, poi Gallia-Britannia-Iberia!
     
  4. j4c0p0

    j4c0p0

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    Costantinopoli caput mundi!!!:approved:
     
  5. TFT

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    ATTO III:Gerusalemme liberata e lo spettro ungherese

    la pace si sa ha breve durata,una nuova guerra,che prenderà il nome di Grande Guerra orientale scoppia a breve.Il piccolo sceiccato si Siria tolse il diritto di passaggio alla truppe bizantine,diritto che era vitale per Costantino XI,che poteva scendere direttamente contro i Mamelucchi in caso di guerra,non avendo a disposizione una flotta imperiale.Alla negazione del trattato l'Imperatore rispose con una dichiarazione di guerra contro la Siria,questo portò i sultani Mamelucchi a scendere in campo a fianco del loro alleato,inoltre l'Impero Tumirde si mise a capo di una coalizione composta da Yemen,Oman,Tunisia,Tripoli e kazakistan,sperando di approfittare di questa guerra per strappare i territori asiatici dell'Impero.
    Costantinoo si mise alla testa di un esercito di 9000 uomini e marciò contro l'esercito siriaco-egiziano,composto da 20000 uomini,ma diviso in varie compagnie,mentre il fedele Giustiniani fu messo a capo di un esercito di 8000 uomini,più altri 5000 di riserva per contrastare le invasioni da Oriente,inoltre venne incrementato il presidio in Ionannina e in Morea,logisticamente atti ad uno sbarco da Tunisi. Le truppe di Costantino ebbero un impatto travolgente e in una rapida marcia verso sud costrinsero lo sceicco siriano alla pace,con la cessione della parte costiera dei propri territori,quindi l'Imperatore si diressa ancora più a sud,verso i domini mamelucchi,l'esercito nemico era stato completamente spezzato,soprattutto per il fatto che nei domini egiziani era in corso una violentissima guerra civile che minava la stabiltà dello stato,Costanino ne approfittò espugando Gerusalemme,Gaza,Il Cairo,arrivò fino alla porte di Alessandria,ma poi,venuto a sapere delle varie ribellioni scoppiate per la sua assenza,si decisa ad accettare la pace e a tornare indietro,la pace fu firmata e all'Impero venne ceduta la città simbolo di Gerusalemme.Ad Oriente Giustiniani tenne fedelmente il fronte per tutta la durata della guerra,ma alla fine pagò con la sua vita. La guerra era finalmente finita e Costantino poteva celebrare il primo natale nella città Santa e fare visita insieme al patriarca di Costantinopoli al Santo Sepolcro.Decise di stabilirsi li,con 9000 uomini di presidio della città,occupandosi di cristianizzare le regioni orientali dell'impero,ancora musulmane,specialmente nell'entroterra.Ad occidente,il figlio dell'imperatore,Costantino XII,rimase esterrefatto quando gli arrivò un messaggero che riferiva: Manuele Comneno,generale dell'armata ribelle di Corfù,nonchè vecchio amico di corte,aveva scacciato i veneziani dell'isola e la offrì a bisanzio.La richiesta fu naturalmente accettata,ma questo creò grande sgomento con Venezia,che vedeva quell'isola come un proprio possedimento,la Serenissima chiese quindi aiuto all'Ungheria,che aspettava solamente un pretesto per attaccare i bizantini a sud e i loro alleati polacchi a nord

    Ora che la situazione è grigia,scoppierà una guerra con il colosso ungherese? riuscirà l'impero a sopravvivere anche a questa prova?
     

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  6. Pandrea

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    Ma che colosso, mi sa che sei più grande tu...
     
  7. TFT

    TFT

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    non credo proprio! L'Ungheria va dal Tirolo alla crimea compresa,e a sud fino alla Grecia,ha un esercito di circa 100000 uomini considerando che è capo dell SRI,inoltre è alleata con Milano,Venezia,Ferrara,Ordine teutonico.mentre io sono alleato con la Polonia e Aquileia ed ho un esercito fisso di 20000 uomini,ma se mobilito tutto posso arrivare sui 40000 penso,poi conta che come faccio la guerra I Mamelucchi e i Siriani ne approfittano e inoltre i ribelli sunniti imperversano come un fiume in piena...insomma l'Ungheria è proprio un avversario troppo forte,devo evitarla la guerra assolutamente
     
  8. Pandrea

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    Così ovviamente cambia tutto, se scoppia la guerra cerca di finirla il più in fretta possibile, anche se in negativo pagando soldi o una provincia:cautious:.

    Comuqnue mettere screen politici di almeno i Balcani aiuterebbe,io pensavo che l'Ungheria fosse riamsta ai confini normali.:approved:
     
  9. TFT

    TFT

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    e mi è difficile perchè se schiaccio il tasto per ridurre ad icona mi si impalla il gioco,non so perchè,all'ora per ogni screen devo aprire e chiudere il gioco tutte le volte

    Comunque in guerra ho provato a dargli subito una provinca e 300 ducati,quando ancora ero a +1 di valori della guerra ma niente,L'ungheria non accetta la pace in nessun caso,solo quando sono completamente distrutto (ribellli dappertutto,distruzione e morte) mi chiede la pace consegnandogli 5 province
     
  10. Pandrea

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    Gran brutta botta... cerca di rifarti a est e intanto magari circonda l'Ungheria con un po' di alleanze, poi cerca di non farla troppo arrabbiare, almeno finchè non sarai pronto per il secondo round.
     
  11. Lenfil

    Lenfil Account non in uso. Non contattatemi sul forum.

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    Basta che in game premi F11 (tutte le volte che vuoi) e quando chiudi il gioco troverai tutti i file immagini all'interno della cartella Screenshots
    Premendo F12 inoltre ottieni una mappa del mondo intero con tutti i confini politici
    Anche questa la trovi nella cartella Screenshots :approved:
    Cerca di fartela amica inviando doni, inoltre chiedi l'accesso Militare (in questo modo se ti vorranno dichiarare guerra te ne rendarai conto prima visto che dovranno prima cancellare l'accesso militare se non vogiono beccarsi un -5 alla stabilità).

    Sopratutto cerca alleati potenti in quella zona (austria?)

    Ciau :)
     
  12. TFT

    TFT

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    ATTO IV: Vecchie e Nuove potenze

    La guerra con l'Ungheria va assolutamente evitata,questo impone Costantino al suo generale occidentale,che dalla sua fortezza in Bulgaria si preparava già ad un possibile assalto. Per qualche anno l'Impero non attacca più nessuno e manda costantemente ricchi doni all'Ungheria,fino a portare le relazioni a + 80 ( da +15 che erano),inoltre nella sua disperata ricerca di alleati Costantino stringe amicizia con il piccolo ducato di Nasso,terre che in teoria sarebbero imperiali diritto,ma il grande signore chiude un occhio. Passano gli anni e Costantino,oramai novantenne,notando che l'ungheria non si muove,decide di continuare la sua espanione verso est. L'attacco è diretto all'ultimo protettorato dei Mamelucchi,il piccolo stato incentrato su Adana,che viene inglobato nell'Impero in pochi mesi,l'Imperatore quindi alla testa dei suoi 9000 uomini si lancia verso l'egitto,nella battaglia di Damietta l'intero esercito del sultano viene distrutto,nessuna coalizione antibizantina,nessun attacco a traimento,stavolta i memelucchi devono vedersela soli e dilaniati dalla guerra civile contro le aquile dell'Impero. Solo una vorace rivolta ottomani in anatolia,per via delle continua conversioni religiose che si sono estese anche all'entroterra,blocca il Basileus,facendogli siglare la pace con il nemico,a patto della cessione del Siniai e delle strisce di terra li adiacenti. I Mamelucchi inoltre perdono terreno anche a ovest,a causa del sultano di Algeri,che si sta imponendo come la nuova potenza del mediterraneo. Oramai Ungheria,Algeria e Castiglia sono le principali potenze mondiali,seguite a ruota da bisanzio,sempre più decisa e agguerrita a riprendersi la terra dei propri antenati. Il l'Imperatore conta oramai 89 anni inoltrati e ancora guida personalmente il proprio esercito in modo agguerrito,è già considerato un Santo vivente da tutta la Cristianità Ortodossa,oltre che un eroe e un salvatore della cristianità dai propri sudditi

    Quali saranno le mosse dell'Imperatore che da quasi 50 anni governa una delle grandi potenze del mediterraneo? che succederà ora? l'Ungheria assalterà i fianchi occidentali dell'impero? oppure sarà il sultano di algeri a scatenare i propri cani rabbiosi contro il Trono d'Oro?
     

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  13. TFT

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    ATTO V: L'Aquila Bifronte in egitto

    il vecchio imperatore,oramai stanco,decide di cominciare una nuova campagna militare,per portare più terre possibili all'Impero,prima che giunga la sua ora. I sultani mamelucchi devono cedere la città di Damietta,senza poter opporre nessuna resistenza,solo una pesante rivolta in siria fa siglare la pace a bisanzio. Intanto continua l'opera di cristianizzazione dell'asia minore,che culmina nell'anno 1501,con Adana,l'ultima provincia musulmana,convertita. Inoltre l'Imperatore sigla un patto con alcuni fabbricanti d'armi europei,aumentando brutalmente i soldi impiegati nelle tecnologie militari,per aver un esercito sempre all'avanguardia e moderno. Frattanto nella vecchia europa succede un fatto che lascia sgomenti i presenti: Il re di Polonia e Lituania dichiara guerra all'Ungheria,quindi al SRI e a tutti i suoi alleati (Venezia,Milano,Moscovia e altri), il re Polacco può contare sull'appoggio di Aquileia,della Borgogna e di una coalizione di stati asiatici capeggiati dall'Orda d'oro,che conducono una guerra separata contro il sovrano ungherese. Il Mega Dux di Bisanzio,i nobili e l'Alta corte chiedono all'unanimità di accettare la richiesta di aiuto dell'alleato polacco,ma il vecchio imperatore è inamovibile: non dichiarerà mai guerra ad uno stato amico (+160 relazioni),cacciando in malo modo gli ambasciatori del sovrano polacco. La guerra si conclude in soli 3 anni,con una situazione definita miracolosa dai contemporanei: l'Ungheria è sconfitta su tutti i fronti e deve cedere alcuni terreni a nord alla polonia,la croazia ad Aquileia e la crimea all'Orda,inoltre deve concedere il rango di stati indipendenti a Valacchia,Moldavia,Serbia e Ragusa. Si conclude quindi il capitolo che vedeva l'Ungheria come il terrore dell'est,infatti in questa guerra ha perso quasi metà del suo territorio,abbraccia quindi il protestantesimo e si dedica ad una politica neutralista,per ora.

    Bisanzio ne approfitta per riallacciare il vecchio legame con la Valacchia,che ben volentieri accetta un patto di alleanza e di mutuo accordo commerciale,mentre anche il piccolo stato ragusano,dilaniato da lotte interne,chied aiuto a Bisanzio entrando nella sua alleanza.

    Il vecchio Basileus guida guida quindi una nuova campagna militare,che porta l'Impero a riprendersi Alessandria e altre province egiziane.

    Ora l'imperatore ultracentenario sente su di se tutto il peso delle sue conquiste e attende nello splendore di Gerusalemme la prossima mossa da fare

    qui sotto riportiamo una breve mappa del mondo e una fase della guerra contro i Mamelucchi,l'assedio del Cairo
     
  14. TFT

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    ATTO VI: La Grande Guerra Civile

    (finalmente) il grande Costantino XI,all'età di 117 anni,muore nell'accampamento militare fuori Gerusalemme,con i suoi soldati attorno,immediatamente il suo corpo viene portato a Costantinopoli e viene santificato,considerato da tutti i bizantini come un dono di Dio,un uomo miracoloso che ha ridato all'Impero il giusto peso che gli spetta nel mondo. Il trono d'Oro passa quindi a Manuele,che cambia il suo nome in Manuele III,costui è un pronipote di Costantino XI,senza alcuna capacità amministrativa o militare,ma dotato di un genio diplomatico senza paragoni. Salito al potere si adopera immediatamente per rafforzare la rete di alleanza dell'Impero,riuscendo a stipulare una successione di matrimoni dinastici con varie case europee,inoltre grazie al suo estro riuscì a convincere l'alleato Nasso che la protezione dell'Impero avrebbe reso la vita più facile a tutti,Nasso quindi accetta di buon grado di diventare vassallo dell'Impero. Inoltre stringe alleanza con il neonato stato di Crimea. Ma tutto questo non basta,gli aristocratici e i nazionalisti vogliono le terre che di diritto spettano all'impero,i borghesi e i commercianti invece vogliono vedere migliorato il sistema amministrativo statale,ma Manuele non pare convinto,anzi emana una serie di editti che liberalizzano e migliorano le condizioni di vita dei contadini e indice feste annuali in mezza grecia,per quanto riguarda le continue ribellioni di fanatici egiziani manda il suo esercito a sedarle senza scomodarsi troppo. Dopo 6 anni di regno però è costretto a cedere alle continue richieste della corte,scatenando una guerra contro i nemici storici dell'Impero,i Mamelucchi,la guerra però si rivela più lunga del previsto,i memelucchi e i loro alleati etiopi opponogono una fiera resistenza,inoltre le terre etiopi sono talmente lontane che è impensabile andare a prenderle.In questo clima di malcontento scoppia la più grande guerra civile mai vista nell'impero. Manuele si affretta a concludere una pace che dia solo una striscia di terra egiziana all'Impero,si pone alla testa di un esercito di 9000 uomini e parte a sedare le ribellione. I ribelli controllano l'isola di Corfù,l'asia minore nordoccidentale e la zona del sinai,occorreranno altri 3 anni per sconfiggerli tutti,infine Manuele abidcherà in favore del fretello minore,Giovanni XI,sperando di porre fine al confitto. Giovanni cerca di sedare nuove rivolte scoppiate sulla costa mediorientale,ma ammalatosi improvvisamente muore dopo pochi mesi di regno,sale quindi al trono il suo figlio primogenito,Costantino,al secolo Costantino XII, costui è un abile militare e un ottimo amministratore,ma un pessimo diplomatico. A lui va il merito di aver ripristinato il sistema dei Themi e di aver iniziato una massiccia opera di costruzione di laboratori in tutta la grecia.Costantino XII impiegherà altri 4 anni per sedare le nuove rivolte,stavolta nella zona di Alessandria,infine la situazione pare finalmente calmata,solo qualche rivolta sporadica,ma nulla di più. Nell'isola di Cirpo scoppia una rivolta filobizantina finanziata da Costantino,che nel frattempo volge la sua attenzione a nord,dove il regno Serbo ha assorbito tutti i piccolo stati balcanici confinanti e si fa grosso e minaccioso,mentre a sud i Memelucchi paiono riprendersi lentamente. Scatenerà una nuova guerra correndo il rischio di una nuova rivoluzione oppure aspetterà ancora?
     
  15. TFT

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    Costantino XII poco prima di morire attuò un opera di evangelizzazione che diffuse sul delta del nilo,con risultati mediocri e una nuova guerra che erose un nuovo pezzo di terra ai Mamelucchi. Alla sua morte,sopraggiunta in modo naturale per un incidente a cavallo,sale al trono il figlio,Giovanni VII,costui si dimostra subito un uomo mediocre,non ha un eccellente conoscienza in campo amministrativo,è pessimo in campo diplomatico e poco meglio in campo militare,tuttavia si dimostra un sovrano energico e capace: attua una serie di riforme religiose che introducono tolleranza verso l'islam,diminuendo i numerosi conflitti in corso,aumenta il processo di grecizzazione dell'impero,facendo sparire gli albanesi e parte die turchi,sostituiti con la cultura greca,inoltre dono forti incentivi ai militari di terra,trascurando la marina,fralaltro limitata a 2 cocche. Inoltre per la prima volta nella sua sotoria l'Impero decide di adottare il sistema delle esplorazioni e delle colonizzazioni di nuove terre,che già grandi frutti stanno dando a Castiglia e Portogallo. Si comincia con la colonizzazione della Florida,che fallisce miseramente,quindi l'asse colonizzatore viene spostato verso est,volendo trasformare l'Impero nella potenza dominatrice dell'oceano indiano,in pochi anni viene colonizzata una piccola isoletta del pacifico dalla quale partono carri di spezie e nuove avanguardie,dirette stavolta verso le coste del madagascar. Giovanni nel frattempo da il colpo decisivo ai sultani mamelucchi,confinandoli in una misera regione dell'africa centrale con il rango di vassalli dell'impero. Nemmeno due anni dopo anche la Siria e la Libia vengono riportate sotto il vessillo imperiale,senza che i regnanti locali possano opporsi in modo valido. Ora siamo giunti nell'anno 1560,con l'Impero che pare ogni giorno più forte e deciso. Il piccolo stato dei cavalieri,sull'isola di rodi e su una piccola isola dell'oceano indiano ha lanciato un avvertimento a Giovanni,intimandogli di smettere di condurre guerre contro i propri vicini,un ottimo casus belli per il Re dei Re,che dal suo trono d'oro ordina di prepararsi allo sbarco sull'isola rodense

    qui sotto una mappa del mondo nel 1560
     

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  16. Pandrea

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    Morte naturale un incidente a cavallo?

    Comunque sconsiglio di attaccare Rodi, se non vuoi una nuova serie di guerre in Europa.
     
  17. TFT

    TFT

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    ATTO VII: L'Impero di Andrea I

    La mossa dell'Imperatore di invadere Rodi tuttavia non piacque per nulla agli esponenti dell'aristocrazia bizantina,che vedevano in questa guerra un futuro collasso dell'Impero a vantaggio delle potenze straniere sempre aggressive e preponderanti. Al netto rifiuto di ritrattare la guerra contro il piccolo stato mediterraneo gli aristocratici presero le armi contro l'Imperatore,costui non volendo far sprofondare lo stato in una guerra civile abdicò in favore del figlio primogenito,il quattordicenne Andrea. L'impero fu retto da un moderato e calmo concilio di nobili per gli anni successivi,fino a quando la corona venne data ad Andrea,divenuto idoneo ad assumere la carica imperiale. Salendo al trono con il nome di Andrea I. Il giovane Andrea decise di portare avanti la politica espansionista del padre ai danni di Rodi,che aveva infangato l'onore imperiale con quell'insulto diplomatico.Vennero quindi portati al confine con l'Iraq due eserciti composti da 9000 e 10000 uomini. Questo imponente esercito varcò il confine nemico e in poco tempo mise lo sceiccato iraqueno e ferro e fuoco. I cavalieri rodensi,proprio come andrea sperava,con la scusa dell'avvertimento precedentemente fatto all'Impero,intervenirono a supportare l'iraq. I 2000 uomini rodensi anche se benearmati non poterono fare nulla contro i 9000 bizantini che assediarono la loro isola e in breve la pace fu siglata. L'iraq dovette sedere la parte nord dei propri possedimenti,mentre il gran maestro dell'ordine di rodi venne sostituito da un cavaliere bizantino,di fatto rodi divenne un vassallo dell'Impero. Inoltre Andrea I colse l'occasione per portare i suoi domini nel vecchio occidente romano,ancora in mano a usurpatori illegittimi. Approfittando quindi di una guerra fra la Castiglia e il sultanato di Algeri,riuscì ad occupare e annettersi la cirenaica algerina. Quindi l'Imperatore dedicò i successivi 10 anni al consolidamento della pace e a rimpinguire la casse bizantine,duramente provate dalla guerra. Venne messo un contingente fisso di 9000 uomini al confine con la russia nel caucaso,questa potenza infatti aveva ripetutamente insultato bisanzio,dandogli più di un motivo per entrare in guerra,ma il saggio Andrea preferiva aspettare visto che la guerra si preannunciava terribile e logorante. Sotto Andrea I vennero definitivamente abbandonati i viaggi per mare a scopo colonizzatore,mentre cominciò l'opera di colonizzazione del Sudan e di altre terre al di sotto dell'egitto romano. L'impero inoltre liberalizzò molto il mercato,aumentando nuovamente la quota e l'abilità dei mercanti bizantini che spaziavano da Alessandria a Costantinopoli a Ile de france a Lubecca all'Andalusia a Venezia e a Genova
     

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    ATTO VIII: 1593-1603 la guerra dei dieci anni

    Nel clima di incertezza precedentemente spiegato nei confronti della Russia,l?imperatore Andreas I muore assassinato in circostanze misteriose,la reggenza dell'Impero romano viene quindi rapidamente presa da Helena I di Svezia,moglie di Andrea,che sale al trono con il nome di Elena I di Bisanzio. Il suo regno tuttavia comincia fra mille difficoltà,nel 1591-92 deve sedare una pesante rivolta nella valle del nilo capitanata dal fratello minore di Andrea,desideroso di sedere sul trono bizantino. Sedata la rivolta accade un fatto ancora più drammatico,destinato a pesanti ripercussioni su tutto il mondo:la guerra,che verrà chiamata guerra dei dieci anni. Tutto ha inizio quando la Russia,credendo che l'Impero si trovi in condizioni precarie,decide di dichiarare guerra alla porta d'oro di bisanzio,spalleggiata dai suoi alleati il regno di corsica,la repubblica di venezia,la monarchia francese e il regno serbo. Elena,dal canto suo,si porta in guerra i vassali bizantini e i fedeli regni di Milano e Savoia. La guerra si avvia benissimo sul fronte orientale ma malissimo su quello occidentale: le truppe bizantine,dopo aver inflitto una schiacciante sconfitta allo zar,avanzano per tutti i balcani russi,chiedendo l'accesso militare alla Georgia si preparano poi,forti di 20000 uomini,ad invadere la russia da sud. Nei balcani invece l'esercito bizantino viene sconfitto dai 15000 uomini del re serbo,che senza più incontrare resistenza alcuna si impossessa di tutti i balcani bizantini e minaccia direttamente Costantinopoli. Ed è a questo punto che avviene la svolta: l'inghilterra,vedendo che il vecchio nemico francese si trova inpegnato in italia,le dichiara guerra,seguita dagli alleati portoghesi e assiani.Inquesto scenario fa capolino anche l'Ungheria,che assalta i fianchi sguarniti dell regno serbo,sperando di far risorgere il defunto Impero Ungaro.La Seriba è quindi costretta a richiamare i suoi uomini a nord e Bisanzio ne approfitta per partire alla riconquista della grecia. Il mese dopo avviene una nuova svolta,vedendo che la situazione dell'impero è critica,entrano in guerra il regno di Persia e l'iraq,che immediatamente assaltano il fronte bizantino arrivando fino a Mosul. Elena accetta di concludere una pace con i russi,che prevede il pagamento di 300 ducati,tuttavia lo Zar è costretto a concedere l'indipendenza di un paio di stati caucasici,ribellatisi durante il conflitto.La pace con lo zar ovviamente pone fine anche alla guerra in Serbia e il fronte bizantino viene ristabilito come se nulla fosse accaduto. l'esercito imperiale è quindi mandato verso sud,a contrastare i persiani,mentre una parte è distaccata per dissolevere le sempre più incalzanti rivolte. Le battaglie di Mosul e Iraq riportano il fronte bizantino in azerbaijan,ma guai si sa non sono mai troppi,infatti il sultanato di Hejaz cerca di approfittare di questa terribile situazione,dichiarando guerra all'impero e portandosi dietro il suoi alleati: Etiopia e Oman.
    Bisanzio organizza in tutta fretta un esercito di 5000 uomini che spedisce contro l'Etiopia,frenando la sua tiepida avanzata e massacrando l'esercito del sultano a Massaua e definitivamente a Tigre.Inoltre il vassallo siriano infligge una leggera sconfitta al piccolo esercito dell hejatz. Nel 1603 vengono quindi sigleti due trattati di pace in concomitanza: Bisanzio cede l'azerbaijan ai persiani,ma dalro canto acquista una striscia di terra in arabia e numerosi territori etiopici.Ora che la guerra è finita Elena cerca disperatamente di sedare i ribelli,che occupano Gaza,il Cairo,Alessandria e il Sinai,sperando di riuscire poi a far riprendere l'Impero duramente provato.

     

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    ATTO IX: Roma impera in africa

    Elena I si dimostra tutt'altro che una sprovveduta,infatti emana nel giro di poco tempo un paio di editti: uno contro la pirateria,flagello dei mari e l'altro un decreto che concede maggior libertà religiosa ai non cristiani,diminuendo il rischio di insurrezione. le pesanti rivolte vengono sedate in poco ipù di due anni,periodo di tempo in cui il tesoro statale viene ingrandito e fatto riprendere. Elena inoltre cerca di attuare i suoi due progetti per l'Impero: la riconsquista dei territori occidentali ancora in mano a sovrani non romani e la creazione di un impero coloniale in africa che compranda tutta la parte orientale del continente. Viene quindi presa la decisione di invadere il regno etiopico e i suoi alleati:il piccolo sceiccato li confinante,l'0man,il Buthan (che con un matrimonio dinastico controlla anche il regno di Tripoli) e lo Swaili. La campagna si conclude in 3 anni con risultati più magri di quelli sperati: il regno di tripoli è annesso all'Impero,così come parte dell'Etiopia,tuttavia i territori etiopi tornano presto sotto la bandiera dei loro legittimi proprietari a causa di pesanti rivolte,altre rivolte scoppiano in concomitanza in varie parti dell'Impero.Elena impiegherà altri 6 anni per sedare le rivolte e aspettare che scada la tregua con l'Etiopia,prima di lanciare un nuovo attacco,stavolta con esiti decisamente migliori: l'etiopia è annessa all'Impero,conservando un po di indipendenza solo nella regione di Massausa,stessa sorte tocca al vicino califfato che viene cotretto a diventare vassallo di bisanzio dopo un paio di cessioni territoriali.Lo Swaili invece perde tutti i suoi territori orientali a favore di bisanzio. Dal Suo trono d'Oro Elena può finalmente decretare la nascita dell'Impero Coloniale di Roma e lo stesso giorno finanzia una spedizione capeggiata dal conquistador Alessio Duca per portare il vessillo romano fino al cuore dell'Africa. Frattanto vengono stanziati quasi 20000 uomini per tenere a freno i moti ribelli dei terreni coloniali africani,resi spaventosamente violenti soprattutto dalla mancanza di infrastrutture che rallentano l'esercito bizantino. Dopo quasi 20 anni di regno,sentendosi oramai stanca,l'Imperatrice dona pieni poteri al proprio figlio terzogenito,Andrea,che diviene Andrea II. Il nuovo Basileus continua la sua opera di soppressione dei ribelli etiopici e swailiani e pianifica la prossima mossa per dare gloria e potere all'Impero
     

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    ATTO X: L'età di Andreas II Imperatore dei romani

    Andres II,proprio come la madre,si domostra subito un sovrano lungimirante e deciso,infatti in soli 10 anni porta importanti risultati per l'Impero dei romani. Azitutto stermina completamente tutti gli abitanti dell'africa centrale,dando spazio all'opera di colonizzazione già cominciata dalla madre,quindi attua una brutale repressione contro le continue ribellioni delle province più lontane da Costantinopoli,che come spine nei fianchi continuano a logorare l'autorità imperiale. Tuttavia si dimostra un sovrano magnanimo,infatti permette la libertà religiosa e non si cura minimamente della riforma protestante che dai balcani dilaga fino in macedonia. Sotto il suo regno le province d'Egitto e Iraq vengono completamente cristianizzate,senza spargimento di sangue alcuno. Per quanto riguarda la politica estera,dando in sposa la propria figlia Irene al re d'Ungheria sancisce un'alleanza duratura e stabile con questo paese.Altre figlie di nobili vengono maritate con i sovrani di Lituania,Castiglia,Svezia,Polonia,Serbia,Austria,migliorando decisamente la i contatti con questi paesi. L'esercito viene dotato di armi moderne,abbandonando definitivamente arco e spada in favore di moschetti e cannoni. Infine vengono condotte due guerre: La guerra di Cartagine e la Guerra d'Iraq

    La guerra di cartagine venne scatenata da bisanzio contro il sultano di tunisi,appena uscito da una guerra perdente contro il sultano algerino e rimasto solo e debilitato. L'esercito Imperiale,comosto da una spedizione di 9000 uomini al comando del generale Alessio,sconfisse in pochi mesi ogni resistenza nemica,costringendo il sultano a cedere parte dei propri territori e a diventare vassallo di Bisanzio,anche l'antica Cartagine si trovava ora sotto un vessillo imperiale.

    La guerra dell'iraq incominciò nel 1440: il sultano iraqueno rifiutò di concedere il passaggio delle truppe bizantine nei propri territori,ad Andrea II bastò questo perchè si scatenasse la guerra contro l'iraq e i suoi alleati Hejatz,Oman e Impero Tumirde.
    La guerra si rivelò più lunga del previsto a causa di una massiccia ribellioni in egitto (12000 ribelli) e a causa della strenua resistenza degli iraqueni che con i loro 10000 uomini inflissero un iniziale sconfitta ai 18000 uomini del generale Alessio che premevano da nord. Inoltre le forze di Hejazt e Oman sfondarono le debole linee bizantine a sud e dilagarono indisturbati con un esercito di oltre 20000 uomini,giungendo fino ad assediare Damietta. Tuttavia l'anno dopo il fronte iraqueno venne spezzato,mentre vennero chiamati gli eseciti di stanza a Cartagine e Bulgaria (20000 uomini) che spazarono via Hejatz come un fuscello di grano sotto la falce del mietitore. La guerra si conluse con una netta vittoria bizantina: L'Oman e i tumirdi uscirono indenni,mentre Hejatz dovette cedere tutte le proprie terre tranne la zona attorno alla Mecca,lIraq dal canto suo cedette le regione di Bassora

    Ora che l'Impero si è ulteriormente espanso sale lo spettro di una nuova guerra contro il nemico per eccellenza:La repubblica russa,che ha appena posto un embargo su bisanzio e ha ripetutamente violato il suo onore con vari insulti,come si evolverà la situazione?

    PS in caso di guerra vi saranno due blocchi: Bisanzio (più vassalli inutili),Ungheria,Milano contro Russia,Francia,Crimea,Venezia e Serbia


     

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