London Financial Guide 8 Aprile 1866 Economic Trend Analysis Pare ancora non arrestarsi la congiuntura economica favorevole che nell'ultimo decennio ha visto crescere esponenzialmente l'economie dei paesi occidentali e l'affermarsi dell'economia industriale moderna in molte nazioni che finora sembravano prediligere una visione più fisiocratica dell'economia. Il grande malato d'Europa, l'Impero Ottomano, fa ufficialmente il suo ingresso nelle nazioni industriali coronando la sua politica industriale con una crescita media del 12% annua negli ultimi 5 anni e con lei anche la Grecia col suo 11% raggiunge un traguardo ragguardevole. Ma il risultato più sorprendente è stato senz'altro quello dell'Impero Asburgico che, pur essendo nazione già industrializzata, registra un'incredibile crescita pari quasi all'11% che i più dicono correlata alle recenti riforme politiche e amministrative; non è solo teoria perciò quella che afferma che al progresso politico segue sempre quello economico e l'arretratezza del sistema industriale Francese potrebbe trovare una valida causa nella svolta reazionaria che caratterizza ormai le politiche degli amici al di là della manica e che sembra non porti grandi vantaggi neanche in guerra. Le analisi indicano inoltre che la crescita tedesca apparentemente inarrestabile è rallentata attestandosi su una più che decente 5,12% che tuttavia rimane più bassa di quella del Regno Unito. Ecco l'elenco con i dati raccolti dall'Agenzia Informativa del Cancelliere dello Scacchiere dal 1860 al 1866 relativi alla crescita annua: -Impero Ottomano +12% -Grecia +11,35% -Austria-Ungheria +10,9% -Impero Russo +10,5 -Francia +6,89% -Spagna +5,64% -Regno Unito +5,45% -Germania +5,12% -USA +5% -Olanda +4,46% -Italia +2,42% NdA: le percentuali sono ovviamente calcolate sulla base dei punti industriali Steamer Purchase Act Per quanto concerne il Common Market inizia a pesare nei bilanci pubblici Europei l'aumento del prezzo delle imbarcazioni a vapore, dovuto al recente Steamer Purchase Act col quale il Regno Unito, maggior produttore, ha bloccato tutte le sue esportazioni ai paesi esteri. La legge che è stata caldamente criticata da William Stanley Jevons che vede in essa un "precedente inquietante" di contaminazione del mercato da parte dello stato, è stata ritenuta necessaria per quei fini superiori che rispondono al generico nome di "ragion di Stato". Probabilmente la guerra agli armamenti navali dovuta alle recenti scoperte tecnologiche ha influito sulla decisione del parlamento Britannico e sconfitto le argomentazioni dei liberisti, quel che è certo è che ci vorrà del tempo per riportare il mercato ad una situazione allocativa efficiente.
