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Pearl Harbor

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da GyJeX, 11 Giugno 2006.

  1. GyJeX

    GyJeX

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    Non sono un complottista a tutti i costi, credo semplicemente a quello che vedo... E non mi pare ci sia alcuna differenza tra le demolizioni controllate di altri grattaceli e il crollo delle Torri o di quel palazzo lì vicino (il 7 mi pare)... Certo, fossi solo io a dire queste cose sarei daccordo a darmi del pazzo malato, ma se anche i pompieri intervenuti quel giorno affermano le stesse cose, allora la questione acquista un certo fondamento... Le immagini degli attentati poi parlano chiaro, basta solo mandarle un po' a rallentatore e si vedono cose "molto particolari" come la gondola ventrale del boing sulla seconda torre, l'assenza di finestrini, lo strano flash davanti all'aereo un attimo prima dell'impatto (questo flash si nota anche prima dell'impatto del primo aereo), senza contare la debolezza di 200000 tonnellate di acciaio che non resistono a 1300° nemmeno per mezz'ora... E ci sarebbe di che parlarne per altre 11 ore, più o meno quanto la lunghezza delle interviste e dei documentari che mi sono sorbito... Alla luce di tutte queste cose (che Al queda non smentisce, sembra quasi non gl'importi che così tante persone gli soffino i copyrights su quest'attentato... Boh...) non bisogna chiamarsi Fox Molder per vedere un complotto Americano dietro l'attentato dell'11 settembre...

    Una serie di documentari sull' 11 settembre è liberamente scaricabile su http://www.arcoiris.tv/
     
  2. Caronte

    Caronte

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    Quei documentari li ho visti anche io e ci sono alcune cosa:
    -la debolezza strutturale delle strutture in metallo si verifica anche con il calore senza arrivare alla fusione;
    -la gondola ventrale del Boeing non è presente in tutti i filmati;
    E' vero però che l'attentato al Pentagono è poco chiaro nelle modalità e le immagini non sono affidabili.
    Per quanto riguarda il discorso della violazione di neutralità mi sovviene che anche noi italiani lo abbiamo fatto parecchie volte, ad esempio le incursioni dei nuotatori Gamma dalla villa del console italiano in Spagna o nel caso dell'Olterra.
     
  3. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Straquoto Patton.
    Purtroppo si cerca sempre di fare del revisionismo ad ogni costo, che talvolta raggiunge sfumature assurde. La tesi del complotto in fondo è sempre quella più affascinante...
    Quando poi il complottismo si mescola con un antiamericanismo di fondo, si raggiungono punti che hanno del sublime.
    La tesi che gli americani "abbiano sparato il primo colpo" è piuttosto bizzarra. Esiste una bella differenza fra l'attacco ad un sottomarino che sta tentando di penetrare in una base nemica e una dichiarazione di guerra vera e propria. Incidenti di questo tipo ce ne sono *sempre* stati (e ce ne sono tuttora) e al limite portano a tensioni diplomatice ma non ad una dichiarazione di guerra. Già negli anni 30', durante la guerra Cino-Giapponese, il giappone aveva volontariamente aperto il fuoco su naviglio battente bandiera americana (cosa che - insieme ai massacri perpetrati dai nipponici ai danni della popolazione civile cinese - ha contribuito a creare un sentimento antigiapponese nell'opinione pubblica USA). Incidenti analoghi, come già riportato, ci sono stati tra russi e giapponesi e tra USA e germania. Nessuno di loro ha portato ad una formale dichiarazione di guerra...
    Anche la tesi che l'attacco a PH sia stato conosciuto in anticipo dai vertici militari USA non mi convince per nulla.
    Certo, gli USA sapevano che la guerra con il giappone era imminente. Le trattative diplomatiche erano in stallo e gli usa avevano imposto al giappone condizioni assolutamente inaccettabili per l'orgoglio nipponico (tra l'altro, ritorno ad uno status quo in Cina). Da qui a dire che gli USA erano a conoscenza del fatto che i giapponesi li avrebbero attaccati in una delle basi profondamente all'interno del loro territorio e lontana migliaia di km dal Giappone ce ne passa. Oltretutto soltanto un pazzo non avrebbe sfruttato l'occasione a suo vantaggio. Chiunque con un briciolo di sale in zucca avrebbe reso le acque delle Hawai stracolme di sottomarini, avrebbe lasciato nella rada solo qualche vecchia nave e avrebbe mosso le portarei in modo tale da sferrare un micidiale attacco sulla Kido Butai mentre gli aerei giapponesi erano in fase di attacco sulle Hawai. L'attacco a tradimento ci sarebbe stato lo stesso (con la conseguenza di far entrare cmq in guerra gli USA) ma la guerra sarebbe durata 2 anni di meno, come minimo. Sul fatto che gli USA a Pearl Harbour abbiano perso solo unità poco importanti è discutibile. Gli USA a pearl hanno perso l'intera flotta del pacifico e soltanto a causa della prudenza di Nagumo i danni (seppur molto gravi) non sono stati ancora peggiori. E' vero, le portaerei americane si sono salvate. Ma è un esempio di pessimo ragionamento "ex post" considerare le corazzate unità "superate" nel 41. All'epoca non tutti gli ammiragli consideravano la portaerei come "l'arma definitiva" sul mare. Molti "tradizionalisti" continuavano a fare affidamento sulla corazzata "inaffondabile" e sull'immenso volume di fuoco da questa scatenabile e guardavano con sospetto alla fragile portaerei. E comunque le corazzate hanno svolto un ruolo non secondario per tutta la guerra del pacifico, tant'è vero che entrambi gli schieramenti hanno continuato a produrne...

    Saluti
     
  4. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Beh, diciamola tutta allora. Il Reuben James non è proprio un bell'esempio di inattività da parte tedesca nei confronti degli USA.
    La verità è che da una parte che dall'altra ci si prendeva a legnate senza troppi complimenti. Va bene cercare il colpevole, ma far passare come vittima la Kriegsmarine mi sembra un po' esagerato.

    Quale sub affondato e in che occasione i diversi piroscafi sarebbero stati cannoneggiati?
     
  5. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Si, arcoiris, rotfl.
    La gondola ventrale semplicemente non esiste, è frutto dei riflessi e delle ombre sull'aereo e della particolare colorazione United dell'apparecchio. Tesi già ampiamente smontata.
    Il flash, idem. Da altre inquadrature si vede bene che il flash è semplicemente il momento in cui il muso si schianta contro i grattacieli. Ora non ho sottomano i vari siti (e sono molti) che si dedicano a smontare queste teorie complottistiche.
    La demolizione dei palazzi avviene dal basso verso l'alto e non viceversa. Hai già visto tu un palazzo che viene demolito partendo dall'alto? Le cariche esplosive fanno afflosciare il palazzo su se stesso, non lo spezzano nella parte superiore per farlo rovesciare addosso alle costruzioni vicine.
    Ora, se mi parli di una possibile cospirazione all'interno del governo USA affinché gli attentati accadano è un conto, ma campare per aria certe teoria, suvvia...
    Dai 5 anni di solite storie, di solite teorie che vengono smontate ogni volta. Non è un po' trita e ritrita la storia?
    Come la storia che non c'è stato nessun aereo a schiantarsi contro il Pentagono. E i pali dell'illuminazione stradale attorno al Pentagono chi li ha tagliati? Il giardiniere a cui è scappata la falciatrice?
     
  6. GyJeX

    GyJeX

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    Ogniuno è libero di interpretare quei video e quelle testimonianze come crede, basta che siano a disposizione di tutti e che venga visto da quante più persone possibile, poi, come ho detto, chiunque si farà la propria idea. Piacerebbe anche a me sapere chi ha tagliato i pali dell'illuminazione stradale attorno al pentagono, ma sopratutto mi piacerebbe sapere com'è possibile che siano rimasti praticamente interi dopo l'impatto di un aereo di quelle dimensioni...

    Abba, probabilmente si riferisce all'episodio del USS Niblack nell'aprile del '41...
     
  7. abba

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    Esatto!! circa l'USS Ruben James venne affondata mentre scortava un convoglio di..... armi nell'ottobre del 41. Tale circostanza, oltre che pacifica, è addirittura riportata nel sito ufficiale della US Navy.

    http://www.reuben-james.navy.mil/history.htm

    Ti ricordo che pearl harbour è del dicembre 41.... quindi ti lascio le conclusioni con nuna domanda: a che erano dirette quelle armi?
    Affondare un sottomarino, trasportarre armi e cannoneggiare piroscafi, da quanto mi risulta non avviene normalmente!!
     
  8. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Non capisco quale sia la tesi da dimostrare. Che gli USA spedissero armi ai loro alleati impegnati nella lotta contro la Germania è cosa assolutamente alla luce del sole (mai sentito parlare del Lend Lease Act http://www.history.navy.mil/faqs/faq59-23.htm ?). Che ovviamente ai tedeschi la cosa non facesse piacere era altrettanto risaputa. Che ogni tanto ci scappasse qualche colpo di cannone non mi sorprende più di tanto. Ad ogni modo non c'era interesse per entrambe le parti ad entrare in conflitto diretto, quindi diplomaticamente le posizioni erano di non belligeranza.

    Saluti
     
  9. abba

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    Il problema è che, fermo restando ciò che scrivi, poi si cerca di fare moralismo e falsificare la storia. Ciò è quello che è accaduto sulla WWII e ciò che accade nel quotidiano. I marines fanno stragi in Iraq ma tutto viene passato sotto silenzio, o peggio negato e tacciato di falso.
     
  10. Invernomuto

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    Scusa ma mi sembra che l'unica falsificazione sia la tesi che gli americani avrebbero provocato PH. Il governo USA voleva entrare in guerra, questo è poco ma sicuro, basta aver sfogliato un libro di storia per saperlo. Di certo non ti aspetterai che stessero a guardare mentre una nazione con idee assolutiste e guidata da un megalomane con evidenti segni di squilibrio era sul punto di conquistare l'Europa intera.
    Che anche abbiano sfruttato l'impatto mediatico dell'assalto giapponese a Pearl Harbour per convincere l'opinione pubblica è un dato di fatto. Ma da qui a dire che l'abbiano organizzato loro, mandando al sacrificio 3000 e più loro soldati, mi sembra veramente un po' troppo. Oltretutto è una tesi che non sta in piedi da ogni punto di vista, militare e politico.
    PH rimane uno degli attacchi più audaci della storia militare moderna. Nessuno poteva immaginare che un attacco di simili proporzioni, per quanto assurdo strategicamente parlando, potesse essere sferrato nel cuore dei possedimenti USA nel Pacifico con una tale perfezione. La flotta giapponese, enorme, ha navigato in acque nemiche in condizioni climatiche anche pessime in assoluto silenzio radio, comunicando tra loro solo con segnali visivi! Onore al genio militare di Genda e Hamamoto, altro che complotto!

    Mi sembra cmq che le tue opinioni siano veramente un po' a senso unico. A che serve discutere se parti dal presupposto che gli USA sono sempre e comunque i cattivi della situazione? Che qualunque cosa facciano, siano sempre loro gli st***zi e mai gli altri?
    Io non sono d'accordo con tutto quello che fanno gli USA (l'iraq per me è stato un grosso errore), ma cerco di mantenere una mia autonomia di giudizio e cerco - per quanto sia quasi impossibile - di evitare i preconcetti. Gli USA sono quelli della guerra in Iraq ma sono anche una nazione dove dopo 50 anni i documenti segretati sono resi liberi per la consultazione. Una nazione dove se capita una strage (Kosovo, Iraq ecc), le TV le riprendono e prima o poi saltano fuori. Non si può dire lo stesso di molte altre nazioni al mondo (noi inclusi...).
    Che poi non siano dei santi e che abbiano anche loro gli scheletri nell'armadio, siamo d'accordo.

    Saluti
     
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  11. abba

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    Nessuno ha mai detto che PH se lo siano fatto da soli. Ho sempre parlato, infatti, di "proverbiale incapacità militare americana". Del resto se erano in guerra,e lo volevano, avevano l'obbligo di prepararsi. Non ho preconcetti, ma odio le divisioni manichee: noi siamo i buoni e loro i cattivi. Infatti proprio gli americani ci hanno insegnato che la guerra si fa per obiettivi politico/economici. Non esistono differenze morali. Loro sono puritani e, purtroppo, per conformazione culturale questo discorso non gli appartiene. Proprio questo loro modo di vedere le cose ha portato al propagarsi dei conflitti.
     
  12. Caronte

    Caronte

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    Per gli americani la non-belligeranza era uno stato di cose solo formale: sempre nell'ambito del lend-lease riparavano navi inglesi, facevano ricognizioni x sottomarini tedeschi (senza attaccarli) e fornivano una scorta (non potevano attaccare,ma se venivano colpiti erano un ottimo casus belli) ai convogli. Lo stesso Wiston Churchill ammette che gli Usa si sono impegnati molto prima della dichiarazione di guerra.
     
  13. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Ci mancherebbe altro. Proteggevano i loro interessi fino al limite in cui potevano farlo senza entrare in guerra. Chiamali stupidi. Ma dai vostri post iniziali, forse vi siete spiegati male, sembrava addossaste la colpa agli USA e basta, facendo passare per vittime i nazi e i japs.
    Se ne sono rimasti fuori dalla guerra nonostante avessero perso navi con il James. L'opinione pubblica non era molto favorevole all'entrata in guerra contro i nazi, ma era di tutt'altro avviso per ciò che concerne i japs.
    Il voler addossare la colpa agli USA, come fa giustamente notare Inverno, sminuisce il gran lavoro e la grande abilità di Nagumo & Co riguardo all'operazione contro PH. Che gli americani siano stati ingenui, (ma lo sono tutt'ora badate bene), non ci piove, ma l'attacco a PH è stato un vero capolavoro.

    Per cio' che riguarda i massacri americani in Irak, già per il fatto che ne parli, non vengono messi sotto silenzio. Vuol dire che si conoscono. E ti assicuro che in USA se ne parla, e molto. Sono in molti, anzi, la maggioranza, che aspettano i repubblicani alle mid-terme election per fargliela pagare. E questa è la riprova che gli USA non sono imperialisti. Un impero è di per sé una dittatura e certe cose non salterebbero fuori. I giornalisti non potrebbero starsene in Irak e non si verrebbe a sapere nulla. Pero', qui, stiamo discutendo di PH, e ficcarci dentro l'Irak fa diventare la discussione tediosa perché non ci troveremo mai d'accordo e, se siete d'accordo vorrei evitare e continuare a concentrarci su ciò che ci preme di più.
    La storia:
    La storia la scrivono i vincitori? Possibile. Ma vi è da dire che gran parte dei lettori di storia nel mondo non si preoccupano di leggere libri scritti dagli ex-nemici. Io da parte mia libri scritti da loro ne ho letti. Tra l'altro ho appena ordinato un libro su Midway scritto da Fuchida. Credo sarà molto interessante.
     
  14. abba

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    Non si tratta di leggere o meno che ormai è alla portata di tutti, ma di afforntare con serietà e serenità gli accadimenti storici. Fin dai tempi dei romani, lo storico fondamentalmente è un propagandista e oggi questa deformazione è ancora più stridente. ci sono tantissimi esempi, proprio come PH che fatti storici acclarati e palmari vengono travistati e flasificati per motivi propagandistici. E tutto ciò diventa storia da insegnare a menadito alle masse. Chi non sa che PH è "il giorno dell'infamia"? Invece dovrebbe essere il giorno dell'incompetenza e della inettitudine. Tipici carismi americani.
     
  15. Caronte

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    secondo me Invernomuto ha equivocato: non dico che lo stato maggiore americano abbia lasciato massacrare i suoi soldati per entrare in guerra,ma che abbia ricamato sulla sua incompetenza per giustificarsi. Il far passare l'attacco come una totale sorpresa è un tentativo di giustificarsi della loro incompetenza catalizzando la rabbia verso il nemico, quasi come fecero altri regimi (russia e germania).
     
  16. GyJeX

    GyJeX

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    A me risulta che gli americani fossero a conoscenza del codice giapponese per le trasmissioni diplomatiche già da mesi, il codice porpora, e mi sembra chiaro che le trasmissioni tra Giappone e ambasciata a washington fossero costantemente monitorate e decrittate, tant'è che anche la dichiarazione di guerra del 7 dicembre è stata intercettata, tradotta e diramata... A parte una lunghissima dissertazione sulle proibitive condizioni poste dall'america ai sogni espansionistici giapponesi, terminava con il rigetto di queste condizioni, quelle imposte nell'ultimatum americano del 6 novembre, e la successiva rottura delle relazioni diplomatiche con il testo della dichiarazione finale di guerra che doveva venire consegnata alle ore 13 del 7 dicembre (orario della costa est). Questa comunicazione è stata decrittata alle 6 del mattino del 7 dicembre (sempre ora della costa est) e trasmessa al capo delle operazioni navali (l'ammiraglio Stark), che lo prende in considerazione solo alle 10 del 7 dicembre (4 ore... ). Per assurdo il capo di stato maggiore generale americano viene a conoscenza del comunicato giapponese solo alle 11! Dopo una consultazione tra Marshall e Stark quest'ultimo si oppone al diramare un allarme generale considerando il documento cifrato giapponese come "non attendibile", Marshalla tuttavia decide di redigere un suo messaggio "personale" ai comandanti dell'esercito e lo manda alle trasmissioni con l'ordine di venire trasmesso in cifra, questo accade intorno a mezzogiorno... Kimmel a Pearl harbour non venne avvisato, e da Washington aveva ricevuto più volte rassicurazioni sul fatto che una guerra col Giappone era lontana, e quindi "se ne stava pacificamente a giocare una partita a Golf...", venne poi sacrificato sugli altari della patria come il più palese capro espiatorio, con l'accusa di non essere stato in grado di gestire una crisi che costò migliaia di morti all'america...
    Io credo che se davvero si conosceva il momento della dichiarazione di guerra nessuno sano di mente si asterrebbe dal diramare un allarme immediato, e di certo non tramite una trasmissione cifrata che porterebbe via tempo per crittare e per essere decrittato dai riceventi... Per cosa c'erano i telefoni e le linee dirette con le basi lontane ???

    Quello che penso è che forse gli americani non si aspettavano a Pearl Harbour un simile attacco in massa con ben 6 portaerei e 350 aerei e quindi l'unica sorpresa in fondo sia stata questa...

    La guerra era il naturale sbocco della politica americana nell'asia orientale, è logico che una nazione impegnata da anni in una guerra coloniale (a cui partecipava anche l'america, ricordiamoci di Chennault) trovandosi a corto di petrolio per l'aviazione e la marina debba scegliere tra il ridimensionare la sua fame di terreni o il cercare in tutti i modi di ottenere ciò che serve per proseguire la guerra...
     
  17. abba

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    Ottimo riassunto della completa incompetenza militare americana. E' sostanzialmente l'elenco pratico di quello che sostengo in merito. Nonché l'ottimo riassunto sul perché gli americani erano pienamente in guerra con i giappo ben prima dell'attacco.
    vorrei anche ricordare il giudizio di Von Manteuffel sul soldato americano "mediocre". Infatti, interrogato sulla difesa americana nell'offensiva delle ardenne, dichiarò che rimase sorpreso per come si arrendessero così in massa e facilmente.
     
  18. PzKpfW

    PzKpfW

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    Fin ora mi sono astenuto dal partecipare ma vedendo certe risposte puramente ideologiche e a senso unico vorrei dire la mia.
    Sinceramente molte tesi che ho appena letto in particolare quelle sull'11 settembre sarebbero perfette per un episodio di X Files, anzi in uno di essi della seconda serie l'FBI fa saltare un intero edificio governativo per coprire le ricerche sugli alieni effettuate nei sotterranei. Quindi perchè non dire che in realtà l'11 settembre è stato organizzato da alcuni esponenti della CIA e Bin Laden è un loro agente? E caso mai diciamo pure che l'attentato alle torri gemelle non è altro che una copertura per scatenare una guerra globale e spianare così la strada all'invasione aliena organizzata dai nazisti nascosti nella loro base antartica pronti a sferrare la loro rivincita con i loro veicoli discoidali? :cautious:
    Fin ora il tenore delle tesi da alcuni prima esposte sono paragonabili a quella che ho appena inventato. Se si vuole analizzare un evvenimento lo si deve fare seriamente e non solo per sfogare un continuo quanto inopportuno e represso antiamericanismo, e se dietro a ciò vi sono anche pregiudiziali ideologiche e di partito inutile iniziare una qual si voglia discussione costruttiva.
    Sulle twin towers ogni dubbio dovrebbe essere già stato fugato visto che i dettagli irrilevanti che si son fatti notare sono già stati ampiamente smontati e la loro rievocazione non dimostra altro che l'infondatezza dell'intero impiano accusatorio.
    Personalmente ho solamente qualche dubbio sull'aereo del pentagono. Con ciò non voglio dire che non vi sia stato alcun aereo, poichè vi sono prove inconfutabili su tale avvenimento, le mie perplessità riguardano esclusivamente alcuni particolari sulla modalità d'impatto.
    Per evitare di dar troppo lavoro al buon giano nella riordinazione del post torno all'argomento principale.
    Che gli americani cercassero un pretesto per entrare al fianco dell'inghilterra contro le potenze dell'asse è cosa ormai pacifica però affermare che l'attacco a P.H. fu organizzato dagli usa è una assurdità.
    Vero che gli usa conoscevano il codice diplomatico giapponese e avevano tradotto prima dell'ambasciatore giapponese il testo del messaggio ma questo può essere sufficiente per affermare che gli USA cercarono l'affondamento dell'INTERA flotta del pacifico lasciando virtualemte i giapponesi padroni del mare per parecchi mesi? Sincermante no, di quanti altri avvenimenti si conoscevano date e luogo ma non furono presi in considerazione? si pensi allo sbarco in normandia, i crucchi sapevano che sarebbe avvenuto in normandia ma pensarono che fosse un diversivo. Da ciò si può dire che i tedeschi invitarono gli usa a invadere l'europa? direi di no come per il caso di P.H.. Avere una informazione non vuole sempre dire che la si può sfruttare, in particolare in un "gioco" come quello dello spionaggio dove basare le proprie mosse su quanto raccolto dalle intercettazioni è molto pericoloso. E se i giapponesi fossero stati a conoscenza che il loro codice diplomatico era stato decrittato? avrebbero potuto usare questo sistema per indurre gli usa a fare la prima mossa... e addossare a loro la colpa, la storia è andata come tutti sanno diversamente ma come avete appena letto ad un fatto si possono dare molteplici interpretazioni, a seconda di dove si voglia arrivare.
    Certamente le difese usa erano impreparate ad una attacco così in profondità, le loro navi ed aerei erano disposte per evitare sabotaggi ed essere pronti a salpare in caso di necessità, così navi ed aerei erano disposti in modo "ravvicinato" per essere meglio controllate, anche le reti che avrebbero dovuto difendere la flotta dalle bombe aeree non erano state messe per poter prendere rapidamente il largo in caso di bisogno.
    A mio parere i giapponesi hanno organizzato una audace e riuscita operazione aeronavale colpendo di sorpresa il nemico che mai si sarebbe aspettato un attacco così ravvicinato, nonostante i due mini sommergibili affondati che tentavano di entrare nella rada di P.H. quindi quanto organizzato dai brillanti ammiragli nipponici non andrebbe sminuito cercando inesistenti complotti... se no finiremo per dire che anche la nostra bebacle a taranto fu un complotto per perdere la guerra e porre fine alla dittatura...?
     
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  19. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Sono d'accordo completamente con il tuo pensiero. Siamo rientrati un po' forse nell'esprimere meglio le idee. Non è stato solo Invernmuto a "fraintendere". E' successo pure a me. ( mi riferisco a Caronte)
     
  20. GyJeX

    GyJeX

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    Sono quasi tutte parole di Robert Stinnett, secondo lui erano in molti a conoscere le intenzioni giapponesi ma hanno preferito tacere...

    http://www.geocities.com/Pentagon/6315/pearl.html

    Questa pagina è molto documentata, vengono citate una marea di fonti, purtroppo è in inglese, ma con un po' di pazienza è comprensibile anche a chi l'inglese lo mastica soltanto...

    Questo qui sotto è invece il Ctrl-C - Ctrl-V di una pagina che leggevo poco fa, magari a qualcuno interessa, a termine ho inserito la fonte della pagina:

    In base ai fatti accertati in questa indagine, possiamo affermare che per credere alla versione ufficiale bisogna anche essere disposti a credere:

    1 - … Che l'FBI sia stata in grado di identificare tutti e dicciannove gli attentatori in meno di 48 ore, fornendo tanto di fotografia per ciascuno (per alcuni addirittura due), nonostante nessun nome arabo apparisse nelle liste passeggeri, ed almeno la metà di loro fosse del tutto sconosciuta alla autorità stesse, al momento degli attentati, per loro susseguente ammissione.

    2 - … Che Osama bin Laden abbia ordito questa macchinazione infernale, la cui preparazione sarebbe durata cinque anni, a) puntando tutto sulla totale inesperienza dei suoi piloti/dirottatori, b) nonostante non avesse nessun motivo apparente per farlo, c) non abbia infatti mai rivendicato gli attentati, d) chi ne ha tratto ogni vantaggio sia stata la stessa amministrazione che lui voleva colpire, per quanto ne conoscesse a perfezione progetti geopolitici e interessi specifici.

    3 - … Che le autorità americane, che hanno voluto mostrare infinite volte l'impatto degli aerei nelle Torri, non abbiano mai presentato al pubblico una sola immagine dell'aereo che si avvicinava al Pentagono, quando a) decine di telecamere avrebbero dovuto filmarlo, b) si sa per certo che di almeno due di queste i nastri siano stati sequestrati dall' FBI, e c) la mancanza dei rottami del 757 sia proprio l'elemento su cui si fondano tutte le accuse rivolte all'amministrazione, a partire del libro-denuncia dello stesso Meyssan.

    4 - … Che parimenti non abbiano saputo mostrare nessuna immagine di video-security dei dirottatori all'imbarco dei rispettivi voli, quando i dubbi sulle loro identità sono forse il secondo punto debole dell'intera versione ufficiale.

    5 - ... Che Mohamed Atta e Aziz Alomari, dopo anni di accurata preparazione, abbiano rischiato di vanificare la loro intera missione, andando a cercarsi - senza motivo apparente - una coincidenza aerea talmente stretta, che ha nel frattempo permesso agli investigatiori di venire in possesso di preziosi elementi per l'indagine.

    6 - … Che un dirottatore in procinto di morire scriva alla propria fidanzata - con la quale sta da 5 anni - sbagliando il suo indirizzo, ma si ricordi in compenso di mettere il proprio di ritorno, in caso di disguido postale. Ed in genere che un pò tutti i dirottatori, attenti e precisi come dovevano essere, abbiano saputo disseminare lungo il loro percorso soltanto copie del corano, documenti con le istruzioni per i morituri, e manuali di volo in quantità industriali.

    7 …Che ben quattro piloti dilettanti, nemmeno tutti licenziati, con una pessima reputazione alle scuole di volo (per piccoli aerei da turismo), e che non si sono mai seduti prima ai comandi di un 757 o 767, siano stati perfettamente in grado di prenderne possesso in quota, di guidarli con sicurezza senza commettere il minimo errore, di orientarsi in cieli in cui non hanno mai volato (alcuni di loro non avevano mai volato del tutto), di ritrovare bersagli che si trovano a centinaia di miglia di distanza, e di centrare questi ultimi con freddezza e precisione assolute. Uno di loro in particolare, Hanjour, avrebbe fatto tutto questo compiendo alla fine una spettacolare cabrata di cui è capace solo un caccia militare, e poi una manovra di approccio (al Pentagono) tanto illogica quanto fisicamente impossibile per aerei di quelle dimensioni.

    8 - ... Che di otto piloti su otto - due piloti e co-piloti della American, altrettanti della United - nemmeno uno abbia fatto in tempo ad azionare il segnale di emergenza che indica a terra un dirottamento in corso. Corrisponde al pulsante che gli impiegati di banca hanno a portata di mano, per segnalare alla polizia un'eventuale rapina. Questa mancata segnalazione ha permesso alle autorità di allungare considerevolmente il periodo di tempo in cui possono sostenere di "non aver capito" che si trattasse di dirottamenti. Ma in realtà, dopo il primo dirottamento accertato, avrebbero dovuto comunque reagire immediatamente allo spegnimento del transponder negli altri tre. La cosa invece non è avvenuta.

    9 - ... Che quattro dirottatori, che volano a centinaia di miglia di distanza l'uno dall'altro, e che non siano collegati ad una regia esterna, siano in grado di compiere una determinata manovra in perfetta coordinazione con quella di un altro (impatto dell'uno, spegnimento transponder dell'altro), pur essendo partiti da scali diversi, in orari diversi da quelli previsti, ed essendo ovviamente impossibilitati a comunicare direttamente.

    10 - …Che abbiano scelto in primo luogo una strategia così assurda, attendendo che ciascuno colpisse il suo bersaglio prima che l'altro entrasse in azione, con due di loro che si sono addirittura allontanati di 300 miglia dal bersaglio che già avevano a portata di mano. Una strategia che avrebbe potuto funzionare solo nel caso di un improvviso quanto improbabile stallo totale della difesa aerea americana.

    11 - … Che la difesa aerea più sofisticata del mondo sia andata così convenientemente in stallo proprio in quelle due ore cruciali, non riuscendo in nessun modo a fermare, o anche solo ad abbordare, uno solo dei 4 aerei.

    12 - ... Che altrettanto convenientemente fosse in corso, proprio in quelle ore, e proprio in quei cieli, un'esercitazione assolutamente identica a ciò che stava davvero avvenendo ai quattro aerei dirottati. Questo infatti ha contruibuito non poco ad aumentare il già notevole disorientamento dei controllori, civili e militari, causato da una serie di ordini contraddittori di cui non si è mai conosciuta l'origine.

    13 - … Che di questo imbarazzante stallo non sia stata mai fornita nessuna spiegazione, nè risulti che sia stato punito, o anche solo individuato, un solo responsabile per quanto avvenuto. (Di solito, in situazioni come questa, avviene l'esatto contrario: si trova d'urgenza un capro espiatorio, da dare al più presto in pasto ai media.)

    14 - ... Che molti passeggeri abbiano compiuto telefonate in volo coi loro cellulari, quando questo si è dimostrato praticamente impossibile, per almeno tre motivi.

    15 - ... Che di un aereo schiantatosi al suolo, ma non colpito in aria (UA93), si possano trovare rottami e resti umani per un raggio di circa 8 miglia.

    16 - … Che le autorità americane abbiano sostenuto - e continuino a sostenere - che WTC7 sia crollato per conto proprio, a causa di un semplice incendio, quando sono state smentite dallo stesso padrone del WTC Plaza, Larry Silverstein, che ne ha ammesso invece pubblicamente la demolizione controllata.

    17 - … Che le stesse autorità sostengano che le Torri Gemelle siano crollate per il solo impatto degli aerei, e conseguenti incendi, quando a) il progetto prevedeva chiaramente che avrebbero potuto assorbire l'impatto di un grosso jet commerciale, b) per spiegarne il crollo passivo sia necessario violentare oltre ogni limite le leggi della fisica, ignorando soprattutto le proprietà di dispersione del calore dell'acciaio, e c) i reperti visivi e le testìmonianze dirette degli stessi pompieri siano pesantemente a favore della demolizione controllata.

    18 - … Che ulteriori leggi della fisica siano state sospese, permettendo ad un passaporto di normale cartoncino di sopravvivere ad una esplosione a circa 800 gradi centigradi, e che questo passaporto appartenesse proprio ad uno dei dirottatori.

    19 - … Che il Pentagono sia stato colpito da un Boeing-757 carico di passeggeri e carburante, nonostante a) alcune foto, la cui autenticità è fuori dubbio, mostrino in maniera disarmante la totale assenza dei suoi relitti. b) sulla facciata ancora integra del Pentagono risulti solo un foro di entrata di non più di tre-quattro metri, c) 20 finestre su 26 di quella facciata avessero ancora i vetri intatti, dopo l'impatto, e d) esista un foro d'uscita, di dimensioni simili, addirittura all'interno del terzo anello del Pentagono, la cui origine non è mai stata spiegata da nessuno, e che rimane a tutt'oggi assolutamente inspiegabile.

    20 - … Che nonostante la totale scomparsa dell'aereo sia stato possibile recuperare ed identificare i resti di quasi tutti i passeggeri, compreso quelli dei dirottatori. Ovvero, che acciaio e alluminio brucino, ma la carne umana no.

    ***

    Queste sono solo le incongruenze più vistose della versione ufficiale, che abbiamo analizzato nelle pagine precedenti, ma la lista completa è lunga almeno dieci volte tanto.

    Ma soprattutto ricordiamo che ad oggi non è stata fornita al mondo una sola prova che leghi bin Laden o la sua presunta organizzazione agli attentati di quel giorno. E questo avviene quando diversi personaggi al vertice dell'amministrazione (John Ashcroft, Ministro di Giustiza, Theodore Olson, Procuratore Generale, Donald Rumsfeld, Ministro della Difesa) abbiano ripetutamente dichiarato che è assolutamente lecito, per un governo, mentire al mondo intero - nemici ed amici compresi - pur di raggiungere i propri fini.

    Per quale motivo dovremmo allora credere ad una versione ufficiale che già non sta in piedi da sola, quando questa è servita proprio come piattaforma per perseguire apertamente quelli che possono di certo essere definiti "i loro fini"?

    http://www.luogocomune.net/site/modules/911/index.php

    PzKpfW :) Mi chiedevo che fine avessi fatto... Mi consenti di correggerti sul fatto che solo Hitler, Rommel e pochi altri dei piani altri credevano in un'invasione dall Normandia ? Canaris aveva fatto un gran lavoro di disinformazione, specie gettando fumo negli occhi ai fagiani dorati sull'impiego dei Cassoni di Cemento ancorati a Southampton facendoli passare per un dispositivo contraereo...

    Sareste così gentili da aggiungere le fonti da cui prendete le informazioni ?
     

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