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waterloo secondo voi perchè?

Discussione in 'Età Moderna' iniziata da Fieramosca, 30 Maggio 2006.

  1. Gatto rognoso

    Gatto rognoso

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    mmhh.. Erik Durschmied ? Eroi per caso, per forza, per sfiga.. o per qualsiasi altro motivo possa essere usato per scrivere un best seller :)
     
  2. abba

    abba

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    :confused::confused::confused::confused::confused::confused:
     
  3. Gatto rognoso

    Gatto rognoso

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    Dopo il primo tomo, anche interessante, se vogliamo, c'è stata la valanga dei seguiti.. ne ho diversi..
    E. Durschmied. Inviato di guerra che si è messo a scrivere racconti di battaglie per il grande pubblico.. Infiocchetta il racconto alle volte fino ai limiti del ridicolo ma, a parte questo, ci sa fare..
    Come lettura d'intrattenimento è valida.
    Io la storia dei chiodi e dei cannoni l'ho trovata qui..
     
  4. abba

    abba

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    :eek:fftopic: com'è il libro, interessante?? Mi aveva incuriosito vedendolo in libreria....!!
     
  5. Gatto rognoso

    Gatto rognoso

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    Sono tutti "interessanti" (al momento ne sto proprio leggendo uno: "Il generale inverno. Come il clima ha influito ecc. ecc. o_O) Se ne fa un altro però lo vado ad aspettare sotto casa con un badile in mano :D
    Però devi tenere conto che non è come leggere un libro "di nicchia", per appassionati. E' roba per il grande pubblico. Fatta anche bene a mio avviso (io non sono certo un fanatico del genere e men che meno un esperto) ma comunque molto "facile", non so se mi spiego..
     
  6. abba

    abba

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    Grazie!!! ;)
     
  7. Gatto rognoso

    Gatto rognoso

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    :eek:fftopic: ..e dato che abbiamo sbracato..
    ..e dato che il revisionismo storico mi intriga e spesso ci azzecca pure..
    ..e dato che è pure bellino per quanto concerne gli aspetti politici che precedono (e seguono) i botti..

    [​IMG]

    IL MITO DELLA GUERRA BUONA
    Gli Usa e la Seconda Guerra Mondiale

    Jacques R. Pauwels
    € 14.46
    Ed. Datanews

    La "guerra buona" non esiste. Questo studio, ricco di una documentazione unica per rigore e ampiezza, dimostra in modo inconfutabile come alla base dell'intervento Usa nella Seconda Guerra Mondiale non vi fosse esclusivamente l'obiettivo di abbattere il nazifascismo, ma anche e sopratutto l'esigenza del capitalismo americano di rafforzare
    il suo sistema produttivo e la sua influenza mondiale dopo la crisi degli anni trenta. Si pongono qui le basi della globalizzazione dei nostri giorni in una linea di coerenza che attraversa la Guerra fredda e poi la caduta dell'Urss. Una lettura nuova, provocatoria del ruolo degli Usa nella Seconda guerra Mondiale, che fa comprendere meglio l'attuale dottrina della guerra preventiva e lo stesso futuro di un mondo dominato da una sola superpotenza economica e militare.

    Jacques R. Pauwels, nato in Belgio,vive in Canada dal 1969. Insegna storia europea nelle Università di York, Waterloo e Toronto. Ha pubblicato, tra l'altro, Womens, Nazis and Universities (Greenwood Press, 1984).


    FINE SPUTTANAMENTO DEL THREAD.
    nott..!!

     
  8. abba

    abba

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    :approved::approved::approved::approved:

    ottima segnalazione!!!!

    :eek::eek::eek:
     
  9. warlord

    warlord

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    Waterloo

    Forse ripeto quello che altri hanno già scritto...ritengo che la sconfitta di N. a Waterloo dipenda da una serie di cause, a posteriori si tratta di errori evitabili, ma calati nella realtà della campagna sfido qualcuno a vincere a Waterloo. Con questo non voglio dire che la vittoria delle Potenze Reazionarie fosse inevitabile, solo che l'origine della sconfitta forse va ricercata nella mancata distruzione dell'armata prussiana a Ligny. Se vi é capitato di leggere il libro di Chandler sulle campagne napoleoniche ricorderete che un corpo marciò tra Ligny e Quatre-bras senza intervenire in nessuno dei due scontri. Se invece avesse colpito i prussiani questi avrebbero avuto perdite maggiori e non avrebbero potuto ricongiungersi agli anglo-olandesi, e N. nonostante tutto avrebbe battuto il generale sepoy. Secondo me bisogna anche ricordare che N. non era semplicemente un generale, ma anche un capo di Stato e tutte le sue decisioni militari risentono di questa limitazione (che dal punto di vista della gestione delle risorse nazionali era un'opportunità).
     
  10. panzerJager

    panzerJager

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    Ciao a tutti, essendo la storia militare del periodo napoleonico una mia passione non ho potuto fare a meno di cominciare a postare proprio in questo topic.

    Personalmente ritengo che le colpe della sconfitta francese siano principalmente da imputare a Napoleone: benchè per la campagna del 1815 avesse realizzato un piano strategico molto brillante, è innegabile che la sua abilità come generale stesse decadendo. L'Imperatore si comportò in quelle ultime ore con arroganza, presunzione e testardaggine. Pose comandanti di second'ordine nei ruoli più delicati e sottovalutò in maniera grossolana tanto i prussiani quanto le capacità tattiche di Wellington, nonostante i ripetuti ammonimenti dei suoi sottoposti che già lo avevano combattuto in Spagna.
    Permise a Ney di lanciare tutta la cavalleria in una carica priva del supporto necessario a conseguire uno sfondamento decisivo, così come non si curò di esercitare un risoluto controllo sui suoi sottoposti: il principe Gerolamo trasformò un attacco diversivo in una più vasta operazione, d'Erlon fece adottare alla propria fanteria una formazione inadeguata, come detto Ney sacrificò la cavalleria, Grouchy venne mandato ad inseguire i prussiani troppo lontanto perchè potesse intervenire utilmente nello scontro con gli inglesi (una delle armi che avevano permesso a Napoleone di cogliere le sue strepitose vittorie era stata proprio quella capacità di concentrare velocemente i vari corpi d'armata prima della battaglia ottendendo così innegabili vantaggi di posizione e numerici).
    Significativo del "decadimento" è l'avvistamento, durante le prime ore della giornata, di alcune colonne in marcia verso Chapelle St. Lambert, una località posta a tre ore di marcia dall'ala destra francese: venne suggerito che si potesse trattare delle forze di Grouchy senza tener conto dell'ultimo dispaccio del maresciallo che, alle sei del mattino, informava di trovarsi ancora a Gembloux e prossimo a muovere ancora più a nord-est prima di piegare su Wavre. Se soltanto Napoleone si fosse chinato sulla carta a controllare col compasso le varie distanze, si sarebbe accorto immediatamente della natura delle truppe in avvicinamento: non potevano essere francesi, e infatti erano proprio le avangardie prussiane. Napoleone non stava lavorando con l'efficienza abituale in altri tempi. La reazione alla scoperta fu ancora più eclatante: nelle sue memorie l'Imperatore affermò di aver distaccato il VI corpo di Mouton (2 divisioni) a protezione del fianco minacciato senonchè quando le avanguardie nemiche sbucarono dal bosco di Frischermont le due divisioni del generale non erano in posizione per accogliere i prussiani. In realtà Napoleone non diede mai l'ordine di coprire l'ala destra a Mouton, bensì di appoggiare l'attacco del corpo di fanteria di d'Erlon sulla sinistra alleata (come affermato testualmente da Combes-Brassard e dalle memorie di numerosi comandanti di unità).
    Quello che Napoleone sperava, e su cui fondava le sue speranze di bloccare i prussiani, era l'intervento sul fianco di quest'ultimi da parte di Grouchy. A questo proposito era stato inviato un ordine apposito al maresciallo , ma ancora una volta tutto fondava su un presupposto: che una volta raggiunto Sart-à-Walhain Grouchy avesse immediatamente puntato su Chapelle St. Lambert invece che su Wavre, così gli era stato ordinato in precedenti ordini dall'Imperatore stesso. E' quindi di Napoleone la responsabilità dell'equivoco: soltanto lui, che conosceva gli ordini emanati da lui medesimo, avrebbe dovuto capire che per quella giornata Grouchy non sarebbe mai potuto comparire sul campo di battaglia in tempo da prestargli il necessario supporto.
    Il resto dello scontro si risolse in una battaglia frontale di logoramento in cui alla fine i francesi dovettero soccombere proprio per l'intervento prussiano sul fianco destro (dei trentasette battaglioni che l'Imperatore aveva pazientemente tenuto in riserva per tutto il giorno e che avrebbero dovuto dare il colpo di grazia agli esausti inglesi, e lo avrebbero fatto!, ben ventitrè erano stati distaccati per fronteggiare i prussiani).

    Perdonate l'eccessiva lunghezza ma desideravo dire la mia. Fermorestando che considero Napoleone il più grande dei generali, quel giorno di giugno le responsabilità del disastro imperiale furono tutte sue e non dei marescialli, a dispetto di come abilmente tentò di far credere nel momento in cui redasse le proprie memorie a Sant'Elena.

    Un saluto
     
  11. Ghienar

    Ghienar Banned

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    Benvenuto Panzerjager e complimenti per l'analisi storica che ci hai regalato!:approved:
     
  12. Giano

    Giano

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    quoto ghienar... cmq Benvenuto su NWI... e se ti andasse di scrivere qualche articolo:approved: meglio così:p

    ciao giano
     
  13. warlord

    warlord

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    benvenuto

    Benvenuto Panzerjager.
    Il tuo post sulle cause della sconfitta di N. a Waterloo é molto ben scritto, ed esaminando lo svolgimento tattico della battaglia non si può che condividere. Anche se più in generale resto del mio parere che se la vittoria a Ligny due giorni prima fosse stata sfruttata, in qualunque modo i francesi avesso combattuto a Waterlo, avrebbero vinto cmq.
    Giusta l'osservazione che in ogni caso la responsabilità degli insuccessi é sempre e comunque del comandante.
    Visto che sei un appassionato del periodo, volevo chiederti se hai un Maresciallo che preferisci.
     
  14. Caronte

    Caronte

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    Molti attribuiscono la sconfitta anche alle condizioni di salute di Napoleone che gli impedirono di pensare lucidamente.
     
  15. panzerJager

    panzerJager

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    Grazie per i complimenti!
    Per rispondere a Warlord non ho preferenza per nessuno in particolare, li ammiro tutti per come seppero distinguersi fino a ricevere l'agognato bastone da maresciallo! Te invece ?
    Infine quoto Caronte, fu proprio la decadenza del suo fisico e del suo spirito a far commettere a Napoleone quegli errori..

    un saluto
     
  16. skuby

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    Anche se non sono warlord, i miei preferiti sono Davout e Lannes e tutto sommato per qualche tempo anche Soult.
    Per quanto riguarda Waterloo, effettivamente già dare il comando per l'inseguimento dei Prussiani a Grouchy può essere considerato un errore di Napoleone, probabilmente una mancanza di lucidità.
     
  17. warlord

    warlord

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    I miei Marescialli favoriti sono Davout e Massena (si considerava Deasaix, morto a Maregno, come un vero talento, ricordate?).

    Vorrei aggiungere che oltre tutti problemi fisici e le ingiustificate leggerezze di N. nella Campagna del Belgio si dovrebbe aggiungere che lui non era lì solo in veste di comandante ma anche in quella di capo di Stato, e che certe nomine che si rivelarono infelici (Soult come Capo di Stato Maggiore, Ney e Grouchy come comandati d'ala, l'incompetente Gerolamo), come suggerisce David Chandler, potrebbero essere state dovute a ragioni politiche.
     
  18. ghost

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