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Impero Coloniale Veneziano nel '500

Discussione in 'Età Moderna' iniziata da Ciresola, 8 Maggio 2011.

  1. Ciresola

    Ciresola

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    Secondo voi, se una serie di condizioni favorevoli avessero permesso alla Serenissima di innovarsi e creare un'Impero Coloniale al di fuori del mediterraneo dopo la scoperta dell'america durante il XIV sec. come sarebbe cambiata la mappa economica del mondo ? Venezia sarebbe riuscita a imporre anche fuori dal "Mare Nostrum" quell'egemonia che già da 2 secoli caratterizzava l'economia di gran parte del vecchio continente ?

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  2. SkySpace

    SkySpace

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    secondo me (ignorante nel campo)..
    egemonia fuori dal mediterraneo non credo ma da tutti i soldi che avrebbe ricavato dal commercio delle risorse coloniali avrebbe potuto mantere un buon esercito e portare diverse conquiste in particolare nella penisola italiana e rendere la serenissima una nazione principale nel campo geopolitico del tempo
     
  3. maie

    maie

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    Venezia dominava i commerci con l'Oriente e continuò a farlo per anni anche dopo la perdita da parte del Mediterraneo del ruolo di "centro del mondo", le navi della sua flotta erano adatte alla navigazione mediterranea. Quando il centro si spostò, l'Italia perse la sua importanza e alla fine del XVII sec. mentre il resto dell'Europa cresceva l'Italia ristagnava.

    Se comunque, per una serie di "condizioni favorevoli", Venezia avesse puntato su un impero coloniale extra Mediterraneo, secondo me sarebbe andata incontro ad una parabola simile a quella del Portogallo: un impero troppo vasto da controllare per l'esigua popolazione, a meno di avere alle spalle una madrepatria che comprendesse almeno tutto il densamente popolato, e ricchissimo, Nord Italia.

    Inoltre credo che Venezia avrebbe anche sofferto molto il fattore geografico, non affacciandosi direttamente sull'Atlantico, per raggiungere il quale avrebbe dovuto necessariamente passare attraverso la strettoia di Gibilterra, in mani spagnole. Spagna che a partire dalla prima metà del XVI sec. dominava i territori milanesi...

    Imho bisognerebbe capire quali sono queste condizioni favorevoli che avrebbero portato Venezia alla creazione di un impero coloniale, le basi su cui si fondano, le cause da cui hanno avuto origine.

    Ciao
     
  4. Ciresola

    Ciresola

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    Bè bisogna anche ricordare che la Spagna fu per tutto il secolo in buonissimi rapporti col doge, essendo entrambi interessati ad evitare un rafforzamento troppo repentino dell'Impero Ottomano, e la Spagna nonostante l'enorme concorrenza in ambito commerciale a cui fu soggetta da parte del Portogallo non fu mai ostile alla politica della monarchia lusitana se non per i contatti che Lisbona ebbe con Londra negli anni dell'Invincibile Armada e dei mendicanti del mare, quindi è possibile ipotizzare che la Spagna in cambio di rapporti privilegiati con la Serenissima avesse dato il via libera su Gibiliterra magari con la conseguenza di ostacolare l'ascesa commerciale delle potenze protestanti durante il secolo dei Flamengos.
    Il sistema di piazzeforti che Venezia aveva nel mediterraneo era poi diverso da quello portoghese, magari l'espansione veneziana si sarebbe limitata al consolidamento di alcuni punti strategici (Capo Verde, Buona Speranza, Ceylon, Socotra) e al dominio commerciale dei mercati indiani, snobbati dai portoghesi ma di grande importanza già in quel periodo (dopotutto Venezia sopravvisse, commercialmente parlando, dopo la scoperta dell'america proprio grazie alle vie carovaniere che dall'India arrivavano sulle coste dell'oriente mediterraneo portando le merci che spesso erano mediate dai portoghesi nel golfo del bengala).
     
  5. maie

    maie

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    Sì però Spagna e Venezia non avevano medesimi interessi sulle medesime colonie.

    Se non sbaglio i portoghesi si limitavano appunto a controllare pochi punti costieri strategici, a causa della scarsità di uomini e della vastità dell'impero

    In realtà i portoghesi si interessarono eccome all'India, oltre che all'Oriente in generale

    http://en.wikipedia.org/wiki/Portuguese_Empire#Southeast_Asia_and_the_spice_trade

    http://en.wikipedia.org/wiki/Portuguese_India

    In realtà quando Venezia perse il suo ruolo di supremazia cercò di investire uomini e risorse anche in altri settori ad esempio quello industriale, arrivando a sviluppare una importante industria della lana. Quando i concorrenti europei si fecero sentire anche in questo settore, i capitali vennero diretti verso la terra. Sostanzialmente l'importanza commerciale di Venezia si ridusse enormemente, e anche se continuò a godere di un certo benessere economico fino alla fine la sua importanza rispetto a quello degli stati nazionali europei divenne irrisoria

    Ciao
     
  6. andy

    andy

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    Senza contare poi che Venezia non usava navi adatte a quel tipo di navigazione e sarebbe comunque stata sottoposta ad un attrito di guerra enorme su due fronti.
    Avrebbe infatti dovuto reggere contro i turchi ottomani (cosa già peraltro molto difficile) e difendere il suo nuovo impero coloniale non solo dai pirati ma anche dalla voracità spagnola e da quella delle altre potenze europee.
     
  7. Ciresola

    Ciresola

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    Bè Andy come condizioni favorevoli intendo una politica meno belligerante dei sultani ottomani nei confronti di Venezia, e come ho scritto la serenissima poteva tranquillamente innovare la sua flotta, le disponibilità finanziarie del doge erano fino al 1540 circa superiori a molte altre monarchie europee.

    @maie

    Sicuramente però l'ascesa di una Venezia coloniale a oriente avrebbe ostacolato i portoghesi che avrebbero concentrato i loro sforzi nelle "isole delle spezie" ben più redditizie delle coste indiane, infatti le Molucche erano parte integrante dell'Impero Coloniale, ma l'India per i portoghesi fu la zona meno redditizia tra vari dazi dei principi e a volte la superiore qualità delle spezie, e siccome non metto in discussione la bravura dei mercanti della serenissima nei confronti dei cugini lusitani magari Venezia si sarebbe sostituita a Lisbona nel commercio con l'India ma non con le Molucche.
     
  8. supertramp

    supertramp

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    Non conosco granchè questa storia, ma mettiamo che una volta creato l'impero veneziano, con ingenti somme di denaro tolte al commercio sul Mediterraneo per costruire navi oceaniche, conquistare e tenere le colonie ecc ecc, se agli spagnoli girano le scatole e chiudono Gibilterra con le loro navi, Venezia che fa?
     
  9. ronnybonny

    ronnybonny Moderator Membro dello Staff

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    per poter avere un impero coloniale avrebbero prima dovuto creare delle basi nell'Atlantico IMHO
     
  10. maie

    maie

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    Storicamente, dopo un primo momento in cui i portoghesi sottrassero una quota del mercato delle spezie tanto che in Europa i monarchi portoghesi divennero noti come "Re droghieri", il volume dei traffici veneziani tornò ad aumentare fino a livelli mai visti prima.
    La reputazione dei portoghesi era abbastanza lontana dalla realtà. Il loro problema fu che non riuscirono mai ad assicurarsi il pieno e stabile controllo delle fonti di approvvigionamento delle spezie, ma si limitarono a controllare punti strategici. Questo anche perché, come già detto, l'impero era troppo vasto.
    Considerando che il Portogallo nel XVI sec. non aveva più di un milione di uomini (sono un po' impreciso e chiedo scusa ma non ho sotto mano le fonti) (oggi ne ha 11) e che Venezia e i suoi territori non superavano di certo questa stessa cifra, rimane il punto di come avrebbero fatto i veneziani a controllare stabilmente un impero che presumo fatto di colonie e avamposti che dall'Africa Occidentale passano per l'India e arrivano fino al Sud-Est asiatico. E questo è il primo problema che sollevo.

    Poi c'è quello della posizione geografica. Cattivi rapporti con la Spagna avrebbero significato 2 cose:

    1) problemi ad attraversare Gibilterra

    2) gli spagnoli controllavano il ducato di Milano confinante con i possedimenti veneziani in Lombardia e Veneto...

    Poi c'è quello della flotta. Tu dici che le disponibilità finanziarie veneziane erano superiori a quelle di molte monarchie europee. Vero. In effetti le monarchie europee, portoghesi, francesi e spagnoli in particolare, si indebitarono parecchio in quei secoli, tanto da essere costrette innumerevoli volte a dichiarare la bancarotta, non essendo in grado di restituire i prestiti.

    Considera però che la flotta portoghese al suo massimo splendore non superò mai le 300 grandi navi oceaniche, numero che si rivelò chiaramente insufficiente.
    Ora, io non ho una precisa idea di quanti ducati esatti disponesse il doge, di quale fosse il costo unitario esatto di una nave oceanica (tra l'altro, le navi bisogna anche saperle costruire: non è che dopo che per secoli hai costruito navi di un certo tipo in 5 minuti ti converti ad un nuovo tipo di vascelli completamente differenti) e di quanto tempo ci voglia ad armare da zero una flotta di centinaia di grandi navi. Però penso che anche se le casse del doge fossero state abbastanza piene per affrontare tranquillamente un investimento di tale tipo (un cambio radicale di politica) senza indebitarsi fino al collo minando la stabilità dello stato, ci sarebbero comunque voluti parecchi decenni prima di essere pronti a lanciarsi oltre le colonne d'Ercole.
    A quel punto altre potenze coloniali sarebbero state già in vantaggio (nel primo decennio del XVI secolo i portoghesi colonizzano l'attuale Mozambico) e la situazione si sarebbe tramutata inevitabilmente in una serie di conflitti, come la guerra tra olandesi e portoghesi.
    A meno che il what if ipotizzi che con un secolo d'anticipo rispetto al viaggio di Vasco da Gama fino in India (1497-1499) i veneziani comincino a costruire una flotta non si sa perché diretta non si sa dove.

    Ciao!
     
  11. TFT

    TFT

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    Per fare un impero coloniale bisognava assolutamente eliminare quella società castale tipicamente veneta, dove se non era di Venezia eri uno squallido provincialotto indipendentemente da tutto. Un impero coloniale fattibile non penso sarebbe stato diverso da quello della Svezia, entrambi erano stati che per via di fattori politici-geografici e strategici erano troppo impossibilitati ad attuare strategie simili a quelle della Spagna, per esempio. Il brutto è che anche se Venezia avesse avuto condizioni favorevoli all'espansione coloniale (più soldi, più navigli o quantaltro) non si sarebbe spostata verso l'Atlantico ma avrebbe inevitabilmente cercato di riprendere le terre strappate dai turchi. Comunque il commercio nel Mar Nero era sempre lucroso e poco costoso

    Però chissà, magari nel 43 i dolci liberatori avrebbero sradicato gli italiani del Ghana veneto :asd:
     

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