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[RTW-EB] - 272 A.C. Roma rivendica l'impero!

Discussione in 'Total War' iniziata da Maxim Hakim, 7 Aprile 2008.

  1. Maxim Hakim

    Maxim Hakim

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    Game: Rome Total War.
    Mod: Europa Barbarorum.

    Si comincia una nuova partita. Lo stato romano è forte e ben saldo nella penisola italica. Si eredita dalla gestione precedente una guerra contro il potente Regno d'Epiro. Il loro re vuole le terre della ricca Apulia, e Roma è ben determinata a non concedergli nulla.
    Le tribù padane sono altrettanto bellicose, ma per ora si preferisce dare la priorità alla situazione in Italia meridionale. Una volta sottomesse queste terre ed espulso il sovrano epirota, il campo di espansione sarà il settentrione della penisola.
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    Viene incaricato il governatore generale della provincia di Arpi, Caius Aurelius Cotta, di lasciare una guarnigione ridotta nella città e marciare verso sud con la legione. La sua forza è notevole: cavalieri, triari, principes e fanteria leggera ne sono il nerbo.
    Viene incrociata una pattuglia di opliti nemici nelle zone Lucane: sarà l'ultima provocazione che Roma subirà dal folle sovrano epirota.
    Si procede alla eliminazione totale: i nemici sono valorosi, ma Roma non teme nessuna forza avversaria. Il generale arringa le truppe prima dello scontro:
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    Violenta ma breve, la scaramuccia si conclude con una splendida vittoria: i romani celebrano il felice esito dello scontro pregustando altre vittorie!!
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    Ora è la volta di conquistare Taranto, la più ricca città sotto il controllo di Pirro, re d'Epiro. L'assedio si prolunga giusto il tempo di costruire due arieti e di far arrivare rinforzi dall'Etruria. Il destino della città è segnato. Si dà l'assalto sfondando su due lati le fortificazioni.

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    Le truppe affluiscono copiose nei varchi nonostante la violenta resistenza opposta dalle forze epirote.

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    L'estrema difesa si concentra nella piazza centrale di Taranto.

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    Alla vittoria e all'annessione di Taranto segue la riduzione in schiavitù di parte della popolazione, che viene dispersa nei vari insediamenti romani, in particolare ad Ariminium e Capua. Ma ora è necessario consolidare la ricca conquista: si procede alla richiesta di una pace con il sovrano d'Epiro, che accetta. Per ora non abbiamo volontà di espansione ulteriore dall'altra parte della costa. L'esercito di Pirro è inoltre ben armato e ha molte navi, mentre la nostra flotta è assolutamente insufficiente.
    La pace viene accettata: contemporaneamente a Taranto il governatore generale fa distruggere tutti i templi greci e gran parte delle infrastrutture greche.
    Viene riparata la fortificazione e viene costutuito un governo militare per annientare gli ultimi facinorosi. I nostalgici del vecchio ordine devono capire che ora questa terra è Roma.
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    Rapidamente si procede alla romanizzazione della nuova provincia. Per finanziare questa operazione e potenziare l'esercito si procede ad innalzare le tasse in tutte le città.
    Capua, una volta terminata la costruzione del nuovo porto, diviene il nuovo centro di produzione navale. Ben presto avremo una flotta di pentecontere che sfiderà chiunque nel Mediterraneo.
    Nel frattempo, una volta rinforzato l'esercito, si procede al prossimo colpo: la città ribelle di Reggio. Molti romani sono stati uccisi o cacciati da questa città, ed è assolutamente necessario ristabilire il prestigio di Roma.
    Sembra inoltre che il dittatore di Reggio abbia addirittura l'ambizione di costruire armi di distruzione di massa (no, aspè... questo mi sembra n'altro fatto... )
    Comunque si dà ordine alla stesso Cotta di riorganizzare l'esercito, gli vengono concesse altre truppe (vengono arruolati anche truppe sannite a Capua per la bisogna) e si pone sotto assedio Reggio.
    Le sue fortificazioni sono robuste, ma la tattica funziona ancora: si sfonda su due parti, ma i toxotai di Reggio fanno strage di una parte della cavalleria romana a colpi di dardi infuocati.
    Lo stesso governatore con la sua Guardia rischia di rimanere ferito nei furiosi scontri. Grazie a una coorte di equites appostata e fatta entrare in azione al momento opportuno alle spalle dei toxotai nemici si procede alla rimozione dell'ostacolo e all'avanzata rapida fino al centro città.

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    Reggio decide di non arrendersi e le sue forze si fanno sterminare fino all'ultimo uomo.

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    La rappresaglia per tale folle comportamento sarà violentissima. Roma non può permettersi debolezze.

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    Ora si procede alla romanizzazione della città. Vengono costruiti canali di scolo per le acque reflue, viene costruito un tempio a Cerere e molto altro ancora.
    Quali sono i vostri consigli? Se attacco la Sicilia c'è la possibilità che si guastino le relazioni con i Cartaginesi, e non siamo ancora in condizione di combattere una simile potenza sul mare. Una possibilità è il nord, in Gallia Cisalpina, contro gli Edui.
    Si decide per l'avanzata nel nord della penisola. Le fertili terre emiliane aspettano solo che Roma le fecondi! Si allestisce una potente spedizione al comando di Cnaevs Cornelivs Scipio Asina e si pone sotto assedio Bononia (Bologna).
    Si costruiscono gli arieti da assedio e si attacca. La palizzata eretta dai barbari non ferma le valorose truppe di Roma.
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    Le truppe penetrano nella città barbara, ma i combattimenti sono accaniti: i galli cisalpini sono veramente fanatici al di là di quello che ci si poteva attendere.
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    Alla fine la vittoria è completa. Si distruggono gli edifici barbari e si inizia la ricostruzione della città in maniera romana. Si preferisce non distruggere o saccheggiare in quanto la città è già enormemente provata e la campagna è bruciata e distrutta. Non si deve infierire.
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    Mentre si affrontano i problemi della romanizzazione di Bononia, si adocchia il prossimo obiettivo, Segesta, sulla costa ligure: è molto ben difesa e le truppe in mano ai liguri sono numerose e agguerrite, in particolare oltre alla fanteria pesante gallica sono presenti anche i valorosi cavalieri Liguri, armati di giavellotto.
    Dopo aver proceduto a rinforzare le truppe si decide di giocare d'astuzia: si riesce a infiltrare una spia all'interno della città: questa ci ragguaglia riguardo tutte le forze e gli edifici presenti.
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    Non solo, ma al momento dell'assedio, ci SPALANCA LE PORTE DELLA CITTA'!!!
    L'azione della spia ci ha evitato un lungo e penoso assedio di almeno 3 anni, si decide di attaccare immediatamente.
    Gli scontri sono certamente durissimi, ma ancora una volta Roma dimostra la sua ovvia superiorità.
    Il capo nemico cade morto, l'armata ligure sbanda, è il momento di incalzare e inseguire il nemico lungo le strade della città.
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    Il cuore della città è conquistato, il nemico sconfitto: le truppe festeggiano.
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    Ci si aspetta ora che il nuovo governatore proceda alla pacificazione della regione, ma non c'è tempo: notizie gravissime arrivano da sud. Due rivolte di schiavi stanno devastando il Piceno e la Campania. L'esercito viene richiamato in fretta e furia e grazie alle navi arriva in una sola stagione sul luogo.
    Dato che la truppa ha subito parecchie perdite e non è stato possibile rimpiazzarle, da Roma viene rinforzato il contingente con una coorte di nuovo tipo: gli equites campani!
    Qui dimostrano la loro efficacia contro i ribelli usando la tattica del Circolo Cantabrico: corrono a cerchio per disorientare i nemici e contemporamente lanciano i loro letali giavellotti.
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    La rivolta nel Piceno è domata: ora tocca agli schiavi campani arroccati tra Vesuvio e il mare (sarà l'antica Torre del Greco? ).
    Mentre si combatte, non manca un suggestivo panorama con il Vesuvio sullo sfondo....
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    Schiavi erano e schiavi torneranno!!!!
    Nel frattempo la famiglia cresce, la nostra piccola Messalina ha 16 anni. Ormai è donna a tutti gli effetti e tra i pretendenti viene scelto un giovane di belle speranze. Sarà un matrimonio fortunato, al ragazzo viene assegnato il titolo di governatore generale di Ariminium, in attesa di qualche incarico che lo porterà ancora più in alto.
    Una nube offusca però la felicità di Roma: Asdrubale il cartaginese marcia tra le nostre terre. Il suo intento non è chiaro, attraversa la penisola e si piazza nella provincia recentemente annessa di Liguria. Teoricamente Cartagine è ancora alleata di Roma, e i patti sono che i cartaginesi si tengono lontani dall'Italia mentre Roma evita di portare qualsiasi truppa in Sicilia. Messina e Siracusa sono stati-cuscinetto tra i nostri domini e quelli di Cartagine.
    Questa sortita è un vero e proprio affronto: cosa fare? Abbozzare e mantenere la pace o scatenare una guerra per così dire... punica?
    Certo che la tentazione di impadronirsi della Sicilia è enorme. Il grano di Messina, Siracusa e Lilibeo (quest'ultima direttamente cartaginese) renderebbe Roma indipendente dalle importazioni e arricchirebbe l'erario.
    Attendo consigli!
     
  2. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Molto interessante, però forse è meglio se metti i thumbnail da imageshack, che così grosse le immaigni son pesine da caricare :(

    Io risponderei alla provocazione occupando le città libere della Sicilia: niente guerra diretta, ma un messaggio molto chiaro :contratto:
     
  3. Maxim Hakim

    Maxim Hakim

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    Purtroppo me ne sono accorto solo adesso e non posso modificare quelle che ho già postato.
    Pazienza!
    Comunque se attacco le città libere siciliane, Cartagine entra in guerra automaticamente.
    E se è per questo, è considerato atto ostile anche solo far entrare un esercito in Sicilia oppure attaccare i pirati in acque siciliane (e il commercio ne soffre parecchio).
    E purtroppo non è possibile: si sta per ammassare truppe a Reggio per attaccare la Sicilia quando arriva un ambasciatore degli Edui (i Galli) che con fare intimidatorio rivendica la provincia di Segesta (Liguria) e un tributo di 500 mine a turno per 15 turni!!!!
    La mia risposta è questa: http://www.youtube.com/watch?v=EmOH5f1J1Uc
    La guerra a nord è inevitabile e quindi i piani bellicosi contro Cartagine vengono accantonati appena in tempo.
    Ed è un bene: gli Edui si portano appresso nella loro alleanza anche gli Alverni, bellicosissima nazione gallica di enorme potenza al di là delle Alpi.
    L'esercito viene riorganizzato e rapidamente, grazie alle navi, inviato nella pianura padana.
    Ora è il momento di attaccare Mediolanum, in cui già una nostra spia ha provveduto ad aprire le porte. Si arriva in inverno inoltrato e la zona è innevata.
    In maniera molto intelligente, le forze nemiche si arroccano nella parte alta della città e attaccano dall'alto in basso: in particolare si rivelano terribili i botroas, la fanteria pesante gallica cisalpina. I principes entrano in azione coi loro giavellotti.
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    La vittoria stavolta costa molto sangue. L'esercito è sfiancato e ha bisogno di tempo per riprendersi. Un nostro diplomatico ottiene un grande successo trattando una rapida pace con gli Alverni. Evidentemente hanno osservato la conquista di Mediolanum e non hanno voglia di perdere il loro sangue migliore in avventure oltre le Alpi per le velleità degli Edui.
    Roma per ora può tirare un respiro. La conquista e il saccheggio di Mediolanum, l'ex capitale degli Edui, frutta grande bottino. Approfittando del fatto che per ora non hanno truppe sufficienti da inviare contro Roma, ci si fortifica e si invia il ottino a Roma. I festeggiamenti sono enormi e si dà inizio alla costruzione di insigni monumenti che testimonino la grandezza di Roma.
    Abbiamo ereditato una Roma di mattoni, la lasceremo ai posteri di marmo e oro

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    Inoltre si ha ora una somma enorme e sufficiente anche per costruire delle miniere d'argento in Calabria: saranno un importante contributo per Roma!

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    Un'altra nostra figlia è cresciuta: Licinia ha 14 anni e si cerca un giovane che possa stare bene al suo fianco (e che magari possa essere utile politicamente). La scelta cade su Quintus Cornelius Scapula, di 32 anni. Le note caratteristiche dicono che è robusto e potrà dare molti figli alla nostra famiglia: tanti nuovi governatori e generali in arrivo molto presto!!!
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  4. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    bene bene bene!!

    finalmente un AAR come si deve con EB!!:love: :love: (dato che non me lo posso permettere sul mio pc, me lo mangierò con gli occhi qui:cautious: )

    continua così, fino a congiungere l'Eufrate con Eburacum!!:approved:
     
  5. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    questa campagna è morta? :(
     
  6. Maxim Hakim

    Maxim Hakim

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    C'hai ragione, buon Mengsk... ma ultimamente ho avuto 174.236 incasinamenti...
    Il pochissimo tempo che ho lo sto utilizzando per vedermi il Compendium (i miei più profondi e sinceri complimenti a Luxor, tra l'altro, che mi sa che veramente si è smazzato il mazzo per fare una roba di questa maniera... per ora sto ancora all'Anschluss e già vedo che la situazione è più complessa di quanto immaginassi) e per fare qualche partitella di allenamento con EU: Rome.
    A questo aggiungici pure che non vedo l'ora di poter avere tra le mani Supreme Ruler 2020 (appena esce sto già pronto ad abbrancarlo come un cormorano...) e quindi mi sa che da giugno in poi sarò irreperibile...:D

    comunque faccio giurin giuretta di riprendere la situazione in mano al più presto.:)
     
  7. qwetry

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    sto ancora aspettando la continuazione :sadomaso:


    cmq bellissimo aar,peccato che europa barbarorum sia così poco giocato su nwi
     

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