Costo materiali ed equipaggiamenti WW2

cosa intendi per "parte statale"?
l'IVA?

 

Viste queste considerazioni e visto che in america l'economia non s'è mai convertita all'economia di guerra (daccordo, in alcuni settori si, estrazione di uranio, parte dell'industria chimica, settori nazionalizzati ma una parte irrisoria e dovuto più che altro ad esigenza di segretezza, in America si continuavano a produrre automobili civili da vendere e beni...) allora i costi di un Tigre2 americano avrebbero rispecchiato quelli tedeschi (se non superati) per una questione di manodopera, materiali e capacità industriale... Agli americani però mancava il know-how per costruire simili mezzi e il prezzo da pagare per averlo sarebbe stato molto superiore al prezzo pagato dai tedeschi... Basta vedere il carro pesante americano M6 e la sua storia...

 

In parte si....ma facciamo un esempio (le cifre sono di pura fantasia eh?!):
La Maybach è al 30% a partecipazione statale.
La Maybach realizza un motore per Tiger2 con un prezzo interno complessivo di 75.000 RM.
Ora...La Maybach deve vendere il motore allo stato Tedesco per?
il 70% dei 75.000 RM avranno un ricarico che permette alla Maybach un guadagno, mentre il 30% della somma non dovrebbe avere un ricarico in quanto proprietà dello stato.
Oddio..detta così è proprio semplice semplice...ma sono riuscito a spiegare il concetto?

 

no,
la maybach vende il motore a 75.000 RM al reich;
la Maybach darà la quota di dividendi delle azioni del Reich.

grimho

 

Mi fido della tua spiegazione....in economia ne capisco quanto un porco al telefono!!

 

neanch'io sono un campione nel campo,
la mia era solo una risposta data a naso.

 

Ma come diavolo riusciv a funzionare l'economia tedesca durante la guerra? Soprattutto durante l'ultima fase ('43 -45)?
Ok...leggiucchiando Keegan ne "La 2° guerra mondiale" c'è un accenno all'economia di guerra di tutti i partecipanti, ma mentre USA , GB e Urss potevano commerciare tra loro, i paesi dell'asse, e quelli occupati avevano per forza un'economia piuttosto chiusa...un sorta di circolo per pochi eletti, dove i paesi occupati (Francia-Olanda-Belgio e paesi dell'Est) subivano un tasso di scambio esageratamente a favore del RM.Ok..c'erano anche diversi paesi neutrali e c'erano le entrate "tragiche" date dalla spoliazione dei beni di Ebrei e delle popolazioni sottomesse..ma tutto ciò bastava?
Come poteva rimanere in piedi un sistema economico dewl genere?
Davvero...non ne capisco un fava...

 

Tieni conto che l'economia tedesca di guerra prevedeva un'abbondanza di requisizioni e lo sfruttamento di manodopera a basso costo, la Germania aveva relazioni commerciali extraasse solo con Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e repubblichine varie, il 90% di ciò che serviva ai tedeschi lo ottenevano sfruttando i territori sotto controllo... L'economia era per gran parte nazionalizzata, e addirittura lo stato si impegnava a risarcire i danni da bombardamento attraverso le sue risorse e le sue strutture, se la Porsche veniva bombardata le riparazioni erano coperte dal Reich e non da Porsche, quando una casa veniva distrutta lo stato copriva tutto ciò che chi abitava in quella casa asseriva vi fosse stato distrutto (in Italia un sistema del genere sarebbe fallito in 2 mesi)... Questo sistema funzionò fino all'inizio del 1945...

 

ahhh....ok...si comincia a squarciare la nebbia.
Tornando in Topic...quanto incideva sul Pil il costo della guerra?

 

due cose secondo me fondamentali:
1. I paesi dell'asse non hanno mai avuto un industria di guerra pesantemente specializzata in maniera fordista con una fortissima standardizzazione delle produzioni (la solita discussione per cui i tedeschi hanno fatto mille carri armati diversi e mille aerei diversi, mentre gli alleati poche varianti ma a migliaia). Il fordismo è un organizzazione industriale spaventosamente efficiente, che contrae i costi in maniera importantissima, specie in un economia di guerra.
Se il tigre2 era (forse) montato in poche grandi fabbriche, i pezzi che costituiscono il tigre2 era costruiti da una miriade di produttori alcuni anche fortemente specializzati e quindi con costi più alti di una controparte americana. Ciò succedeva anche in Italia e in Giappone, dove accanto agli zuibatsu c'erano e ci sono ancora migliaia e migliaia di imprese di subfornitura. Gli americani e i russi, al contrario, avevano grandi imprese fortemente integrate verticalmente con un risparmio netto sui costi e sui tempi di produzione, magari anche producendo beni di qualità inferiore, ma se per un tigre2 produco 8sherman o 8 t34 il gioco è fatto!

2. Le economie di guerra si finanziavano pesantemente attraverso la produzione di nuovo denaro, spingendo all'inverosimile l'inflazione, ma in economie chiuse come quelle di guerra è un effetto relativo. Ad esempio la foto in questo sito si riferisce all'inflazione post prima guerra mondiale, guardate il prezzo del pane! Proprio il malcontento legato al costo della vita fu uno dei motivi per cui riuscì ad emergere il nazionalsocialismo in germania. Non scordiamoci che che il piano marshall fu lanciato dagli americani proprio per evitare picchi inflattivi in europa, che avrebbero trascinato dietro anche agli Usa.

 

QUESTO E' IL VERO PUNTO, poi del costo glie ne fregava relativamente.

 

i mangiapatate si finanziavano con l'oro delle riserve dei paesi occupati;

 

mmmh perplessitè, primo perchè la parità oro-denaro emesso è finita dagli inizi del novecento, secondo perchè non è che abbiano invaso chissà quali paesi con chissà quali riserve, ad esclusione di olanda e francia paesi tradizionalmente commerciali e quindi è lecito suppore con socrte ampie per garantire la valuta.
più che altro in un economia come quella tedesca, italiana o giapponese i pagamenti erano dei pagherò che non è stato possibile riscuotere interamente, cioè gli industriali ci ricavavano il loro avendo il vantaggio di avere tutte le linee di produzione occupate, quindi pochi profitti per ogni bene prodotto, ma moltiplicati per milioni di beni prodotti = industriali che si sono arricchiti con la guerra. Ma la ridistribuzione del profitto che si costruisce attravero la crescita dei salari è rimasta bassa =operari sfruttati con pochissimi aumenti salariali e quindi i profitti concentrati nelle mani di pochi

 

austria, cecoslovacchia, belgio olanda, lussemburgo, norvegia, danimarca, polonia, Jugoslavia, grecia, son comunque 10 riserve aurifere, non è pochissima roba;
PS: mi sembra che parte dell'oro norvegese sia stato portato in UK.

L'oro contava tanto, spagnoli, svedesi e svizzeri non credo accettassero molti pagherò dai tedeschi.

 

penso che diverse cose l'abbiano pagate anche con vecchie produzioni, prede di guerre e trasferimento tecnologico.
poi forse almeno gli spagnoli avevano qualche debito, perlomeno di riconoscenza, nei confronti dei tedeschi

 

li avevano anche con gli italiani e non mi sembra che abbiano fatto molto per ripagare il balconista dell'appoggio al franchismo

 

ci avranno dato un paio di spettacoli di flamenco, un prosciutto serrano e quattro nacchere

 

il jamon cerrano se lo son tenuto, mica erano scemi!

 

Per quanto mi ricordo i soldati li pagavano in titoli di stato che erano carta straccia! E poi gli spagnoli che dovevano dare ai tedeschi?
Tutte le armi erano crucche 100% (anzi le armi spagnole erano italo-crucche) e le risorse non perso che richiedessero pagamenti cosi consistenti, dato che dopo l'invasione francese i crucchi avevano praticamente tutto (tranne petrolio, ma quello mancava lo stesso!)

 

Mussolini chiese frumento a Franco, questo gli disse "no, il raccolto non è andato bene"