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Jimena: La croce e la mezzaluna

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da alberto90, 9 Giugno 2013.

  1. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    esattamente. :devil:
     
  2. alberto90

    alberto90

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    se è per quello è da quando sono diventato imperatore che si scannano tra di loro senza cagarmi di striscio ... potrei mettere tasse altissime e non se ne accorgerebbero nemmeno. E' uno spasso ma anche una rottura .... i loro uomini mi possono servire per le mie guerre di espansione ..... Ora ho in mente di attaccare Calabria, Salerno e Puglia ( in mano agli Almoravidi ) e Piombino, divenuto indipendente dopo la disgregazione di Pisa .... Poi nord Africa ed Egeo.
     
  3. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    non riesci a piazzare un bel matrimonio per prenderti un po' di terre senza dover combattere?
     
  4. alberto90

    alberto90

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    è difficile trovare un bella dama che sia già regina o duchessa .... sono quasi tutte miserande nate da relazioni clandestine o schiavette divenute preferite dei sovrani ....
    Ma in fondo il bello del gioco è conquistare combattendo ....
     
  5. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    falso! matrimonio e coltello, lavora di matrimonio e coltello, dà molta più soddisfazione!
     
  6. alberto90

    alberto90

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    Io mi diverto a conquistare con le guerre ... anche perchè non è facile trovare un matrimonio che consenta di ereditare non dico un regno, ma almeno un bel ducato. E poi anche se io riuscissi ad ereditare tanto per dire, il ducato di Champagne, che me ne faccio quando lo avrò tra i miei domini? è staccato dal territorio, isolato e accerchiato da Francia e Impero .... tanto vale che conquisto poco per volta i domini che mi servono e che confinano con quelli che ho già ....
     
  7. SkySpace

    SkySpace

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    è quello il difficile trovare matrimoni adatti
     
  8. Carlos V

    Carlos V

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    Più che altro è difficile sposare gente di rango più elevato del tuo, a meno che non siano molto lontani dalla linea di successione. Potresti sposare l'ultima figlia di un qualche duca o re (facendo attenzione che non ci sia comunque troppa differenza d'età) ed eliminare tutti i suoi fratelli per portarla ad ereditare i titoli paterni (che verranno poi trasmessi al tuo erede). :joyful:
    Per il resto sono d'accordo con Sir Matthew, matrimonio e coltello dà molta più soddisfazione in Crusader Kings II, e lo dico anche io che sono abituato alle guerre di Europa Universalis III o a quelle di Hearts of Iron II/Darkest Hour, dove l'unico modo per avanzare è prendere quello che vuoi con la forza.
     
  9. alberto90

    alberto90

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    Si ma passare la vita a tentare di uccidere ragazzini .... è brutto ... molto meglio sposare qualcuno, ereditarne le rivendicazioni e mazzuolare per bene a destra e manca ....
     
  10. alberto90

    alberto90

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    Dal giorno della fastosa incoronazione imperiale e per tre anni Ramiro si occupò dei suoi domini e si accertò che i sovrani che aveva posto sui troni di Portogallo, Castiglia e Aragona, governassero con giustizia e senso del dovere, visitò le capitali dei regni e ovunque fu accolto con gran giubilo dal popolo.
    Dedicando ogni giorno ad un vassallo diverso Ramiro riuscì ad incontrare tutti, consigliando tutti e sostenendo tutti nei loro problemi. Impiegò tre anni per consolidare il suo potere, che neppure per un giorno era stato messo in dubbio, e al termine di quel periodo il nuovo imperatore decise che era tempo di riprendere l' espansione e capì subito che la direzione da prendere non era tanto il nord Africa, dove seppure indeboliti dalla ancora in corso guerra civile, gli Almoravidi potevano ancora contare su una notevole forza militare; quanto piuttosto avventurarsi verso oriente, puntando alle Baleari in primis e poi verso la Sardegna e la Sicilia e il sud Italia, invaso e conquistato dagli Almoravidi.

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    Nord Europa e Mediterraneo nel 1140

    Perciò alla fine di maggio del 1140 Ramiro iniziò i preparativi per la guerra e il 25 giugno il sovrano dichiarava guerra all' emiro delle Baleari, vassallo fedele del sultano almoravide.
    Nel volgere di poche settimane le truppe imperiali si erano radunate a Valencia, di li imbarcate sulla poderosa flotta di 300 navi e sbarcate sulle spiagge di Maiorca. Gli Almoravidi, fortemente impegnati nella guerra civile non poterono inviare che poche centinaia di fanti che non fecero nemmeno in tempo a sbarcare, perchè dalle navi spagnole 500 arcieri minuti di frecce incendiarie appiccarono il fuoco alle navi arabe in avvicinamento alla costa. Non ne scampò una e tutti gli uomini che trasportavano perirono nelle fiamme.
    Nel giro di un anno l' emirato era nelle mani di Ramiro e la pace fu firmata il 30 agosto 1141.

    Pochi mesi più tardi Ramiro decise a malincuore di divorziare dalla moglie, ancora prigioniera del re di Francia. Dopo aver ottenuto il consenso dal Pontefice l' imperatore diede ufficialità all' annuncio, garantendo tuttavia una piccola pensione mensile alla ormai ex moglie.
    Il 16 dicembre 1141 Ramiro si risposava con la principesse svedese Anna Slatte, esclusa dalla discendenza reale. La giovane sovrana era molto graziosa anche se così diversa dalle olivastre dame spagnole e così chiusa di carattere.
    Ci vollero tre anni di tentativi ma il 5 marzo 1144 l' imperatrice Anna metteva al mondo il terzo figlio di Ramiro, un maschio chiamato Alfonso, come il grande re di Castiglia iniziatore della Reconquista.
    E quattordici mesi dopo, il 1 maggio 1145 nasceva un altro maschio, chiamato Sancho.
    Ramiro non si dedicò molto alla famiglia in quell' anno, preso a progettare la conquista della Sardegna, da poco resasi indipendente dalla repubblica di Pisa.
    Il 10 novembre 1145 la Spagna dichiarò guerra al conte di Cagliari e già nel febbraio successivo un esercito di 25.000 uomini stava assediando Cagliari.
    Il 30 giugno 1146 il conte, ferito durante l' assedio, si arrendeva e spontaneamente lasciava ogni titolo cedendo a Ramiro la contea.
    Il 20 novembre nacque la terza figlia di Anna e Ramiro, una bella bambina chiamata Maria, che fu affidata alle cure della madre.
    Tre mesi più tardi, il 10 febbraio 1147, Ramiro partiva nuovamente per la Sardegna, dove le sue truppe lo stavano aspettando per dare inizio all' attacco alla contea di Arborea.
    Come nel precedente conflitto le ostilità ebbero breve durata. Già il 6 novembre Ramiro diveniva anche conte di Arborea e il 10 novembre creava il titolo di duca di Sardegna e lo affidava al figlio Alfonso, che non aveva ancora compiuto 4 anni.

    [​IMG]
    L' impero di Spagna dopo la conquista della Sardegna ( 1145 - 1147 )

    Il 6 marzo 1148 veniva al mondo la quarta figlia di Ramiro ed Anna, una figlia che fu chiamata Margherita.
    I successivi due anni Ramiro li dedicò sopratutto all' amministrazione dei nuovi possedimenti, sopratutto delle Baleari che aveva affidato al principe d' Aragona nominandolo duca delle Baleari.
    Il 25 febbraio 1150 Ramiro dichiarò guerra al sultano almoravide con l' obbiettivo di conquistare la Sicilia, mettere piede in Italia, cacciarne poco a poco gli arabi, liberarla dalle conquiste delle repubbliche di Venezia e Genova e rifondare il regno di Sicilia, che voleva come perla del suo impero.
    Ramiro temeva una guerra lunga e sanguinosa, ma sbarcato con il suo esercito a Palermo ai primi di aprile entrava in città già a fine maggio ed entro il mese di ottobre l' intera costa settentrionale dell' isola era nelle sue mani.
    Il sultano, sconfitto presso Cefalù il 5 settembre, chiese la pace e il 25 ottobre la Sicilia diventava feudo imperiale.
    Ramiro creò il titolo ducale per l' isola e lo affidò ad uno dei suoi cortigiani.


    [​IMG]
    L' impero di Spagna dopo la conquista della Sicilia ( 1150 )

    Mentre Ramiro era impegnato in Sicilia dalla Spagna gli giunse la notizia che il conte di Ermengol, vassallo dell' imperatore tedesco, aveva dichiarato guerra alla Spagna per conquistare Saragozza.
    Fortunatamente l' imperatore di Spagna fece in tempo a chiudere la questione siciliana e a spostare l' intero esercito che vi aveva portato verso le coste della Provenza prima che l' imperatore tedesco iniziasse le sue manovre.
    Per tutto il 1151 gli eserciti spagnoli e tedeschi si diedero battaglia tra Provenza, Linguadoca e area pirenaica, ed ogni battaglia sanciva la potenza e la forza delle truppe spagnole che sconfissero per tre volte le soverchianti forze tedesche.
    Alla fine, il 22 novembre 1151, Ramiro e l' imperatore tedesco si incontrarono a Barcellona e firmarono una pace bianca che era più una vittoria spagnola.
    La pace fu festeggiata con il battesimo dellì ultimogenito partorito il 1 ottobre 1151 dall' imperatrice Anna, un maschio che fu chiamato Carlo come il nonno.
    Sei mesi più tardi, il primo imperatore di Spagna, si ammalava improvvisamente e il 25 maggio 1152 spirava nel suo letto, a nemmeno 40 anni, dopo aver regnato complessivamente per 23 anni.


     
  11. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    crescita mostruosa, quasi ipertrofica...si profilano delle successioni di fuoco...
     
  12. Pandrea

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    Molto bravo :) occhio ai parenti...
     
  13. alberto90

    alberto90

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    Occhio si .... più che ai parenti bisogna tenere d' occhio i vassalli. Non posso anticiparvi nulla ma sono stati 10 anni pazzeschi .... tutti i momenti c'è una fazione per consegnare l' impero ad uno dei miei fratelli o sorelle e se cedo per evitare difficili guerre non faccio in tempo ad insediare il nuovo membro che subito una fazione vuole riconsegnarmi il trono ..... che casinoooooo
     
  14. alberto90

    alberto90

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    FERDINANDO I JIMENA detto IL PACIFICO 1152 - 1155
    Figlio primogenito di Ramiro, Ferdinando aveva un carattere mite e il giorno dopo la morte del padre fece subito intendere ai vassalli che il suo intendimento era conservare i possedimenti già acquisiti senza arrischiarsi in nuove pericolose conquiste al prezzo di prezioso sangue spagnolo.
    Non era un pacifista e anzi, sapeva che comunque prima o poi almeno una guerra avrebbe dovuto affrontarla, ma non sarebbe certo stato lui a dichiararla.
    Sposatosi nel 1150 con la duchessa Berengaria di Orleans al momento dell' ascesa al trono era ancora privo di eredi e la salute non stabile del sovrano faceva temere un regno breve e una successione tormentata.
    Pochi mesi dopo l' assunzione del potere giunse un messaggero inviato dal Doge di Venezia il quale chiedeva aiuto nella sua guerra di embargo all' imperatore di Spagna.
    Ferdinando si consultò con i suoi consiglieri militari i quali gli suggerirono di accettare e inviare un contingente in aiuto dei veneziani.
    Il 5 settembre 1152 Ferdinando entrò in guerra accanto a Venezia contro Genova e pochi giorni dopo un contingente di 5000 uomini forniti dal regno di Aragona trasportati verso Salerno dalle navi portoghesi.
    In novembre l' esercito spagnolo sconfisse le milizie genovesi presso Paestum e subito diede inizio all' assedio di Salerno mentre i veneziani a nord assediavano Genova.
    Un contingente genovese riuscì a sbarcare sulle coste spagnole e minacciare le retrovie, ma in febbraio un contingente misto castigliano e portoghese lo intercettò e lo sconfisse ricacciandolo in mare.
    La guerra proseguì per altri due anni senza ulteriori evoluzioni e alla fine le due repubbliche marinare conclusero una pace bianca ( 15 agosto 1154 ) che consentì alla Spagna di uscire dal conflitto comunque da imbattuta anche se priva di conquiste.
    Nei primi mesi del 1155 giunsero alle orecchie dell' imperatore voci che davano per imminente una rivolta dei principali vassalli del regno. Rivolta che avrebbe come scopo la consegna del trono alla principessa Isabella, sorella dell' imperatore.
    Dopo alcuni mesi di riflessione Ferdinando decise di lasciare spontaneamente il trono alla sorella per evitare una sanguinosa guerra civile.
    Il 15 luglio 1155 Ferdinando abdicò in favore della sorella con grande stupore di molti vassalli che non pensavano ad un gesto tanto estremo.
     
  15. ronnybonny

    ronnybonny Moderator Membro dello Staff

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    Ma si può abdicare o è un specie di trucchetto gamey?
     
  16. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    a seconda di quello che si fa: in poche parole ci si arrende nella guerra, subentra il pretendente (di solito della tua casata), poi puoi o salvare e ricaricare con il nuovo leader della dinastia (quello con il titolo più alto, ma secondo me questo non è troppo "giusto") oppure con il personaggio che ha perso la guerra, "sopportando" il fatto di aver perso un livello nella gerarchia.
    Secondo me questo è il modo corretto di giocare.
     
  17. ronnybonny

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    Ma quindi salvi, esci, ricarichi ed entri con un nuovo personaggio? È un po' come entrare con un altro stato su EU3?
     
  18. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    sì immagino sia questa la procedura (altrimenti ho frainteso tutto e quanto ho detto non ha alcun valore...)
     
  19. alberto90

    alberto90

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    Io non mi sono arreso alla guerra ... ho semplicemente romanzato il fatto che nel gioco mi è arrivata la richiesta da parte dei vassalli di lasciare il trono a mia sorella. E io li ho accontentati.
     
  20. alberto90

    alberto90

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    ISABELLA I JIMENA 1155 - 1156
    Sorella minore di Ferdinando, Isabella sale al potere all' abidicazione del fratello il 15 luglio 1155. Sposata con Gilberto di Fiandra, figlio del duca di Brabante.
    Il breve regno dell' imperatrice Isabella, durato neppure un' anno è mezzo, si potrebbe riassumere in poche frasi. Non fu mai molto amata in quanto ritenuta responsabile dell' abdicazione di Ferdinando e quando il 10 maggio 1156 nacque l' erede, Filippo, non vi furono nemmeno grandi festeggiamenti.
    Pochi mesi dopo, il 5 ottobre, la regina di Aragona ( che per prima aveva offerto il trono ad Isabella ), si ribellò improvvisamente al dominio, comunque piuttosto fiacco, dell' imperatrice. Nel volgere di pochi giorni erano insorti anche i duchi di Badajoz, Navarra, Toledo, Siviglia e Cordova, mettendo seriamente a rischio la sicurezza della capitale. Al fianco dell' imperatrice si schierarono praticamente solo i re di Portogallo e di Castiglia e i principati ecclesiastici di Granada e di Navarra.
    Isabella era tutto fuorchè bellicosa o superba e si rese conto che anche cercando l' aiuto del re di Francia, un individuo piuttosto inaffidabile che aveva assunto il nome di Gargamel, non avrebbe potuto concludere in fretta quella che stava rapidamente diventando una guerra civile che aveva come scopo quello di rimettere sul trono Ferdinando.
    Il 10 novembre, dopo 35 giorni, l' imperatrice lasciò il trono arrendendosi ai ribelli, che la imprigionarono, mentre a gran voce si richiedeva a Ferdinando di riprendere il potere.
    Di Isabella non si sentì più parlare mentre il figlioletto fu affidato alle cure del padre. Era pur sempre un principe imperiale ed era un Jimena. E sopratutto era innocente.
     

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