Medieval II- Total War Mod: Bellum Crucis 4.1 Fazione: Regnum Siciliae et Apuliae Difficoltà: Very Hard/ Very Hard Anno Domini 1164, cittadina di Fiume, Istria. Re Guglielmo I di Sicilia rilessee per l'ennesia volta la lettera papale. Erano passati due anni da quando il messo papale gliela consegnò con fare piccato, eppure sperava che per tutto quel tempo si fosse sbagliato sul suo contenuto che ahimè, era fin troppo chiaro. Il santo padre gli aveva ordinato di prendere parte personalmente alla crociata del Nord contro i lituani, gente pagana mai sentita prima, pena la scomunica. Anche suo padre, il grande Ruggero II detto "il greco" o "il conquistatore", colui che da fondò prima un regno, e poi un impero sulle ceneri dei decadenti bizantini, aveva sempre avuto discordie col papa, troppo vile, troppo attaccato al possesso di Roma per essere la guida della cristianità, l'unico merito di quell'ometto era stato l'aver dato inconsapevolmente il via libera alla distruzione da parte normanna della Repubblica di Venezia, grazie alla scomunica del doge. Ma ora che la repubblica non esisteva più e tutti i domani del papa erano circondati da quelli di re Guglielmo, e ora tutte le paure del papa erano rivolte al grande re, degno di suo padre. 1140-1156 Re Ruggero II il conquistatore. Re Ruggero II ritratto consacrato in una statua a Napoli, una delle tante città da lui conquistate nel corso del suo regno. Ruggero di Altavilla era appena stato incoronato re di Sicilia dal papa, riluttante di avere un potente vicino a sud dei suoi confini. Il regno si estendeva dalla Sicilia fino alla Lucania, comprendendo tutto il sud Italia ad eccezione della Campania e delle terre d'Abruzzo. La prima azione del Re fu la conquista di quelle terre governate da deboli ducati. Tuttavia, mentre tutto procedeva per il meglio, accadde qualcosa che segnerà per sempre la vita del novello re. Il papa si allea con nientepopodimeno che l'impero di Bisanzio, nella speranza di distruggere il potere del neonato regno, e un armata bizantina sbarca nei pressi di Bari. Ributtati a mare grazie alla milizia comunale presente nella città, il regno si ritrova subito a combattere contro una della maggiori potenze europee. Neanche il tempo di riposarsi che subito dopo al largo della costa palermitana spunta una flotta almohade carica di uomini e pronta a riconsegnare la Sicilia all'islam, nonostante non fosse in guerra direttamente l'intento era fin troppo chiaro, Ruggero II quindi ruppe gli indugi e diede ordini alla flotta di stanza a Palermo di far colare a picco gli infedeli. Le navi nemiche vengono affondate dopo una facile battaglia e la Sicilia poteva considerarsi salva, ma dopo solo un anno, Ruggero II doveva pensare a fronteggiare già altre due fazioni. Fece quindi di necessità virtù, raccolse a Bari una potente armata composta da cavalieri della guardia reale, lancieri della milizia comunale e arceri saraceni e sbarcò alla volta della Grecia, smanioso di farla pagare a quei stramaledetti Bizantini. Con un forte contingente di stanza a Durazzo, Ruggero II decide di sbarcare più a Sud, verso il castello di Naupatto (in seguito rinominato per ordine del re "Lepanto"), che viene facilmente conquistato dalle truppe normanne. Partendo quindi dalla nuova base delle operazioni, divide l'armata in due tronconi, una guidata lui stessi e l'altra dal giovane principe erede al trono Guglielmo. Col grosso delle forze sale a Nord verso l'Albania e l'armata bizantina lì presente, mentre Guglielmo conquista senza troppo colpo ferire Atene e il Pelopponeso con la strategica Corinto, debolmente presidiate da parte bizantina. Battuti intanto in una battaglia campale i bizantini a Durazzo, Ruggero II marcia alla volta di Atene, mentre suo figlio si dirige a nord alla volta della Macedonia, a Tessalonica viene sgominata l'ennesima guarnigione bizantina, ma poco più a Oriente, una grossa armata bizantina della città Macedone appena conquistata. Il re parte subito da Atene per dare manforte al figlio, ma i bizantini sono più veloci e mettono sotto assedio la città, il giovane Guglielmo tenta il tutto per tutto e tenta la sortita. Contro ogni previsione la fanteria greca non regge infrangendosi tra le lance della milizia comunale di Palermo, dandosi alla fuga, i bizantini vengono annientati e sulla piana viene costruita una stele commemorativa della grande battaglia. La grecia in soli sei anni di guerra era nelle mani dei normanni. Intanto però la guerra navale purtroppo non procedeva bene, la superiorità bizantina era troppo evidente e la flotta normanna faticava a reggere l'assalto. Così re Ruggero II giunto a Tessalonica, dovette basarsi sulle sole forze disponibili in Grecia per attuare la seconda parte del suo progetto: la conquista di Costantinopoli. Dopo pochi anni e lasciato il figlio a presidiare la città macedone, partì alla testa di una nuova grande armata, rinforzata dalle baliste da guerra costruite ad Atene, alla volta di Adrianopoli che fu presa dopo un sanguinoso (per i bizantini) assedio. Era quasi fatta, tra il re e la metropoli c'erano duemila uomini tra l'armata guidata da Stefano di Valona e la guarnigione, più un altra marea di nemici stanziati in Bulgaria, regione notoriamente turbolenta dell'impero. Nella strada che da Adrianpoli porta a Costantinopoli, si svolge la battaglia decisiva tra Normanni e Bizantini, rinforzati da parecchi mercenari occidentali. Fu un disastro, per bisanzio, la fanteria si rivelò ancora una grossa delusione e la cavalleria normanna reale guidata dal re spazzò via l'armata del Basileus. Con 1000 uomini persi, solo una guarnigione non eccessivamente grande separava Re Ruggero II dal suo sogno,sei mesi dopo infatti, nel 1152, Costantinopoli per la prima volta nella storia cadeva di fronte ad un esercito straniero. La corte bizantina fuggì verso Nicea, dove tra l'altro si trovava già l'imperatore da tempo. I normanni, i greci di Sicilia, dell'attica e di macedonia, i saraceni marciarono trionfalmente tra le vie della città, tra lo stupore e la diffidenza della popolazione che rimase buona solo grazie alle numero delle forze che controllavano la città e alla presenza carismatica del grande re, che tra i suoi titoli aggiunse anche quello di "Imperatore Latino D'Oriente" e come primo suo atto, fece riconvertire la meravigliosa Ruggero II raffigurato nella chiesa di Santa Sofia in qualità di nuovo signore di Costantinopoli Ma non era ancora tempo di riposarsi sul trono dei Basileus, i bizantini erano ancora forti e numerosi a Tarnovo, città della Bulgaria e potevano minacciare le conquiste normanne da un momento all'altro, inoltre erano ancora in possesso delle roccaforti di Sofia sempre in Bulgaria e di Belgrado in Serbia, il nord dei Balcani fino al Danubio era ancora in mano loro. Nel frattempo il papa aveva lanciato una crociata contro i Siriani e la loro capitale: Mosul, suo malgrado Ruggero II dovette organizzare un'armata per farla partecipare. Mise a capo uno dei suoi più fedeli generali, il quale ingegnosamente approfittò del movente e dell'itinerario della crociata per occupare le maggiori isole bizantine: Creta, Rodi e infine Cipro, quest'ultima conquista tuttavia, non piacque al regno Latino di Gerusalemme, che considerava Cipro una terra sua di diritto, tanto da dichiarare guerra al regno normanno e addirittura far sbarcare un contingente nell'isola. Dopo aver facilmente battuti i crociati a Cipro e dopo qualche scaramuccia tra le due flotte, si arriva comunque ad un accordo e viene sancita la pace. Ma un'ombra ben peggiore stava per calarsi sul giovane regno in ascesa. La repubblica di Venezia, che come il Regno normanno aveva conosciuto un periodo d'oro e dominava tutta l'Italia centrale oltre al Veneto e alla Dalmazia, in virtù della sua alleanza con Bisanzio dichiarò guerra al Regno dei normanni. Con il suo grande potere economico e militare e soprattutto con una flotta numerosa ed efficiente, la migliore del mediterraneo, scese in campo nella speranza di mettere le mani sul Sud dell'Italia e sulla Grecia. Il vecchio re Ruggero II ebbe solo il tempo di assistere alle prime dure lotte tra la sua flotta e quella della serenissima, morì nel palazzo imperiale di Costantinopoli nel 1156, quando la città di Tarnovo era appena stata conquistata dalle truppe guidate da un giovane e brillante generale, e suo figlio aveva appena concluso a Belgrado la marcia con la quale aveva strappato ai bizantini le sue ultime roccaforti nei balcani. Ultimo avamposto bizantino e quindi obbiettivo finale del grande re defunto, la città di Tarnovo venne ribattezzata qualche anno dopo San Ruggero, in onore del grande re, che il papa fu costretto per via delle sue grandi imprese in nome del cattolicesimo a canonizzare (e molti cronisti a vedere la cerimonia con la quale stava canonizzando l'odiato ex nemico, giurarono che gli stava venendo da un momento all'altro un travaso di bile). La salma fu portata in maniera solenna per tutta la Grecia e da lì in Italia meridionale, fino a Palermo, dove tutti i Normanni che abitavano la Sicilia e l'Italia commemorarono il loro grande condottiero che li aveva riuniti e portati a conquistare la più grande città del mondo. La tomba del grande Re a Palermo, meta di pellegrinaggio di moltissimi cavalieri normanni, che di fronte alla tomba della loro guida cercano ispirazione e coraggio. A presto con la seconda parte e con, finalmente, gli screens!
Come ho già detto nell'altro topico purtroppo, non ho screens fino al 1164 (ho installato oggi fraps). Però qualcosa può comunque andare bene per il punto in cui sono arrivato. Qui si vedono le conquiste balcaniche di Ruggero II e figliolo, unica grossa differenza è il fatto che nel 1156, anno della morte del Re, Ragusa è ancora saldamente in mano Veneziana (a questo arriveremo alla seconda parte del AAR incentrata sulla prima parte del regno di Guglielmo), notare che l'armata polacca visualizzata nello schermo sta lì dai tempi della prima crociata contro Mosul (in pratica si bloccava sempre dall'Asia a Costantinopoli, solo ora si è accorta che esiste lo stretto di Gallipoli)!
lo screen è bello però forse è meglio se metti i thumbnail perché per i 56kappati non è uno scherzo visualizzarla XD
Provvedo subito (peccato solo che ci vorrà un pò visto che non posso editare il post direttamente e quindi mi tocca chiedere il permesso all'admin).
A un mese preciso dal mio ultimo post approffitto di un momento di pausa dal lavoro per comunicarvi che al momento non ho la possibilità di stare nel forum (e quindi continuare questo AAR), poiché da ormai tre settimane non ho più la linea internet a casa (dato che ci stiamo trasferendo abbiamo fatto disdetta ma ahimè quelli della Fastweb hanno staccato al volo, altro che le tre settimane di tempo paventate dal centralinista). Un saluto a tutti nella speranza di poter tornare presto e aiutare il buon Mengks a rimpolpare questa sezione!
