Novità annunciate in EU4

Il bello di EU (e in fondo di qualsiasi gioco Paradox) è mettersi alla guida di una nazione che è stata storicamente insignificante o marginale e portarla alla gloria attraverso conquiste, commerci, colonialismo, diplomazia e buon governo. Questo riesce meglio proprio su EU (parlando dei primi secoli, almeno) perché ci troviamo di fronte ad un'Europa frammentata in stati e staterelli, in cui ognuno ha la possibilità di emergere in condizioni di semi-parità. In altri titoli come Victoria o HoI il mondo ha già una sua fisionomia ben definita e pertanto ci dedichiamo alle grandi potenze.
Non voglio che su EU4 emergano i soliti noti perché avvantaggiati in vario modo (bonus, idee, casus belli e via dicendo) e perché storicamente è andata così. Non voglio, beninteso, situazioni assurde in cui i monoprovincia asfaltano tutti, ma contesti in cui anche la nazione più piccola, pur con maggiore fatica rispetto ad altri, riesca ad emergere.

 

La mia paura infatti è quella, Carlos V, che i piccoli stati risultino ingiocabili, a discapito delle grandi potenze e degli stati "a grande richiesta".

 

la cosa migliore sarebbe, nel caso delle paci forzate, che solo le potenze maggiori (stile vic2) possano entrare in guerra, e, ancora meglio, solo le potenze della stessa area geografica (se vanatu è una potenza, non può forzare una pace tra palatinato e meckleburgo). forse così potrebbe risultare sensato.

 

L'unico problema in questo caso è che non essendoci lo stesso dettaglio a livello industriale, politico e (forse) militare di VIC, una grande potenza è tale per via della sua dimensione, e quindi troveremmo sempre le solite note.
Alla fine l'importante è che la potenza che forza la pace, non ottenga un guadagno diretto in soldi o territorio dallo sconfitto, e da quel che ho capito così è, quindi bisogna solo vedere quanto l'IA sfrutterà questa meccanica, perchè finchè una Francia interviene per fermare una guerra tra la Bretagna e l'Inghilterra ci può stare perfettamente, ma se ogni potenza inizia a mettere il naso in ogni dove la faccenda inizia a diventare inaccettabile.

 

Ma questo è realistico per l'800, non per i secoli precedenti, o almeno non abbastanza.

Ma questo sarà pur possibile, ma in modo più difficile e realistico. Non è che la Prussia si è conquistata un ruolo in modo semplice, ma con secoli e secoli di lotte.

 

Io spero solo di poter assistere ad una Pomerania o Meclemburgo che riescano a far nascere la Prussia e che ciò non gli sia impedito in alcun modo (ad eccezione delle ovvie cause militari o di altro genere), così come tornare a vedere una Borgogna che sfonda la Francia e ne subentra al comando, o magari una Scozia che fonda la Gran Bretagna...

 

Questo dimostra come alcuni stati siano già carne da macello per altri. Capisco le difficoltà storiche (se prendo i cavalieri e agli ottomani scattano i 5 minuti, sono pressochè distrutto), ma qui in pratica si sacrifica la borgogna a prescindere

 

Diciamo pure che richiederà una mod o due ben fatte...

 

E l'eliminazione sistematica di quelle mostruosità di malus inutili e solamente dannosi....

 

Io ho sempre considerato Europa Universalis (e preteso che fosse) storico solo nell'istante zero di ogni mia partita. Inizio nel 1399? Voglio un mondo più possibile simile a quello reale del 1399, anche se all'epoca le potenze maggiori erano totalmente diverse da quelle di un secolo dopo (Borgogna, Orda d'Oro, Boemia).

Personalmente ho sempre cercato partite il più possibile storiche, ma per farlo iniziavo appunto nel 1492: niente Bisanzio (perdono TFT!!!), niente Borgogna, quasi niente Orda e Francia, Castiglia/Aragona ed Austria a dominare l'Europa con Russia ed Inghilterra in rampa di lancio. Se iniziavo nel 1399 accettavo il mondo come era a quel tempo.

Insomma non credo prenderò, se questa sarà effettivamente la strada, EU4.

 

EU4 avrebbero dovuto farlo uscire, a mio avviso, una volta terminato il ciclo del Clausewitz Engine (iniziato nel 2007 proprio con EU3!) e quindi come apripista per un motore di gioco nuovo; East vs West sarebbe dovuto uscire quest'estate, come peraltro avevano già programmato ad inizio anno, avrebbero così con la Guerra Fredda chiuso questa generazione di giochi Paradox per concentrarsi nel 2014-2015 su quella nuova.

Lo dico perché, ai suoi tempi, EU3 rappresentò una rivoluzione rispetto al secondo capitolo: oltre che la veste grafica tridimensionale (novità assoluta), erano state aggiunte tante di quelle cose (idee nazionali, forme di governo, decisioni, ecc) da far sembrare i due giochi appartenenti a due epoche lontanissime, eppure erano passati appena 5 anni (EU2 è uscito nel 2002).
Mi sarebbe piaciuto, appunto, se EU4 fosse stato il capostipite per una nuova generazione e se avesse rivoluzionato, proprio come avvenne del 2007, un gioco che appare tutto sommato solido. E non è vero che siamo giunti al capolinea dello sviluppo e non possiamo più fare rivoluzioni: molte novità che oggi gustiamo su EU3 all'epoca del secondo capitolo non erano nemmeno concepibili e chi ci dice che un domani non sarà possibile rendere le partite ancora più coinvolgenti con elementi che oggi nemmeno immaginiamo?

Ma le leggi del marketing si sa, sono dure: due titoli Paradox attesissimi non possono farsi concorrenza tra loro, EU3 è in fondo un po' vecchiotto (eh...6 anni di età...per uno strategico) e così hanno cambiato un po' le carte in tavola, offrendoci ora un EU4 che richiama idealmente alla storicità del 2 (ma forse dandoci troppe catene nelle partite) e un EvW in estremo ritardo con lo sviluppo. Vedere che il destino della Borgogna è già segnato... mi fa una grande tristezza. Penso che questo giro lo salto, EU3 è dopotutto abbastanza maturo da farmi divertire ancora per molto. Il 4 penso che lo acquisterò scontato, patchato ed espanso in un secondo momento se sarà un prodotto valido. O forse ci sarò "costretto" perché ormai, nel frattempo, tutti saranno passati al 4, EU3 verrà progressivamente dimenticato e il bisogno di stare al passo con la community mi farà sentire all'età della pietra (eh... com'erano belli i tempi di EU3, quando eravamo liberi di creare imperi con la Toscana e con il Palatinato).

 

Anche perchè se fanno questo alla Borgogna chissà agli altri, già immagino tutti i duchi tedeschi pieni di malus per favorire la crescita del Brandeburgo...
Cioè se fosse un opzione simile alle nazioni fortunate che si può attivare e disattivare ben venga e la chiudiamo qui, ma se mi impongono dei malus a prescindere solo perchè nella storia è stato così allora non sono d'accordo.

 

Aragona, scozia, staterelli germanici, danimarca, staterelli centroitaliani, mammelucchi, arabi d'india credo verranno tutti riempiti di malus.
Dai, metà delle meccaniche di gioco sono pro GP, secondo me c'è l'inganno sotto, metteranno un converter per Vic, così che tu comunque avrai 5-6 GP come nell'inizio storico di victoria, e non avremo nazioni storicamente impossibili come GP

 

Sperando che non sia troppo irrazionale, l'intervenire in guerre altrui mi sembra una gran cosa. Come detto la guerra dei 30 anni è un susseguirsi di interventi che hanno allargato a dismisura l'iniziale conflitto Palatinato+nobili boemi vs Austria. Aggiungerebbe realismo storico, in EU3 è sempre stato irrealistico che le potenze minori (soprattutto staterelli tedeschi e italiani) potessero espandersi a dismisura ignorati dalle grandi potenze; perdipiù questo dava un vantaggio enorme al giocatore umano che ovviamente se vedeva un piccolo Stato farsi troppo minaccioso provvedeva a mazzuolarlo anticipatamente.

Invece continuo a vedere malissimo i bonus fissi per determinare storicità: l'Inghilterra fino alla sconfitta nella guerra dei cento anni era una potenza terrestre di prim'ordine, con immensi possedimenti sul continente. Non esistono le "propensioni naturali" delle civiltà, il potere marittimo inglese e la potenza terrestre prussiana furono determinati da fatti storici precisi.

 

ma infatti se non ricordo male l'inghilterra non ha malus per l'esercito terrestre ma solamente bonus per la flotta,
poi non vedo questi malus da per tutto, si è parlato solamente della borgogna riguardo i malus e poi non mi sembra che sia enorme questo malus, devi solamente non andare in reggenza per i primi 50 anni di gioco e quindi è il contrario delle partite preimpostate visto che il 50% delle volte la borgogna scompare e il restante 50% la borgogna continuerà a vivere

 

Ma perchè allora è necessario che venga spartita obbligatoriamente tra Francia e SRI? Ok che è un caso che succede solo alla IA e non all player ma sai che divertimento sapere che andrà sempre così, inoltre perchè la Borgogna DEVE avere quel malus al 50%? Questo no mi va giù, dare malus ad una nazione che ha le carte in regola per un buon game e viene rovinata perchè la Francia è figa e deve trionfare, inoltre se hanno fatto questo alla Borgogna mi viene il sospetto che abbiano fatto espedienti simili anche altrove, magari all'Aragona se entro il 1500 ha un matrimonio con la Castiglia viene automaticamente annessa, solo perchè così è stato...
Se si scopre che altre nazioni hanno simili "eventi" credo che EU3 continuerà ad intrattenermi per parecchi anni avvenire.

 

magari hanno messo dei trigger a questi malus per integrarli con i tanto sbandierati "event storici dinamici": se vengono soddisfatte certe condizioni allora si attiva il tal malus o il tal bonus. Ad esempio, giocando con l'inghilterra, si ottiene il bonus alla flotta sse non si hanno più possedimenti continentali, si ha un certo numero di navi grosse (caracche) e si sono scelte delle idee navali/delle decisioni navali. Così mi pare sensato.

Altra cosa: hanno detto niente della vita di corte? ci sarà un minimo di abbozzo per quanto riguarda le dinastie? o potrò ancora fare centinaia di matrimoni reali?

 

Se fosse così allora va benissimo.

Per le dinastie da quanto ne so non hanno un controllo diretto e dovrebbe essere come il 3 (conosci solo il nome del tuo re e del primo erede), tuttavia le nuove meccaniche diplomatiche probabilmente intaccheranno pure quell'aspetto, forse i matrimoni richiedono al diplomatico una tempistica così lunga da rendere controproduttivo farne troppi.