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La cultura italiana è di sinistra?

Discussione in 'Off Topic' iniziata da Pandrea, 24 Febbraio 2014.

  1. Lord Attilio

    Lord Attilio

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  2. Askaron

    Askaron

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    Immagino esponenti minoritari, però. O perlomeno parole di propaganda.
    Perché d'altronde è dalla "svolta di Salerno" che il PCI ha abbandonato ogni intento rivoluzionario, e si è seduto insieme ai partiti "borghesi". Stiamo parlando del 1944.
    Certo, finché Togliatti ne è stato il leader, c'è sempre stata l'idea di una possibile futura rivolta. Ma già con Berlinguer come segretario, era naufragato tutto (vedi il compromesso storico, ad esempio). Inoltre credo che il PCI, in qualche modo, fosse al corrente dei piani per sopprimerla, nel caso di vittoria alle elezioni, o perlomento lo capirono indirettamente dopo il colpo di stato in Cile.
     
  3. bacca

    bacca

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    Lo stesso Berlinguer parlava agli operai Fiat nell' 80 , vicenda licenziamenti http://it.wikipedia.org/wiki/Marcia_dei_quarantamila, dicendo che un eventuale rivolta per occupare la fiat sarebbe stata supportata, e l'ho sentito con le mie orecchie non mi pare intendesse solo l'occupazione della fiat!
    eccolo, ma è estrapolato dal contesto:

    Sicuramente Berlinguer non pensava minimamente a ribellarsi ad alcunchè, ma lo dava a intendere.
     
    Ultima modifica: 25 Febbraio 2014
  4. Piccolo Messe

    Piccolo Messe

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  5. Pandrea

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    Infatti non riesco ad essere totalmente in disaccordo con chi vedeva nel PCI al governo l'inizio della dittatura.

    Si potrebbe parlarne qui:Il PCI al governo: dittatura?
     
  6. bacca

    bacca

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    "Tutto ebbe inizio nell'Italia del post'68. Il regime dell'arco costituzionale voleva chiudere nel ghetto l'opposizione missina; le poltrone del potere avevano tremato per ben due volte: nel 1971 e nel 1972, a causa dei successi del partito di Almirante. I governi dell'epoca scelsero così di giocare la carta della criminalizzazione della destra, supportati dall'azione violenta dei gruppi della sinistra parlamentare ed extra-parlamentare, i quali scatenarono nel paese la "caccia al fascista". I primi ad esserne colpiti furono ovviamente i giovani del movimento, da sempre generosamente in prima linea. Fu in questo clima di pesante tensione che, in particolare nel centro-nord, i ragazzi del Fronte della Gioventù e del Fronte Universitario di Azione Nazionale tentarono di resistere sul piano attivistico allo spadroneggiare della sinistra - che chiedeva a gran voce lo scioglimento del MSI - difendendo in primis il proprio diritto di esistere."
     
  7. Hendioke

    Hendioke

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    Il socialismo, per dire. Arrivati al massimo al 14% questi cugini evoluti, e sfigati, dei comunisti (e cui mi pregio di appartenere) avevano in mente di difendere i lavoratori ma in un'ottica per cui tutti le componenti di una società sono ugualmente importanti e meritevoli di protezione in quanto necessarie per la pace, la serenità e il benessere della società stessa.
    Padroni, lavoratori, professionisti, dipendenti pubblici, immigrati ecc. ecc. tutti con le loro potenzialità e i loro problemi, tutte categorie alle quali garantire la libertà necessaria per autodeterminarsi, cui imporre regole per evitare che abusassero dei loro diritti e interventi materiali per assicurarsi che nessuno cada nella miseria materiale (anticamera della perdità di ogni libertà, anche in uno Stato di diritto).

    Ovviamente, i comunisti ci han sempre odiato e da destra idem. Dopo la caduta del PSI molti socialisti andarono con Berlu, un po' per le sue posizioni anticomuniste, un po' perché i socialisti sanno che senza un impianto liberale (occhio, liberale, non NEOliberale) mancano le basi per politiche sociali serie che non scadano nell'autoritarismo
     
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  8. Hendioke

    Hendioke

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    Chissà come è o come non è ma se chiedessi a qualsiasi militante di sinistra che è stato giovane attivista a cavallo fra gli anni '60 e '70 scommetto ti direbbe che:

    "Tutto ebbe inizio nell'Italia del post'68. Il regime dell'arco costituzionale voleva chiudere nel ghetto l'opposizione comunista; le poltrone del potere avevano tremato per ben due volte: nel 1971 e nel 1972, a causa dei successi del partito di Longo. I governi dell'epoca scelsero così di giocare la carta della criminalizzazione della Sinistra, supportati dall'azione violenta dei gruppi della destra parlamentare ed extra-parlamentare, i quali scatenarono nel paese la "caccia al comunista". I primi ad esserne colpiti furono ovviamente i giovani del partito, da sempre generosamente in prima linea. Fu in questo clima di pesante tensione che, in particolare nel centro-nord, i ragazzi della Federazione Giovani Comunisti Italiani e dei vari movimenti universitari tentarono di resistere sul piano attivistico allo spadroneggiare della destra- che chiedeva a gran voce lo scioglimento del PCI- difendendo in primis il proprio diritto di esistere."

    A volte penso che per sapere la verità sulla nostra storia recente ci si dovrebbe rivolgere agli storici britannici
     
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  9. bacca

    bacca

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    Direi che hai fatto centro.

    Comunque quel pezzo è tratto dal sito della compagnia dell'anello...
     
  10. Eferthad

    Eferthad

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    Mi permetto non soltanto di concordare, ma di voler implementare l'argomentazione del Compagno Hendioke:

    Sebbene non sia concorde sulle motivazioni che hanno spinto molti degli ex socialisti nelle braccia di Berlusconi (magari nel primo momento, in cui si dichiarava portatore di una "rivoluzione liberale", sono anche "giustificabili", ma non certo dopo la sua prima esperienza di governo, ma è evidente che molti lo fecero anche e soprattutto per ripicca contro gli exPCI), è chiaro che un socialismo vero è impossibile senza impianto liberale: in primis perché la democrazia stessa è propria dell'impianto liberale, come si diceva, e in secundis perché, come tra l'altro rilevava il Compagno Rosselli, tra i primi "eretici" del PSI nel dichiarare Marx superabile, la libertà è presupposto per lo sviluppo e fine del socialismo (laddove la libertà, come tra l'altro enunciato con una certa efficacia dal Compagno Pertini, sia coniugata alla giustizia sociale). Cito, a questo proposito, le 13 tesi del socialismo liberale di Carlo Rosselli:

    In merito al discorso sull'eguale importanza da darsi ad ogni classe sociale, il famoso discorso di Claudio Martelli circa "l'alleanza fra il mondo del merito e il mondo del bisogno" ritengo sia l'esempio migliore e più fruibile, anche perché facilmente consultabile online, di quella che era la visione del riformismo socialista.
     
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  11. Pandrea

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    Forse la questione, più che numerica, è di apparenza. Personalità dello spettacolo di sinistra non hanno problemi a dirsi tali, anche di estrema sinistra e a politicizzarsi, mentre a destra* per qualche motivo (minore abitudine' alla piazza?) pur essendoci personalità dello spettacolo, penso a Giacomo Poretti o Paolo Cevoli, fanno il loro lavoro lasciandone fuori le simpatie politiche. L'unico che mi venga in mente che facesse comicità politicizzata a destra* era Antonio Cornacchione.

    *che poi destra, culturalmente parlando, identifica qualsiasi cosa non si allinei almeno sulle posizioni di SEL, inquadrando anche molti più democristiani che "di destra".
     
  12. Enok

    Enok

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    @Pandrea
    Ma Cornacchione non era quello che prendeva per il culo Berlusconi?

     
  13. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Da quel che ricordo a Zelig si rideva di Silvio ma anche e sopratutto della sinistra. Un po' come Crozza, è evidente che Bersani e i politici di destra li tratta diversamente, nonostante Bersani l'abbia rovinato.

    Inoltre da un suo spettacolo:
    [​IMG]
     
  14. Enok

    Enok

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    @Pandrea
    La foto mi pare funzionale al presentare Berlusconi come una macchietta che vede comunismo ovunque, anche nel democristiano Prodi.
     
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  15. Caronte

    Caronte

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    Più che altro prendeva per il culo la gente come Bondi o Capezzone. Insomma quelli più realisti del re.
     
  16. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    No dai Cornacchione non è di destra, io ho visto un suo spettacolo, in Italia se non sei anti-berlusconiano e di sinistra come comico satirico non vieni considerato, e questo è un dato di fatto.
     
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  17. GyJeX

    GyJeX

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    Cornacchione fa umorismo di nicchia :lol:
     
  18. Pandrea

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    Aldilà di Cornacchione, rimane che mentre è facilissimo pensare ad artisti dichiaratamente di sinistra, è difficile trovare artisti dichiaratamente di centrodestra. Per non parlare di estrema destra, quando invece "comunisti" si definiscono ancora tanti. Come mai?
     
  19. TFT

    TFT

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    Perchè non gli verrebbe dato spazio, guarda anche nel mondo della musica. Ci sono molti (come molti altri no, per carità), gruppi e cantautori italiani di estrema destra che sanno fare ottima musica ma per via delle loro ideologie politiche sono confinati nella nicchia
     
  20. Pandrea

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    Aldilà dell'estrema destra, anche cantautori di destra 'normale' o di centro ex-DC è difficile trovarne.
     

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