D'accordo su tutto. Infatti i libri di Stern e Revelli sono per me belli proprio quando descrivono il mondo delle montagne, e i riflessi negativi di una guerra sicuramente da quelle genti non sentita nè voluta (ad onor del vero anche come la 1gm). Come si è capito, non mi piacciono quando traspare un pò troppo, specie in Revelli, un livore di parte, tra l'altro molto d'antan (d'antan anni '60-'70, ossia da piena ri-militarizzazione antifa, cfr. Revelli, cito a memoria, "i tedeschi, queste bestie. Soltanto quando li stavamo per fucilare e ci imploravano, come sempre, si ricordavano di essere uomini" - affermazione questa che mi sembra un pò troppo calvinista. Tutti i C.ti partigiani con i quali ho parlato, tra i quali Piero Piero (Piero Urati), uno dei migliori C.ti partigiani, non sono mai stati così tranchant verso i tedeschi; curiosamente, ma penso che sia lo spirito guelfovsghibellino italiano del particulare, non ho praticamente mai trovato un rispetto per l'avversario tra appartenenti dell'RSI vs partigiani e viceversa).
indubbiamente ! credo che non ci sarà mai, la guerra civile ha lasciato segni troppo profondi, manca e mancherà sempre una comune visione storica di quegli anni; del resto è emersa negli ultimi anni una revisione (non Revisionismo ) dei fatti del Risorgimento, unità d'Italia, brigantaggio, della figura di Garibaldi, ecc.. Non riesco a immaginare quanto tempo ci vorrà per avere una storia comune a tutti.