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[Interactive AAR] Habsburgs send their regards

Discussione in 'Victoria 2' iniziata da Purfa, 9 Maggio 2014.

  1. TheDOC

    TheDOC

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    Praga, 1848

    "František! Cos'è successo?"

    "Ajla, sai che ultimamente la città è in fermento. Possono pretendere di aver risolto il problema delle rivolte, ma ogni giorno mi arrivano notizie di attacchi ai soldati. Tutto questo è snervante, sono stufo di tornare a casa ogni volta per mezza giornata. Ho lasciato Matyas in comando per ora. Mikolas e Alexandr dove sono?"

    "Ehm...Mikolas è fuori."

    "Ajla. Fuori a fare COSA?"

    "A...cercare Alexandr."

    "...Cosa ha combinato ancora?"

    "Se n'è andato. Ha lasciato un messaggio. Dice che andrà a Varsavia."

    "A fare cosa? Dove crede di andare? Hovno! Hlavoun! Ci mancava pure questa...adesso basta. Vado a prendere Mikolas. Alexandr ha chiuso con me."

    "Ma..."

    "Niente MA. Ha dimostrato più volte di essere un perfetto idiota, con quelle sue idee di "rivoluzione per l'economia". Che se ne vada in Polonia e che ci muoia anche. Quell'uomo non è mio figlio."

    František uscì di casa, diretto verso la stazione. Mikhail doveva essere lì.

    "Mihkail! Qualche novità?"

    "No, padre. Nessuna traccia di Alexandr."

    "Fa niente. Lascialo andare. Non è più mio figlio. Tutta colpa di questi idioti rivoluzionari. Tu volevi entrare in politica giusto?"

    "Sì, sai che mi sono appena iscritto all'Iron Ring."

    "Bene, è ora che anch'io mi muova in questo senso. Immagino che un generale faccia comodo alla vostra campagna."

    "E da quando mio padre si interessa di politica?" Disse Mikhail con un sorriso.

    "Da quando vuole che questi rivoluzionari vengano fermati. Non sono così sciocco da credere che fucilarli serva a qualcosa, ce ne saranno sempre altri. Ma arginarli in politica...questo sì. E con il voto possibile, dio ci salvi se dovessero vincere le elezioni!"

    "Bene. Domani andremo a parlare con i Rosenkreuz (@Dixie). Immagino che gli farà piacere sapere che un generale influente supporterà la nostra causa."

    František e Mikhail tornarono a casa. Ajla era ancora sveglia, ed era evidente che avesse pianto. Mikhail rimase con Ajla, mentre František andò direttamente a dormire. La notte porta consiglio, dicono. Speriamo mi aiuti a capire cosa fare.
    Si addormentò immaginando Alexandr in un letto spoglio sulla strada per Cracovia.
     
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  2. forzainter2010

    forzainter2010

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    VENEZIA, SEDE DEL PARTITO, SETTEMBRE 1848

    Sebastian non perse tempo e si mise subito a lavoro. Una settimana dopo la sua "incoronazione" di leader del partito, si riunì nuovamente con i suoi consiglieri più fidati per decidere le modifiche da apportare al partito.
    " Benvenuti in questa riunione, dove andremo a decidere quali modifiche apportare al Partito, mentre tra due giorni ci riuniremo di nuovo, per programmare la nostra campagna elettorale.
    La prima modifica da fare, sul quale siamo tutti d'accordo credo, è quella di concedere l'accesso al Partito a tutte le persone di religione e/o etnia diversa." Tutti fecero sì con la testa e Sebastian capì che tutti erano d'accordo con lui e proseguì:
    "La seconda cosa da fare in questo momento è interrogare tutti i membri del partito sospettati di corruzione di parte di Lorenzo Piva e cacciare quelli che scopriremo."
    "Quali sono i sospettati, signore?
    " Chiese Bastian, un suo caro amico che è venuto da Vienna per aiutarlo nella campagna elettorale
    "Avete presente quando l'altro giorno, dopo che io ebbi finito di parlare, ci fu un grande boato di gioia? Bene, quando mi stavo per rimettere seduto, vidi tanti membri del partito, seduti accanto a Lorenzo, che non si erano scomposti per nulla. Credo che dovremo partire da loro e proseguire con gli altri"
    "Perfetto, me ne occupo io, signore" Esclamò convinto Vincenzo, il suo consigliere più fidato. Sebastian non rispose e andò avanti:
    "La terza cosa da fare, è cercare alcuni alleati che potrebbero aiutarci nella nostra campagna elettorale, da soli non andremo da nessuna parte. Conoscete qualcuno?"
    "Io sì" Disse Cristiana, una nobile principessa decaduta durante i moti del 48 " Un certo Antun Milanovc (@gianandrea doria ) credo che potrebbe aiutarci, e credo che noi potremmo aiutarlo
    "Perfetto!" Esclamò soddisfatto Sebastian " Dobbiamo contattarlo il prima possibile. C'è qualcun'altro che vuole aggiungere qualcosa?
    No? Bene, la riunione è conclusa, vi aspetto tra due giorni per programmare la nostra campagna elettorale."

    Sebastian, mentre tornava a casa, vide una bella abitazione a Venezia disabitata, e pensò che era giunto il momento di trasferirsi di nuovo a Venezia, visto che a Treviso, non vedeva tante gente che potesse votarlo.
     
  3. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    ''Hai sentito lo ultime novità?''
    ''No Vladimir, cos' è successo? L'imperatore ha imparato a far di conto?''
    ''Sempre caustico, eh Leonard. No, se fossi un reazionario direi che è impazzito. Pare abbia concesso il diritto di voto per censo''
    ''Interessante. E qual'è il patrimonio da possedere? La valle dell'Inn?''
    ''Sbagli ancora, basta possedere 50000 fiorini. Anche tu, volendo, li possiedi.''
    ''Stavolta sbagli tu. Mio padre li possiede.''
    ''Ma non mi avevi detto che ti aveva perdonato? Hai tutto il diritto di esercitare il tuo voto, se non qualcosina di più...''
    ''Esercitare il mio voto? Per votare qualche decadente reazionario? Per questa fantomatica costituente finora si sono attivati solo rampolli di Carlo il Franco in persona, chi dovrei votare?''
    ''Potresti pensare al qualcosina in più. All'università si ricordano tutti delle tue parole infiammanti e di come hai difeso le barricate al Graber. Potremmo fondare un partito affiliato alla lega di Engels. In molti ci seguirebbero: pare che ci siano ancora disordini non sopiti per le vie di Vienna.''
    ''Dimostri ancora una volta di non aver approfondito gli scritti di Marx ed Engels: la rivoluzione non potrà avvenire in un paese senza industrie, poiché è il proletariato a fare la rivoluzione.''
    ''E allora fondiamo un partito liberale, rendiamo questo paese all'avanguardia e poi ridiamo il potere a chi se lo merita!''
    ''E magari stampiamo anche dei volantini con il nostro nome e cognome in bella vista, e l'indirizzo, per non affaticare troppo la polizia.''
    ''Ti devo ancora contraddire, Leonard. L'imperatore ha fatto cadere ogni accusa contro i rivoltosi. Abbiamo recuperato ogni diritto di cittadini.''
    ''Sudditi, vorrai dire.''
    ''Certo sudditi. E ha anche abrogato il divieto di manifestazione e di creazione di circoli privati!''
    ''Ma allora si è proprio messo di impegno a cercare di distrarre il popolo, ben sapendo che all'indomani delle barricate i reazionari riprendono forza. E con ogni probabilità conquisteranno la costituente. Certo rovinargli i piani un pochino mi solletica...ci penserò. Ora però andiamo: la birreria sta chiudendo. Ti riaccompagno all'appartamento, magari saremo fortunati e incontreremo i sosia della famiglia reale a spalar carbone!''
    ''Le tue battute ti metteranno nei guai.''

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  4. Federico 2 di Prussia

    Federico 2 di Prussia

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    Guglielmo ancora rammaricato per le accuse ricevute da suo fratello, guardava fuori dalla finestra del castello dei Sforza, c'era un ragazzino che distruiva foglietti , a questo punto gli balenò in testa gli avvertimenti del governatore Radetzky " tieni le truppe in allerta, con queste elezioni il popolo italico sarà in fermento e quei falsi patriottici manipolati dai francesi posso chiamare all'insurrezione la popolazione in qualunque momento", a questo punto il suo pensiero andava alla sorella sposa del re delle Sicilie un regno ormai allo sbando.
    Nel frattempo una voce interrompeva i suoi pensieri.
    Soldato- Herr un certo Aristide Monzon vorrebbe parlarle!
    Guglielmo- Paride lascialo passare è un amico.
    Aristide- Signore è un onore...
    Guglielmo- per favore evitiamo queste inutili perdite di te, ti aspettavo serviti pure la colazione che ho fatto preparare per te.
    Aristide-vedo che avete deciso di mettere davanti alla vostra porta un soldato austriaco e un italiano
    Guglielmo- si dobbiamo rendere il popolo italico partecipe oppure si u sentiranno degli estranei. Cosa ti porta qui ?
    Aristide- beh signore il nel nuovo partito veneto c'è stato un cambio della dirigenza l'incapace Lorenzo è stato sostituito da un'uomo più carismatico e da quel che mi hanno informato avrebbe intenzione di coalizzarsi con i nuovi partiti delle varie etnie del paese..
    Guglielmo- grazie mille amico mio riuscìresti ad farmi avere un incontro lui, ora vado ad informare il governatore delle novità, nel frattempo vai pure nelle nostre stalle e scegli pure il cavallo che possa piacere a sua figlia, naturalmente evitando quelli degli ufficiali!
    Aristide- la ringrazio per suoi doni, anche se non ho problemi finanziari per poter acquisire un cavallo, ma poiché lei lo dona a mia figlia non posso rifiutare! Col suo permesso mi congedo!
    - Vai pure appena organizzi un incontro avvisa soltanto me ed io riferirò al governatore stesso, ora fa un buon ritorno a casa e che dio ti aiuti nei tuoi affari!
     
    Ultima modifica: 11 Maggio 2014
  5. forzainter2010

    forzainter2010

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    VENEZIA, SEDE DEL PARTITO, SETTEMBRE 1848

    Dopo aver concluso l'acquisto della nuova dimora, Sebastian ha tutto il tempo che vuole per programmare la sua campagna elettorale, e alla riunione con gli altri membri, si presenta molto sicuro di se:
    "Ringrazio tutti i membri del partito che sono venuti e inizio immediatamente ad esporvi il mio piano:
    Per diventare un partito importante dell'Austria, dobbiamo iniziare dal basso, essere umili, crescere e raggiungere il massimo. Per fare questo dobbiamo diventare un partito importante a Venezia, poi in tutto il Veneto, poi in tutta Italia e infine nel resto dell' Impero. Per fare ciò dobbiamo metterci subito a lavorare:
    Ho già fatto stampare 500 manifesti, ma chi vuole ne può fare altri, che verranno distribuiti in tutto l'Impero e che serviranno ad avvicinare più gente possibile al Partito. Una sorta di pubblicità. Ma questo, ovviamente non è il tutto.
    Per domani ho organizzato un incontro con tutta la popolazione di Venezia, a Piazza San Marco, dove proporremo le nostre idee. All' incontro parteciperanno: Il sottoscritto, Vincenzo Sala, Bastian Gunger, ...ecc
    Cercate di partecipare in numerosi e di spargere la voce in tutta Venezia e, chi può, anche nel resto del Veneto.
    Vincenzo si occuperà anche di accogliere tutte le persone che vorranno parlare con me o che vorranno scambiare idee sempre a Piazza San Marco.
    Tra tre giorni invece, andremo nei quartieri poveri di Venezia, che purtroppo non sono pochi, a sentire che cosa ha da dire la gente e cercheremo di dare una mano. Per questo però, non me ne occuperò io, ma Sebastian, visto che partirò per Firenze per cercare... (OFF: segreto)
    Questo è solo la prima parte della nostra campagna elettorale, ma se qualcuno ha qualche idea in più, la può dire ora"
    "Io ne avrei una" Sebastian non vedeva da che parte proveniva la voce, ma ascoltò attentamente:" Se vogliamo diventare un partito importante per l' Austria, credo che sia di vitale importanza, almeno per me, creare un giornale che serva a informare e tenere informati tutti i cittadini che vorranno avvicinarsi al Partito!" L'aula si riempì di commenti positivi
    "L'idea non è nuova, ma quando tornerò da Firenze, questa tua proposta verrà messa subito in atto.
    Intanto, mentre io non ci sono, potete iniziare a decidere quale sia il nome."
    "Perfetto!" Disse Bastian, che ormai era il "segretario" di Sebastian "La riunione è conclusa e ricordatevi di partecipare in numerosi sia domani a San Marco sia tra tre giorni"

    Sebastian era felice di come stavano procedendo le cose: Tante idee e buoni progetti, ma voleva vedere anche risultati, perchè fino ad ora si è solamente parlato tanto, e tra il dire e il fare... c'è di mezzo un tronco d'albero che ostacola il ritorno a casa.:wall::wall::wall:
     
  6. Purfa

    Purfa

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    Lo studio statistico privato "Statisticheoffize von Brno" ha pubblicato un primo sondaggio su base provinciale delle intenzioni di voto nelle quattro circoscrizioni. I dati da questi riportati sono puramente statistici e non hanno valenza legale, se non conoscitiva per coloro impegnati nella campagna elettorale. In allegato è possibile trovare una mappa che evidenzia, su base provinciale, quale sia l'ideologia dominante trai votanti e quanto questa sia superiore alle altre.

    - Corone d'Austria e Boemia: reazionari 42% 41 seggi, liberali 36 % 36 seggi, conservatori 22% 22 seggi.
    - Corone d'Ungheria e Croazia: reazionari 12% 10 seggi, liberali 39% 27 seggi, conservatori 49% 34 seggi.
    - Corona delle terre italiche: reazionari 5% 3 seggi, liberali 61% 42 seggi, conservatori 34% 24 seggi.
    - Corona di Polonia: reazionari 9% 6 seggi, liberali 49% 29 seggi, conservatori 42% 25 seggi.

    Le attuale proiezioni dunque vedono i reazionari al 20,06% con 60 seggi, i liberali al 44,82% con 134 seggi e i conservatori al 35,11% con 105 seggi. Sotto la mappa dello Statisticheoffize von Brno.
    [​IMG]

    Prima pagina dell'Allgemeine Zeitung di Vienna.
     
  7. Dixie

    Dixie

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    Praga, Sala del Congresso Conservatore

    Rappresentati di tutte le correnti dei Conservatori erano giunti a Praga per l'ormai annuale Parteiversammlung*, molti facevano parte delle vecchie correnti di Metternich o dei Jovelistk (i più grossi partiti Conservatori presenti) ma c'era anche un nutrito gruppo dei nuovi "ragazzi" dell'Iron Ring, tutti abbigliati a modo e, guardacaso, con un anelli di acciaio al dito per fare un pò di scena e mostrare unità. Tra tutti i membri, loro erano i più giovani e nelle chiacchere "pre-evento" non erano considerati da nessuno, se non per alcuni scambi di cortesia di amici dei loro padri.
    La riunione iniziò come di consueto, con i soliti Aristocratici dei due movimenti a parlare di quanto avevano fatto fino ad ora e di quanto potevano ancora fare, sempre se la gente era ancora di "spirito Austriaco" degno di questo nome, come di consueto si era fatto tanto tempo fa...

    "zzz...zzzz...ronf..."
    al fianco di Aster Von Rosenkreuz un ragazzo dell'Iron Ring stava russando, e non velatamente.
    "ehi...EHI..."
    un paio di gomitate e quello si riprende
    "ehm? che c'è? abbiamo finito?"
    "no, sta sveglio, ho intenzione di parlare adesso e non voglio vedere nessuno dell'Iron Ring dormire, vi voglio vivi, attivi e possibilmente agguerriti"
    "uhm...va bene..."
    non era molto convinto in effetti, ma piano piano si stava dando un contegno.

    Il gruppo dei soliti stava ancora parlando di tanto tempo fa, quando la Rivoluzione Francese aveva messo al governo del Paese un pazzo che poi aveva dichiarato Guerra al mondo, poi di come aveva perso e...

    "Chiedo scusa...Brùder**"

    Silenzio. Aster Von Rosenkreuz si era alzato dal suo scranno, come se avesse qualcosa da dire, la cosa prima suscitò stupore, poi qualche ilarità, infine un anziano Aristocratico prese parola.

    "figliolo, conosco tuo padre...il Nobilissimo Ferdinand Von Rosenkreuz, sta bene? spero di si...ecco, non vorrei dovergli dire che suo figlio manca dell'adeguata educazione che si confà in mezzo a gentiluomini di Alto Rango come siamo qui, per cortesia figliolo...lasciaci parlar..."

    non fa in tempo a finire, che il giovane Aristocratico lo interrompe nuovamente.

    "Mio padre, Nobile Mejer, è in ottima forma come sempre. Ma...come vedete...non è QUI" rimarca molto bene la parola, prima di proseguire "è a Vienna, per il momento, poi tornerà nelle sue Terre. Non credo sia interessato a quello che io faccio, dato che l'Iron Ring, il partito da me pensato, è stato attuato con il MIO denaro, derivato dai miei investimenti qui in Boemia e non dall'eredità di mio Padre che, per il momento, non mi è dato disporre dato che, come ben sappiamo, egli è vivo è in ottima salute, Dio lo preservi per altri cento anni."
    piccola pausa, il ragazzo lascia il suo posto per portarsi al centro della sala, per essere meglio visto.

    "Sono passate due ore da quando siamo entrati in questa sala e non ho ancora sentito una parola a riguardo della decisione del Nostro AMATISSIMO Imperatore....jeder sagen, hallo an den Kaiser!!***..."

    la solita ovazione seguì quella dichiarazione

    "Egli...ha detto che a breve dovremo decidere qualcosa, qualcosa di molto importante..."

    tutti sapevano di che cosa stesse parlando

    "E siamo ancora qui a parlare di Napoleone? di quello che è successo anni fa? certo! non dovremmo mai dimenticare quello che i Francesi tutti volevano farci, quello che abbiamo con il Sangue e il Dolore combattuto e aspramente respinto al di la delle terre del FU.....Sacro Romano Impero...MA!
    Non siamo forse qui, oggi, perchè l'Imperatore ci chiede di essere pronti per la Costituente. Ci chiede di aiutarlo a rendere l'Austria e il suo Impero la PRIMA Nazione tra tutte le Potenze dell'Europa. Sopra i Francesi e alla loro ribellione, sopra gli Inglesi e al loro sconfinato quanto odioso Impero coloniale, sopra ai Prussiani che con una mano ci aiutano e con l'altra si accaparrano le terre del Sacro Romano Impero che vi ricordo a tutti! amanti del passato, che esso era un TITOLO degli Asburgo. L'Austria è considerata un paese arretrato e inferiore da tutte queste grandi potenze e non sono io a dirlo, ma i miei compagni che hanno Studiato a Berlino, Parigi o Londra. Ci vedono come una manciata di Tedeschi che controlla troppe popolazioni e non come un Impero Unito e Forte. E Noi siamo ancora qui a discutere se le decisioni dei Conservatori che vi hanno preceduto sono giuste o no? che senso ha? Siamo qui...Oggi, per volere dell'Imperatore e di Dio per dare all'Austria l'aspetto e l'anima della PRIMA TRA I POTENTI..."

    pausa, il ragazzo riprende fiato, non guarda nessuno dei presenti, come se volesse abbracciare tutti con lo sguardo e nessuno in particolare.

    "A.E.I.O.U."

    Il motto
    "Austria est imperio optime unita: L'Austria è ottimamente unita al concetto di Impero"
    "Austriae est imperare orbi universo: Spetta all'Austria governare il mondo"
    "Augustus est iustitiae optimus vindex: L'imperatore è il migliore vendicatore della giustizia"

    Varie interpretazioni del motto, con varie declinazioni per renderlo più gradevole e importante. Poi la svolta...un nuovo motto...
    "A.E.I.O.U"
    "Austria Europae Imago, Onus, Unio: L'Austria è l'immagine dell'Europa alla prova dell'unificazione"

    con l'ultima frase, Aster lascia non poco sgomenti molti Conservatori presenti

    "Signori, Noi siamo tutti Tedeschi qui, ma l'Impero...non è solo l'Osterreich...è anche la Boemia con la sua Storia, è anche l'Ungheria con la sua storia, la Polonia, la Croazia e gli Italici. Da Milano fino ai confini russi, da Praga ai confini ottomani. L'Impero è tutto il popolo dell'Imperatore. Ecco perchè..."

    un cenno, la porta si apre. Una ventina di uomi entra nella sala, tutti con un Anello di Ferro, nessuno di loro però è Tedesco.

    "Ho invitato alcuni miei amici: Boemi. Ogniuno di loro ha dato qualcosa all'Impero, chi Armi, chi Soldi, chi Soldati dalle proprie terre e chi è egli stesso un soldato. Tutti Imperiali, non saranno Austriaci come Noi ma chi siamo Noi per dire che la decisione dell'Imperatore di aprire la Costituente a chi ha un reddito di cinquantamila monete non è giusta? LORO, come Noi, hanno diritto a siedere qui e a discutere per il bene di tutto l'Impero.
    Nelle terre Ribellate a NOI, nella penisola e oltre, si stanno formando Movimenti Liberali e sovversivi. Hanno visto questa Nobile decisione del nostro amato Imperatore come segno di debolezza? stanno pensando a una ribellione sofisticata? vogliono entrare nel parlamento per poterlo usare per i loro scopi? l'Impero dovrà essere governato da...ITALIANI?
    NO!
    Smettiamo di chiudere gli occhi a quello che ci circonda, le crociate solitarie non hanno mai portato nulla a nessuno, se non tanta amarezza. I Boemi ci hanno aiutato in tutte le azioni che l'Impero ha deciso di intraprendere, dal momento in cui le corone si sono unite ad oggi...e sarà cosi anche domani!
    Siamo qui, oggi, Noi dell'Iron Ring per dire a tutti voi di ascoltarci, di ascoltare le idee di questi ragazzi giovani che hanno visto il mondo, che hanno potuto vedere la paura negli occhi dei loro padri quando gli Ungheresi si sono sollevati...Questi ragazzi ora ragionano con la lucidezza del futuro dell'Impero.
    La Storia, che citate spesso, dice che le ribellioni devono essere represse nel sangue: Macchiavelli dice "chi non disfa una città abituata a governarsi, si prepari ad essere disfato da essa". E cosa ha portato questa idea? l'Impero Bizantino che operare repressioni di massa è estinto, Macchiavelli che voleva una....ITALIA...come se potesse essere...è Morto senza vedere nulla di tutto questo. La Storia ci insegna che se un popolo è oppresso ed è NUMEROSO, si ribellerà. Vedi le Tredici Colonie...
    Sono qui per dirvi che Tedeschi, Boemi, Croati, Ungheresi e Polacchi e anche Italici se necessario, dovrebbero essere trattati con un pò più di riguardo dalla Burocrazia Imperiale, creare scuole con la doppia lingua, tenere i discorsi in doppia lingua e...nelle amministrazioni locali, solo nella lingua madre della zona. Le varie regioni dovrebber oavere una maggiore autonomia economica, i Capitalisti delle Culture dell'Impero dovrebbero essere liberi di agire come meglio credono, tenendo il mercato libero per meglio andare a speculare e ad arricchirsi perchè...una volta che loro saranno più ricchi lo sarà anche l'Impero tutto. Non sono qui a raccontarvi che le Industrie e il Capitale deve essere in mano ai "banchieri", ovviamente lo Stato ha diritto e dovere di intervenire ove reputa necessario.
    La popolazione con una notevole maggioranza, come Boemi, Croato, Polacchi e Ungheresi dovrebbe avere gli stessi diritti di Noi Tedeschi, che poi è quello che voleva chiedere l'Ungheria, solo che i facinorosi hanno mosso il rancore del popolo contro l'Impero invece che nella direzione giusta di una semplice e quanto mai utile richiesta...
    Vi chiedo, chiedo a tutti, di ragionare non più con il Passato ma con il Futuro, di cercare di comprendere che il futuro dei Conservatori non è più l'aggrapparsi a vecchie idee ma crearne di nuove, NOSTRE idee.
    Se non comprendete questo, saremo tutti preda dei Liberali e presto isolati in Parlamento e il vostro vicino sarà un Italico...magari un Savoia.
    Unitevi alla nostra Campagna, l'Iron Ring vuole solo il meglio per l'impero e convincerà sia Ungheresi che Polacchi che gli altri che è meglio sedere a fianco dei Tedeschi che non sul tavolo opposto a discutere!"

    un discorso lungo, molte persone annuiscono, altre borbottano.
    La campagna è solo iniziata, prima interna al partito e poi sarà esterna, non c'è molto tempo.

    Vengono inviati vari volantini a tutte le personalità di spicco dell'Impero e anche a tutte le maggiori città Austriache, Ungheresi, Croate, Boeme e Polacche. il volantino celebra...

    "Un Popolo...Un Leader....un Impero"

    tradotto in tutte le lingue delle regioni in cui è mandato, il volantino richiede il supporto verso l'Iron Ring, il Partito Conservatore che vuole adoperarsi per l'unità imperiale non solo territoriale ma anche Sociale, facendo entrare di Diritto Ungheresi, Boemi, Polacchi e Croati nel Parlamento e accettare la loro cultura nell'Impero Tedesco che è l'Austria. Inoltre parla ai Capitalisti e Borghesi chiedendo il loro supporto per un Economia dinamica e fluida con il nuovo metodo del "lazzeis faire" tenendo sempre conto dell'Importanza dello Stato nelle questioni Economiche. Parla anche ai Generali tutti delle regioni e culture citate, parlando a loro dell'importanza del loro ruolo in seno all'Impero e dell'importanza dell'Esercito per il futuro che ci vedrà protagonisti sul piano Europeo e mondiale. Tenta di sedurre alcuni reazionari parlando delle vecchie Terre Asburgo (Olanda, Spagna e Sacro Romano Impero) e dell'Importanza delle radici che la Casata Asburgo ha.

    [​IMG]
    La Cartolina mostra tutte le culture dell'Impero che osannano gli Asburgo, con dietro il simbolo del fu Sacro Romano Impero

    [OFF]
    Parteiversammlung (riunione di partito) (tedesco)
    Brùder (Fratelli) (tedesco)
    jeder sagen, hallo an den Kaiser (tutti in piedi, salutate l'imperatore) (tedesco)
     
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    Ultima modifica: 11 Maggio 2014
  8. Acciaio

    Acciaio

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    Ho sempre detestato il fetore della gente, ma ogni tanto bisogna fare questo sforzo. Bisogna turarsi il naso, infilare la divisa da gala e buttarsi nelle strade.
    L'arciduca Alberto usciva così: con la solita giacca candidissima, i pantaloni e gli stivali da cavalleria, una spada da cerimonia al fianco, un paio di guanti che portava con la destra e un sigaro tra i denti.
    Circolava, con noncuranza della povera gente della città, li guardava con sufficienza, li scherniva all'orecchio del servo che lo accompagnava, si sentiva ancora il comandante in capo, nei suoi trentuno anni, nella sua prestanza fisica e lucidità mentale.
    Ah ecco quei dannati manifesti, annunciatori di disgrazia!
    Fece cenno al servo, accorse immediatamente, dopo averne strappato uno, così che l'Erherzog potesse prenderne visione.
    Politica, costituzione, parlamento, c'è qualcosa di più ridicolo e vile, Franz? Rivolto al servo.
    Mi chiamo Erich, signore, no ha proprio ragione! Rispose quello un po' a disagio.
    Erich, si. E io che ho detto? Ora smetti di fare lo spiritoso, butta quest'affare e vammi a comprare il giornale, che quell'altra (riferito alla serva), non so a cosa pensi ultimamente, non me l'ha procurato.
    Il servo ci avrebbe impiegato pochi minuti, ne approfittò per fare un giro vicino a S. Stefano, con una passeggiata di circa venti minuti si poteva arrivare al monastero dei Cappuccini e lì accedere alla cripta imperiale.
    Decise di farlo, si sarebbe ricongiunto poi con il servo una volta tornato a casa.

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    Erano lì tutti, i grandi del passato, gli imperatori d'Austria e i loro parenti più stretti, e un giorno ci sarebbe stato anche lui.
    Imponente sopra tutti quello di Maria Teresa e di Francesco Stefano, ornato deliziosamente.
    Fece qualche passo e poso la mano destra sul sarcofago. La mediocrità della sua esistenza si riverso su di lui. Una lacrima solcò la sua lacrime. Ho quarant'anni e non ho ancora fatto nulla! Pianse amaramente, citando Giulio Cesare.
    Si voltò e, rivolto alla tomba del padre Carlo spirato un anno prima: Padre mio, mi hai insegnato tutte le virtù che un uomo deve possedere, mi hai insegnato a servire e a comandare, a prendere decisioni, a vivere rettamente, a consigliare i nostri parenti alla corona. Padre mio aiutami in questo momento di grigiore, con i fantasmi nel mio cuore e nell'Impero intero.
    Ave Maria, gratia plena, Dominus tecum, benedicta tu in mulieribus...

    Si trattenne in preghiera diversi minuti, poi decise che il tempo era giunto, che la sua avventura per le strade insieme ai "comuni", poteva anche terminare.
    Rincasò in fretta trovando, non il servo, ma il giornale sopra al tappettino verde della sua scrivania. Ordinò un caffè ai servi nell'altra stanza, poi sedette sullo scranno.
    In prima pagina, naturalmente, le ultime riguardo il decreto imperiale:
    A Vienna i reazionari erano ancora forti, ma per tutto l'impero serpeggiava il pericolo liberale. Poi iniziò a familiarizzare con i partiti che finora si erano candidati: Pan-Germanisti, Iron Ring, Partito Nazional Federale, e altri minori.

    E un nobile fedele al Kaiser che detesta quei Prussiani? Cosa deve fare, spararsi un colpo in testa? Cos'è ora il Kaiser chiede a noi stessi di suicidarci votando uno di questi partiti?
     
  9. Dixie

    Dixie

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    Mikahil Jobes era irrequieto, molto.
    Non pensava che il suo volantino avesse cosi tanto successo.
    Dei cugini di un certo Antun Milanovich erano giunto alla sua porta portando un invito per il loro facoltoso mandante.
    Si erano detti interessati alle sue opere e alle sue idee.
    Mikahil prende carta e penna, scrive al nobiluomo.
    Spedisce la lettera e prepara la valigia, andrà a sentire cosa egli vuole.
    Forse i Serbi non sono cosi soli.
    @gianandrea doria
     
  10. TheDOC

    TheDOC

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    Nell'ambasciata Turca di Vienna, Enver Bey sedeva tranquillo alla sua scrivania, esaminando rapporti sulle relazioni Austro-Russe, quando tre uomini, annunciati come membri del partito Pan-Germanista, tutti Tedeschi.

    "Signori, è un piacere avervi qui, ma...cosa desiderano tre politici da un ambasciatore?"

    "Vorremmo attirare la sua attenzione su questo:"

    I tre uomini mostrarono un manifesto di natura chiaramente anti-ottomana, che reclamava la liberazione delle terre Serbe in mano all'"oppressore" turco.

    "Sappiamo inoltre che l'elite aristocratica ha apprezzato parecchio questi manifesti nostalgici...il che sarebbe un peccato. Distogliere l'attenzione dall'obiettivo Austriaco, che è chiaramente la creazione di uno stato tedesco, sarebbe solo uno spreco di tempo. Riteniamo che lei possa fare buon uso di queste informazioni, sicuramente le saranno utili. Arrivederci."

    Enver Bey rimase con il manifesto in mano, turbato dalla vista del volantino. Conosceva la situazione politica, e una guerra per l'Impero sarebbe stata disastrosa. Con i Russi e il loro scellerato "Panslavismo" e gli Egiziani ancora in rivolta, l'Austria avrebbe potuto fare ciò che voleva nei balcani.

    Scrisse subito all'Imperial ufficio per le relazioni diplomatiche di Istanbul, informando delle tendenze Pro-Serbe a Vienna.

    "Si consiglia l'Immediata apertura di negoziati con qualsiasi potenza in grado di arginare un pericolo evidente Russo-Austriaco nei balcani."

    A quanto pare il 1848 non era ancora finito, e stava per colpire anche l'ultima potenza europea.
     
  11. forzainter2010

    forzainter2010

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    VENEZIA, PIAZZA SAN MARCO, SETTEMBRE 1848

    "Ma dove è finito Sebastian?" Chiese Vincenzo a Bastian, visto che ancora non era arrivato
    "Non lo so, non l'ho visto" Ma ecco all'improvviso che apparve una persona tutta spettinata e conciata male. Era Sebastian:
    "Scusate per il ritardo, ma ero rimasto bloccato nella folla e non mi facevano passare. C'è tanta gente?" Vincenzo non rispose ma sentendo il brusio del pubblico, capì che la Piazza era piena
    "Vedi tu stesso..." E così Bastian spinse Sebastian sul palco e, dopo un momento di silenzio incredibile, iniziò a parlare:
    "Cari cittadini dell' Impero, come ben saprete, l' imperatore ha chiamato a votare il popolo. Ma non gente qualunque, solamente le persone che posseggono più di 50.000 fiorini. E gli altri? Devono restare a guardare, mentre corrotti e conservatori portano alla rovina l' Impero? Ma io vi chiedo: Chi è che manda avanti il Paese? Chi è che lavora tutto il giorno per guadagnarsi un salario minimo? Chi è che deve fare sacrifici su sacrifici? Perchè anche voi non dovreste avere, per esempio, il diritto di votare quali persone possono cambiare il destino di voi e del Paese? Perchè non siete liberi di arricchirvi, di istruirvi, di scegliere il proprio futuro? Ve lo dico io il Perchè: L'Impero è rimasto ancora al Medioevo! Ma qualcosa sta cambiando, e la Rivoluzione francese è un'esempio.
    Dopo un grande boato e una pausa, Sebastian riprese:
    "Per anni, i cittadini italiani, hanno dovuto sottomettersi sotto il dominio Austriaco. Nonostante ciò ancora niente è cambiato. Ma così è la situazione per gli italiani, e così è per gli Slavi. Avrete sentito parlare di quella specie di partito chiamato Iron King che considera italiani una popolazione inferiore rispetto a quella austriaca. Ma se ci odiano tanto, perchè continuano a volerci con loro?
    Perchè non possiamo essere invece uniti e UGUALI? Se andiamo avanti così, questa situazione porterà ad una rivoluzione e alla morte di tanta gente. Noi non vogliamo quello. Noi vogliamo, con il buon senso e con la diplomazia, di raggiungere l'uguaglianza dei popoli, perchè la gente italiana è stanca. Tanto lo sanno tutti che senza l' Italia, l' Austria cadrebbe in rovina. E visto che noi siamo così importanti per l' Austria, è un nostro DIRITTO poter contribuire alla politica del paese!"
    Altro boato, altra pausa e Sebastian riprese ancora a parlare:
    "Recentemente sono stati svolti dei sondaggi sull'intenzione di voto, e indovinate qual'è quella in vantaggio? Quella liberale! Si, perchè la gente sta capendo, che il destino di tanti uomini non può essere deciso da pochi.
    Cambiamo le cose, abbassiamo i prezzi per i più poveri, alziamo invece le tasse per i ricconi e per il clero. Iniziamo la costruzione di fabbriche, diamo più soldi alle banche e ai cittadini, pensiamo ad un progetto per l'espansione coloniale, miglioriamo la potenza del nostro esercito e sopratutto, portiamo la LIBERTA' E L'UGUAGLIANZA OVUNQUE NEL MONDO!"
    Sebastian ebbe solo il tempo di sentire il grande boato e poi svenne.
    Al suo risveglio, si trovò circondato dai membri del partito che si congratulavano tutti con lui. Ma lui voleva ancora dire tante cose... Ma subito si alzò, si rimboccò le maniche e continuò a lavorare insieme al suo partito per le decisioni future.
    "Miei cari, tra 4 giorni vi voglio qui per parlare del continuo della nostra campagna elettorale. Non possiamo fermarci adesso. Andiamo avanti!"
     
  12. Mac Brian

    Mac Brian

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    Residenza Herren, Vienna

    "La cena è stata di vostro gradimento, Conte?" - chiese una voce chioccia dall'altro lato del tavolo.

    "Assolutamente deliziosa Frau Herren" - rispose con un sorriso Otto. La moglie di Sebastian non era mai stata una donna dal fascino particolare, ma sapeva come tenere in riga la servitù e a tavola era spiritosa e alle volte addirittura pungente, quando si parlava di politica, e a Otto non dispiaceva la sua compagnia, di sicuro più edificante di quella di sua moglie.

    "Tuttavia, se vorrete scusarci, credo che sia il caso che noi uomini ci ritiriamo in sala per fumare un sigaro" - aggiunse l'uomo.

    "Venite, vi faccio strada" - disse Sebastian, alzandosi per accompagnare gli uomini all'altra stanza. Era stata una cena molto tranquilla fino a quel momento, considerando che tanti aristocratici altezzosi erano stati riuniti in una sola stanza era incredibile che nessuno avesse ancora sfidato a duello qualcun'altro. Ora però von Ulrich sapeva che le cose potevano farsi più serie, perciò doveva giocare in fretta le sue carte. Mentre gli uomini si facevano accendere i sigari ripasso mentalmente ciò che avrebbe dovuto dire di lì a poco.

    -"Signori" - iniziò posizionandosi in piedi al centro del salotto, davanti al camino -" vi sono importanti novità che riguardano le elezioni venture. Come forse saprete l'ufficio statistico di Sua Maestà ha rilasciato le proiezioni di voto delle 4 principali coscrizioni. I dati sono... incoraggianti. Secondo le proiezioni possiamo ragionevolmente supporre di avere il controllo di un quinto dell'Assemblea."

    "A me pare tutt'altro che incoraggiante" - disse con atteggiamento sprezzante un giovane rampolo di una qualche casata viennese, raggiante nella sua uniforme bianca -"Per quanto mi riguarda dovremmo impiccarli tutti questi liberali sovversivi".

    "Non ho finito" - aggiunse Otto, tediato dalla sgarbata interruzione - "l'Istituto ci informa anche che i liberali rischiano di prendere il 40%, mentre la coalizione dei conservatori si fermerebbe al 30%. Da questi dati emerge chiaramente che se vogliamo arginare i federalisti saremo costretti a scendere a patti con i conservatori".

    "Ma hai saputo che piega stanno prendendo le cose nello schieramento conservatore?" - disse Sebastian prendendo la parola - "Dalle ultime notizie provenienti da Praga pare che l'Iron Ring stia spingendo per il riconoscimento politico di tutte le etnie dell'Impero e pare che stia riuscendo a scavalcare lo zoccolo duro dei vecchi conservatori, non possiamo mischiarci con loro! Non a queste condizioni!".

    "Si è giusto!"

    "E' vero!" - mormorarono molti degli uomini presenti nella sala.

    "Ragionate!" - li richiamò Otto - "Senza di noi l'Iron Ring non può fare nulla se non vedere i liberali salire al potere. Hanno bisogno di noi per la maggioranza assoluta. E la nostra condizione sarà che la Costituente voti la formazione di una monarchia duale austro-ungarica. Degli ungheresi ci si può ancora fidare. Le statistiche li danno tendenti al conservatorismo. Quelli che dobbiamo temere di più sono gli italiani e i polacchi, mine vaganti sovversive che non possono, e non devono entrare nel governo!".

    Ora molti uomini mormoravano il loro assenso, consapevoli di essere ancora in grado di influenzare la politica dell'Impero.

    "C'è dell'altro" - si affrettò ad aggiungere il conte - "Abbiamo saputo che tra la famiglia reale c'è chi non approva per nulla le recenti scelte del nostro Sovrano, come alcuni Asburgo non hanno mancato di sottolineare recentemente nei salotti viennesi".

    "Sappiamo di chi si tratta?". - chiese qualcuno.

    "Forse. Ma non mi sembra il caso di fare pressioni. Alcuni fra di noi hanno conoscenze dirette tra la famiglia reale per cui non credo che una lettera ufficiale sia la strada migliore, cercate piuttosto di intavolare con loro un discorso politico, per vedere se sono disposti ad appoggiarci. Con i Rotschild sembra aver funzionato. Mi hanno invitato da loro per il prossimo ricevimento".
     
    Ultima modifica: 11 Maggio 2014
  13. forzainter2010

    forzainter2010

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    Il partito Libertà e Serietà si affianca alla nobile causa degli slavi, di liberare le terre occupate dall' "oppressore" ottomano, e chiede un incontro con Antun Milanovich @gianandrea doria
    Mentre si distacca completamente dalle idee del partito Iron King e del suo leader Aster Von Rosenkreuz @Dixie
     
  14. Dixie

    Dixie

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    Aster Von rosenkreuz, dopo l'estenuante seduta al Congresso Conservatore, si prende il meritato riposo. Convincere i vecchi conservatori che l'epoca è cambiata e se vogliono arginare i liberali devono scendere dal piedistallo del "vecchio potere" non è un affare facile, è più semplice amministrare le miniere Boeme sotto la sua tutela e quella della moglie.

    "caro?"

    Lenka, bellissima come sempre, si avvicina al marito

    "tesoro...come stai quest'oggi?"
    "bene, come è andata la riunione?"
    "eh...spero meglio di quello che penso, tutti mi hanno fatto i complimenti per il discorso ma...io mi sentivo un perfetto idiota e penso di aver detto un paio di stupidaggini di troppo..."
    "non credo, ho saputo che František Dvorak si è iscritto al partito"

    il ragazzo si strozza con la tazza di the

    "eh? cof...cosa?"
    "si è iscritto il padre di..."
    "so benissimo chi è! è un Generale! un Militare..."
    "si e padre..."
    " si si va bene, ma la cosa più importante è che è un Generale...Boemo, ma viene dalle minoranze dei Sudeti della zona...ionteressante..."
    "ti porto carta e penna?"
    "Moglie adorata port...ah, si bene"

    scrive alcune parole verso il Generale e poi lo consegna a un servo con il preciso ordine di consegnarlo al Generale in persona.

    "gli ho appena chiesto, cortesemente, di portare dalla nostra ogni Militare che conti qualcosa dell'Impero: Ungheresi, Polacchi e Tedeschi. i fondi non saranno un problema"

    "oggi abbiamo aperto la terza fabbrica metallurgica a cezcki budeovick..."
    "ottimo mia diletta, gli altri progetti?"
    "a rilento per via della politica, se riuscirai nelle tue idee molti capitalisti affiliati ai Rosenkreuz potranno agire con più libertà"
    "mio padre ne sarà contento e forse digerirà il fatto che abbia ti abbia sposato invece della Contessa...Duchessa...di non so cosa, di Vienna"
    "forse no"
    "già forse no...ma sarebbe un passo avanti"

    "che farai adesso? altra campagna elettorale?"
    "dovrei, dovrei sentire alcuni Nobili...sai, i Reazionari, arginare i Liberali.."
    "puoi farlo domani?"
    "posso farlo domani...scrivo solo una lettera per avere un incontro, per i giorni a venire"
    "ottimo, ti aspetto in giardino...ah, i Liberali italici si sono distaccati dall'Iron Ring, avvicinandosi ai Croati"
    "Liberali italici? ah ci sono anche loro...lo scopro adesso...beh non mi interessa, non li avrei contattati...scrivo due lettere e arrivo"

    @TheDOC , @Mac Brian
     
  15. gianandrea doria

    gianandrea doria

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    Il prezzo della libertà
    Eccola qui Vienna, quella città così vicina alle sue terra, ma così avversa al cambiamento sui giornali campeggiavano le prime intenzioni di voto della popolazione, ben più rosee di quel che si aspettava, ma l'Austria rimaneva una fortezza invalicabile per quelli come lui.
    Antun Milanovic entrò nella sala, molti dei nobili presenti lo guardarono osteggiandolo, la sua fama di industriale e quasi nobile lo precedeva eppure guardò i loro occhi pieni di timore, c'era qualcosa di diverso.Tutti avevano risposto all'invito di sua moglie quella sera segno che la nobiltà Viennese ancora deteneva un potere grande e prospero nei confronti delle famiglie nobili della contea.
    Prese la parola.
    -Miei signori vi ringrazio tutti oggi per essere presenti qui, ieri ero a Zagabria e venuto a sapere della notizia che il nostro amato imperatore Francesco Giuseppe aveva indetto delle elezioni non potevo che rallegrarmi. Oramai è il vento che si diffonde in europa quello della volontà di molti. In questa sala ci sono molti che a differenza mia hanno un illustre avo o più di uno, ed io gli porgo i miei saluti e rispetti.-
    -E c'è chi ha porcari come avi!-lo derise il Conte von Sthamberg
    -Yaz, io ho avi che sono stati porcari, macellai, garzoni, prostitute e soldati, ma quei soldati sono morti per voi hanno lavorato la terra per voi vi hanno servito bene hanno reso grande questo paese, Ottaviano Augusto era nipote di porcaro eppure ha compiuto imprese indicibili!-proruppe in avanti il giovane Antun.
    -Miei lord e signori, non vi accorgete del vento che sta soffiando fuori perchè avete paura, avete letto ciò che è scritto su queste pagine.-disse mostrando il giornale-State perdendo un qualcosa che non potrete più riguadagnare.Con il tempo questo vento diventerà tempesta ed infine vi spazzerà via.-
    -Guardate i Britannici dall'altra parte del mare, quattro popoli che pur con diffidenze convivono sotto una sola corona, perchè noi non possiamo farlo con Sei Corone : Austria, Boemia, Polonia , Ungheria, Italia e la corona di Zar di tutti gli Slavi.-e poi Antun aggiunse-I nobili in quel paese non perderanno mai niente del loro potere, forse li tra 200 anni ci sarà ancora una monarchia, mentre questa nazione cadrà sotto la sua ottusità, guardate fuori una delle città più belle d'Europa meriterebbe di meglio-.
    Poi urlo-Io sono fedele all'impero, e alle sei corone che esso regge e morirò per difendere la mia patria.I miei figli cresceranno sia come Austriaci che come croati-.
    -Allora, miei signori supporterete la mia idea di una Federazione Danubiana?-domandò infine Antun, ma sulla faccia dei nobili c'era solo sorpresa li aveva colti nel loro punto debole, sapevano anche loro che così facendo prima o poi sarebbero caduti nell'oblio e lui aveva riacceso le sue paure.Molti di quei nobili si aggiunsero al nucleo del Partito Nazional Federale a Vienna.Altri se ne andarono sicuri della loro superiorità, e pronti a difendere quegli schiocchi privilegi divini.
    [​IMG]
    Uscito dalla sala ordinò in una delle più grandi tipografie del centro di stampare dei volantini su cui campeggiavano sei Corone con sei bandiere sul corso del Danubio con su scritto:Impero del Danubio.
    Inoltre si preoccupò di comprare un piccolo teatro per gli incontri delle persone del suo partito.
    Era finita la sua prima parte di propaganda a Vienna. Ma c'era ancora cinque Corone da visitare e i confratelli ungheresi furono avvisati del suo arrivo poco dopo la sua partenza da due messi inviati in precedenza.Si sarebbero riuniti tutti in un teatro per cercare di raggiungere quello che la guerra non gli aveva permesso con l'aiuto stavolta di Anton e di altre migliaia di persone.
     
    Ultima modifica: 11 Maggio 2014
  16. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    Il seguente manifesto apparve in ogni angolo dell'impero in quei giorni convulsi:

    [​IMG]

    Verein der Freunde der Verfassung
    Sailergasse, 15, Wien

    Domani sera, alle ore 21, verrà presentata la prolusione per la Società degli Amici della Costituzione, circolo il cui obiettivo è la discussione e il ragionamento, nei termini più civili possibili, sul nuovo ordinamento che l'impero dovrà darsi con la costituente. Chiunque sia interessato, anche lontanamente, alla cosa pubblica, è ufficialmente invitato a prendere parte all'incontro di domani, e se lo vorrà anche ai successivi. Qualsiasi sia la sua fede, etnia, estrazione sociale e idea politica.

    Frei leben oder sterben.

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  17. gianandrea doria

    gianandrea doria

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    Prima di salire sulla carrozza Antun venne a sapere di una riunione pubblica importante sui temi della nuova costituzione indetta da un giovane intellettuale Leonard Bronstein(@Sir Matthew ).
    Prima di salire sulla carrozza guardò Jan e gli disse:-Gli intellettuali mi piacciono, hanno sempre qualcosa da dire e sono dannatamente prolissi, cosa che spesso non mi dispiace, allora Jan vai a questo incontro e contatta il referente, fai intereventi e fagli sapere che se è interessato può unirsi come candidato per il nostro partito a Vienna, digli che sarò in giro per le città dell'est prima di ritornare a Vienna, quindi ci potremo incontrare solo tra qualche giorno perciò hai carta libera.Sei sempre stato un amico fidato Jan ti ho istruito persino meglio dei miei figli sai cosa fare.-detto ciò sali sulla carrozza,prima di partire si ricordò però di una lettera da consegnare a Solomon Rotschild (@Cantastorie ) in cui rassicurava l'anziano banchiere e faceva molte pressioni su quale partito avrebbe supportato e partì per Budapest, sapendo che Jan avrebbe saputo farsi carico di questi incarichi urgenti da lui affidategli.
     
    Ultima modifica: 11 Maggio 2014
  18. Federico 2 di Prussia

    Federico 2 di Prussia

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    Venezia.
    Dopo aver udito il discorso di Sebastian da un palazzo che si affacciava alla piazza in cui si era tenuta la propaganda dei presunti liberali
    Aristide-signore questi non sono altro che dei sciacalli sovvenzionati dai francesi dovette eliminarli prima che le loro idee vengano diffuse alle masse.
    Guglielmo- non correre troppo, sai cosa significhere una loro attuale eliminazione? Io ho solo l'ordine di garantire la sicurezza della popolazione, la politica per quanto la pensiamo noi, non ci riguarda, io e te siamo dei servi dell'amatissimo Kaiser e dobbiamo rispettare le sue decisioni. Ora però andiamo a trovare questo Sebastian ed i suoi fedelissimi nel loro covo.
     
  19. forzainter2010

    forzainter2010

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    FIRENZE, BANCA IMPERIALE, SETTEMBRE 1848

    Intanto, mentre il resto del partito era andato a visitare i quartieri poveri di Venezia, Sebastian era partito per Firenze per incontrare un suo vecchio amico che era a capo di un piccolo gruppo di uomini che aveva come compito di difendere persone importanti. Arrivato nella Banca Imperiale di Firenze, dove si doveva tenere l'incontro vide immediatamente Vittorio, il nome di questo personaggio.
    "Vecchio amico mio, è un piacere rivederti" Disse Sebastian mentre abbracciava Vittorio.
    "E' un piacere anche per me, vieni accomodiamoci in quella stanza" Vittorio lo portò in una piccola stanza nel retro della Banca
    "Ho bisogno di un favore, mi serve la tua protezione e quella dei tuoi uomini"
    -"Perchè?"
    -"Come ben sai sto cercando di prendere dei voti in Veneto, e ho paura che qualche vigliacco o criminale, possa farmi brutte sorprese."
    -"Come ben sai, a me non piace lavorare gratis, hai con te del denaro?"
    -"Certo, 1.000 fiorini d'oro dovrebbero bastare?"
    Vittorio ci pensò un attimo e poi accettò
    "Va bene, ma dammi il tempo di avvisare i miei uomini e di prepararci"
    "Ti aspetto fuori di qui, intanto io vado a comprare il giornale"

    Quando uscii dalla banca e mise le mani nelle tasche del giacchetto, si accorse che aveva con se ancora alcuni manifesti. Già sapeva che cosa farci. Sul giornale non c'era nulla d'importante oltre al sondaggio, e quando ritornò Vittorio gli disse:
    "Non è per caso che hai qualche fratello qui?"
    -"Certo, a cosa ti servono?"
    -"Potresti dirgli di distribuire questi manifesti in tutta Firenze, per aumentare la popolarità del mio partito?"
    -"Ok, dirò di farlo a Luca, ora andiamo, che non vedo l'ora di arrivare a Venezia"
     
    Ultima modifica: 11 Maggio 2014
  20. Federico 2 di Prussia

    Federico 2 di Prussia

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    Venezia: sede del partito libertà e serietà
    La porta venne aperta di colpo e i suoi occupanti si meravigliarono alla vista dei militari ma una voce gli parlo da fuori.
    Guglielmo- signori scusa temi per il frastuono causato ma ora sono sicuro che siete persone pacifiche.
    Poi si rivolse al signore Sebastian.
    Guglielmo- illustre signor Sebastian potrebbe concederermi l'onore di fare una passeggiata..
    Sebastian avanzò senza proliferare una parola. Una volta soli Guglielmo si fermo e iniziò a parlare.
    Guglielmo- Sebastian Egger lei come me è nato a Vienna, quindi condivide con me il luogo di nascita e spero pure l'amore per il nostro kaiser e il suo impero. Detto questo vorrei farle i miei complimenti per il discorso che ha effettuato poco fa, lei ha ripetuto tante belle parole che uso a sua volta Napoleone! Ma alla fine egli si rivelo altro non esser che il peggiore dei tiranni, se ci fosse stato il mio amato fratello Rodolfo l'avrebbe fatto fucilare immediatamente, ma per sua fortuna io non sono Rodolfo.
    Ma la inviterei a misurare lei sue parole, lei sta cercando di comprare voti e trovare finanziatori per la sua causa non ci vedo nulla di male per un politico, ma se dovesse mettere in pericolo l'ordine pubblico con le sue parole, metterò personalmente fine alle sue idee! Spero d'essere stato chiaro su come la veda il governatore, rifletti sulle conseguenze delle sue idee se ci tiene al nostro paese! Detto questo mi congedo! E spero d'incontrarvi in altre circostanze arrivederci.
     

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