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[Imperator: Rome] InsubriAAR – Per aspera ad astra... speremm!

Discussione in 'Altri Giochi Paradox' iniziata da ^_AC_^, 16 Febbraio 2021.

  1. ^_AC_^

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    Ho controllato, non vedrai nemmeno un tentativo nei prossimi capitoli dell'AAR perché ormai è tardi. Roma ha già occupato la città di Cartagine. Anche la Macedonia è stata ridimensionato. La Potenza più grossa nelle vicinanze credo sia la Tracia. Non so se vale la pena allersi perché è lontana. Almeno Cartagine con le navi arrivava in fretta.
     
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  2. ^_AC_^

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    Capitolo 20: Il gioco dei POP, il problema di Roma, la fine di un’Era
    Un grave problema occupa la mente di Segovax: il Capo del Clan degli Iaci, Venutius Iacus, non è più fedele all’Insubria e minaccia di far sprofondare la Tribù in una Guerra Civile. Purtroppo la base di potere di Venutius è così alta da poter mettere in pratica questa minaccia.
    Venutius ha qualche problema di salute, ma non abbastanza grave da poter aspettare che la natura faccia il suo corso. Avendo il tratto Virtuoso, Venutius non accetta vile denaro. Per aumentare la sua lealtà non resta che dargli Mano Libera, anche se questo rischia di aumentare ulteriormente la sua base di potere. Ma l’obiettivo è farlo rimanere Fedele solo abbastanza a lungo perché la malattia faccia il suo corso.
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    Le recenti campagne hanno fatto guadagnare abbastanza Esperienza Militare ai soldati Insubri da permettere lo sblocco di un’altra Tradizione. Scelgo il Muro di Scudi, per aumentare la difesa della Fanteria Pesante.
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    Veniamo all’Albero delle Missioni. Due missioni sono completabili, quella relativa alla Breunia e quella relativa alla Verbigenia. La prima viene completata in modo da ottenere Influenza Politica. La seconda per il momento non viene completata dato che fornisce popolarità al Capo Clan ma Segovax ha già massima popolarità al momento. Tra le due missioni che richiedono conversioni religiose, quella delle Alpi Carnie è più critica perché la sua ricompensa è una rivendicazione su Noricum, l’ultima provincia della Rezia.
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    Per sbloccare questo missione provo a giocare al Gioco dei POP. L’idea è spostare i POP di Schiavi e Uomini delle Tribù tra i vari territori in modo da ottenere la maggioranza di POP di religione Druidica in un numero maggiore di territori. I POP si possono spostare solo tra territori della stessa provincia o con territori confinanti anche di altre province. Vediamo la situazione attuale:
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    Mastiacum e Vipitenum sono già a maggioranza Druidica. Scelgo quindi Anisus, In Muro e Gabramagus come candidati. Anisus ha il vantaggio di essere un territorio di confine, dato che i POP solo della provincia non sono sufficienti. Il costo è 5 per ogni spostamento
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    E questa è la situazione dopo aver speso 65 denari, ovvero dopo aver fatto 13 spostamenti.
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    Infatti ora la Missione è completabile e viene ottenuta una rivendicazione sulla provincia di Noricum.
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    Grazie ai ricercatori Insubri, viene sbloccata un’innovazione che aumenta la felicità delle Culture non Integrate. Questo è importante perché il numero di Culture dell’Insubria cresce sempre di più.
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    Ma veniamo ora al problema del Veneto occupato da Roma. Purtroppo non posso fare molto, né intervenire nella guerra, né forzare la pace, dato che l’Insubria è solo una Potenza Importante, come Roma, e non una Grande Potenza.
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    Dato che la minaccia di Roma si fa sempre più concreta, cerco nuovi alleati. Vengono prese in considerazione Lemovicia e Tricassia in quanto dotate di buona estensione territoriale, ma alla fine vengono scartate perché troppo lontane per aiutare l’Insubria in caso di attacco improvviso. La scelta ricade quindi sulla Latobicia, leggermente più piccola ma confinante con l’Insubria. Nonostante sia stata coinvolta in una guerra contro l’Insubria in passato, ora la Latobicia accetta l’alleanza, timorosa anch’essa dell’espansionismo Romano.
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    Nonostante la posizione precaria, i Veneti decidono di fare casino a Verona. In altre circostanze avremmo potuto permetterlo, ma ora decisamente no.
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    La morte di Mandubracius Boius, un tempo oppositore ma in seguito amico di Segovax, libera la posizione di Alto Prelato. Questo incarico viene affidato ad Atis Epatticus, il figlio minore di Segovax. Anche in questo caso le sue doti mettono in fretta a tacere le accuse di favoritismo.
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    Purtroppo però Segovax viene colto da malore, iniziando a manifestare anche i sintomi dell’artrite.
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    Sarebbe possibile provare un trattamento, ma lo stato di salute dell’anziano Segovax non ne beneficerebbe particolarmente. Meglio quindi lasciar perdere.
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    Un tempio viene saccheggiato a distrutto. Se fosse stato consacrato a una delle divinità principali dell’Insubria avrei potuto rifondarlo in terra Insubre, ma purtroppo Glanis non è particolarmente venerato dagli Insubri.
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    La Caturigia smette di pagare i tributi. Per il momento lascio perdere.
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    Atis si mette subito a fare richieste, ma l’anziano e saggio Segovax trova un compromesso per far felici tutti.
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    Purtroppo Roma ufficializza l’annessione della maggior parte del Veneto. Una terribile notizia!
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    Seguita subito da una notizia ancora peggiore: Segovax è morto… in flagrante delicto!
    La notizia sconvolge la Tribù che tuttavia non può fare altro che riunirsi ed eleggere un nuovo Capo.
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    Ora la guida dell’Insubria passa nelle mani di Boiorix Iccuius. Speriamo che si dimostri un degno successore di Segovax il Germanico.
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  3. Iscandar

    Iscandar

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    ma non hai la possibilità di annetterti la zona dall'Istria a scendere?
     
  4. ^_AC_^

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    L'Illiria? Uhmm... io stavo pensando a un'espansione nel Sud della Francia piuttosto. Non penso che l'Illiria sia una zona molto ricca ma potrei sbagliarmi.

    EDIT: più che altro perché in Francia e nel sud della Germania vivono popolazioni Galliche, quindi dello stesso gruppo culturale degli Insubri. Questo fornisce un lieve bonus alla Felicità di queste popolazioni e per questo sono più facili da controllare.
     
    Ultima modifica: 7 Marzo 2021
  5. ^_AC_^

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    Capitolo 21: La Guerra contro la Lingonia
    Il primo problema da affrontare per Boiorix Iccuius è la possibilità di una guerra civile a causa dei dissidi con Galan Boius, il potente Capo del Clan dei Boi.
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    Boiorix non ha abbastanza fondi personali per comprarsi la Fedeltà di Galan, quindi provo invece a farlo diventare un amico.
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    In realtà una migliore occasione si presenta subito: pur avendo due figli grandi, Boiorix è vedovo e quindi prende in sposa Boudica Boia, ingraziandosi così Galan Boius. Non viene pertanto dato seguito ai tentativi di promuovere un’amicizia tra Galan e Boiorix.
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    Questo sviluppo rende praticamente nullo il rischio di Guerra Civile in questo momento. C’è però un altro personaggio poco Fedele: Teutomalius Galbus. Scelgo lui come obiettivo per un’amicizia con Boiorix.
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    L’Allobrogia smette di pagare i tributi. Per il momento non intervengo.
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    Il capo della Taurinia offre la sua amicizia a Boiorix che accetto. Per ora la Taurinia è ancora utile, ma non per molto.
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    Infatti è giunto il momento di dichiarare guerra alla Lingonia, che è ancora sotto la protezione del Veneto. Il Veneto è ancora alleato dall’Insubria, ma preferisce rompere l’alleanza per rimanere al fianco della Lingonia. Non mi pare una scelta molto saggia.
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    La dichiarazione di guerra non porta bene a Boiorix che si ammala.
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    Fortunatamente gli approcci con Teutomalius sono andati a buon fine: ora considera Boiorix un amico ed è Fedele all’Insubria. Nel frattempo Galan è deceduto quindi Teutomalius è ora Capo del Clan dei Galbi. La sua amicizia quindi è ancora più importante.
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    Scoppia una grana: Venutius Iacus sfida Teutomalius Galbus a duello. Vietarlo o imporre un duello al primo sangue farebbe arrabbiare i due contendenti e non posso permetterlo dato che i loro rapporti con Boiorix sono decenti ma non entusiasmanti.
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    Il duello procede e Teutomalius vince facilmente, uccidendo Venutius. Questa situazione in realtà gioca a Boiorix che ora è in rapporti abbastanza buoni con tutti gli altri Capi Clan.
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    Da oriente giunge notizia del collasso della Tribù degli Albanesi. Non vedo come possa riguardare l’Insubria.
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    La Guerra con Lingonia e Veneto termina. Chiedo solo l’annessione della Lingonia, lasciando stare il Veneto per due motivi: riconoscenza per l’aiuto passato e perché l’unica provincia ancora in mano al Veneto è nella Regione dell’Italia. Non voglio occupare territori nella regione dell’Italia.
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    L’aumento del numero di Cittadini e Nobili migliora la ricerca e mi permette di sbloccare degli avanzamenti tecnologici. Oltre a bonus passivi (tra gli altri a Morale Eserciti, Produzione Cibo e Livello di Civilizzazione) ottengo tre Innovazioni. Scelgo un bonus alla Felicità delle Culture Integrate (ovvero Lepontica e Ligure), alla Fedeltà delle Province e alla Popolarità del Capo Tribù
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    Teutomalius Galbus manda un’esosa richiesta di fondi all’Insubria, addirittura maggiore di quelli in cassa, e pertanto la sua richiesta viene respinta, nonostante anche qui ci siano conseguenze nefaste.
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    Torniamo alle Missioni. Le Alpi Rezie vanno convertite e pertanto anche qui applico il Gioco dei POP come fatto per le Alpi Carnie.
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    Alla fine vengono fatti 14 spostamenti di POP, per un costo totale di 70 denari. Questo permette di completare la missione. Rimane quindi da conquistare Noricum.
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    Da sud giungono notizie contrastanti. Roma non ha più intenzioni minacciose nei confronti dell’Insubria, ma non la considera più un aiuto contro nemici comuni. La potenza di Roma sta crescendo, come testimoniato dal fatto che sta vincendo una guerra contro Cartagine.
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  6. ^_AC_^

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    Capitolo 22: La Guerra contro la Sevacia e la Conquista della Rezia
    Purtroppo reggere il confronto con Segovax il Germanico non è facile e lo stress che ne consegue è troppo per il 71enne Boiorix Iccuius, il quale muore pochi anno dopo l'elezione a Capo Tribale.
    Come suo successore, alla riunione dei Capi Clan, pur tra molte discussioni, viene scelto Teutomalius Galbus.
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    Teutomalius è più giovane di Boiorix, ma non è messo benissimo di salute. Speriamo che non faccia presto la fine del suo predecessore.
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    Tra gli altri Capi Clan, il meno Fedele è Boduognatus Iacus. La sua Fedeltà deve aumentare subito dato che al momento si rifiuta di lasciare le sue truppe sotto il comando di Teutomalius… e l’esercito Insubre è già stato mobilitato. Per il momento viene fatta un’offerta in denaro, ma si tratta di una soluzione temporanea. Per il futuro si cercherà di far nascere un’amicizia tra Boduognatus e Teutomalius.
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    Ora che le truppe di Boduognatus sono tornate sotto il controllo di Teutomalius, è giunto il momento di dichiarare guerra a Sevacia (e Noricia) per ottenere il controllo completo della provincia di Noricum. La Tauriscia non è coinvolta, ma fortunatamente i territori della provincia di Noricum che erano in suo possesso sono stati conquistati in una guerra passata, pur non avendo rivendicazioni all’epoca. La scommessa di allora ha pagato.
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    Le prime battaglia sono incoraggianti ma non decisive. Le perdite Insubri sono lievi, ma le truppe nemiche riescono a ritirarsi invece che essere annientate.
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    Fortunatamente Boduognatus accetta l’amicizia di Teutomalius, quindi per il futuro la sua Fedeltà non dovrebbe essere un problema.
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    Gli assedi di Artobriga e Ambrae vengono completati senza problemi.
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    Colius Boius ispira le sue truppe. Questo potrebbe essere un problema, ma la guerra sarà presto conclusa, quindi questa decisione potrebbe non avere effetti troppo deleteri.
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    Anche Petrensibus viene finalmente conquistata, anche se con qualche mese di ritardo rispetto alle altre fortezze nemiche. La città non viene razziata dato che verrà annessa al termine della guerra.
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    La costosa ma decisiva vittoria nella battaglia di Ad Limen spezza definitivamente il morale dell’esercito nemico, che era riuscito sì a concentrare le forze, ma è stata affrontato da un esercito Insubre ancora più numeroso. La successiva caduta di Boioa sancisce la vittoria dell’Insubria.
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    La guerra è vinta e la pace viene conclusa. Oltre alla provincia di Noricum (e quindi l’annessione completa di Noricia e Sevacia), la Catenatia viene costretta a versare un tributo. L’Espansione Aggressiva aumenta ma non troppo.
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    I soldati tornano a casa, dopo aver accumulato una buona esperienza.
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    La pace appena conclusa permette di completare la missione di conquista di Noricum. Viene completata adesso anche la Missione di conquista della Verbigenia per aumentare così la popolarità di Teutomalius Galbus.
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    A questo punto è necessario scegliere a chi affidare il Governatorato della Rezia. Scelgo l’opzione che è già completabile, in modo da non dover fare cambiamenti e inimicarmi qualche Clan.
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    Il Trionfo in Rezia è quindi inoppugnabile, nessuno può negare la conquista dell’Insubria.
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    L’Albero delle Missioni relativo alla Conquista della Svezia è quindi ora completato.
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  7. ^_AC_^

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    Capitolo 23: La Riforma Tribale
    Al momento sono disponibili tre possibili Alberi delle Missioni:
    • la Riforma Tribale per diventare Monarchia o Repubblica
    • la Perla della Gallia Cisalpina, per sviluppare la regione e le città di Mediolanum
    • la Conquista di Boiohaemum
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    Direi che la scelta non si pone: che la Riforma Tribale abbia inizio!
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    Subito viene convocato un Consiglio dei Clan. La famiglia degli Epatticii spinge per l’instaurazione di una Monarchia, mentre il Clan degli Iaci vuole la creazione di una Repubblica.
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    Vengono ascoltati anche mercanti Insubri che conoscono bene la Repubblica Romana, che viene descritta come piena di dissidi interni e con un Senato che non appoggia i Consoli e ne blocca le azioni. Questo fa pendere la scelta verso la Monarchia. D’altra parte il Clan degli Epatticii è più influente di quello degli Iaci e forse anche per questo i loro desideri prevalgono.
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    Viene subito iniziata una Riforma Legale Dinastica, cosa che fa gioire gli Epatticii ma scontenta gli Iaci. Questi volevano una Riforma Legale Repubblicana, ma già scelte precedenti durante la Centralizzazione avevano indirizzato l’Insubria verso la Monarchia. Certo, si potrebbe cambiare nuovamente le leggi, ma questo non sarebbe l’unico ostacolo. No, la Monarchia è il destino dell’Insubria. Infatti viene dato ordine di iniziare a costruire un Palazzo Reale. Purtroppo Mediolanum non è ancora pronta per un passo del genere.
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    Ma vi è molto vicina. Però la situazione è al limite, infatto il 40% viene raggiunto grazie al surplus di Vetro nella Capitale. Per cautelarmi nel caso questo surplus svanisse ordino la costruzione di un Granaio.
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    Per il momento non c’è pericolo di una Guerra Civile, ma il Clan degli Iaci è sempre più scontento. Fortunatamente non si tratta di un Clan molto potente.
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    Ma all’improvviso Teutomalus Galbus muore in un incidente, anche se si racconta di un attacco da parte di un fanatico Repubblicano. In ogni caso il Consiglio dei Clan elegge Duratios Epatticus come nuovo Capo della Tribù. Questo però erode la Fedeltà degli altri Capi Clan, in un momento decisamente delicato per l’Insubria.
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    Infatti ora esiste un pericolo concreto di Guerra Civile, dato che oltre agli Iaci anche altri prominenti membri della Tribù hanno poca fiducia in Duratios!
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    Per cercare di porvi rimedio provo a suggerire un’amicizia tra Duratios e Coilus Boius, il Capo del Clan dei Boii.
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    Purtroppo il tentativo fallisce miseramente.
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    Una buona, anzi un’ottima notizia, risolleva il morale di tutta l’Insubria: Mediolanum è pronta!
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    Si procede quindi con la costruzione di un Palazzo Reale. Il passo successivo è… la rimozione di persone non Fedeli alla futura Monarchia dagli incarichi di responsabilità. Questo richiede un anno per essere completato, ma è un passaggio fondamentale per riformare l’organizzazione della Tribù.
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    Questa riorganizzazione però non piace ai Capi dei Clan e questo fa aumentare le possibilità che si scateni una guerra Civile.
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    Durante la riorganizzazione vengono in particolare rimossi dai loro incarichi i membri della Famiglia degli Iaci, a causa delle loro ben note simpatie Repubblicane. Questo aiuta anche a risollevare parzialmente la Stabilità dell’Insubria, duramente colpita da questi cambiamenti.
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    In questo periodo così delicato giunge da ovest un’invasione da parte di un gruppo di Barbari. Viene richiamato l’esercito, ma i Barbari fanno in tempo a saccheggiare Coeba prima di essere sconfitti e assoggettati.
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    Coilus Boius, uno dei maggiori agitatori, svela le proprie carte: esige un pagamento in denaro! Purtroppo questa volta non posso che accettare la richiesta. Quantomeno questo dovrebbe renderlo meno propenso a far sprofondare la Tribù in una Guerra Civile.
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    E infatti per il momento questa possibilità sembra allontanarsi.
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    Finalmente la riorganizzazione burocratica è completata. Ora non resta che proclamare il controllo assoluto del Capo sul resto della Tribù. Anzi, sul resto del Regno, perché ora l’Insubria non è più una semplice Tribù, ma una vera nazione governata da un Re!
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    L’Insubria è ora una Monarchia Autocratica! É stato un percorso lungo e difficoltoso, ma l’Insubria è riuscita ad elevarsi al di sopra di tutte le altre tribù confinanti. Ora, quale futuro e quali sfide attendono l’Insubria?
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  8. ^_AC_^

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    Capitolo 24: Il Regno d’Insubria
    Per iniziare, è necessario selezionare nuove Idee Nazionali. Le scelgo in modo da ottenere il bonus per il match col tipo di governo, ma mi spiace perdere il modificatore che riduceva la corruzione.
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    Come seconda cosa, ora che Duratios è Re, è giusto che si trovi una consorte adatta. Viene scelta Titocuna Epattica, soprattutto per il suo livello di Carisma che è maggiore di quello di Duratios.
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    Infatti nelle Monarchie le Consorti possono aiutare i Regnanti nella gestione del Regno, nel caso il loro livello su una determinata abilità sia superiore. In questo caso, si usa il valore di Carisma di Titocuna.
    In un Regno il valore più importante è la legittimità, ovvero il giudizio del popolo sulla dinastia regnante. In questo momento Duratios parte con Legittimità massima ed è importante che non scenda troppo. L’erede principale è suo fratello, dato che Duratios non ha figli. Ci sono tre pretendenti al trono che non fanno parte della famiglia, ma hanno poco supporto per queste loro rivendicazioni.
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    Come detto, gli Epatticii si sono guadagnati un posto nel governo della nazione. Per non scontentare le altre famiglie, vengono assegnati incarichi a membri dei Boi, dei Galbi, degli Iccui e persino degli Iaci, dopo che hanno finalmente giurato fedeltà alla Monarchia.
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    Il bilancio è buono, ma non eccezionale. I fondi sono pochi dato la recente richiesta esosa di Coilus Boius, quindi si dovrà trovare un modo per rimpinguare le casse.
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    La provincia di Noricum, recentemente conquistata, mostra segnali di insofferenza al controllo Insubre. Piuttosto che usare un Trattamento Duro verso la popolazione locale, preferisco cercare l’origine del problema.
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    Direi che la bassa stabilità causata dalle recenti riforme sta avendo un impatto negativo sulla Felicità del popolo e quindi sulla sua Fedeltà, soprattutto per territori appena conquistati. Per velocizzare l’aumento di Stabilità faccio Sacrifici agli Dei, al costo di un po’ di Influenza Politica.
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    La Leva è sempre più numerosa, anche se la stragrande maggioranza dei soldati viene dalla Gallia Cisalpina.
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    Veniamo alla Diplomazia. La minaccia Romana è sempre più inquietante, anche se la possibilità di un’alleanza con Roma è sempre all’orizzonte. Risulta ancora più difficile, praticamente impossibile, ottenere un’alleanza con la Tracia o con Cartagine, quest’ultima sponsorizzata da un ricco mercante Insubre che ha fatto la sua fortuna col commercio tra Insubria e Cartagine.
    Viene perciò fatto un ulteriore tentativo per aumentare l’opinione Romana verso l’Insubria, anche se è chiaro che in questo momento Roma cerca alleati solo perché sta perdendo una guerra contro le popolazioni dell’entroterra Sardo.
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    Viene presa una decisione importante: pur mantenendo l’alleanza, si inizia a creare una rivendicazione sulle terre della Taurinia. Questo perché contiene una popolazione a prevalenza Lepontica o Ligure, che quindi verrebbe perfettamente integrata nell’Insubria, andando così ad aumentare il numero di soldati a disposizione. Se Roma dovesse dichiarare guerra all'Insubria, ci sarà bisogno del maggior numero di soldati possibile.
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    La famiglia, l’ex Clan, dei Galbi non ha mantenuto una posizione precisa durante le recenti riforme e ora ha perso prominenza e popolarità. Non viene più considerata una delle famiglie principali e pertanto le sue richieste di ricevere incarichi prestigiosi verranno d’ora in poi ignorate.
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    Purtroppo la situazione interna del Regno d’Insubria non è rosea. Le recenti riforme stanno mantenendo bassa la stabilità della nazione e molti non sono soddisfatti dei cambiamenti effettuati. In particolare, Coilus Boius non ha alcuna fiducia in Duration e pensa di poter essere un Re migliore. Purtroppo Coilus ha raccolto molti sostenitori, forse anche grazie ai fondi che è riuscito a estorcere durante la recente crisi. Sarà necessario trovare una soluzione al più presto.
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    Non sembra esserci possibilità di compromesso e pertanto viene presa un decisione drastica: Duratios ora considera Coilus come un rivale e inizia a cercare un modo per eliminarlo per sempre.
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    Nel frattempo una giovane donna giunge a corte dicendo di avere dato alla luce il figlio di Duratios. Il bambino viene lasciato vivere ma non viene riconosciuto ufficialmente: Duratios intende lasciare il trono a suo fratello, non a un infante!
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    Per aumentare i fondi sempre scarsi dell’Insubria viene accettata una donazione di cibo dalla provincia di Vallis Arni. In realtà questo doveva essere un dono verso un’altra provincia, ma in questo momento la necessità di fondi è più importante, anche a costo di scontentare la popolazione di Vallis Arni.
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    Purtroppo, prima che il piano di assassinio di Duratios possa dare i suoi frutti, Coilus Boius decide che è giunto il momento di fare la sua mossa e si rivolta contro Duratios, rivendicando un suo inesistente diritto al trono. L’Insubria sprofonda nella Guerra Civile.
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  9. ^_AC_^

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    Capitolo 25: La Guerra Civile Insubre
    L’Insubria è sprofondata in una Guerra Civile a causa della smodata ambizione di Coilus Boius. In una guerra civile tutte le province vanno conquistate manualmente e il possesso viene automaticamente dato a chi ottiene il controllo della provincia. Non è possibile firmare un trattato di pace: il nemico va completamente annientato.
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    La Latobicia risponde subito alla chiamata in guerra, schierandosi immediatamente con Duratios.
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    La Taurinia invece offre un rifiuto iniziale, probabilmente dovuto all’essere troppo vicina alle province fedeli a Coilus Boius. O forse vuole semplicemente aspettare e vedere chi prende il sopravvento, prima di schierarsi con l’uno o con l’altro.
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    Viene mandato un emissario pieno di doni al Capo della Taurinia per convincerlo a schierarsi dalla parte giusta.
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    Tutti i soldati di Leva vengono chiamati, anche se purtroppo non tutti i soldati possono rispondere. In particolare, la Gallia Cisalpina soffre la defezione di molti soldati delle province che hanno giurato fedeltà a Coilus Boius.
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    Per gestire meglio questa guerra, sfrutto l’opzione di affidare specifiche armate all’AI. Sono presenti varie opzioni, ma in particolare quella che mi interessa è l’Assedio a Tappeto, per riconquistare in fretta il maggior numero di province possibili.
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    Pertanto le armate di Gallia Transalpina, Germania Superiore, Illiria e Rezia vengono tutte affidate all’AI con il compito di assediare i territori che si sono rivoltati.
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    La Leva della Gallia Cisalpina invece rimane sotto il controllo diretto di Duratios con uno scopo preciso: trovare e annientare l’esercito nemico guidato da Coilus Boius.
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    Secondo i primi rapporti, Coilus Boius ha radunato i suoi soldati nella città di Verona. Mando quindi subito l’armata della Gallia Cisalpina ad attaccarlo.
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    Questa mossa, oltre ai doni e alla pressione dell’emissario, spingono la Taurinia a prendere la decisione giusta e a schierarsi dalla parte di Duratios.
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    Coilus Boius ha mandato i suoi soldati in Emilia, a occupare le province locali rimaste fedeli all’Insubria. Duratios non ha timori e cerca di ingaggiare battaglia, confidente della superiorità delle proprie forze. É vero che il terreno favorisce i ribelli, ma la migliore capacità tattica di Duratios unita a un maggior numero di coorti Insubri dovrebbero essere sufficienti per vincere la battaglia.
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    La battaglia di Feraria è cruenta, con Insubri che uccidono altri Insubri, ma fin dall’inizio è chiaro come sarebbe finita: con una decisa vittoria per Duratios e una pesante sconfitta per Coilus Boius. Ma non finisce qui perché Duratios dà ordine di inseguire i soldati nemici in ritirata.
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    Nel frattempo le armate dalle altre regioni iniziano ad arrivare in aiuto. In particolare l’armata della Rezia sta facendo quello che gli è stato chiesto, ovvero assediare e conquistare i territori controllati dai ribelli.
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    Duratios coglie tutti di sorpresa: pur gestendo le sue truppe in battaglia, non ha smesso di tessere le trame che aveva iniziato a preparare prima della ribellione. E così Duratios ottiene quello aveva desiderato: Coilus Boius giace morto, ucciso dai soui agenti.
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    Tuttavia questo non pone fine alla guerra: infatti Elitovius Boius, figlio di Coilus, si proclama erede del padre e nuovo pretendente al trono d’Insubria. Non è possibile giungere a un accordo con queste persone, l’unica possibilità è annientarli completamente.
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    La battaglia di Porto Veneris è decisiva: le truppe di Elitovius non si sono ancora riprese dalla batosta di Feraria e, incalzate nuovamente, si sciolgono come neve al sole. La battaglia finisce in un massacro, tutti i soldati nemici vengono catturati e passati a fil di spada.
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    Elitovius viene catturato e questo pone fine alla Guerra Civile. I territori che avevano giurato fedeltà a Coilus implorano clemenza e tornano sotto il controllo del vero Re dell’Insubria, Duratios. Egli si dimostra clemente: i soldati nemici catturati vengono perdonati invece che essere uccisi. Elitovius stesso viene marchiato come Traditore ma lasciato libero, come monito per tutti.
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    I soldati possono tornare a casa. In futuro la Gallia Cisalpina potrà contare nuovamente su tutti gli uomini a disposizione.
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    Dato che Roma continua a rifiutare l’amicizia dell’Insubria e a essere una minaccia, viene proposta un’alleanza alla Lemovicia. La Lemovicia non confina con l’Insubria (per ora) ma si spera che possa fornire un buon aiuto in future guerre.
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    La Lemovicia accetta la proposta dell’Insubria e diventa un nuovo alleato, utile per i prossimi passi.
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  10. ^_AC_^

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    L'AAR si prende una pausa, forse definitiva.
    Al momento ho perso un po' di motivazione, soprattutto perché ho già ottenuto gran parte degli obiettivi che mi ero posto. Non vorrei passare il tempo a fare guerre continue contro Roma. Vedremo se magari più avanti mi tornerà la voglia di proseguire.
     

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