Noi Joao, Primo del nostro nome, Buono e Grande, figlio di Pietro I il Giustiziere, decimo Re di Portogallo e dell'Algarve, Gran Maestro dell'Ordine d'Aviz, dichiaro di accettare il Trattato tra le gloriose corone di Portogallo, Castiglia, Borgogna, Inghilterra e Francia. Noi accettiamo inoltre di sottoporci al sacro giudizio del pontefice in caso di trasgressione del suddetto. Sua Maestà Joao I
Per la prima volta io Enrico IV Lancaster scendo ha firmare questo trattato proposto ed invito tutti i sovrani ha firmarlo ha londra sotto la mia ospitalità. Enrico IV Lancaster
La proposta è stata presa in visione del Re, che ribadisce il suo accordo con tutti i punti, ma anche che la seguente clausola: - La Francia si impegna, nella guerra in corso, a non porre la Bretagna sotto vassallaggio. Acquisizioni territoriali dirette sono consentite fino al 50% del territorio. venga integrata nel trattato. Il consigliere di sua Maestà
Vista la reggenza all'epoca dei fatti, l'Hochmeister esprime totale disinteresse per le vicende che riguardano la Francia. L'Hochmeister si augura altrettanta neutralità dei sovrani stranieri nelle possibili dispute dell'Ordine Teutonico.
Sua Maestà il Re, Enrique I de Tràstamara, delle Corone di Castiglia, Leòn, Galizia e Andalusia, Principe di Vizcaya e delle Asturie, Veleno dei Mori, Flagello degli Infedeli, annuncia che, di comune accordo con il Regno del Portogallo, nostro fedele alleato, è stata presa la decisione di non imporre ulteriori clausole al trattato proposto dall'ambasciatore Nikelaos. La bozza del trattato è pertanto accettata come ufficiale del Re, che si impegna a firmarla, salvo ulteriori modifiche proposte dagli altri firmatari. Durata: 20 anni - La Francia può tenere come propria la corona di Napoli ma concede a Castiglia l'espansione sulla Sicilia e all'Inghilterra quella sull'Irlanda. - La Francia, la Castiglia, la Borgogna, il Portogallo e l'Inghilterra si impegnano a non ostacolare l'espansioni altrui entro i propri confini di influenza e contro gli infedeli attraverso delle garanzie - Ci si impegna tutti ad un pace ASSOLUTA (quindi compresi embarghi e altre forme di aggressione fisica e non) tra le suddette nazioni entro la durata del contratto - La contesa per le terre di Aquitania dovrà attendere la scadenza del presente trattato per avere una soluzione - Garanti di tale accordo saranno, a loro discrezione, Austria, Ordine Teutonico e il Papato. Qualora qualcuno infrangesse tale accordo sarà da questi sanzionato secondo il loro giudizio e rettificato dal Santo Padre, giudice supremo di qualsiasi controversia. Invito tutti a prendere visione di questa bozza di trattato, compresi i garanti. Ambasciatore Nikelaos di Portogallo Enrique I de Tràstamara, delle Corone di Castiglia, Leòn, Galizia e Andalusia, Principe di Vizcaya e delle Asturie, Veleno dei Mori, Flagello degli Infedeli
Vasili III, granduca di Moskovia, comunica la sua intenzione di riunire i popoli Russi sotto un'unico regno, quello della Terza Roma. Per questo abbiamo combattuto e per questo continueremo a combattere, nonostante le immani difficoltà della sorte, che nell'ultima guerra ci ha portato a confrontarci contro tutti i nostri vicini contemporaneamente, Lituania, Novgorod, Ryzan e Tver. Ne siamo usciti vincitori, anche se a duro prezzo, il Liberum Veto. Ora solo l'assurda scelta di Novgorod si frappone alla realizzazione dei nostri desideri. Infatti l'astiosa repubblica si è rifiutata di trasferire la sua capitale negli urali , come invece previsto dagli accordi, così che saremo costretti ad annetterla con la forza per liberare la città che ci spetta di diritto. Questo abbasserà la nostra reputazione, ma preghiamo Voi Europei di non tenerne troppo conto, e solo un tassello di un processo che deve per forza incastrarsi. Vediamo con preoccupazione gli accadimenti in Italia, avremmo preferito vedere una nazione italica, contendersi le terre della penisola, e non potenze straniere che si dividono i pezzi della prima roma. Spero che anche ai loro occhi favelli il tempo che fu, e si dia peso anche alle legittime richieste di uno stato italico unitario.
Il Papa' si erge a garante e di questo patto di pace e lo benedice, felice che la concordia si sia ristabilita' tra le genti cristiane.
L'Austria si interessa unicamente delle dispute interne al Sacro Romano Impero e dell'oriente. Se le altre nazioni non sono in grado di autodefinirsi e contenersi fino al punto di necessitare dell'Austria come garante esterno, beh, probabilmente le basi dell'accordo non sono piantate in una sana fiducia. Per il resto, la sovranità austriaca rimane ad osservare la spartizione dei lembi di terra occidentali a tavolino, vedendo questo trattato di 20 unicamente come un rimandare inevitabili scontri tra potenze. Di certo la nostra diplomazia non può non notare il grandissimo vantaggio che la Francia ottiene da questo accordo, il che lascia perplessa l'intera nobiltà viennese. EDIT: allora magic continui col papato?
L'ambasciatore Nikelaos di Portogallo è contento della firma di tutti i sovrani chiamati in causa e della garanzia offerta dal Santo Padre. Dichiara pertanto in vigore il suddetto a partire da ora. Ambasciatore Nikelaos di Portogallo
Ancora non fu definita quella che viene considerata dai firmatari "zona di influenza Borgognona". Ancora la Borgogna non sottoscrive l'accordo, che per ogni altro aspetto ritiene conveniente. Vogliamo garanzie sul riconoscimento dei nostri diritti sulle terre di Frisia, d'Olanda, sulla provincia di Savoia, sulle nazioni di Magonza e Treviri e sul Palatinato. Filippo L'Ardito Duca di Borgogna Eroe di Poitiers
[GDR OFF] Volvevo specificare che il ruolo dei garanti, era un ruolo ruolistico in pratica. Nessuno si sarebbe aspettato che austria, ordine teutonico e papato si mettessero realmente in marcia per punire un eventuale trasgressore.
Si rassicuri il Duca Filippo che tale è la sua zona di influenza come quella della Francia è l'antica Gallia, come quella Castigliana è la penisola iberica e i suoi storici possedimenti isolani, quella dell'Inghilterra la propria isola e l'Irlanda. Ambasciatore Nikelaos di Portogallo
La sovranità austriaca è ben distante dal riconoscere l'influenza borgognona su nazioni quali Trevri, Palatinato e figuriamoci Savoia. Non è passato inosservato l'espansionismo già adottato fino ad ora dalla Borgogna, una dichiarazione di guerra ai danni di una di quest tre nazioni da noi citate causerà automaticamente una guerra aperta tra Austria e Borgogna, poiché gli Asburgo interverranno in difesa di questi stati.
Enrique I esprime la sua perplessità sulla dichiarazione Austriaca. Passi il Palatinato, ma Treviri è confinante con la Borgogna, e tra le grandi potenze è quella che potrebbe accampare i diritti maggiori. L'Austria teme forse la Borgogna alle prossime elezioni del Sacro Romano Impero, dato lo status di elettore di Treviri? La Savoia, inoltre, è ben lontana dalle terre Austriache, se escludiamo l'espansione recente nel ducato di Milano. Si parla di accordi vantaggiosi per la Francia (e dobbiamo dire che in effetti la Francia ha guadagnato il ducato di Napoli) ma qua l'Austria propone un "accordo" ancora più vantaggioso per lei.
Per stemperare un pò la tensione: http://timesofindia.indiatimes.com/...away/articleshow/18366592.cms?intenttarget=no ARRIVA LA COMETA, -1 DI STABILITA' PER TUTTI!!!
Signori ignorare l'hansa nelle trattative vanificherà il trattato poichè nella zona tedesca più precisamente vicino all'olanda c'è la grande repubblica.Contrasteremo ogni espansione nella Germania del Nord!
Preghiamo lo stadtholder della Lega di definire "Germania del Nord". Non mi sembra che la Frisia sia inclusa nella Germania del Nord, mentre per Treviri si potrebbe discutere.
Il trattato è tra le nazioni suddette non con tutte le nazioni del mondo ed è vincolante per le nazioni chiamate in causa.