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Italia VS Francia al giorno d'oggi

Discussione in 'Warfare Moderno' iniziata da Megalomane, 23 Dicembre 2010.

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  1. G. Fernández de Córdoba

    G. Fernández de Córdoba

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    Ahaha, hai ragione Pandrea ;)
    Ma il mio era solo un'esempio, potevamo anche ipotizzare un'invasione francese della Germania ed avremmo avuto lo stesso risultato.
    Le guerre dell'età moderna, le più grandi guerre europee, le hanno vinte intere nazioni non corpi di spedizioni o "missioni di pace".
     
  2. Megalomane

    Megalomane

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    Non si tratta di occupare compeltamente l'altro paese ma semplicemente di vincere la guerra.
    Questa è una situazione ipotetica dove il coivolgimento dell'intera nazione è presa per scontata e quindi ha un ruolo molto marginale nel discorso in sè.
     
  3. G. Fernández de Córdoba

    G. Fernández de Córdoba

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    il coinvolgimento della nazione in toto va, però, a modificare il rapporto di forze in campo da quello reale ed un altro solo ipotetico e nebuloso.
    E bisogna quindi prima stabilirlo a priori questo rapporto.
     
  4. metalupo

    metalupo

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    Non va a modificare praticamente nulla, gran parte delle forze mobilitata o disporrà di armi obsolete, le uniche in cui ha un minimo di addestramento, oppure disporra di armi moderne che non saprà utilizzare l meglio.
    Alla fine quello che conterà saranno i reparti ben addestrati ossia quelli professionali, percui la valutazione la si può fare solo su quelli.
    Basta dare per scontato che l'opinione pubblica di entrambe le nazioni sia favorevole al conflitto ed ipotizzare entrambi gli scenari, aggressione Italiana ed aggressione Francese.

    Credo che strategicamente sia in vantaggio la Francia, se sfondasse il fronte alpino potrebbe avanzare nell'area più industrializzata del paese, mettendo velocemente in ginocchio l'economia e la produzione bellica, mentre non mi pare che sia possibile ottenere lo stesso risultato all'Italia, anche se ammetto di non essere molto ferrato sulla dislocazione delle aree industriali francesi.
     
  5. cecco

    cecco

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    non potrebbe essere una possibile mossa far leva sull'indipendentismo corso? ...creare una di forza di sbarco italo-corsa potrebbe secondo voi creare dei seri problemi alle coste del sud della francia'?
     
  6. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    Ma non si giocherebbe tutto sull'aviazione? In una guerra moderna vince chi ha più aerei/ne ha di migliori: tutto il resto viene di conseguenza. E dunque mi chiedo, tra Italia e Francia chi dispone della superiorità aerea?

    (Se vinci nell'aria poi puoi bombardare industrie e infrastrutture nemiche, intralciare le operazioni nemiche, sia offensive che difensive, e proteggere il tuo paese dai raid nemici)
     
  7. Megalomane

    Megalomane

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    una prospettiva davvero interessante(la corsica è più italiana che francese!), ma quello che più mi preme sapere e la capacità bellica dei due stati, le strategie da adottare sono secondarie
     
  8. cecco

    cecco

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    non sono pronto a giurare sulla filo italianità della corsica....sicuramente sarei pronto a scommettere ogni cosa sui loro sentimenti indipendentisti antifrancesi (probabilmente con la speranza dell'indipendenza non si farebbero troppi problemi a scendere a patti con l'italia), perciò in un ipotetico scenario bellico, la promessa dell'indipendenza corsa contrattata con un'alleanza italiana non mi sembra un'ipotesi da accantonare....percontro, seppur con minori possibilità ma comunque da tenere presente, i francesi potrebbero giocare la medesima carta con l'indipendentismo sardo-siculo-padano; forse sto sconfinando nel campo della diplomazia, però in un contesto bellico anche questi aspetti dovrebbero essere tenuti bene presenti
     
  9. metalupo

    metalupo

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    La domanda iniziale però non prevedeva eventi di questo tipo.
     
  10. cecco

    cecco

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    scusate la digressione
     
  11. G. Fernández de Córdoba

    G. Fernández de Córdoba

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    I reparti più addestrati e professionali hanno un solo grande difetto, sono difficilmente sostituibili. Possiamo assumere diversi possibili scenari prodotti dell'evolversi dell'aggressione italiana alla Francia o viceversa. Uno di questi, il primo che mi viene in mente, è di una guerra lampo in cui o l'aggressore riesce, con il suo solo esercito professionale e le risorse standard ad esso assegnate, dirigere un'attacco che paralizza la reazione della sprovveduta Francia, tagliando le gambe all'armé [spero che si scriva così] e stroncandola economicamente.
    Questo è uno scenario fattibile, un'esercito moderno ne ha tutti i mezzi.
    Come si può supporre che l'aggressore riesca nel suo intendo si può supporre che non riesco il suo intento; ma si tratterebbero di operazioni veloci giocate sulle sole forze stabili.

    Un secondo scenario che mi può venire in mente è questo: l'Italia, assumiamo che sia sempre lei l'attaccante per semplicità, attacca come prima descritto la Francia, ma nn riesce nel suo intento e le sue forze di poco non procedono fermandosi in lunghi combattimenti terresti ed aerei lungo il confine.
    A livello diplomatico si potrebbe arrivare ad una pace per questo attacco inconcludente, ma mettiamo che magari la Francia non voglia darla vinta tanto facilmente ai maccheroni oppure che l'Italia non voglia demordere.
    Ora le perdite e la necessità di più uomini e più mezzi impegneranno i due Paesi sempre di più; l'economia tramite verrebbe alterata per essere il cuore pulsante di una macchina bellica sotto sforzo, i cittadini, con un'eventuale leva, entreranno a far parte di tale costruzione.
    Tutta la nazione sarà, a man mano che la guerra si allunga in durata, sarà coinvolta...e chi avrà più risorse da coinvolgere, oppure chi sarà in grado di spremere la nazione da subito e meglio avrà ancora un più grande vantaggio.

    Noi siamo di una generazione fortunata, almeno sotto questo aspetto ed almeno per ora, ci siamo scampati, e ribadisco per ora, le grandi guerre dell'età contemporanee.
    Quelle lunghe anni, totali nel oro presentarsi ai nostri occhi e vicine non solo fisicamente.
    Qua stiamo parlando di due tra gli stati "ricchi" del'Europa, non della Bosnia o del Kosovo dove avevano cura che quei drammi rimanessero circoscritti territorialmente ed ancora più taciuti dai mass media.
    Nel caso, speriamo mai, vedremo una guerra europea con i nostri occhi; forse ci ricorderemo dei racconti tristi dei nostri nonni...

    L'organico delle due forze considerate differisce, come è già stato detto in precedenza, di un decina di migliaia in favore della Francia e l'equipaggiamento è equiparabile in aggiornamento ed efficacia.
    Non conosco quali possano essere le differenze a livello industriali tra i due paesi, ma temo che anche in questo caso non vi è palese superiorità di una nazione rispetto ad un'altra...
    Tali dati indicano che non si può, quindi, determinare un quasi certo prevalere di una delle forze in campo rispetto a l'altra, a far la differenza in tale situazione di vicina parità sono le strategie, le tattiche e le diverse capacità di raschiare il fondo delle proprie risorse.
    :)
     
  12. GyJeX

    GyJeX

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    Le differenze industriali ? La Francia si produce da se gran parte degli armamenti, l'Italia no. La Francia dispone al 31 agosto 2010 di 366 Leclerc combat ready su 406 inventariati, l'Italia su 199 Ariete è tanto se arriva ad averne 80... I tank italiani non possono venire riparati sul campo, vanno spediti in azienda per riparazione (quando ci sono i soldi), i francesi hanno reparti appositi dotati di gru per smontare e revisionare i motori o cambiare parti di corazza o persino il cannone... Le officine Nexter (o Giat) dove si possono assemblare i leclerc sono vicino a Parigi, le munizioni le producono a La Chapelle e a Bourges, l'elettronica è assemblata a Touluse, i sistemi nbc a saint-Chamond etc... gli Ariete dove si possono assemblare in Italia ? Ed è un esempio... non ci sono solo i tank, però i nera dei leclerc hanno buone possibilità di assorbire atgm, gli ariete corazze reattive non ne hanno proprio...
     
  13. G. Fernández de Córdoba

    G. Fernández de Córdoba

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    Sono informazioni che purtroppo non conosco, sorry. Ma temo che finalmente Megalomane abbia la sua risposta. :)
     
  14. Enok

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    Cioè? A noi chi ce li produce?
     
  15. Megalomane

    Megalomane

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    Ohhh è tornato GyJex!! Grande questo è un buon segno...per quanto riguarda gli MBT sono d'accordo con te, ma il resto? Mi pare che l'Italia abbia buoni APC( gli ho visti di persona alla fiera del levante di Bari e i militari stessi dicono che alcuni paesi ce li inviadiano), mezzi logistici ecc..resta poi da considerare le tattiche equipaggiamento e addestramento delle unità terrestri

    PS partendo dall'esercito sviluppiamo nei seguenti punti la discussione in modo da procedere obiettivamente e senza divagazioni improduttive :

    1)Esercito
    2)Marina
    3)Aereonautica
    4)Capacità industriale, finanziaria e risorse

    PPS per dare ulteriore spunto ho pensato di inserire questo link:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Armée_de_terre
     
  16. GyJeX

    GyJeX

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    Nessuno, non abbiamo più linee di produzione per l'ariete dal 2002... E anche se li avessi, i cingoli, il cannone, collettori, radiatori, testate, ruote di richiamo, moduli di corazza aggiuntive e un mucchio di altra roba, la forniscono aziende tedesche, e i filtri per gli impianti NBC li fornisce addirittura la Nexter :asd: Qualcuno dirà: ma almeno le ottiche, il sistema di puntamento e l'allarme laser lo produciamo in Italia all'alenia, ma non è mica vero, in Italia si assembla, ma l'elettronica si produce in Cina, le ottiche le fa una consociata della Zeiss vicino a Dresda. Forse siamo più fortunati per quel che riguarda il blocco trasmissione, visto che potremmo recuperarlo dai leclerc distrutti, dato che montano lo stesso blocco con l'Ariete :asd: Stesso discorso per il galix da 80mm sulle torrette degli ariete, male che vada riforniamo i nostri con quelli che recuperiamo dai leclerc catturati, perchè questo sistema lo producono in Francia...
     
  17. MrBrightside

    MrBrightside

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    Sono anni che parlavano di aggiornare i carri e montarci sopra corazze migliori, non se ne fa più niente?
    Ad ogni modo, avevo letto che in realtà i carri combat ready non esistono perchè il meccanismo di rotazione della torretta è inaffidabile. E' vero?

    Quasi nessuno, e ti dirò di più: esiste un forte movimento "pacifista" che vuole impedire il lavoro anche di quella poca industria bellica che ci resta. In questi tempi di inarrestabile crescita economica, immagino che nel caso tutti i lavoratori annessi diventeranno fruggivori, nutrendosi di bacche e radici...

    E' una bella domanda. In linea del tutto teorica, la Marine Nationale è superiore, però bisogna vedere le condizioni di appronrtamento delle unità, degli equipaggi, l'addestramento, il morale... Chi colpisce per primo vince, ma credo che rispondere nel dettaglio ad una domanda del genere senza essere "dentro" la situazione sia molto difficile, a meno di non avere uno zio ammiraglio o generale. E comunque imho è uno scenario assolutamente improbabile, noi e i francesi ci costruiamo le FREMM assieme, perchè mai dovremmo entrare in guerra? Non conviene a nessuno, soprattutto a noi.
     
  18. metalupo

    metalupo

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    Dagli ultimi post esce ciò che sospettavo, in uno scontro diretto con la Francia perderemmo.
    Dalla nostra pare abbiamo solo la superiorità numerica della popolazione, ma ciò non è detto sia un vantaggio.
     
  19. maie

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    What? Sono 5 milioni più di noi
     
  20. GyJeX

    GyJeX

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    E' tutto in aria, ogni tanto se ne parla, ogni tanto si stende il silenzio... Sta di fatto che i kit di corazze aggiuntive sono stati presentati, testati e montati anche in missione, e il risultato qual'è ? Che non servono a una cippa contro gli atgm attuali, hanno qualche valore in più sugli rpg dei poveri, ma sono sempre pezzi di metallo inerte, non reattive per annullare l'heat... Sicuramente aggiungono protezione contro i "silver bullet" (DU), ma vale davvero la pena castrare il carro con tutto questo peso extra ? Certo se cambi anche il motore... Ma il nuovo propulsore Iveco da 1600hp è un miraggio, non si sa quanti ce l'hanno, ne quanto costa in termini di manutezione... Sul combat ready i numeri "ballano" a seconda della definizione di "combat ready" in voga al momento, per esempio ai tempi di antica babilonia era combat ready "il mezzo che metteva in moto ed era capace di ingaggiare un bersaglio", che vuol dire tutto e niente, anche con la torretta bloccata si può "sparare"... E quindi c'erano 150 mezzi combat ready (grazie al pistolino... Avevano appena consegnato l'ultima trance...), oggi boh, metti che ce ne siano una 30ina capaci di ingaggiare un bersaglio in movimento e di scappare al sicuro... Ci sono poi voci più estreme che li contano in una decina scarsa dando la colpa alla mancanza di soldi per le revisioni e perchè l'esercito italiano può fare a meno dei tank. Comunque sia, non c'è granchè da opporre al francese...
     
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