Viva Tupac Amaru!

Prologo
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Oggi in biblioteca ho fatto una strana scoperta. Stavo cercando dei catasti della zona si Sao Vicente, quando mi sono imbattuto in uno strano libretto, con il seguente titolo: "Storia della civiltà Europea in America Latina".
In piccolo, sulla costa del libro, era però segnato questo titolo:

"ñawpakamay qhichwa Inca"
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Dopo alcune ricerche, sono riuscito a decifrare questa scritta. Significa, su per giù, "Storia del Popolo Inca".
Non ho mai sentito parlare di un tale popolo, ho sempre creduto che qui, prima dell'arrivo di noi europei, ci fossero solo pochi villaggi di selvaggi. Non posso credere che ci fosse un popolo unito che avesse così tanta autocoscienza da scrivere una storia di sé.

Fortunatamente il libro non è tutto scritto in quella strana lingua, ma in un misto di spagnolo e portoghese. Almeno potrò leggerlo quasi facilmente. Ho iniziato a scorrere l'opera, che è così suddivisa:

1. L'alba (1250 - 1399): in questa sezione sono narrate le origini mitiche e storiche di questo misterioso popolo Inca. A giudicare dalle date proposte, questi Inca avevano coscienza di sé già dal 1250, quando molte delle nazioni europee ancora non esistevano! Non credo che questo sia proprio possibile.
2. L'apogeo (1399 - 1514): in questa sezione il misterioso storico tratta del periodo d'oro della sua civiltà. Pare che in quel periodo fossero un Impero egemone in America Latina, sulle Ande. Mi sembra sempre più difficile credere che questo popolo sia esistito e poi sia scomparso, senza lasciare traccia.
3. L'espansione (1514 - 1573): questo è il capitolo più controverso. Dopo aver vissuto un secolo d'apogeo, gli Inca non si ritennero soddisfatti, ed iniziarono prima ad esplorare, poi a colonizzare gran parte dell'America Latina. Pare che il loro Impero (ormai è chiaro si tratti di un impero) si estendesse dalle Alte Ande fino alla Terra del Fuoco. Impossibile! All'interno di questo capitolo c'è un paragrafo con un titolo, alquanto ambiguo: "chisinku pay qunqapuynchismana". Il testo precedente lo presenta come una ricetta locale (come esempio della loro lingua). Il titolo dovrebbe però significare su per giù "L'alba che non dimentichiamo". Spero di poter capire meglio di cosa si tratti.
4. L'abbandono dei Padri (1574 - ): questa sezione è incompleta, per questo non so dirvi fino a che anno dovrebbe arrivare. La narrazione si interrompe nel 1609. Scorrendo velocemente, ho scoperto che in quegli anni gli Inca si iniziarono ad occidentalizzare, abbandonando la loro cultura e la loro religione per abbracciare il modo di vivere europeo.

Questo è quello che ho scoperto finora, appena inizierò la lettura di questo volume potrò darvi ulteriori informazioni.

José Gabriel Condorcanqui
Ricercatore di Storia dell'Università Nazionale Autonoma del Messico​

 

la partita procede, alcuni eventi interessanti:

• finisco l'occidentalizzazione e parto in quarta a recuperare militarmente le potenze europee;
• proprio quando il Portogallo si preparava a sferrare l'attacco (prima che io mi occidentalizzassi), ossia schiera flotta e armate ai miei confini, la spagna (mia amicona) decide di integrarlo allegramente (erano in unione personale), salvandomi;
• passano gli anni (siamo al 1648) e ora l'america del sud è divisa in due tra me e la spagna. sia io sia la spagna abbiamo un casus belli sull'altro. il fatto è che loro sono ancora 6 livelli tecnologici davanti a me (per quel che riguarda l'esercito)...

 

Prologo (parte II)​

La mia ricerca procede, oggi ho trovato il secondo (ed ultimo) volume.

1. L'abbandono dei Padri (1574 - 1617): questo è il completamento della sezione conclusiva del volume 1.
2. La lunga Rincorsa (1617 - 1702): sono sempre più sbalordito dal fatto che questa civiltà sia scomparsa nel nulla e condannata alla damnatio memoriae. Pare che in meno di un secolo siano riusciti a colmare la differenza tecnologica con le nazioni europee e addirittura (in certi campi) a superarle. In quel periodo l'America Latina era divisa in due: Spagna e Incas. Ed era come se fosse invece divisa tra Spagna e Gran Bretagna.
3. La Rivoluzione (1703 - 1706): un' intera sezione per spiegare cosa accadde in appena 3 anni. Ma che 3 anni! Il popolo Incas, ben prima di tutti i popoli delle nazioni cosiddette civilizzate (la rivoluzione americana è del 1775) prende consapevolezza dei propri diritti e si ribella al potere assoluto. In 3 anni quella parte di mondo è totalmente cambiata: da monarchia despotica si trasforma in Repubblica Amministrativa. Questo portò anche ad una seconda rivoluzione: gli ideali di libertà infatti resero consapevoli gli Incas della loro differenza con i colonizzatori europei. Per questo, abbandonarono tutti gli usi e costumi europei per tornare alla loro cultura e alla loro religione animista.
4. Ultima Sezione (1706 - 1822): di questa sezione ancora non sono riuscito a decifrare il titolo, stranamente scritto nella loro lingua: "apuskachay ch'utu puñurayachkaymana". Il resto della sezione è in ogni caso scritto nella loro lingua. Parla di come gli indigeni si sono coalizzati contro gli europei per cacciarli dalle loro terre. Di questi indigeni solo il nome degli Inca mi è ormai consueto, degli altri (Aztechi, Maya, Zapotechi, Creek, Irochesi, Shawnee) non ho mai sentito parlare. Ma anche degli Inca non avevo mai sentito parlare. Possibile che quelle che ci sono state descritte come terre selvagge e inabitate in realtà fossero culla di civiltà potenti come quelle europee? Comunque la coalizione aveva un compito impossibile: alla fine a lottare rimasero solo gli Inca. Che non solo resistevano, ma attaccavano. Riuscirono a cacciare i Portoghesi (dopo che si erano staccati dall'unione con la Spagna) dall'America Latina. Era la prima volta che un popolo indigeno riusciva a vincere una guerra contro degli europei. Era uno scacco che non potevano sopportare. Subito dopo iniziò la lunga guerra contro la Spagna. 50 anni di imboscate ed assedi lampo. Quando la Spagna era sull'orlo di collassare e gli Inca di riportare una storica vittoria, le altre nazioni europee si mossero per difendere i loro interessi. Nel 1815 scesero in campo, insieme alla Spagna, Milano, Gran Bretagna, Norvegia, Francia, Bretagna, Russia. Seguono i 6 anni più sanguinosi della storia degli Inca. Il loro esercito si difende e resiste eroicamente. Ma nulla può fare contro le potenze europee coalizzate.

E con questa sezione si chiude il secondo volume, pare che gli europei, offesi dall'intraprendenza e la consapevolezza degli Inca li uccisero tutti, e li condannarono all'oblio. Solo questi volumi sono sopravvissuti. Ora inizierò la traduzione, dal volume primo.

 

Molto intrigante come narrazione, non vedo l'ora di vedere il proseguo.

 

Per ora mi posso solo dare una notizia: questo è il primo AAR finito che mai sia stato prodotto, la partita è finita e devo solo scrivere.

 

Si, ma nel prologo ci hai spoilerato il finale... o forse no? xD

 

per nulla spoilerato, questa partita ha ancora molte sorprese, per voi.

 

Anche io finii un AAR

 

strano il cielo non si è ancora squarciato...

 

Tipo questa?

 

Ehm...