Ah,si,le critiche costruttive...belle quelleasdcomunque ti è permesso di dire quello che vuoi,nel sistema in qui viviamo...a parte che non mi ha risposto alla maggior parte del mio post...ma sembra che tu baratti la libertà con le cose sopra-citate da te...che poi alla fine manco sono esisitite:ma scusa,secondo te allora la gente non andava a lavorare per comprarsi una macchina o per farsi una materialistica gita al sabato?non ce n'erano più di raccomandazioni?non c'erano più figli di papà?non c'era la consumistica pubblicità?
non diamo da mangiare al troll, così morirà di fame; rientro in topic, il problema strategico dell'Italia (e in questo si differenziava nettametne dalla Germania) era l'Impero; La conquista dell'impero spezzò strategicametne in due le forze italiane; senza l'impero la perdita di SOmalia e Eritrea avrebbe avuto poco significato e sarebbe stata trascurabile, invece l'italia fu costretta investire su due teatri di guerra, cosa che per scarsità di risorse non poteva fare.
Si potevano evitare la guerra d'Abissinia e la guerra di Spagna? Come è stato detto, con senso assolutamente contrario a ciò che voglio intendere io, questo premette l'assensa di Benito Mussolini alla guida d'Italia. La guerra d'Abbissinia doveva costituire per il regime l'avvio di una nuova fase sia in politica interna che in politica estera, molte, forse troppe, speranze erano riposte nella colonizzazione e nello slancio dell'Italia verso l'Impero. La guerra civile spagnola, scoppiata di li a poco, esaurì ulteriormente le nostre risorse belliche ma non potevamo sottrarci dal combatterla, per me va considerata come una delle pagine più memorabili della storia del regime, un intervento disinteressato per la vera libertà del popolo spagnolo che abbiamo pagato con tanto sangue e per il quale non abbiamo chiesto nulla in cambio. Abbiam combattuto e ce ne siamo andati. Neanche il fronte nazionalista poteva credere a tale atteggiamento tant'è che a fine guerra la dissipazione di tanti sospetti imperialisti nei confronti dell'Italia si dissiparono d'un lampo. Per quanto riguarda queste due guerre quindi io rimango fermamente convinto che dovevano essere fatte. Solo che l'Italia avrebbe potuto impararne di più, ad esempio l'Italia compì in Abissinia la prima guerra ampiamente motorizzata in un ambiente davvero ostile, uno Stato Maggiore responsabile avrebbe dovuto apprendere una serie di cose da quest'esperienza. Alla guerra di Spagna arrivammo con un Aviazione più che competitiva, in seguito però non abbiamo sfruttato l'esperienza migliorando la qualità dei mezzi, cosa che invece fecero molti stati che ci stettero a guardare e che ci superarono di li a poco. Sugli sperperi della guerra in generale sono d'accordo. Un'impresa come la conquista della grecia, oltre ad essere una macchia di viltà che contrasta con tutta la moralità fascista, fu davvero uno spreco di risorse. L'impiego di nostri mezzi nella campagna di Russia e nei cieli d'Inghilterra invece sono su un'altro piano, in questo caso sono propenso a difendere la nostra partecipazione su tali scenari. Mi sembrano di un certo interesse le considerazioni di SPQR: ogni stato dell'Asse agiva secondo una sua logica senza visione d'insieme. Questo è vero, si me di un difetto che dipende dall'adozione di una pensiero nazionalista ancora legato a vecchie concezioni che invece dovevano essere superate dal fascismo in una concezione più europeista. Ritengo quindi l'errore non nella prassi ma nella stessa concezione degli stati e del mondo. D'altra parte si può dire che la visione d'insieme degli alleati fosse maggiore? Se gli inglesi avessero avuto davvero una visione d'insieme maggiore, una lungimiranza, avrebbero deciso di combattere la guerra per assicurare Danzica alla Polonia pur essendo consapevoli che da soli, cioè con la Francia, non avrebbero mai potuto battere la Germania? L'avrebbero fatto sapendo che per vincere dovevano sperare nelle armi altrui, quelle russe e quelle americane, e così facendo affidando i destini d'Europa nelle mani di altri continenti? Avrebbero combattuto sapendo che pur vincendo non avrebbero guadagnato nulla, anzi avrebbero perso tutto l'Impero?
Siete tutti dei geni con il senno di poi e non ve ne rendete neppure conto. Forse dovreste andare ad Arward. I morti civili...quelli dei bombardamenti americani, delle donne violentate dai marocchini o dagli afroamericani o gli eccidi delle bande assassine di partigiani durante e dopo la guerra civile dal Nord Italia fino in Dalmazia? naturalmente ci sono stati anche quelli causati dai tedeschi che comunque vanno ricordati. Tutti vanno ridimensionati di numero, in un senso e nell'altro. PS: nessuno, neppure i cannibali o gli animali fanno quello che è stato fatto con quelle povere vittime. Soltanto i GAP ne sono stati capaci in tutta la storia dell' umanità. E poi, per questo, gli hannodato pure una medaglia e una pensione pagata dai nostri nonni, dai nostri padri ed infine da me e da te.
C'erano, ovviamente erano uomini anche quelli. Ma erano in una misura infinitamente più bassa di quella di tutti gli altri paesi che si dicevano liberi.
sicuramente la cosa migliore era rimanere neutrali. a parte questo penso che: dal Giugno del 1940 all'inizio di Barbarossa sarebbe stata una battaglia impari,però la parte in svantaggio sarebbero stati gli inglesi.... sarebbe bastato non impelagarsi in Grecia! con la Littorio, i 4000 camion e l'aviazione impiegati in quella stupidissima Guerra si sarebbe potuto tranquillamente avanzare a Giugno del 40 senza aver contrapposte forze inglesi decenti in Egitto e se cadeva Alessandria la flotta Inglese sarebbe dovuta filarsela dal Mediterraneo,e Malta diventare ininfluente.... con l'Egitto in mano all'Asse l'Impero Britannico sarebbe stato in grosso pericolo e forse anche Londra avrebbe considerato un armistizio.. Ovvio ci sarebbe voluto una volontà di fare la guerra sul serio che non c'era
Vabbè,io penso di no,perchè s'è visto come il nostro management è stato peggiore di quello dei paesi "massonici" in molti casi...ma questa è una cosa troppo relativa,tu dirai che invece i dirigenti e i comandanti fascisti sono stati migliori portando le tue idee ecc ecc,quindi c'è poco da dire...
Più che beni, servizi (in maniera simile alla svizzera). Mi rendo conto che la mia ipotesi presuppone troppe cose (dall'assenza di Mussolini alla persistente volontà di Churchill di non volerci come nemici),ma credo che l'ipotesi di un Italia che usasse le sue limitate forze come difesa, anzi deterrente, sia maggiormente pagante dell'Italia guerriera. La Spagna fu sia uno spreco di denaro (soprattutto per noi che mandanno molte più truppe ed equippaggiamenti dei tedeschi),ma anche l'oppurtunità di testare equipaggiamento ed esercito contro mezzi in uso e condizioni simili alla guerra che si sarebbe scatenata di lì a poco (cosa che i tedeschi misero a frutto,mentre gli italiani no). Quindi quella guerra forse sarebbe stata anche utile per crearsi un'immagine di nazione guerriere,ma non di più.
Ti sbagli. Dirò che i comandanti del regio esercito furono in gran parte mediocri. Del regio esercito, non ufficiali fedeli al Duce, ma al re.
Ah,e loro non erano parte della società italiana?il duce non poteva influenzare questo campo dandogli la meritocrazia che tanto gli piaceva,perchè poteva,eccome se poteva...e poi non mi sembra che Graziani sia stato più fedele al re,e non ha certo brillato... p.s:vabbè,dai,mi sa che stiamo andando fortemente ot...
Ti do un' ultima risposta che spero sia esauriente, poi torneremo in topic. Gli ufficiali che aderirono alla RSI dimostrarono valore sul campo. Il corpo ufficiali ante 25 luglio poteva essere influenzato dal Duce, ovvio, ma non in maniera così netta. Gli ufficiali erano quelli che erano, e se erano tenenti nel 1922 sarebbero stati forse colonnelli nel 1943, ma sempre gli stessi uomini erano. L' uomo nuovo italiano che sprezza il pericolo, pacifico ma disposto a morire era di la a venire, ma 20 anni sono troppo pochi per il ricambio generazionale in una classe fortemente gerarchizzata come quella degli ufficiali. Gli uomini della RSI furono i soli ad aver recepito il messaggio in tal senso. Spero di essere stato chiaro .
Non sono d'accordo ma non dico nient'altro per non darti il tuo(giusto) diritto a repplicare...torniamo IT...
Su questa visione dei fatti non sono d'accordo neanch'io. In quella generazione di nuovi uomini forgiati del regime vi entrano d'altronde anche molti elementi della resistenza. Non è che chiunque sia nato e vissuto sotto il fascismo sia migliore di uno che non vi è nato e tanto meno un generale fedele al Duce è mediamente migliore di un generale monarchico. Il caso di Graziani mi sembra che dica tutto. MA TORNANDO BALDANZOSAMENTE IN TOPIC! Pare che più o meno si sia tutti d'accordo sul fatto che, togliendo qua o rimendiando là, qualcosa in più nel mediterraneo potevamo fare. Ma la questione fondamentale che io sollevo è: il Mediterraneo era un fronte decisivo per la guerra? Ovvero immaginiamo che avessimo preso Malta e l'Egitto ed avessimo minacciato il medio oriente, in una qualunque delle fasi della guerra. Si può ipotizzare questo sia con l'iniziale offensiva del sopraccitato Graziani, con un po di fantasia, oppure con il successivo slancio di Rommel. Ma sarebbe stato decisivo, cioè, avremmo avuto la nostra tanto agognata "giornata di sole" ma sarebbe servito allo vincere la guerra? Per me questa è la domanda fondamentale, sul fatto che in un modo o nell'altro si poteva fare meglio siamo tutti d'accordo, non è così difficile fare meglio di quel che abbiamo fatto. Cavolo mi potete dire quello che volete ma a prendere malta ad inizio guerra e a non farsi sbaragliare in africa quando si ha dinanzi un esercito molto più piccolo ed assai demoralizzato come ha fatto Graziani...
E' un vizio comune mettere parole in bocca a chi non le ha dette (io) oppure non hai semplicemente capito la mia frase?:humm: Non rispondere, non ce n' è bisogno.
per me il mediterraneo non era un teatro fondamentale... tanto non saremmo riusciti ad andare oltre la palestina e probabilmente nemmeno molto a sud in egitto visto la nostra logistica e poi sono terre praticamente inutili dal punto di vista delle risorse... bisogna fare molte centinaia di kilometri per arrivare ai pozzi iraqeni e il nostro esercito non penso ce l'avrebbe fatta... ma sarebbe stato un bel colpo psicologico nel regno unito anche solo riuscire ad entrare ad alessandria, quindi come impresa andava tentata, anche solo per dare delle grane in più a cui pensare ad Alanbrooke (so di non essere molto coerente... )