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1 Maggio 1942 : quale strategia per il Dai Nippon Teikoku ?

Discussione in 'War in the Pacific: Admiral Edition' iniziata da rob.bragg, 4 Giugno 2013.

  1. blizzard

    blizzard Moderator Membro dello Staff

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    Dal punto di vista del gioco (quindi non storicamente parlando) in caso di PBEM credo sia utilissimo per il Giappone occupare la costa nord dell'Australia in quanto non é facilmente rioccupabile via terra dagli alleati per la difficoltà di far affluire i supplies. Rappresenta inoltre un trampolino di lancio troppo vicino alle DEI e quindi troppo strategicamente importante per essere lasciato agli alleati. Tieni presente che i B29 potrebbero colpire diversi campi petroliferi a Sumatra e nel Borneo partendo da basi nel nord Australia per dare l'ideea di quanto é vicina al cuore dei possedimenti giapponesi.
    In caso di partita contro l'AI per non annoiarti potresti puntare a una delle conquiste che sono state studiate dal comando Giapponese per la fase 2 :India o Australia.
     
  2. rob.bragg

    rob.bragg

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    Durante la pianificazione della cosiddetta 'Fase 2', lo Stato Maggiore della IJN sottopose ben cinque differenti ipotesi al 'Daihon'ei' (Quartier Generale Imperiale - massimo organo delle FFAA nipponiche), tra le quali :

    a) Operazione Anfibia a Ceylon : scartato per l'opposizione del IJA, che non poteva/voleva destinarvi le forze necessarie ... (con motivazioni abbastanza 'capziose')

    b) Operazione Anfibia sulla costa nord-orientale dell'Australia : scartato per l'opposizione del IJA, che non poteva/voleva destinarvi le forze necessarie (stima : troppe divisioni ...) e non ne comprendeva / condivideva gli scopi ...

    c) Attacco e sbarco nelle Hawaii : scartato per l'opposizione del IJA, che non poteva/voleva destinarvi le forze necessarie (stima : almeno 3 divisioni) oltre che per :
    - l'insufficienza di mezzi di trasporto ... (un 30/50% delle navi da trasporto usate durante le operazioni anfibie della 'Fase 1' fu ritirato e riassegnato a normali compiti di trasporto a favore della madrepatria, pena l'incapacità di mantenere lo sforzo bellico) ;
    - la valutazione che la 'Flotta Combinata' non avrebbe potuto avvicinarsi a sufficienza per appoggiare tale sbarco, a causa della massiccia presenza di forze aeree USAAF, basate a terra ...

    In pratica l' Esercito aveva potere di veto sulle operazioni della Marina, non essendo mai disponibile a garantire le forze minime necessarie e la Marina non aveva un 'Marines Corps' di dimensioni significative e sufficienti. L' Esercito, per le operazioni nel Pacifico del Sud (della primavera 1942), dopo lunghe e animate discussioni, concesse l bellezza di ... 1 (UNO) reggimento !

    Non volendo accettare una strategia difensiva, Coral Sea e Midway furono le conseguenze di una pianificazione che voleva rimanere offensiva, ma che nel Pacifico Occidentale e Centrale poteva contare sulle forze della sola Marina ... , il che escludeva qualsiasi ulteriore massiccia operazione anfibia ... con tutte le contraddizioni strategiche ed operative che ne seguirono ...
     
  3. Armilio

    Armilio

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    Quello che dici sul perimetro difensivo giapponese è vero Rob, però c'è da dire una cosa: mantenere l'iniziativa è una cosa importante. Una volta che i Jappo si fossero ritirati nel loro perimetro difensivo per un po' sarebbe stati a posto; ma avrebbero avuto più chance di vincere la guerra? Se partiamo dal presupposto che tanto i giappo avrebbero perso la guerra in ogni caso mbeh, allora la cosa migliore era che neanche iniziassero la guerra. ;)
     
  4. rob.bragg

    rob.bragg

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    Infatti, 'mantenere l'iniziativa' fu l'unica ragione che spinse Yamamoto a voler continuare ad agire offensivamente; ma la dottrina navale giapponese e la Marina Imperiale erano fondate e disegnate su una 'strategia difensiva stratificata', fin dai tempi di Tsushima; dottrina che prevedeva la 'battaglia navale risolutiva' quale ultimo elemento operativo di una campagna navale volta a ridurre (per attrito) e poi distruggere una flotta avversaria (di dimensioni maggiori ... !) in avvicinamento verso il Giappone ... ed in base alla quale tutte le navi ed i mezzi erano stati disegnati e concepiti ... incluso le Yamato ...

    In ognii caso, l'obiettivo nipponico non era di 'vincere la guerra', ma di portare gli USA ad un tavolo di trattativa ... ;)
     
  5. GyJeX

    GyJeX

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    Ma dico... Se vuoi ottenere una vittoria al tavolo delle trattative ci vai con qualcosa di grosso in mano, e fino a maggio la cosa più grossa e americana che avevano tra le mani erano le Filippine, la caduta di Singapore alla velocità della luce, a momenti faceva cadere il governo inglese! La fine delle filippine a gennaio-febbraio cosa avrebbe scatenato in patria ? Sicuramente l'epopea di Bataan e Corregidor non ci sarebbe stata... Che cavolo ci mandi un generale come Homma, intelligente come un sasso e con la fantasia di un bradipo, incapace persino di mantenere coeso il suo stato maggiore...
     
  6. Armilio

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    Ok, ma onestamente, anche cercando di non ragionare a posteriori che è sempre più facile, avresti mai pensato di portare gli USA al tavolo di una trattativa chiudendoti a riccio nel tuo perimetro difensivo, dopo lo smacco che gli avevi fatto a PH? :)
     
  7. GyJeX

    GyJeX

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    beh, nei giorni subito dopo Singapore ci furono contatti diplomatici orientati alla pace tra inghilerra e giappone. Pensa se l'intera guarnigione delle Filippine fosse stata spazzata via entro febbraio... Tutto il bombardamento psicologico costruito dall'ufficio relazioni di Mc Arthur sull'epopea di Bataan e Corregidor non ci sarebbe stato, niente paginoni di giornali dedicati agli eroi etc...
     
  8. blizzard

    blizzard Moderator Membro dello Staff

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    Mi sono fatto l'impressione che gli Americani non si sarebbero seduti al tavolo delle trattative comunque, penso che l'avrebbero fatto solo se fossero stati in ginocchio e obiettivamente i Giapponesi non avrebbero avuto molte carte per metterceli.
    per i nazisti é un discorso diverso, stavano già progettando l'attacco agli USA con bombardieri oceanici, bombe atomiche, CV, ecc... Nel '41 convinti che la guerra in europa era ormai vinta avevano spostato il focus industriale dagli armamenti terrestri ai cantieri navali in chiave anti-USA. Salvo poi scoprire che la sconfitta dell'Urss non era così facile e scontata e fare marcia indietro precipitosamente...
    Non credo che la strategia Germany first sia stata fatto a caso, in fondo erano stati i Giapponesi ad attaccare gli Usa non i tedeschi, per gli americani sarebbe stato più naturale una strategia Japan-first. gli USA avevano Però capito che i Giapponesi non avrebbero potuto portare la minaccia ad un livello troppo elevato e piú di tanto non avrebbero fatto o potuto fare mentre i tedeschi avevano i mezzi e le intenzioni di rendere qiesta minaccia reale.
    Per costringere gli USA alla trattativa i Jap avrebbero dovuto conquistare Los Angeles
     
  9. blubasso

    blubasso

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    Beh sono sostanzialmente d'accordo con te. Non ho conoscenze storiche profonde ma gli USA erano entrati in guerra da non moltissimo e non credo che una Nazione cosi' grande si arrenda l'anno dopo, o dopo un paio di anni. Gli Usa non sono El Salvador, che probabilmente la nave piu' grande che avevano era un vecchio CL...
    Sento spesso parlare dell'opinione pubblica. Quella la manipoli. Abbiamo visto tutti cosa e' successo in Vietnam 20 anni dopo: nonostante tutte le proteste e il movimento Hyppie gli americano hanno continuato a mandare truppe a farsi massacrare.
    Ripeto che le mie conoscenze storiche sono davvero scarse ma io mi sono fatto quest'impressione.
     
  10. GyJeX

    GyJeX

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    Gli USA sono una democrazia, quanti uomini può perdere una democrazia prima che la popolazione decida che sono stati abbastanza ? In quanto tempo ? I 6 mesi di combattimenti nelle Filippine hanno dato il tempo alla popolazione di trovare degli eroi che dimostrassero che i giapponesi non erano invincibili, ma senza Bataan e Corregidor quali altri eroi avrebbero avuto a disposizione ? Se la campagna delle Filippine fosse terminata alla velocità di quella malese il mito dell'invincibilità giapponese sarebbe rimasto intatto e vaglielo poi a spiegare all'americano medio che la guerra è giusta e che nel pacifico ci sono eroi che combattono e hanno bisogno di tutto il sostegno della popolazione... L'americano medio avrebbe fatto spallucce e avrebbe pensato: "che senso ha continuare... Tanto ci sono 4000km di mare tra i giappo e la costa ovest..." E a rigore, quando Bataan e Corregidor ancora resistevano, il mito dell'eroe americano che combatteva per la libertà delle Filippine, così ben gestito dall'ufficio relazioni di McArthur, si stava trasformando in una immane gatta da pelare per la usnavy, con la popolazione che puntava i piedi per una missione di soccorso "a tutti i costi", sarebbe stata una catastrofe. Diciamo che gli è andata fin troppo bene a Roosvelt...
     
  11. rob.bragg

    rob.bragg

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    Qualsiasi discorso ‘strategico’ sulla possibile evoluzione della guerra nel 1942 deve essere inquadrato in uno scenario molto più ampio, che, IMHO, era definito da tre elementi chiave.

    a) la ‘Carta Atlantica’ (alla quale seguirà la ‘Dichiarazione delle Nazioni Unite’, del 1 gennaio 1942) : voluta fortissimamente da Roosevelt e sottoscritta da USA e GBR nell’ agosto 1941 (3 mesi prima di PH !!!), a cui man mano si accodarono tutte le nazioni occidentali : era il 'Manifesto' di un mondo nuovo e diverso, ‘americano’, liberista, anti-colonialista (!!!); questo era il ‘grande disegno’ di fondo; la guerra mondiale solo lo strumento.

    b) la strategia ‘Germany First’ : era la migliore manifestazione di quale fosse la percezione del pericolo maggiore. Il Giappone poteva conquistare mezza Asia, ma gli USA – nel medio periodo – l’avrebbero comunque disintegrato … L’unica vera minaccia era la Germania, con la sua ricerca scientifica e tecnologica, ed in particolare la sua fisica nucleare, che allora era più avanzata di quella anglo-sassone … Alla Germania non poteva essere concesso ‘tempo’ !

    c) la società americana del 1940 : non era quella degli anni ’60, del Vietnam. Veniva dal decennio della grande crisi, da sacrifici e crisi, non dal boom economico e dall’ 'American Dream’. Non ci sarebbe mai stata nessuna contestazione; la guerra - con la macchina propagandistica a pieno regime - non solo mobilitò gli animi, ma creò piena occupazione, produzione industriale crescente (a tassi incredibili), e - soprattutto - disegnò il perimetro socio-culturale del nuovo ‘sogno americano’ … I G.I., in Europa, divennero i liberatori, ma anche e soprattutto i rappresentanti di un nuovo modello di cultura e società …


    Gli USA avevano il ‘grande disegno’, lo strumento per realizzarlo (la guerra mondiale) e sapevano quale fosse l’unica reale pericolo : non si sarebbero fermati davanti a nulla; la loro superiorità economica ed il loro 'isolamento geo-fisico' (in un era pre-ICBM) erano tali da consentirglielo. Non ci sarebbe stata nessuna battaglia persa in grado di modificare questa strategia.

    Penso che nessuno (tranne forse il solo Churchill, che, da mezzo americano, barattò coscientemente il futuro dell'Impero britannico con la sopravvivenza della Gran Bretagna) allora lo comprese chiaramente; sicuramente non i giapponesi e nemmeno la Germania di Hitler, troppo concentrata sul proprio 'Drang nach Osten' ...
     
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  12. blizzard

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    Gran bell'intervento Robb, zeppo di informazioni interessanti che non sapevo.
    Mi viene quasi da dire che la migliore mossa strategica che i Giapponesi potessero fare era di ... contribuire a far vincere i tedeschi. Nell'inverno '41 i Sovietici hanno salvato Mosca, e probabilmente la guerra, con le famose divisioni siberiane richiamate in fretta e furia dall'oriente. Se i Giapponesi non avessero firmato il patto di non aggressione con i russi oppure non l'avessero rispettato aggredendo l'Urss alle spalle la Germania avrebbe avuto una seria chance di sconfiggere i sovietici. E a quel punto la Germania avrebbe potuto spostare tutto il peso delle sue armate contro gli Inglesi già malconci.
    Witp per dare una chance al giocatore Giapponese e rendere più giocabile il gioco la Matrix ha inventato il discorso dei punti vittoria che a questo punto sembrerebbe non avere molti legami con la realtà
     
  13. Lirio

    Lirio

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    Tutto molto interessante.
    Ho una domanda ed un dubbio.
    La domanda è: giocando a witp ae da alleato, mi sembra sia quasi impossibile per i giapponesi conquistare pearl harbour. E nella realtà?
    Il dubbio è: leggendo la storia della guerra mondiale di winston churchill (che ho ancora nei 6 volumi in libreria, non chiedetemi a che pagina e in che volume perchè l'ho letta anni fa) ricordo chiaramente una cosa: ci sono decine di lettere in cui il buon winston piange in cinese per avere l'aiuto americano. Non ho avuto l'impressione che gli USA fossero così propensi ad entrare in guerra, se non ci fossero stati tirati per i capelli dai giappo.
    Sicuro Rob che questo grande disegno imperialista americano fosse antecedente e non successivo a pearl harbour?
    Chiedo senza alcuna vena polemica, solo per ignoranza.
     
  14. blizzard

    blizzard Moderator Membro dello Staff

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    Leggendo qua e là mi sono fatto l'impressione che ci sia stata un'evoluzione della strategia americana prima di PH. Con la legge affitti e prestiti all'inizio gli Usa hanno ceduto 50 vecchie DD agli inglesi, bagnarole in disarmo della prima guerra mondiale in cambio dell'affitto di n basi soprattutto nella zona dei caraibi e dintorni. Le DD erano messe così male che dopo pochi mesi
    ne restavano solo 30 operative. Insomma un affare solo per gli americani.
    Churchill fece ben presente a Roosevelt che in caso di sconfitta inglese i tedeschi si sarebbero impossessati di tutte le colonie inglesi tra cui quelle nel mar dei caraibi, ponendo una devastante minaccia al controllo del canale di panama, vitale per i traffici americani e soprattutto ad un passo dagli usa stessi.
    Questa presa di coscienza avrebbe fatto cambiare atteggiamento agli Usa che con i successivi affitti e prestiti sarebbero stati molto piú generosi con gli inglesi.
     
    Ultima modifica: 5 Agosto 2013
  15. supertramp

    supertramp

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    Per quel che ne so io le condizioni imposte ai jap da parte USA per ritirare l'embargo petrolifero erano inaccettabili; erano un'icamente una provocazione ai giapponesi.
    Che non volessero entrare in guerra: basta guardare tutte le provocazioni (ampliamento delle loro acque "costiere", in modo che i convogli corressero meno pericoli) e la relativa neutralità (attacchi ai SS tedeschi per esempio) nella battaglia dell'Atlantico.
     
  16. rob.bragg

    rob.bragg

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    Guarda le date. La 'Carta Atlantica' è dell'agosto 1941 e con essa Roosevelt ridisegnava le regole ed il potere per il mondo intero; la GBR accettava di fatto la fine dell'Impero, nell'immediato dopoguerra ed una condizione di 'parternariato' nei confronti della ex-colonia che si auto-proclamava superpotenza futura. La ‘Dichiarazione delle Nazioni Unite’ e gli 'Accordi di Bretton Woods' furono solo naturali conseguenze.

    La 'Seconda Guerra Mondiale' di Churchill non è un libro di storia, ma sono delle memorie, peraltro scritte con il chiaro scopo di giustificare alcune controverse decisioni e autocelebrare la grande vittoria ...

    I nipponici non avrebbero mai potuto conquistare le Hawaii. Midway fu concepita come operazione di invasione preliminare ad un possibile successivo passo verso Ohau e PH, e nonostante le dimensioni microspopiche degli atolli e delle loro guarnigioni, decretò la fine della Kido Butai ... Le Hawaii erano al di là delle capacità di attacco anfibio e di supporto navale della IJN, anche all'apice della sua potenza ...
     
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  17. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Un conto è l'opinione pubblica e un conto sono le strategie del Governo USA.
    Inizialmente all'opinione pubblica americana della guerra in Europa interessava molto poco, dopo PH c'erano le code per arruolarsi.
    Il Governo USA vedeva Giappone e Germania come una forte minaccia ai propri interessi, d'altronde la bellicosità della Germania di Hitler e del GIappone, a parole e nei fatti, erano evidenti anche ad un cieco ben prima del 1941...

    Da quello che avevo letto, non chiedermi dove perché non mi ricordo, ci sono alcuni d'accordo con la tesi di Gygex *MA* eliminando l'attacco a PH.
    In altre parole, secondo questa tesi, se i Giapponesi avessero mantenuto un basso profilo limitandosi ad un attacco alle Filippine + DEI ed evitando l'attacco senza DoW a PH, sarebbe stato forse possibile portare al tavolo di pace gli USA anche senza una resa incondizionata nipponica.
    Conoscendo i due contendenti, è molto tirata IMHO...

    Ciao
     
    Ultima modifica: 9 Agosto 2013
  18. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Su Midway, per quanto le mie conoscenze in ambito militare siano piuttosto scarse, concordo con te sull' "inutilità" dell'operazione in un'ottica strategica.
    Al di là della necessità di mantenere una strategia offensiva, l'unica altra ipotesi che mi viene in mente per giustificare la decisione di attaccare Aleutine e Midway è la volontà da parte dei vertici militari giapponesi di mettere in sicurezza "perimetro nord" da un'eventuale offensiva alleata. Francamente non ricordo se su una decisione in questo senso può avere influito il Doolittle Raid su Tokyo dell'aprile del 1942 (il raid ebbe un effetto del tutto trascurabile in termini di danni arrecati ma sicuramente impressionò i vertici militari Giapponesi).
    Peraltro, come hai giustamente fatto notare, anche se l'azione di Yamamoto a Midway fosse riuscita nella sua interezza, magari con la perdita di qualche CV USA, avresti comunque avuto:
    1. l'impossibilità di proseguire verso PH: come hai giustamente fatto notare nella realtà la IJN non aveva la possibilità di rendere non operativa la grande base americana e un tentativo di invasione delle Hawaii avrebbe avuto una probabilità di finire in modo disastroso molto più alta rispetto a Midway;
    2. grande difficoltà di rifornire le nuove conquiste: Midway è molto vicina a PH e sarebbe stata molto semplice per gli USA da isolare, le Aleutine hanno un clima orribile per larga parte dell'anno, rifornire e tenere in operatività gli aerei in quel clima sarebbe stato difficilissimo.
    3. il rafforzamento delle posizioni di King (come hai già scritto), che avrebbe chiesto e probabilmente ottenuto un ridimensionamento della strategia "Germany first": sarebbe stato un bene per la Germania, ma un male grosso per il Giappone.
    Su il mar dei Coralli - Port Moresby invece non sono tanto d'accordo sul ritenerla un'operazione errata. PM è stata una spina nel fianco dei giapponesi. Nel momento in cui USA ci avessero messo i loro quadrimotori, avrebbero potuto tranquillamente minacciare la principale base giapponese nella zona (Rabaul) e spostare gli equilibri di forza nella regione in favore degli americani.
    A mio avviso l'idea di tentare di espandersi nelle Salomone e Nuova Caledonia non è stata sbagliata dal punto di visto strategico.
    Port Moresby può essere presa in ottica preventiva, ovviamente sarebbe stata difficilmente difendibile, per cui sarebbe stata difesa solo il necessario. Stesso discorso per Noumea.

    Ciao.
     
    Ultima modifica: 9 Agosto 2013
  19. rob.bragg

    rob.bragg

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    Questa peraltro era - nella primavera 1941 - la tesi sostenuta da Nagano (Capo S.M. IJN) e dello Stato Maggiore della Marina, che ritenevano perfettamente possibile una operazione contro le DEI senza attaccare PH e le Filippine e senza entrare in guerra direttamente contro gli USA, lasciando quindi a Washington il problema di superare le resistenze degli isolazionisti interni : e sarebbe stato interessante vedere cosa si sarebbe inventato Roosevelt ...

    Ma Nagano venne bypassato da Yamamoto (suo sottoposto, comandante della 'Flotta Combinata', non della IJN), appoggiato da altri circoli politici e militari che spingevano per lo showdown. Di certo le varie iniziative diplomatiche americane - che avevano il sapore del ricatto - non favorirono le posizioni di Nagano. E gli americani sapevano perfettamente cosa stessero facendo e perchè ...

    Da un punto di vista puramente militare, la conquista delle Filippine non era strettamente necessaria e l'occupazione delle DEI avrebbe potuto avvenire via Indocina - Formosa con il supporto della Marina.

    Midway (Operazione 'MI') fu un non senso strategico e il fallimento totale ne fu il degno coronamento.

    L'unico vero scopo di Yamamoto era quello di costringere la US Navy alla 'battaglia decisiva', concetto che era alla base della dottrina navale giapponese, ma in ottica difensiva, non offensiva (e con modalità ben differenti). Per ottenere questo obiettivo poteva essere sufficiente anche SOLO la 'minaccia di una invasione' degli atolli; non era necessaria una vera invasione e quindi - soprattutto - non era assolutamente necessario impegnare la 'Kido Butai' direttamente nel supporto di una operazione anfibia, nella totale carenza di intelligence relativa ai movimenti delle Carrier TF americane. Di per se, tra l'altro, l'occupazione di Midway avrebbe aggiunto pochissimo al perimetro difensivo giapponese.

    La contemporanea operazione 'AL' (Aleutine) aveva ancora meno senso, perchè andava contro uno dei principi base della strategia, la concentrazione delle forze, senza alcun ritorno significativo. Invece da fungere da diversivo, rappresentò unicamente una inutile dispersione di forze giapponesi.

    L'Operazione 'MO' (Mar dei Coralli - PM - ecc.) era troppo ambiziosa per le forze coinvolte e contemporaneamente dispersiva rispetto all'Operazione 'MI' (che era dichiaratamente l'operazione principale) che doveva iniziare a poche settimane di distanza, con un timetable che non prevedeva inconvenienti e con le due CV (Shokaku e Zuikaku) che avrebbero dovuto appoggiare l'operazione, con un margine temporale bassissimo, e rientrare di corsa in Giappone per riunirsi alla 'Kido Butai'.

    Alla fine Yamamoto rimase con un pugno di mosche - proprio perchè le forze coinvolte erano insufficienti agli obiettivi - e perse le due CV, che erano fondamentali (lo sapeva perfettamente) per la 'battaglia decisiva' che si sarebbe dovuta svolgere da li a poche settimane nel Pacifico Centrale. La Battaglia di Midway avrebbe potuto avere esiti ben differenti se la 'Kido Butai' avesse schierato tutte e sei le CV e magari anche un paio delle CVL, spedite nelle nebbie delle Aleutine.

    Il fatto che Yamamoto, dopo il Mar dei Coralli, si rifiutò anche solo di rinviare di un mese l'Operazione 'MI' , per aspettare il completamento della linea della 'Flotta Combinata' (cioè il ripristino delle capacità di Shokaku e Zuikaku) prima della 'battaglia decisiva', è indicativo della confusione strategica (o arroganza strategica) che permeava il comando della IJN. I risultati non furono che il degno coronamento di una pianificazione così assurda. Perfino la sua presenza in mare a bordo della Yamato, ma a centinaia di miglia dalla forza principale, era un non senso, perchè perse totalmente - ed inutilmente - la capacità di comunicare (per mantenere il silenzio radio) con Nagumo e contemporaneamente era troppo lontano per poter influire direttamente sul corso delle operazioni.
     
  20. blubasso

    blubasso

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    E questo conferma la mia personale teoria sulle battaglie e guerre: non vince mai il più bravo, ma solo chi sbaglia di meno...
     

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