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[Interactive AAR] Habsburgs send their regards

Discussione in 'Victoria 2' iniziata da Purfa, 9 Maggio 2014.

  1. zethani

    zethani

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    Come rappresentante eletto dal popolo di Lwow, è mio compito portare le istanze dei miei concittadini all'orecchio di Sua Maestà Apostolica Francesco Giuseppe, che tanto saggiamente ha scelto di tendere l'orecchio ai lamenti dei suoi sudditi piuttosto che soffocarli nel sangue.

    Il popolo di Polonia ha sete di libertà, brama di un'indipendenza che ci è stata sottratta, si, ma che non è stata dimenticata. Non negherò che questo desiderio infiamma anche il mio cuore ma, allo stesso tempo, mi rendo conto che non è con la forza delle armi che la mia patria potrà tornare a sedersi da pari al consesso delle nazioni civilizzate. Troppo sangue è stato versato per questa causa, sangue versato purtroppo inutilmente.

    Noi vogliamo la libertà, ma chi dice che questa non possa essere ottenuta all'interno dei confini sorvegliati dall'aquila bicipite? Fino ad oggi questo pensiero era un'assurdità. Sono sotto gli occhi di tutti le politiche scellerate condotte dalla burocrazia. Svilire i nostri costumi, proibire l'uso della nostra lingua e tentare di trasformare i nostri giovani in tedeschi. Questo più che la sottrazione dell'indipendenza ha inimicato l'impero al popolo di Polonia.

    Eppure i tempi sono cambiati.

    Forse c'è una speranza per questa nazione, se riusciremo a fare si che i cittadini che la compongono non siano più schiavi ai piedi dell'Aquila degli Asburgo ma piume delle sue ali. Il mio appoggio e quello del mio popolo va' quindi al Partito Nazional Federale.

    Sarò felice di presenziare all'incontro indetto da Herr Bronstein.

    ---Kryzstof Marciulis, Conte di Kalynka---
     
    Ultima modifica: 11 Maggio 2014
  2. Purfa

    Purfa

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    "In seguito alle parole dell'assemblea dell'Iron Ring di Praga, ci sono stati moti di protesta in tutti i maggiori centri italiani: il popolo chiede che non vengano trattati come cittadini di seconda serie, essendo anche loro parte dell'Impero.

    Ha fatto speciale scalpore la testimonianza di Arturo Marchesin, un soldato goriziano che ha combattuto per l'Imperatore in tutte le guerre napoleoniche ed è sopravvissuto a dodici pallottole in corpo. Marchesin, ex contadino e ora sergente di fanteria, ha parlato ad una folla assemblata a Trieste, inneggiando contro coloro che vogliono declassare il ruolo degli italiani all'interno dell'Impero: la sua testimonianza di guerra e indefessa fede nell'Imperatore ha colpito il cuore di molti, al di qua e al di là delle Alpi, portando ad ingiurie nei confronti di alcuni esponenti di spicco conservatori.

    Il discorso dell'eroe di guerra non è l'unico ad aver risposto duramente alla polemica dell'Iron Ring: ad esso s'è aggiunta la protesta di molti conservatori filo-imperiali in tutto l'Impero e la condanna unanime dei movimenti liberali e repubblicani."​

    Spalla della prima pagina dell'Allgemeine Zeitung, Vienna, 12 Ottobre 1848.
    [​IMG]
     
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    Ultima modifica: 12 Maggio 2014
  3. SkySpace

    SkySpace

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    Il ritorno a Firenze, Leone Nerli 1849

    Grazie al perdono imperiale il patriota italiano Leone Nerli poteva ritornare alla sua bene amata Firenze, paese natio dei Nerli da secoli. La sua famiglia faceva parte dei Patrizi fiorentini (le famiglie di origini nobiliari pre-1530), avevano servito per quasi un millennio Firenze e il Ducato come Arcivescovi, Senatori, Generali e Diplomatici. Ora, invece, era un semplice uomo con in tasca gli ultimi risparmi della famiglia. Aveva deciso di riportare onore alla decaduta casata abbracciando la causa italiana. Aveva dedicato abbastanza tempo al lutto, secondo lui, e lo concluse con una veloce visita alle fosse comuni con sua sorella dove si trovava da qualche parte il corpo della loro madre, rimasta mortalmente coinvolta nella guerriglia del '48.

    Riottenuta la casa di famiglia, un po’ fatiscente a seguito dei combattimenti, lui e sua sorella riprendevano la vita sociale della Firenze per bene, frequentando i vari salotti intellettuali e politici.

    In questi salotti Leone riallacciava alleanze e ritrovava vecchi compagni dell’anno precedente, anche loro delusi del sogno mazziniano e ripiegati ad un più pragmatico riformismo moderato. Le sue idee ottenevano successo e ben presto lui insieme ai suoi alleati e amici si riunivano per la prima volta in casa sua.


    Riunione in casa Nerli e inizio vita pubblica

    Quella fatidica riunione segnava un’importante cesura nella vita di Leone. Da essa nasceva un nuovo gruppo di patrioti italiani moderati. Decisero di riunirsi in un partito e con i vari contatti ottennero più supporto di quanto sperato in tutte le più importanti città italiane. Tra questi pari fu scelto Leone Nerli come loro guida di partito. E insieme finanziarono la pubblicazione di volantini ben presto distribuiti in modo capillare in tutte le terre italiche d’Austria. Infine decisero l’inizio di un ciclo di comizi popolari per far conoscere meglio, anche per chi non aveva la fortuna di saper leggere, le loro idee.


    Ecco qua le linee politiche dei Moderati Italiani:

    · Noi crediamo che il sogno italiano non sia finito ma, anzi, compreso che strada percorrere. Attraverso la politica ci impegniamo a ottenere la giusta autonomia per il popolo italiano sotto l’illuminata guida del Kaiser. Che il popolo delle nostre città sia riconosciuto come ITALIANO in tutto l’Impero e non come un ammasso di genti senza una particolare identità su cui regnare. Un popolo pari agli altri popoli d'Austria.

    · Le idee mazziniane e varie dove la violenza è l’unica soluzione le vediamo pericolose non solo per la stabilità imperiale ma anche per il sogno unitario d’Italia.

    · Solo attraverso una federazione con l’Austria possiamo ottenere davvero una unità politica, militare ed economica come Stato membro di questo immenso e cattolico organismo federato che vogliamo dar vita.

    · Vediamo nei Savoia e nei Borboni dinastie deboli e facilmente corruttibili da idee ispirate alla violenza. Entrambe cercheranno di ottenere l’egemonia sulla penisola attraverso ingiustificate guerre con il supporto di potenze straniere.

    · Vediamo le terre sotto il potere temporale del Papa troppo oppresse e quindi un buon humus per mazziniani e vari.

    · Vediamo in questa frammentazione della penisola nulla di buono proprio perché la rendono terra fertile a movimenti violenti e pericolosi.

    · Proponiamo che i fratelli italiani del Regno Sardo, del Regno delle Due Sicilie e dello Stato Papale entrino a far parte integrante [in game: quindi non sotto sfera d’influenza] dello Stato federato che va a prospettarsi. Questa entrata è preferibile attraverso vie diplomatiche ma se i regnanti si rifiutano abbiamo ben da pensare che siano già in preda a chissà quali ambizioni o ideologie violente. Di fronte a ciò bisognerà spargere dell’altro e speriamo ultimo sangue per questo sogno ed esigenza che noi ITALIANI sentiamo.

    · Nessun possibile governo di facciata pseudo illuminata nei vari Stati della penisola potranno confonderci dalle nostre idee, il nostro sogno. Solo sotto il Kaiser potrà esserci UNA Italia.
     
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  4. SkySpace

    SkySpace

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    L'invito a tutte le forze moderate riformiste, Leone Nerli 1849

    Carissimi amici,
    vi scrivo alle vostre sedi per invitarvi alla formazione di un Partito che raccolga le forze riformiste di tutte le nazionalità.
    Questa nuova formazione politica si chiamerà Partito Imperiale Moderato, PIM (Kaiserlich Partei Moderate, KPM). E avrà come principale scopo quello di riunire tutti i compatrioti delle varie nazionalità suddite al Kaiser sotto l'oppressione tirannica straniera di altri Paesi. Per chi vuole vedere la propria nazione condotta verso un raggiante futuro insieme alle pari nazionalità sorelle voti PIM!

    Nozioni tecniche: se non sono presenti dei contrari, il leader di questo partito sarà il sottoscritto, il patriota italiano Leone Nerli.

    Lunga vita al Kaiser.

    Leone Nerli
     
  5. Mac Brian

    Mac Brian

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    Sede legale del Partito Pan-Germanico, Fürstengasse 1, 1090 Vienna

    Nota ai partiti liberali Nord-Italiani:


    "I Partiti della coalizione reazionaria, nella persona del Conte von Ulrich, condannano la recente formazione eccessiva di movimenti liberali in Italia del Nord e invitano i suddetti a riflettere sull'attuale condizione politica dell'Impero, che non ha certo bisogno di essere ulteriormente infuocata, esortandoli a comportamenti più civili e responsabili e a riunirsi sotto l'egida di un unico partito italiano che possa garantire il volere dei cittadini alle prossime elezioni successive alla Costituente"

    Nota al Partito Neo-Assolutista:

    "Invitiamo formalmente i rappresentanti del Partito Neo-Assolutista, che vedono nella figura di Alberto Federico Rodolfo Domenico d'Asburgo-Teschen il loro ispiratore morale, a riunirsi al Partito Pan-Germanico in una coalizione reazionaria che assicuri che gli interessi della monarchia e dell'elité culturale del paese vengano rispettati. Proponiamo il semplice nome di "Coalizione Imperiale" da presentare alle elezioni che seguiranno la Costituente"

    Nota agli uffici di Sua Maestà:

    "I rappresentanti del Partito Pan-Germanico richiedono formalmente ragguagli sul meccanismo di lavoro su cui la Costituente è chiamata a operare, in particolare si richiede chi gestirà i lavori dell'Assemblea, se il Sovrano stesso o il leader di un'ala politica scelta da Sua Maestà e quali sono i temi principali su cui la Costituente è tenuta a esprimersi. Infine si richiede di conoscere la data in cui le elezioni per la Costituente si terranno".

    Distinti Saluti.
     
  6. SkySpace

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    Missiva di risposta alla Partito Pan Germanico
    Abbiamo preso nota della missiva inviataci dal Conte Von Ulrich. Purtroppo in questo momento gli obiettivi dei due maggiori partiti italiani sono completamente contrapposti: noi poniamo al primo posto la questione dell'unità nazionale non solo italiana ma di tutte le nazionalità. Invece LeS del Signor Egger (@forzainter2010 ) è un Partito più incentrato sulla località veneta e sulla questione sociale.
    Comprendiamo e condividiamo le vostre preoccupazioni.

    Cordiali saluti,
    Leone Nerli

    Missiva alla sede del LeS e a Daniele Manin
    Firenze, 1849

    A seguito della missiva del Conte Ulrich, propongo di unire i nostri Partiti ponendo precedenza alla questione unitaria di tutte le nazionalità suddite al Kaiser in compenso dalla nostra parte siamo pronti a cedere riguardo alle politiche economiche e commerciali. Infine propongo anche di dare il ruolo di leader ad un eroe dei moti del '48 che vuole ritornare a rappresentare in prima linea gli italiani ma questa volta attraverso la politica il famoso Daniele Manin (@bacca ) , che spero di avere il piacere di incontrarlo di prima persona il prima possibile.
    Da parte sua, Daniele Manin dovrà considerarsi pronto anche a rappresentare tutte le altre nazionalità non ancora unite sono il Kaiser.
    In attesa delle vostre risposte.

    Cordiali saluti,
    Leone Nerli
     
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  7. Purfa

    Purfa

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    "La data delle elezioni dell'Assemblea Costituente è stata stabilita per il 10 dicembre. Le modalità d'elezione saranno quelle esposte in precedenza dalle note del Cancelliere, ed eventualmente emendate in futuro.

    Sua Maestà Imperiale si riserva il diritto di nominare il Presidente dell'Assemblea e di porre condizioni inderogabili alla stessa. Qualora le condizioni suddette, che verranno presentate all'apertura dei lavori, non verranno rispettate, Sua Maestà Imperiale decreterà lo scioglimento dell'Assemblea e l'indizione di nuove elezioni."

    Nota n. 221 della Cancelleria di Sua Maestà. 18 Ottobre 1848
     
    Ultima modifica: 12 Maggio 2014
  8. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    La sala in Sailergasse era gremita: ogni genere di persona si affollava per arrivare alle prime file. Si potevano notare soprattutto studenti, alcuni addirittura con una coccarda, ma anche alcuni aristocratici e militari (non si poteva capire se per reprimere o ascoltare), come pure alcune persone di estrazione più umile ed alcuni servi di casate nobili. Krysztof Marciulis, conte di Kalynka (@zethani)si distingueva in prima fila, mentre poco più indietro si notava la presenza del paggio di Antun Milanović (@gianandreadoria).

    Leonard si alzò e iniziò immediatamente a parlare: ''Signori, vi ringrazio di essere qui. Spero che tra di noi potremo chiamarci e considerarci amici, perché abbiamo tutti un'amica in comune, la costituzione'' i mormorii si smorzarono, e tutti iniziarono ad ascoltare attentamente.
    ''Siamo qui per dar vita ad un circolo in cui si possa parlare liberamente e da pari di qualsiasi cosa che riguardi la cosa pubblica. Il nostro obiettivo dev'essere non solo chiarirci e chiarire le idee, ma anche informare i cittadini di quanto accade in costituente e, se qualcuno di noi decidesse di concorrere per un posto in costituente, per portare al dibattito ufficiale temi che voi cittadini ritenete importanti. Chiunque è libero di partecipare e dire la propria, in nessun modo verranno preferite certe opinioni solo perché profferite da accademici o aristocratici. Per prima cosa bisognerà eleggere un presidente ed un segretario per decidere l'ordine del giorno, organizzare le riunioni e moderarle.'' L'elezione fu veloce: venne eletto presidente proprio Leonard, in quanto fondatore. Venne invece eletto segretario un suo collega universitario, Joseph Stahl.
    ''Vi ringrazio per la fiducia che avete nella mia persona. Spero di esserne degno. Ora leggerò alcuni stralci del regolamento, che sarà custodito dal segretario:

    1) La Società si propone di preparare ogni misura per assumere l'egemonia politica nell'Assemblea Costituente e per dirigere l'opinione pubblica verso il pensiero liberale;
    2) Per questo la Società presenterà alle prossime elezioni non solo chi ha già militato e milita nel Partito Liberale ((OFF:che immagino già esista senza doverlo creare)), ma anche scrittori che abbiano pubblicato qualche utile opera;
    3) Occorre portare nell'Assemblea Costituente spiriti preparati dalla discussione e premuniti contro ogni sorpresa unendo tutti gli amici della Costituzione che sta per essere ultimata e applicata. Occorre diffonderne i princìpi contro i pregiudizi, gli interessi di parte e le grida sediziose;
    4) La Società intende essere un centro di riferimento delle altre società della provincia e aprirsi al contributo di tutti i cittadini dell'impero. Le uniche qualità richieste ai soci dovranno essere la fedeltà alla Costituzione, la devozione nel difenderla, il rispetto e la sottomissione ai poteri stabiliti, l'amore per l'eguaglianza, il sentimento profondo dei diritti dell'uomo, la difesa dei deboli e degli oppressi;
    5) Il nuovo candidato al club deve essere presentato da tre membri, se deputato, altrimenti da cinque. L'ammissione sarà deliberata dalla maggioranza dei soci. Sono ammesse candidature collettive di associazioni purché lo spirito delle loro istituzioni sia essenzialmente lo stesso;
    5) Non vi sarà una quota associativa da pagare. Tutti devono potersi permettere di partecipare indipendentemente dal censo;
    6) Il presidente della Società verrà eletto ogni mese, il segretario invece ogni 2;
    7) Le sedute sono previste in ogni giorno feriale, alle sei del pomeriggio.

    Ma ormai l'ora è tarda, e la seduta odierna va sciolta. A domani, compagni.''
    Finito il suo discorso Leonard si sedette tra gli applausi, mentre prendeva la parola Joseph: ''Signori, per prima cosa vi ringrazio anch'io per la fiducia. E inoltro vi informo che domani raccoglieremo le eventuali candidature e discuteremo di varie proposte di costituzione. A domani, compagni.''

    La compagnia si sciolse al grido: Frei leben oder sterben.


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  9. forzainter2010

    forzainter2010

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    Sebastian non capiva come mai tutti temevano che volesse far scoppiare una rivolta. L'obbiettivo è semplicemente quello di migliorare la situazione italiana ( Di TUTTA l'Italia, e non solo dell Veneto.) restando, comunque, fedeli al governo di Vienna.
    Inoltre, vorrei dire a Leone Nerli (@SkySpace ), che il partito non è incentrato solamente sulla località Veneta, e che non siamo concentrati solamente sulla questione sociale.
     
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  10. forzainter2010

    forzainter2010

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    VENEZIA, SEDE DEL PARTITO, SETTEMBRE 1848

    Sebastian vide la stanza delle riunione meno piena del solito. Chiese il perchè subito a Vincenzo:
    "Come mai c'è meno gente oggi, Vincenzo?"
    "Abbiamo cacciato fuori dal partito tutte le persone sospettate di corruzione"
    "Perfetto, non voglio gente corrotta nel mio partito. Come sono andate le cose durante la mia assenza?"
    "Benissimo. Abbiamo ricevuto molti complimenti dalle persone di Venezia, durante la nostra visita, e abbiamo anche scelto il nome del giornale. Lo finanzieranno 3 membri"
    "Ottimo direi. Bene possiamo iniziare la riunione" Bastò un battito di mani, e tutti finirono di parlare e iniziarono ad ascoltare:
    "Inizio subito col dire, senza perdere tempo visto che dobbiamo parlare di molte cose oggi, che durante la mia visita a Firenze ho ingaggiato un gruppo di militari, che ha il compito di proteggerci da assassini o altri. Passiamo ora ai punti importanti della riunione... anzi no, prima vorrei sapere il nome del giornale"
    "Il liberale!" Disse in coro tutta l'aula. Sebastian dentro di se penso:" Che nome banale" ma sorrise e continuò:
    Bene, il ruolo del giornale sarà quello di informare più gente possibile sulle azioni del partito. Ora, iniziamo a programmare la prossima fase della campagna elettorale.
    Ho organizzato un incontro con alcuni banchieri ed imprenditori, che posseggono più di 50.000 fiorini, e che quindi possono votare, per cercare di guadagnare qualche voto in più. All'incontro non parteciperà tutto il partito, ma solo una parte. Gli altri, andranno a Trieste, per vedere che cosa sta succedendo, visto che ho sentito parlare di alcuni problemi. Al ritorno dovrete riferirmi tutto ciò che avete scoperto.
    Dopodomani invece, ci divideremo. Una parte del partito, organizzerà un comizio a Milano, un' altra a Firenze, e un' altra a Parma. In questi tre comizi dovremmo dire ciò che abbiamo detto al precedente comizio a Venezia. Dovete parlare con voce decisa, ma non con rabbia, altrimenti la gente potrebbe arrabbiarsi e rivoltarsi. Noi non vogliamo questo per l'Italia, noi vogliamo un' Italia migliore, sotto la guida austriaca. Era programmato anche un altro comizio a Trieste, ma vista la situazione non mi sembra il caso.
    La situazione resta comunque incoraggiante, e speriamo che partiti come L'Iron King si faccia da parte, visto che la politica non è cosa loro.
    Questa riunione può dirsi anche conclusa, la prossima riunione è programmata tra quattro giorni.

    Al ritorno a casa, Sebastian, vedeva la gente più speranzosa. Vedeva manifesti distribuiti in precedenza attaccati ovunque in città. Ma Sebastian sperava in due cose. Uno, che la gente comprendesse che l'unica soluzione per vivere felici e in modo migliore, è quello di rimanere insieme all'Austria, e l'altra, è che il partito potesse avere successo non solo a Venezia, ma anche nel resto d'Italia.
     
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  11. SkySpace

    SkySpace

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    Mi fa piacere aver errato allora. Spero di ottenere una controproposta alla mia idea e non un no secco.
    Ho saputo da dei miei collaboratori in Veneto che siete restio a collaborare ma che al contempo vorreste espandere i confini austriaci. Unendoci non sarà più probabile riuscirci? Per motivi diversi ma con lo stesso scopo.

    Cordiali saluti da Firenze,
    Leone Nerli
     
  12. forzainter2010

    forzainter2010

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    In futuro sicuramente, ma in questo momento abbiamo altri obbiettivi
    Sebastian Egger
     
  13. TheDOC

    TheDOC

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    Lettera del Generale František Dvorak ai quotidiani conservatori dell'Impero:

    Dopo le recenti polemiche sollevate dai liberali italici, i conservatori tutti credo debbano sentirsi oltraggiati da ciò che è stato scritto. La pretesa ridicola che TUTTI gli italici debbano avere la cittadinanza è oltremodo eccessiva e ingiuriosa, specie per coloro che pretendono di meritarla prima degli altri.

    Dietro le barricate di pochi mesi fa c'erano tutti. Boemi, Polacchi, Ungheresi, Croati, italici. Ciò che io mi chiedo però è:

    Dov'erano gli italici nella guerra dei 30 anni?
    Dov'erano gli italici nella guerra dei 7 anni?
    Dov'erano gli italici nelle guerre Napoleoniche?

    La risposta è, univocamente, la stessa. Che sia stato con la loro neutralità, sia con il loro schierarsi dalla parte opposta a sparare sulle truppe austriache, hanno ogni volta opposto una resistenza minima e una resa conveniente al nemico, fosse esso la Francia o chiunque altro, al contrario delle truppe dell'impero, fatta eccezione per quelli residenti a Gorizia,Trieste, Fiume. Persone come Arturo Marchesin, che valutano la patria prima di tutto.

    Poniamo le stesse domande per Boemi, Slovacchi e Ungheresi. Dove eravamo noi? Quanto abbiamo dato per l'impero? Siamo noi persone voltafaccia come i Veneti, che tre mesi prima combattono per rendersi indipendenti, e ora pretendono di scrivere la Costituzione di quella stessa nazione dalla quale volevano rendersi "Liberi"? E se ne avessero la possibilità, credete che non cercherebbero di instaurare una ridicola "democrazia"? Il Kaiser ha concesso generosamente la Costituzione, e la possibilità a TUTTO, e dico TUTTO l'Impero di partecipare alla sua scrittura. E i liberali chiedono di più. Chiedono la cittadinanza. Chiederebbero anche il diritto di voto anche per i mendicanti se potessero.

    Volete la cittadinanza? Dimostrate di meritarla. Il Popolo Boemo ha già dimostrato ampiamente, con 300 anni di leale servizio all'impero, di meritare questo onore. I moti di Praga non rinnegavano l'imperatore. I cittadini di Praga hanno combattuto per avere dei diritti, che sono stati prontamente riconosciuti dal Kaiser. Tutte le nazionalità, anche le più oppresse come il popolo polacco, hanno apprezzato lo sforzo fatto dal Kaiser per il suo popolo. Solo la corona d'italia chiede di più. Ripetiamo, dimostrate di meritare ciò che chiedete.

    I soldati meritano la cittadinanza. I marinai di Venezia che combattono nella Kaiserliche Marine la meritano. Coloro che combattono per il Kaiser meritano tutto questo, non un gruppo di sbandati mercantucoli da quattro Kreuzer che pretendono tutto e non meritano nulla. Noi abbiamo dimostrato la nostra fedeltà all'impero più che mai negli anni. Pretendere che gli italici contino più dei popoli Boemi e Ungheresi è un insulto alla storia del nostro Impero. Gott erhalte Franz den Kaiser!

     
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    Ultima modifica: 12 Maggio 2014
  14. SkySpace

    SkySpace

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    Missiva a tutti i patrioti delle diverse nazionalità da Leone Nerli a:
    Mikahil Jobes @Dixie
    Antun Milanović @gianandrea doria
    Kryzstof Marciulis @zethani
    Sebastian Egger @forzainter2010



    Molto probabilmente avete letto i giornali conservatori. Quello che sta succedendo è il classico giro vizioso di odio. E la storia ci insegna che odio chiama odio. E tutto porterà di nuovo a guerre e moti rivoluzionari. E altro sangue sparso. Sangue di innocenti, sangue di donne e bambini croati, serbi, polacchi e italiani! Io negli ultimi moti ci ho perso la mia amata madre. Non voglio che altri pargoli conoscano il dolore di essere orfani in giovine età!

    Di fronte a queste parole non dobbiamo cadere nella trappola tesa da questi vecchi conservatori. Non cadiamo in queste banali provocazioni!

    Vi invito tutto quanti a unirci in un unico partito esteso in tutto l’Impero che segua i tratti politici del mio: la creazione di una entità politica federale con a capo il nostro illuminato Kaiser. Uno Stato dove non si conoscerà la vergogna di essere di una nazionalità diversa da quella austriaca ma la gioia di essere uniti nella diversità seguendo il padre delle patrie l’Imperatore Francesco Giuseppe. Uno Stato che non dovrà credere di avere i nemici all’interno dei propri confini ma fratelli confederati sotto la tirannide di potenze straniere.

    L’indipendenza non vuol dire che dobbiamo cedere la corona della nostra nazione a dinastie corrotte o cadere nella dittatura della maggioranza propria della democrazia. L’unica vera indipendenza che possa garantire pace, serenità e prosperità è quella come sudditi federati del Kaiser.

    Prima che si casca di nuovo in un altro vortice di violenza.

    Speranzoso in un migliore futuro.

    Cordiali saluti,

    Leone Nerli
     
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  15. forzainter2010

    forzainter2010

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    Noi non chiediamo nulla in più, noi chiediamo di avere la stessa situazione sociale ed economica di quella dell' Impero.
    E non le conviene parlare delle guerre napoleoniche. Non mi sembra che gli austriaci abbiano combattuto duramente a Vienna contro i francesi per difendere gli italiani durante la guerra. Avete immediatamente firmato la pace e ci avete "regalato" alla Francia, per difendere la capitale, che può anche essere logica come cosa, ma non è giusto dire "Dov'erano gli italici nelle guerre Napoleoniche?"
    E non è giusto dire che un boemo vale più di un Italiano. E non è neanche giusto dire che Venezia vuole l'indipendenza, perchè nessuno qui la vuole.
    Detto questo speriamo di smetterla con questi inutili scontri dialettici, e iniziare a lavorare insieme, UNITI e LIBERI, per rendere il paese in cui viviamo un posto migliore.
    Sebastian Egger
     
  16. forzainter2010

    forzainter2010

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    Solamente ora ho letto cosa è stato detto da Leone Nerli, e condivido il tutto pienamente, ma nel cuor mio so, che si tratta di un ambizione troppo grande e difficile da compiere...
     
  17. gianandrea doria

    gianandrea doria

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    I semi del sacrificio
    Arrivava in quella città di nome Budapest pieno di belle speranze, di volontà pronto a rendere fatti le speranze di molti.
    Meno di qualche mese fa, era una città in fiamme dietro le barricate i rivoltosi chiedevano una costituzione, esibivano la loro bandiera e la loro corona, la libera corona di Santo Stefano.
    Il teatro era gremito, dopotutto i liberali non erano ancora sconfitti nell'impero e queste elezioni lo stavano dimostrando. Questo era il primo congresso del Partito Nazional Federale in terra Ungherese e il terzo in ordine dopo quello austriaco e quello più ristretto croato che però gli aveva garantito la base elettorale in Croazia.
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    Si affacciò sul palco gli spalti e le sedie erano tutte occupate, Antun si affacciò e iniziò subito a parlare a tutti i nobili e borghesi li convenuti per ascoltare le sue proposte.
    -Miei signori vi porgo i miei saluti da Vienna e Zagabria , sono giorni che il mio viaggio in queste terre ungheresi prosegue e più le guardo più riesco a capire una cosa, come l'Austria e come la Boemia e la Polonia, anche queste terre hanno una loro identità, le foreste ungheresi verdi e vaste, i suoi fiumi, il nero Danubio macchiato del sangue dei suoi popoli.Austriaci, ungheresi, boemi, quanto a lungo dovremo combattere, perchè la corona di Santo Stefano non potrà mai abbracciare l'aquila imperiale e fino a quando il rosso boemo respingerà il nero imperiale?-disse Antun.
    -Fino a quando non ci chiameremo Ungheria, non ci sarà pace!-urlò un vecchio nobile ungherese.
    -Avete ragione, questa rivoluzione ha cambiato troppe cose, troppi rancori sono nati, ed altri ancora nasceranno, il cambiamento è un fuoco che arde oramai indomabile! Ed allora io dico, perchè combattere? Possiamo cambiare le cose oggi, insieme con l'impero in pace e prosperità e con l'assenso dell'imperatore, raccogliamoci insieme ungheresi, polacchi, boemi, italiani, croati e austriaci. Lottiamo per una vera Austria. Scacciamo questa politica inetta, liberiamoci di questo asservimento verso la Sublime Porta riprendiamo i Balcani. Oramai sono secoli che tutte le nostre etnie affrontano questa situazione di convivenza ed è tempo di renderla prospera.-e poi aggiunse-Se sarete con me verso questo obbiettivo io vi prometto che questa nazione, anzi impero federato, volerà più alto di come Metternich lo abbia fatto volare e le ali dell'aquila imperiale giungeranno da Vienna a Istanbul. Ci riprenderemo quello che è nostro e le sei corone d'europa saranno unite e saremo finalmente cittadini dell'impero!-
    Ci furono applausi, grida, ma il discorso aveva unito i cuori degli ungheresi.
    -Io tornerò a Vienna con una risposta per l'imperatore e quei pochi nobili che ancora si oppongono a noi. Allora potrò dire che gli Ungheresi ci saranno?-domandò Antun
    La risposta di tutta la sala non fu di certo negativa.
    Poco dopo Antun ufficializzò l'acquisto del congresso per il suo partito. Adesso anche la sua marcia in Ungheria aveva dato i suoi primi frutti, tornare a Vienna e Zagabria per controllare i semi del cambiamento da lui innestati era ora la più assoluta priorità.
     
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  18. SkySpace

    SkySpace

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    Leone Nerli a seguito delle dichiarazioni conservatrici si appoggiò, dopo aver chiesto il permesso, a 'Il Liberale' del Partito LeS per rispondere a quelle frasi piene di odio. Infatti il PIM non possedeva testate giornalistiche per ora.
    Il giorno dopo dalle parole del Gen. Dvorak su 'Il Liberale' si trovarono queste poche parole in prima pagina:

    'In risposta alle odiose parole conservatrici del Generale Dvorak:
    la fedeltà è propria dei sudditi, la ribellione degli schiavi.'

    Si era trattenuto anche dal ribadire che nessuno vuol mettere in primis gli italiani ma metterli al pari delle altre nazionalità.
    Ma dopotutto non si poteva pretendere troppo da un anziano conservatore che non leggeva i loro programmi politici.
     
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  19. zethani

    zethani

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    Benché concordando nella sostanza con quanto affermato da Herr Milanovic, devo fare un importante distinguo. Benché il mio cuore sia vicino alla causa dei patrioti serbi non ho intenzione di appoggiare una politica estera aggressiva, né ai danni della Sublime Porta, né di nessun altro. Troppo giovane sangue della nazione polacca è stato versato in questi anni. E' ora tempo di pace, affinché l'Impero possa trovare la forza e l'unità necessarie a garantire felicità e prosperità ai propri cittadini per gli anni a venire.

    ---Conte Marciulis---
     
  20. Acciaio

    Acciaio

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    Alberto Federico Rodolfo Domenico d'Asburgo-Teschen, Arciduca dell'Impero Austriaco accetta la proposta di coalizione del Conte von Ulrich.
    La Coalizione Imperiale darà forza all'impero ripristinando gli antichi valori di virtù e fede che rese grande questa nazione.
    Dio con noi,

    Erherzog Alberto Federico.
     
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