Briefing DOD marzo 20 2011 - Presenter: Vice Adm. Bill Gortney, Director of The Joint Staff Next slide, please. Shown here is a representation of coalition strikes against Gadhafi’s ground maneuver forces about 10 miles south of Benghazi. Fifteen U.S. Air Force and Marine Corps aircraft participated in these attacks, as well as aircraft from France and Great Britain. They were backed up by U.S. Navy EA-18G Growlers providing electronic warfare support. Full battle reports from these strikes are still coming in, but we judge these also to have been quite successful at the halting regime’s ground movement in this region. The highlighted box are some still shots from the Harrier’s weapons systems video Le immagini dai FLIR e dagli illuminatori laser sulla colonna corazzata libica erano di AV8B dei Marines Le bombe e i missili USA, UK e Francia.
Gli USA hanno 11 CVN in servizio (Enterprise + 10 Nimitz) 3 Nimitz (CVN-72, 73 & 76) sono in Giappone / Corea / Mar della Cina (crisi potenziali e operazioni di soccorso al Giappone) 2 (CVN-70 e CVN-65) sono nel Golfo Arabico o nel Mar Rosso (crisi Bahrein, Yemen e supporto operazioni in Afghanistan) 1 (CVN-77) è pronta a partire dagli USA Le altre 5 sono in post deployment / manutenzione Delle LHD, 1 (LHD-3) è nel MED, 1 (LHD-5) in arrivo, 3 in giro per il mondo e 5 in post deployment / manutenzione
ma gli americani per ora vorrebbero mantenere il profilo basso il più possibile e l'atteggiamento ( più che giusto ) dell'Italia li obbligherà in qualche maniera a farsi coinvolgere più di quanto il Pentagono, si presume, voglia nel settore. Di certo è un conflitto che per ora l'opinione pubblica statunitense non lo comprende e sopratutto non vuole che le sue unità vengano usate a beneficio della Francia che tutto sommato è stato l'alleato meno apprezzato con i suoi rigurgiti gollisti...
Gli Strela (Strela-3 ?) in postazione doppia su pick-up con sistema di rilevamento IR separato (?), di cui avevo parlato sopra
Ma tutto questo equipaggiamento da dove l'hanno preso? Non solo armi, si vedono anche schiere di pickup (rinforzati) appena usciti dal concessionario, mimetiche e scarponi militari nuovissimi, ecc. Dubito che si preparavano da tempo, visto che il governo di Gheddafi fino a prova contraria era un regime oppressivo. E poi sarebbe questa la popolazione civile che stiamo difendendo?!
i depositi e le caserme tra bengasi e tobruk, comprese le difese antiaeree, sono finiti in mano ai "buoni" praticamente intatti
Potrebbero essere Strela-3 ma forse anche Igla / Igla-1. Non riesco bene a distinguere i particolari Strela-3 (SA-14 Gremlin) Igla e Igla-1 ma non avevo mai visto questa combinazione con lanciatore semi-fisso doppio e non mi risultava fossero stati venduti dalla Russia alla Libia. Potrebbero essere arrivati via Bielorussia (?). Sicuramente sono molto più pericolosi (anche per gli aerei NATO) delle vecchie ZPU su pick-up o su carrello viste a decine nei TG. PS ho letto che il MIG23BN abbattuto su Bengasi dei ribelli FOSSE DEI RIBELLI (così una dichiarazione del portavoce del governo provvisorio di Bengasi), abbattuto per errore. Bel colpo !
di lanciatori doppi ne hanno messo insieme parecchi sia per gli strela per gli igla, come questo: http://www.deagel.com/library/Djigit-Dual-mount-Igla_m02006120900253.aspx, la Siria ha comprato lanciatori multipli strelets, magari qualcuno è finito in Libia e lì li hanno riadattati... I depositi penso li abbiano svuotati per buona parte, mi ricordo che l'inviato di annozero ha fatto vedere l'interno di uno di questi magazzini e già si stavano dando da fare per svuotarlo
la frontiera con l'Egitto è praticamente aperta, non è da escludere che il Cairo voglia rifornire alcune fazioni che potrebbero farsi utili per gli interessi egiziani, tra l'altro l'Egitto e la Francia sono anche ostili ad Israele per vari motivi e da tempo e non è da escludere il progetto di una Libia più allineata ad una eventuale futura lega araba contro Tel Aviv... per il resto l'Italia è quello che più ci perde, avremo anche flussi incontrollati verso la Sicilia e la Puglia..ma sarebbe stato meglio dirottarli in Corsica o in Marsiglia visto che la guerra l'ha voluta solo Parigi...
Egitto e Francia ostili ad Israele? L'Egitto magari lo sarà (ri)diventato dopo il rimpasto causato dalle rivolte, ma la Francia?
un paio d'anni fa il sarkoszy voleva far fuori il ministro degli esteri israeliano perchè aveva associato le-pen ad halder e ad un'altro russo, o qualcosa del genere
la Francia di De Gaulle tentò in certe circostanze di vietare alcuni armamenti a Tel Aviv e sospese la collaborazione per il nucleare per imbastire una politica più filo-araba per smarcarsi dagli USA ( odiatissimi dal generale francese ) anche se è pur vero che i Mirage e le navi "rubate" diedero un contributo molto importante alle guerre arabo-israeliane. Dopo De Gaulle i rapporti migliorarono fra alti e bassi e collaborazioni di vario grado su vari settori ma un autentica sintonia non ci fu mai... l'Egitto più che filo-israeliano era filo-statunitense grazie all'eredità diplomatica di Kissinger ma tutto sommato è rimasta l'ostilità, sopratutto per l'umiliazione subita dalla III armata nella guerra del Kippur ( gli egiziani sono molto orgogliosi e non dimenticano facilmente ).
Si ritiene che il porto di Abusita sia stato colpito da una raffica di missili ma il personale della base navale sembra che sia stato avvertito da qualcuno e ha avuto tutto il tempo per salvare tutte le motovedette che sarebbero dovuto essere bersagli dello strike... a parte questo non solo ci sono le SAS ma anche servizi segreti francesi collegati alle fazioni ribelli e Parigi si ostina a voler fare la "sua" guerra rifiutando il comando NATO se è così l'Italia deve avere il coraggio di interdire l'uso delle basi su territorio e secondo me ha tutte le ragioni del mondo per farlo ma purtroppo temo che non ci sarà questo sopprassalto di dignità :ador:
Evidentemente gli Stati Uniti si sono ricordati che la loro politica estera dipende molto dalle numerose basi dislocate sul nostro territorio, perchè ora stanno supportando la posizione italiana. In pratica rispetto ai giorni scorsi si è deciso che il comando "operazionale" passerà alla NATO (in particolare quello marittimo diventa responsabilità italiana), ma sul ruolo politico la Francia vuole ancora essere in prima linea.
