« Autorizzo Vostra Eccellenza a impiegare tutti i mezzi di guerra, dico tutti, sia dall'alto, come da terra. Massima decisione. » E questa: « Mi serve qualche migliaio di morti per sedermi al tavolo delle trattative..» Ed un altra: « La libertà senza ordine e disciplina significa dissoluzione e catastrofe. » Sono a dir poco banali...Le ha dette tutte una sola persona...chi?E in quale occasione?(sono 3 occasioni diverse,se si riconoscono si trova automaticamente la risoluzione) I primi due sono telegrammi,l'ultima frase è tratta da un discorso... Chi ha letto "La Nostra Guerra 1940-1945" di Arrigo Petacco sa rispondere...
La prima (telegramma a Badoglio) il 19 Gennaio 1936 autorizzando ulteriore uso indiscriminato di gas tossici contro le truppe e la popolazione in Abissinia. La seconda nel 1940 per motivare l'aggressione alla Francia. La terza la pronunciò nell'atrio del municipio di Torino il 24 ottobre 1923.
Di Mussolini a me piace la seguente frase: "E' umiliante starsene con le mani in mano mentre gli altri fanno la storia. Poco conta chi vince" pronunciata poche settimane prima di entrare in guerra. Un balordo al governo
Ma come quale governo?! Il nostro governo, no? E la frase dimostra che con una simile concezione della guerra, che già indicava come accettabile l'ipotesi della sconfitta, ogni altro commento sulle capacità di discernimento di Mussolini è superfluo.
Immaginavo,ma ero insicuro... In effetti egli era sicuro che con il proseguire del conflitto per l'Italia sarebbe stato duro tenere.Invece si sbagliò in parte: Andò male,ma tuttavia si riuscì a migliorare notevolmente la produzione industriale e a reggere durante la guerra...
Infondata sì, ma fino ad un certo punto: l'industria italiana, alla prova dei fatti, diede una prova migliore di quanto sarebbe stato lecito attendersi, almeno in alcuni ambiti. Anch'io accolsi ciò con scetticismo, ma l'autore dell'affermazione è Giorgerini, e almeno nel caso delle costruzioni navali, in cui come alto ufficiale della marina mi sembra sia una persona di estrema competenza, può naturalmente essere che abbia ragione. Tutto sta ai termini di paragone, secondo me. Certo che io comunque ancora non mi capacito di come abbiamo fatto a ridurci da quarta potenza industriale al mondo (1918) alle condizioni tremende in cui siamo entrati in guerra.
Il meglio che potesse fare era drammaticamente inferiore alle necessità della guerra nella quale ci eravamo infilati a forza.
non mi sembra che per la Regia Marina vennero costruite una montagna di navi durante la WW2,a memoria pochi caccia e un certo numero di navi minori come corvette e motozattere,navi maggiori finirono la Roma ma che era già in avanzato stato prima del 10 Giugno,iniziarono le portaerei(tardi) ma non le finirono,visto che come capacità cantieristiche eravamo nei primi posti al mondo Forse Giorgerini considera anche quello prodotto negli anni trenta....comunque mi sembra che faccia un discorso relativo a"quello che ci si poteva attendere" e "relativamente ad alcuni ambiti".... non credo che ci sia un solo tipo di produzione in cui l'industria italiana sia riuscita come quantità a soddisfare i fabbisogni. e il motivo principale era la mancanza di coordinamento e di "stimoli" del governo che contenessero la tendenza dell'industria a seguire i propi interessi di bottega,o meglio di corporazione,visti i tempi
Nono solo nei tre anni di guerra, infatti anche a me ha sorpreso un po' questa affermazione, oltre alle navi da te menzionate bisogna però aggiungere il varo di 8 incrociatori, di 5 cacciatorpediniere, di una cinquantina scarsa di torpediniere e di corvette e di un quaranta sommergibili circa, comunque troppo poco, ma i nostri cantieri lavorarono bene: non c'erano materie prime e manodopera, e la metà del tempo serviva a riparare i danni delle unità più vecchie, è un argomento lungo e complicato da esplicitare comunque...
Diciamo che,in Italia mancavano e mancano le materie prime,perciò una parte della spesa andava a finire in importazioni...comunque sia nella prima guerra mondiale,nella produzione industriale abbiamo avuto livelli pari alla Gran Bretagna,anzi superati,nel 1918 25,000 automezzi prodotti senza contare l'artiglieria che era un numero impressionante...nella seconda guerra mondiale si è fatto comunque molto...
La mancanza di materie prime è una mezza scusa,per lo meno a livello nazionale, i tedeschi nel 43 trovarono di tutto ammassato nei cortili delle aziende.. Mi sembra che gli Incrociatori fossero solo 3 e tutti impostati anteguerra,la Marina comunque era quella messa meglio sia per la necessità di fare programmi che davano poco spazio all'improvvisazione che perchè i suoi principali fornitori erano controllati dallo stato,tutti i cantieri principali erano dell'I.R.I
In effetti i tedeschi subito dopo l'armistizio trovarono 1 milione delle famosissime breda,che erano riservate solo agli ufficiali tranne casi eccezionali(Mi pare per la folgore) e perciò venivano conservate...
Per la marina può essere una scusa quella della mancanza di combustibili, per quanto riguarda le scorte di metalli rari no, la situazione non era rosea. Si legge in un promemoria di Cavagnari. Gli incrociatori varati furono 8, di cui tre entrati in servizio durante la guerra, uno nel dopoguerra, uno affondato mentre faceva le prove in mare e tre requisiti dai tedeschi dopo l'armistizio a diversi stadi di completamento e poi affondati.