Mi spiace, ma non sono riuscito a trovare foto in uniforme; ad ogni modo, non è solo quello che potrebbe sembrare a prima vista, egli era infatti un militare di carriera che a suo tempo raggiunse il grado di generale, anche se nel momento in cui la foto fu scattata ovviamente non lo aveva ancora raggiunto. E' molto difficile, ma ci sono almeno due strade per arrivare alla soluzione, inserirò dei suggerimenti se nessuno indovina o è sulla strada buona...
No, non è lui, e sono sbagliati anche la nazionalità e il fronte in cui ha combattuto; però il periodo e l'età del personaggio a spanne sono giusti.
Bel colpo, amico In effetti, nel corso della sua lunga esistenza ha svolto anche la professione di partigiano; però gli vedo molto meglio un MAS in mano, è un caso che abbia uno Sten...
Ma non si deve partire necessariamente dal presupposto che è un partigiano, è stato più importante per altri motivi durante la guerra, direi.
Un paio di suggerimenti, e domani vediamo cosa mi tirate fuori. prima strada - secondo fonti non confermate, un suo omonimo (o addirittura lui, può anche essere) è stato a capo di uno dei soli tre reparti che, durante la guerra, hanno avuto modo di impiegare un mezzo che avrebbe potuto essere molto efficiente, ma prodotto in un numero troppo limitato di esemplari seconda strada - dopo la guerra, è stato involontariamente il coprotagonista di un paio di libri, uno dei quali piuttosto famoso, probabilmente scritti in inglese (non se ne ha la certezza) a partire dalla seconda metà degli anni quaranta
Mai sentito nominare, mi dispiace L'autore di entrambi i libri è un esponente europeo del neorealismo di poco o nessun successo. Credo però che moltissimi iscritti al forum lo conoscano, almeno di nome.
risposta provo a buttarla lì, hai detto che solitamente usava un MAS quindi si tratta di un militare francese che ha fatto la resistenza e poi è diventato generale non sarà mica C. De Gaulle??
Guarda che de Gaulle non ha mai fatto la resistenza, comandava le forze della Francia Libera, ma erano unità regolari che combattevano insieme agli Alleati inquadrati nelle loro forze, non bande partigiane come quelle che avevamo noi sui monti. La resistenza francese c'è stata, ma non è stato certo de Gaulle a farla, te ce lo vedi in borghese a far saltare una linea ferroviaria di notte in territorio occupato ??? Ma dai...
Non è Christian De Gaulle no no. Ho detto che gli vedevo meglio un MAS in mano in quanto era la sua arma personale, ma è italianissimo; dopo la guerra è stato promosso a Generale di Brigata Aerea.
prima strada - il velivolo da caccia è stato prodotto dalla Società Aeronautica Italiana Ambrosini seconda strada - il nome dell'autore di entrambi i libri è Giuseppe Fenoglio
soluzione Adesso ci sono si tratta di .... Piero Ghiacci (PIERRE) “Tenente di aeronautica, antagonista dei caccia inglesi su Malta e Napoli. Su un fisico minuto ed asciutto, leggermente elettrizzato, innestava una irriproducibile faccia di moschettiere guascone riportata in normalità da due azzurri, mansueti, cristiani occhi azzurri. I suoi capelli tendevano al rossiccio, e tutti arricciati con quella minuta densità che Johnny aveva sempre malsopportato, ma che amò sul capo di Pierre. Vestiva assolutamente clean and tidy, ma senza l’ombra di quello sfarzo vigile che distingueva gli altri capi badogliani.” e dire che ho visto anche il film.
Bravissimo, infatti è proprio lui Secondo me il libro, almeno la sua prima edizione, quella metà in inglese, è più bello del film, peccato che non la stampino più, quella tradotta quasi completamente in italiano non mi sembra all'altezza. Il caccia era il SAI Ambrosini 207, i cui esemplari di preserie, una dozzina, entrarono in linea nell'estate del 1943, quando ne erano stati ordinati migliaia.