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AAR Bologna - La Signoria dei Bentivoglio

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da mattia I visconti, 11 Aprile 2015.

  1. alberto90

    alberto90

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    Piano piano ti stai espandendo, bene. Ti seguo. E commento ( a quanto pare sono l' unico. XDDDD)
     
  2. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Nah, ti seguo anche io. Devo dire che un'espansione così lenta rende l'AAR molto più realistico e interessante.
     
  3. alberto90

    alberto90

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    Si .... non mi piacciono quegli aar dove in 20 anni sei già re d' Italia ....
     
  4. andry2806

    andry2806

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    Fino alla fine forza Bologna!!!
     
  5. mattia I visconti

    mattia I visconti

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    La seconda guerra con l'Austria
    A Novembre una missiva dall'alleato sforzesco richiese l'intervento dell'esercito della signoria contro gli austriaci e i corsi. L'armata di Pisa quindi venne inviata a Bologna dove venne inglobata nell'Armata di Bologna, e fu quindi spedita nel nord Italia.

    Nel gennaio del 1491 i 5.000 uomini sotto il comando di Annibale II invasero la Lombardia, sotto assedio da parte di 1.000 austriaci. Dopo appena 15 giorni furono sconfitti. Quindi le truppe furono inviate nel trentino asburgico, dove altri 1.000 uomini furono ricacciati indietro. I combattimenti si svolsero soprattutto in Boemia e nel nord dell'Austria, e quindi il fronte italiano era di minor rilievo per gli austriaci.

    Quindi Annibale II decise di tornare in Valtellina e assediare Sondrio. Ad aprile le esigue truppe erano alle porte della città. Gli austriaci stavano raggruppando le nuove leve a Trento, pronte per attaccare i bolognesi e se a maggio la Kaiserliche Armee era di soli 2.000 uomini, due mesi dopo era raddoppiata. Quindi ordinò di spostare le truppe da Siena e spedirle in Lombardia. Nel frattempo l'assedio stava procedendo bene, e il 26 luglio il governatore della città aprì le porte al signore.

    Presi da una guerra con la Svizzera, la Kaiserliche Armee fu inviata nei Grigioni, ma Annibale II era preoccupato lo stesso.
    L'8 Agosto arrivò alle orecchie la notizia dell'arrivo di un erede per Annibale II, che per volere della moglie fu chiamato Anton Galeazzo, come il trisnonno che governò Bologna nel primo '400.

    Annibale faceva bene ad aver paura, perchè il 27 agosto 7.000 asburgici, sotto il comando di Maximilian Seyssel invasero la Valtellina occupata, ma nel frattempo arrivarono le truppe di rinforzo.

    Annibale II lasciando sguarnite le coste attirò i corsi, che sembravano passivi nella guerra ma in realtà volevano una base nella penisola, che a settembre approdarono a Talamone e si spinsero ad assediare Siena.

    Intanto il tentativo austriaco di la Valtellina fu sfumato e l'esercito asburgico fu respinto da Sondrio. L'armata di Annibale II però rimase ferma lì, perchè i confederati erano entrati in Trentino, facendo da esca per i 21.000 uomini sotto il comando del generale Johann Karl von Schlönbrunn. Alla notizia della grossa armata austriaca che stava scendendo in Italia il signore ordinò ai suoi uomini di rifugiarsi verso Brescia, possedimento Veneziano.

    Purtoppo l'armata del generale Johann Karl anticipò i tempi e arrivarono in Valtellina, dove il 20 novembre sconfissero il più minuto esercito di Annibale II. Allora diede l'ordine di andare in Lombardia dove però gli asburgici li inseguirono e li sconfissero del tutto nella battaglia di Pavia. Milano era del tutto devastata della guerra, perché l'esercito era stato distrutto dalle cariche lituane ed austriache nel nord Europa.

    La Boemia si ritirò dal conflitto, e quindi Ferdinando d'asburgo ebbe campo libero in Italia. Nei territori bentivoglieschi invece andava meglio, dove un manipolo di mercenari reclutati nel livornese sconfissero le truppe corse che si ritirarono nel fiorentino.
    L'8 dicembre arrivò una alleanza dalla Repubblica di Ragusa. Annibale II accetta, incerto.

    Intanto il senato approvò la legge che decretò un reclutamento massiccio in tutti i contadi della signoria.
    Il 14 dicembre le truppe corse vennero sconfitte dai mercenari bolognesi ad Empoli, mentre la Lombardia fu occupata dagli austriaci.

    Dopo circa un anno la Valtellina era ancora sotto occupazione dei Bolognesi e il prefetto inviato lì a gestire la città osservò i lunghi movimenti delle truppe asburgiche e svizzere.

    A maggio i nuovi reggimenti bolognesi vennero inviati a liberare la Lombardia, ma verso giugno arrivò un grosso contingente austriaco e le truppe si ritirarono nel modenese.

    In settembre il regno fiorentino fu scosso da gravi rivolte, tra cui una di contadini nei dintorni di Firenze e una di ferventi nazionalisti urbinati sostenuti dai Montefeltro. A prova dell'amicizia tra Firenze e Bologna l'armata bolognese arrivò a Firenze per reprimere le rivolte.

    Il 2 febbraio anche Parma cadde e in aprile Sondrio aprì le porte della città agli austriaci.

    Il 27 maggio del 1493 finalmente venne stipulata la Pace di Varese, nella quale si stabilì che Milano dovette pagare 50 ducati agli austriaci e dovette rompere alcuni trattati, ma non quello di alleanza con Bologna.
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    Il 30 settembre si celebrarono le nozze nella Chiesa di San Domenico a Bologna tra Lodovico Maria Sforza e Lucrezia Bentivoglio.
    Passarono anni tranquilli per la signoria di Bologna, se non qualche evento di minor rilievo come l'apertura di un emporio commerciale veneziano a Livorno.

    Annibale II nel 1496 volle stabilire un censimento delle proprietà e degli abitanti nei territori bolognesi, e così risultarono:
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    Il 5 agosto dell'anno successivo l'Italia fu mossa da una grave guerra. Il Regno di Aragona, già possessore delle terre meridionali prese dal Regno di Napoli, attaccò il Ducato di Camerino insieme ai bretoni e a Navarra per il trono, che secondo Alfonso VI doveva essere suo. A supporto dei Varano intervennero Firenze e Rimini.

    A novembre furono iniziati i lavori dei nuovi tribunali vicariali di Pisa e Siena.

    Le nobili famiglie bolognesi come gli Isolani, i Gozzadini, gli Aldrovandi e i Pepoli dopo aver promesso di non intrufolarsi negli affari di stato chiesero ad Annibale II di ricevere qualcosa in cambio. Alla maggior parte delle famiglie senatorie bolognesi vennero donati nuovi terreni (di cui alcuni già estromessi a loro per le riforme agricole) e venne pagato un indennizzo totale di 80 ducati.
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    Annibale II nel 1498 fece alcune riforme militari: passò da un esercito di contadini addestrati a compagnie di Condotta sotto il comando di Capitani di Ventura pagati dallo Stato. Inoltre i vecchi obici furono sostituiti da più efficienti colubrine.
     

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