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Pianificare un'intera settimana?

Discussione in 'War in the East' iniziata da blubasso, 18 Ottobre 2015.

  1. GyJeX

    GyJeX

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    Prova Hastings, a questo punto, almeno ti vola via il pomeriggio e quando posi il libro per la cena sei così soddisfatto che lo riprendi subito dopo :lol:
     
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  2. qwetry

    qwetry

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    Sono tentato di prendere proprio questo libro di glantz, ma se mi dici che non viene mai nominato un armamento :( non voglio aneddoti alla beevor, non è quello il tipo di lettura che cerco, non voglio niente di romanzato, non voglio storie strappalacrime, io voglio numeri, tabelle, considerazioni analitiche, ma anche tecniche, mi piace moltissimo leggere degli armamenti, di dottrine, non voglio solo una fredda cronaca dello svolgimento delle operazioni coi movimenti dei corpi d'armata :( più che aver raccontato come sono andate le cose, quello che vorrei é aver spiegato perché sono andate in quel modo... però mi rendo conto che forse quello che sto chiedendo a glantz è un'enciclopedia in unico volume sul fronte orientale
     
    Ultima modifica: 9 Novembre 2015
  3. Invernomuto

    Invernomuto -

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    A mio avviso si sta facendo troppa cattiva pubblicità su un libro CHE VA LETTO. Se sai già tutto sull'Ostfront (a livello "mostro sacro" rob.brag) puoi tranquillamente prenderti le monografie sulle singole operazioni. In caso contrario fare lo sforzo di leggersi Glantz vale moltissimo la pena, per i motivi già detti e ridetti in precedenza.
    Mi spiace di aver sollevato io la questione, in maniera maldestra, però non confondiamo lo stile dell'autore (piatto e soporifero) con la qualità dell'opera. A livello di ricerca è un documento eccezionale, è pieno zeppo di informazioni utili perché attinge a mani basse da fonti russe (in maniera critica, depurandole dalla "propaganda"). Già il sottotitolo ("La grande guerra patriottica") la dice lunga sulle intenzioni dell'autore.
    In alcuni punti è vero, è una descrizione noiosa di armate e movimenti, che inevitabilmente non interessano chi non è un militare di professione ma è solo un semplice appassionato, ma - per me - resta un libro da leggere a prescindere.

    Non è vero peraltro che si parli di SOLO di movimenti di armate, già solo i capitoli introduttivi sono fondamentali per comprendere la débâcle iniziale dell'Armata Rossa nel 1941. Si parla di dottrine, politica, perdite, insomma, è un'opera completa. Resta un libro difficile da leggere (servirebbe leggerla con le cartine sempre davanti agli occhi) e certo non è un'opera stile "Quell'ultimo ponte" di C.Ryan o Stalingrado di Beevor, ma ripeto, prenditelo, stampati le mappe in formato A4 e leggitelo perché è illuminante sotto vari punti di vista, specie per me che sono cresciuto con il mito della guerra persa dai tedeschi a Stalingrado nel '43.

    Ciao.
     
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  4. hurricane

    hurricane Banned

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    sono assolutamente d'accordo. E non penso proprio che né Glantz né il libro in questione possano essere etichettati come generalisti.

    Infatti anch'io ne avevo sottolineato soprattutto lo stile letterario non eccelso, ma non avevo certo criticato la qualità come ricerca storica, specificando anzi che Glantz è, da questo punto di vista, è anni luce avanti rispetto alla generazione di storici precedenti, che si limitavano ad assemblare le informazioni raccolte dalle autobiografie dei principali generali (soprattutto tedeschi) e/o a "romanzare"

    Ovvio che se lo si confronta con Beevor (e lasciamo stare i "romanzieri") la differenza è enorme, ma è insita nel divario tra un'opera "accademica" ed una da "best seller". Beevor, Keegan, Hastings hanno uno stile letterario superlativo, ma nascono come giornalisti e poi si sono dedicati alla pubblicazione di libri storici.

    Inoltre :

    In realtà, per lo scopo che si prefigge, è un libro piuttosto breve (400 pagine all-inclusive nella versione originale inglese che io ho letto) e penso che - nello spirito di Glantz/House - fosse un libro "divulgativo" (non mettetevi a ridere :) ), scritto a due mani nel 1995, utilizzando tutte le ricerche svolte da Glantz nel decennio precedente per l'US Army (con la pubblicazione di 3 volumi fondamentali che già descrivevano, in modo innovativo - sulla base delle nuove informazioni degli archivi sovietici - le grandi operazioni offensive dal Don alla Vistola).

    Libro "divulgativo" ed introduttivo, per fare da "inquadramento generale" al progetto che poi si è attuato con i successivi giganteschi tomi dedicati allo sviluppo dell'Armata Rossa e alle singole campagne.

    E penso anche che nel giudizio complessivo non bisogna trascurare un fatto essenziale : Glantz non nasce come "accademico universitario", ma come ufficiale e ricercatore dell'esercito americano : se non è un brillante scrittore ma risulta spesso pedante probabilmente dipende sicuramente dalla sua genesi professionale. E lo stesso ovviamente vale per l'impostazione "professionale" (da "militare") dei suoi libri.

    Per es., a mio parere personalissimo, Millot è invece - lui si - il prototipo dello storico generalista, le cui opere non hanno alle spalle nessuna ricerca particolare e specifica, ma sono un puro assemblaggio di materiale altrui. Un Petacco francese. Nulla a che vedere quindi con Glantz o - per il Pacifico - con autori come Willmott.
     
  5. qwetry

    qwetry

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    beh, che dire, appena ordinato...:)
     
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  6. Amadeus

    Amadeus

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    Oltre agli ottimi suggerimenti che hai già ricevuto, mi permetto di segnalare anche Absolute War di Bellamy e Russia's War di Overy. Come libri generalisti e generali possono essere un buon complemeto a When Titans Clashed di Glantz, che comunque, rimane un must.

    Passando ai libri sulle singole campagne/operazioni, sottoscrivo anche qui l'OK per Glantz e Stahel. Di quest'ultimo avevo comperato Operation Barbarossa and Germany's Defeat in the East, senza essere molto convinto ma, dopo averlo letto, sono corso a procurarmi anche gli altri tre volumi.

    Su Glantz c'è da dire che è relativamente noioso da leggere (eufemismo) e i suoi libri più scorrevoli sono quelli che ha scritto insieme ad House (come già detto) ma va anche aggiunto che, nel momento in cui si passa alla descrizione dell'azione a livello operativo, l'indigeribilità del tutto è principalmente una conseguenza del fatto che tale genere di resoconti non può essere semplicemente letto così come si legge un racconto (di chi era la battuta? di Woody Allen? Ho provato a leggere l'elenco telefonico: troppi personaggi per i miei gusti...) ma va studiato, facendo continuo riferimento ad OdB e mappe.
    Tant'è che quando ho riletto i primi capitoli del volume 1 di Barbarossa Derailed di Glantz (per farmi suggerire da Žukov che cosa fare nella mia partita contro Antonio), sono scivolati via che era una meraviglia... perché avevo di fronte a me la mappa del gioco e controllavo tutte le posizioni delle unità dei comandanti e delle località a cui si faceva riferimento.

    E qui approfitto per fare una digressione sull'importanza di buone mappe in un testo di storia militare. Le buone mappe spesso non ci sono. Talvolta non ci sono neppure le mappe cattive. Fortunatamente il trend sembra stia cambiando. Glantz è stato tra i primi a produrre mappe di un certo dettaglio (tra l'altro, anche nei libri di Stahel le mappe sono fornite da Glantz). Il problema è che realizzare delle mappe dettagliate di un'operazione militare è molto più complicato e dispendioso, in termini sia di tempo sia di soldi, di scrivere un resoconto di posizioni e spostamenti. Prova ne è che il quarto volume della serie Barbarossa Derailed di Glantz, che avrebbe dovuto inaugurare una nuova "epoca", con la presenza di un atlante dedicato contenente più di cento mappe a colori, espressamente realizzate per quest'opera, ha affrontato grosse difficoltà di realizzazione (e continua ad affrontarne: chi, come me, l'ha preordinato da Amazon non l'ha mai visto arrivare, ed è passato più di un anno, pare che alcune copie siano state effettivamente stampate ma, probabilmente, l'editore ha voluto fare un passo indietro. Fatto sta che la ristampa viene rinviata in continuazione e le poche copie circolanti vengono vendute a seicento dollari).
     
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  7. Amadeus

    Amadeus

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    A proposito di When Titans Clashed come must per le letture sul fronte orientale. Qualcuno di voi ha dato un'occhiata all'edizione riveduta ed espansa uscita di recente? Da un lato ero tentato di comprarla (sono quasi 150 pagine in più) dall'altro mi chiedevo se avesse contenuti realmente nuovi o fosse una risistemata superficiale con una prosa più fluida e la correzione di qualche svarione (tipo i famigerati Panther con i pezzi da 88...).
     

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