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I Caledor

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da ruten_ita, 10 Luglio 2013.

  1. ruten_ita

    ruten_ita

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    Premessa: Buongiorno a tutti, dopo un bel po' causa studi provo a postare un AAR con il nuovo DLC old gods. Spero vi intrattenga! XD
    Ho giocato interpretando di volta in volta il personaggio a seconda dei tratti che possedeva.


    Prologo
    La storiografia della casata tende a esagerare le proprie origini; facendole risalire le proprie origini ad un mitico guerriero di nome Aenarion che abbattuto un possente drago, ne bevve il sangue per acquisirne il potere. Il sangue della mitica bestia quindi scorre nelle vene degli eredi di Aenarion. Per omaggiare tale retaggio i Caledor hanno usato come blasone rosso partito su bianco e nero al drago rosso attraversante.

    Il loro motto è: Noi siamo il drago

    Noi siamo qui comunque per discutere dei dati e fatti concreti di questa nobile casata. Le informazioni in nostro possesso partono da una tribù di none Chadalor, emigrata dalle regioni lettoni estanziatasi nella regione di Marienburg (Prussia orientale) nel 600 circa. Assorbiti all'interno della popolazione dei Pruzzi ne acquisirono gli usi e i costumi, diventando a tutti gli effetti prussiani e storpiando il nome in Caledor.

    Nell'849 nacque colui che avrebbe portato alla ribalta il piccolo clan famigliare. Tale individuo era Arelis detto il Fondatore.

    Storiografia
    Arelis di Marienburg detto il Fondatore
    (Mariemburg 6 aprile 839/ Scambia 1 novembre 880)

    Giovane ed ambizio, Arelis mostrò subito il proprio carisma. L'allora capo dei Pruzzi, tale Guaronas, non riusciva ad ottenere figli nonostante la giovane moglie e le concubine. Non avendo parenti vicini i membri delle tribù minori erano già pronti a combattersi per ottenere l'ambito titolo. Arelis assaltò e conquistò in circa 20 anni le tribù residenti in Chelmno ed in Galindia, approfittando dei loro scontri interni. Intanto Guaronas mostrava sempre più i segni di una malattia aggravata da uno stile di vita libertino.

    Diventato il capo più potente dei Pruzzi, Arelis mosse guerra, contro il parare contrario del consiglio dei capi, alle popolazioni stanziate in Gdansk conquistandone i territori, inemicandosi così il popolo della Pomeralia.
    Attese pazientemente la morte dell'ormai comatoso Guaronas che avvenne nell'inverno del 878.

    Arelis venne quindi benedetto dall'alta sacerdotessa di Dievs e assunse al titolo di Gran capo dei Pruzzi. La sua smisurata fame di gloria lo portò a puntare gli occhi sulle vallate della Vistola dove il popolo polacco si stava organizzando in proto-ducati. Dichiarò l'invasione della regione di Plock, scissosi per motivi di successione dalla tribù di Mazovia. Per evitare ulteriori intralci sciolse il consiglio dei capi, e lo sostituì con un organo presieduto solo da lui e dai suoi figli, eliminando l'impronta oligarchica della confederazione.

    Il destino aveva però altri piani per l'ambizioso uomo ed infatti morì a Macleburg (infarto) poco prima di partire con alcune truppe par andare in supporto al figlio maggiore Ultis già in territorio nemico.

    Si sposò con Weskilian ed ebbe 2 figli maschi e 2 femmine.

    Ultis- primogenito
    Kulgis- secondogenito
    Gresus
    Garkus

    Nonostante la sua famiglia ne declami le lodi come grande uomo e stratega, doti indubbie, non fu ne buono ne nobile come tanto piace dipingerlo ai Caledor. Egli fu una spregevole persona che attuò i suoi schemi senza curarsi del dolore che avrebbe procurato. Tentò di estirpare le radici eterogenee delle tribù all'interno della confederazione dei Pruzzi cercando di unificarle in un'ideale unica popolazione sotto l'egida dei Caledor. Da molti storici critici è considerato un pazzo megalomane ed egocentrico.



    Ultis I dei Pruzzi

    (Mariemburg 4 marzo 864/ Plock 26 ottobre 906)

    Figlio primogenito di Arelis seppe della sua investitura a Gran Capo dei Pruzzi durante l'assedio dell'ultima roccaforte polacca nella regione di Plock; inoltre voci attendibili parlavano delle intenzioni di suo fratello Kulgis di prendere le armi contro di lui per depositarlo. Piegò rapidamente la resistenza e terminò l'annessione della regione ai territori prussiani. Incontrò Kulgis al ritorno dalla campagna in Chelmo.

    Molti temevano (o speravano) in un'irrimediabile frattura con conseguente scontro fratricida. Grazie alle abilità oratorie, ad una somma d'oro e al titolo di campione, Ultis convinse il fratello a desistere dai suoi intenti belligeranti e a schierarsi con lui. Forte di questa alleanza interna dichiarò l'invasione di ciò che rimaneva dei territori della Pomeralia, venendo sconfitto sonoramente da una coalizione polacco-pomerala. Nonostante ciò nessuno attaccò i Pruzzi, dando il tempo ad Ultis di riorganizzare i suoi uomini.


    Nel quindicesimo anno del suo dominio respinse con successo un'invasione da parte dei lituani; mentre due anni dopo resistette ad un invasione da parte della tribù della Grande Polonia. Ultis sapeva bene che una guerra sconsiderata avrebbe esposto i suoi territori a pericolose attenzioni. Decise quindi di invadere la regione di Kujawy (anno 900); riuscendo a cogliere di sorpresa i polacchi e incontrando solo qualche fiacca resistenza. Dopo due anni la regione era stata totalmente sottomessa e il clan ivi residente fu esiliato. Ora i prussiani controllavano tutta la riva nord-orientale della Vistola, entrando prepotentemente all'interno del territorio della Polonia.

    Il fratello Kulgis desiderava una guerra contro i lituani per ottenere nuove terre da aggiungere ai suoi domini; ma Ultis, mascherò la sua titubanza ad aumentare il potere del ramo fraterno, con le scuse più varie, riuscendo sempre a raggirarlo.

    Spostò la capitale del suo popolo a Plock, nel tentativo di favorire la prussanizzazione dell'area.

    La sua vita privata fu abbastanza travagliata e segnata soprattutto dalla morte per vaiolo di due dei suoi 3 figli nell'ultimo periodo della sua vita. Tali lutti lo lasciarono segnato tanto da indurlo in depressione. La morte dell'amata moglie Matuakko diedero il colpo di grazia al suo spirito facendolo morire di crepacuore.

    Si sposò con Matuakko ed ebbe 3 figli maschi

    Glande: primogenito deceduto
    Arelis: secondogenito
    Galindas: terzogenito deceduto

    Il suo regno fu tutto sommato considerato benevolo. Non vessò particolarmente il popolo ed al contrario del dispotico padre non era posseduto da una smania di conquista folle. Nonostante tutto riuscì a consolidare il dominio prussiano nell'area polacca della Vistola. Mancò comunque dell'abilità strategica del padre dato che perse più di una battaglia contro altri pagani. Durante il suo regno espulse più e più volte i missionari provenienti dai territori cristiani, dimostrando comunque clemenza non facendoli marcire in prigione.

    Le sue conquiste militari sono state gonfiate dalla storia famigliare, tralasciando le sconfitte e concentrandosi solo sulle vittorie ottenuti contro gli invasori.
    P.S.
    Aggiungerò a breve le immagini ^^ spero sia scritto in maniera soddisfacente!
     
  2. turk75

    turk75

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    I Pruzzi dan moooolte soddisfazioni
     
  3. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Me gusta mucho! Sbaglio o stai giocando in maniera gdr?
     
  4. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    ho fatto un'altra vittima, il mondo presto sarà mio, muahahahahahah
     
  5. ruten_ita

    ruten_ita

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    si gioco gdr per vari motivi: il primo dei quali è che conquisterei metà europa in pochissimo tempo e c'è troppo gusto. Ho cercato di dare un po' di personalità ai miei re seguendo ciò che avrebberio fatto e non solo quello che sarebbe convenuto ad un misterioso burattinaio famigliare ahaha XD
     
  6. zethani

    zethani

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    Piangete insieme a me la morte di Glande. Il vaiolo ci ha portato via un gran bel personaggio xD
     
  7. alberto90

    alberto90

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    Glande????? è un nome un pò ... ehm .... equivoco sai?
     
  8. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    aggiungi le immagini al più presto e magari, siccome giochi di ruolo. scrivi i tratti dei personaggi che interpreti e dicci come questi hanno influenzato la partita.
     
  9. ruten_ita

    ruten_ita

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    Arelis detto Il Drago Conquistatore
    (Plock 6 settembre 886/ Brandeburgo 21 agosto 935)

    Secondogenito di tre figli di Ultis, ebbe sempre un temperamento impulsivo, irascibile e spavaldo. Sposatosi appena diciottenne con sua cugina Weskilian come patto fra suo zio e il padre. Nonostante i tentativi il padre e i maggiori sapienti egli crebbe piuttosto ignorante, non tanto per problemi fisici quanto più per suoi personali idee sull'apprendimento.

    Succeduto alla morte del padre come Gran capo si scontrò subito con lo zio sulla posizione di quest'ultimo nella tribù. Difatti Arelis avrebbe voluto estromettere il parente dalla vita politica della tribù. Dopo blandi tentativi di pacificazione il Gran Capo invase le terre dello zio e lo costrinse dopo una breve battaglia, alla pubblica sottomissione, umiliandolo.

    Pochi anni dopo respinse un attacco dei lituani in Scambia, mentre tre anni dopo fu la volta di una violenta guerra contro i polacchi della Grande Polonia per recuperare alcuni territori polacchi in mano prussiana, fallendo.
    Tronfio dei suoi blandi successi ed autoattribuendosi compiti messianici, fra i quali quello di riunire tutti i popoli slavi sotto la sua egida, invase nell'anno 919 la coalizione delle tribù di Pomeralia e Pomerania per potare il verbo del grande Dievs. Senza l'aiuto dei polacchi la coalizione cadde dopo un anno e mezzo di scontri, portando le truppe prussiane sulle sponde dell'Oder. Represse senza pietà le popolazioni autoctone obbligandole o alla conversione o alla fuga in luoghi sperduti. Ben sapendo che i prossimi a cadere sotto i colpi dei Pruzzi sarebbero state le popolazioni lungo la valle dell'Elba, il gran capo del Macleburgo tentò un disperato attacco, ma venne sonoramente sconfitto e morendo in battaglia (anche perchè l'assenza degli alleati del Brandeburgo lo privò di preziose risorse).

    L'anno seguente buona parte delle tribù facente parte del Macleburgo si scisse in fazioni minori che vennero inglobate una ad una all'interno del nuovo dominio prussiano nel giro di due anni. Nello stesso periodo venne annesso anche la grande area del Brandeburgo ed Arelis, in ognuno dei territori conquistati Arelis attuò le stesse meccaniche di occupazione. Sentendosi soddisfatto chiuse le stagione di conquista trovandosi uno dei più vasti territori pagani nell'area baltica; decise inoltre di incoronarsi Re dei prussiani e pomerani, sulla falsa riga del Re di Polonia Lechoslaw dei Lechoswicz. Nello stesso anno ci fu un ultimo tentativo da parte dei polacchi di recuperare i propri territori, ma nonostante l'inizio ottimale della guerra, persero e a pace raggiunta, proposero che la figlia di Arelis sposasse il figlio terzogenito di Lechoslaw. I due si sposarono tre mesi dopo la fine delle ostilità

    Sempre più affetto da visioni mistiche e da una paranoia perenne, tentò di difendersi e nel frattempo carpire religiosi segreti alienandosi dal mondo, rinchiudendosi nei templi con sacerdoti, maghi e ciarlatani. I suoi figli iniziarono quindi a prendere le redini del regno insieme all'abbozzo della nobilità terriera che andava a formarsi.

    nel 930 il cappellano della Grande Moravia Vladislav (poi detto il Martire) arrivò alla corte del Re con la richiesta di portare il verbo di Dio ai prussiani. Arelis lo fece arrestare, per poi scuoiarlo e rimandare la sua pelle conciata con i paramenti sacri indietro. Il mese seguente all'accaduto il Re della Grande Moravia dichiarò guerra alla Prussia-Pomerania. Dopo alterne vicende la guerra fu vinta a caro prezzo dai prussiani. Il re nella battaglia ultima contro i cristiani venne lasciato esposto dalla sua guardia personale e preso alla sprovvista e colpito alla testa da un armigere boemo. Crollato a terra privo di sensi venne condotto alle salmerie e poi a Brandeburgo. Posto sotto le attente cure dei guaritori di corte che alleviarono le sue pene con intrugli di mercurio e salassi. Senza mai più riprendersi il Re morì comatoso nel suo letto 3 anni dopo, probabilmente per avvelenamento o aneurisma cerebrale.

    Ebbe 3 figli dalla moglie/cugina Weskilian

    Arelis Ultis: primogenito erede del regno di Prussia-Pomerania
    Ulitis Aenarion: secondogenito erede del ducato di Prussia e delle terre prussiane della Vistola
    Gerkus: terzogenita

    Considerato dalla storiografia moderna un pazzo fanatico, non ebbe nessuno delle caratteristiche del padre. Furioso, iracondo, invidioso di tutto e tutti e con un ego enorme, considerandosi un messia. Fu comunque un sovrano energico e sempre attivo, dotato di una tempra e un coraggio invidiabili. Considerato bello ed attraente in gioventù veniva denominato "Il dorato drago di Prussia" per via dei suoi cappelli biondi e per il suo temperamento.

    La reticenza all'imparare si concretizzò in una totale ignoranza nelle questioni economiche, mitigate dall'abilità del suo maestro del conio e dell'abile moglie. Nell'ultima parte della sua vita fu estremamente paranoico verso ogni persona e sempre più ossessionato dalle sue visioni e dai suoi attacchi epilettici. In uno dei suoi ultimi deliri, durante la grande guerra contro la Moravia, durante un consiglio di guerra se non fermato in modo tempestivo dalle sue guardie si sarebbe buttato fuori dalla balconata della stanza credendosi un drago (minacciando di distruggere i cristiani con le sue fiamme sacre).

    Tratti fisici: affascinante; Tratti caratteriali: diligente, coraggioso, spendaccione, invidioso, fanatico, orgoglioso e iracondo poi sui 30 anni, pazzo, paranoico ed erudito.

    I territori prussiani dopo l'invasione della confederazione di Pomerania-Pomeralia
    [​IMG]

    Il regno di Arelis I Caledor un anno dopo la fondazione
    [​IMG]


    Ecco la seconda parte della storia di questa mitica casata di matti XD

    Per il nome di quel figlio purtroppo si chiamava così e censurarlo non aveva senso ahhaha.
     
  10. ruten_ita

    ruten_ita

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    Arelis II (nato Arelis Ultis) di Prussia
    (Plock 9 giugno 921/ Cracovia 4 ottobre 972)

    Primogenito di Arelis I, dimostrò subito la diversità dal padre, abolendo in pochi mesi leggi assurde emanate dal pazzo genitore. Cercò di istigare con metodi più pacifici la fusione fra la popolazione pomerana che formava la maggior parte della popolazione del regno, con i prussiani dominatori.

    Con lui si ebbe la scissione del ramo Caledor detentore del titolo di Re di Prussia da quello di duchi di Prussia.

    Sanò con oculate politiche economiche il regno, aprendosi moderatamente agli scambi coi cristiani e tentando di instaurare buoni rapporti con il limitrofo regno polacco, che alla morte di Arelis I dava già segni di voler recuperare i territori irredenti. il 4 settembre del 945 terminò la conquista in modo pacifico degli ultimi territori pomerani ancora indipendenti (tranne ciò che rimaneva del Macleburgo che venne costretto con la forza).

    Egli scaltro ed intelligente, capì che l'unico modo per i pagani di sopravvivere era unirsi per rendersi più coesi e forti nei confronti dei cristiani sempre più spavaldi. Più volte tentò di convincere i propri vicini ad unirsi e far fronte comune contro i nemici, ricevendo nella migliore delle situazioni un secco diniego. Dovette addirittura respingere un tentativo combinato dei ducati Lituania e Livonia di irrompere nei territori prussiani.

    Nel 945 i Polacchi subirono una cocente sconfitta da parte dei Moravi che annessero grandi porzioni di terra polacca. Ciò provocò una reazione a catena all'interno del regno con conseguente guerra civile che avrebbe potuto causare una destabilizzazione generale di tutti gli stati pagani confinanti. Ciononostante Arelis II era titubante ad intervenire non potendo immaginare eventuali reazioni dei suoi nemici esterni.

    Dopo due anni di alterne vicende un gruppo di nobili polacchi si presentò davanti al Re di Prussia con la richiesta ufficiale di partecipare alla guerra in corso in cambio della corona polacca. Ben conscio che se non avesse reagito la Polonia sarebbe potuta cadere in mani peggiori della vecchia famiglia reale Polacca, mobilitò le leve e si preparò a fare la sua mossa il 10 maggio del 948.

    L'assalto fu fulmineo e devastante, le truppe prussiane irruppero in più punti travolgendo le milizie locali e cingendo d'assedio i principali centri lungo la Vistola. Ciò che rimaneva delle truppe del Re di Polonia cercarono di rompere l'assedio a Cracovia, ma i prussiani meglio equipaggiati e in superiorità numerica misero in fuga i nemici dopo una cruenta battaglia.

    Alla fine, il mese di marzo del 950 il Ladislao I chiese di incontrarsi per discutere i termini per una pace. L'incontro avvenne fuori dalle mura brecciate di Cracovia. Dopo alcuni giorni di contrattazioni accese si raggiunse un compromesso accettabile: Arelis sarebbe asceso al trono di Polonia col nome di Arelis I ma alla sua morte la Polonia sarebbe dovuta tornare indipendente sotto il comando del suo secondogenito Gerdantus, mentre al primogenito Sergonis sarebbe andato il regno di Prussia. In assenza di un secondogenito papabile i nobili polacchi si sarebbero riuniti e avrebbero scelto il successore al trono polacco. Come clausola aggiuntiva vi era il mantenimento dei possedimenti della ex famiglia reale polacca nel sud del paese e il confermo del loro stato di duchi della bassa Polonia.
    Una settimana dopo la pace Arelis venne ufficialmente incoronato a Cracovia e venne creata la Confederazione prussiano-polacca con capitale Brandeburgo.

    Nell'estate del 951 a sorpresa un grande esercito moravo con rinforzi germanici passò l'Elba per conquistare i territori sassoni e pomerani. Dopo l'iniziale caos Arelis II mobilitò le leve polacche e pomerane che per la prima volta combatterono assieme insieme a contingenti di volontari lituani e a mercenari pagati dalle casse dello stato.
    Fu il primo grande scontro avvenuto nelle foreste germaniche con quasi 30000 soldati in campo. I cristiani presi dall'impeto religioso ingaggiarono i pagani, situati in posizioni difensive dietro ad un fiume, venendo costantemente respinti dai furiosi soldati baltici. Alla fine il morale dei cristiani venne meno dandosi alla fuga. Durante la ritirata scoordinata molti esponenti della nobiltà tedesca e boema vennero catturati, mentre il loro esercito si disperdeva nelle campagne e foreste pomerane. I seguenti mesi vennero costellati da combattimenti minori vinti da ambo le parti. Le sorti si capovolsero parzialmente quando il duca Mieszko della Grande Polonia venne catturato e il suo esercito mandato in rotta. La guerra si concluse due anni dopo con una mera pace bianca,dato che gli alleati tedeschi della Moravia avevano a che fare con pesanti incursioni vichinghe. Acclamato come eroe da polacchi e prussiani, Arelis rientrò nel Brandeburgo con varie concubine da distribuire fra i suoi generali. Egli scelse per se una una nobildonna boema particolarmente bella ed intelligente di nome Khuntha dei Polvza. Nel frattempo il primogenito di Prussia, Sergonis partì verso il Granducato di Lituania-Curlandia, promesso sposo dell'allora granduchessa Svajone; in questo modo la sfera d'influenza dei Caledor avrebbe abbracciato l'intera costa baltica.

    Nel febbraio del 963 un'epidemia di tifo colpì l'area baltica mietendo un pesante tributo fra la popolazione e i nobili. Anche la famiglia reale ne fu colpita, difatti perirono la moglie Aamu e il figlio Gerdantus. Il colpo fu molto forte per il Re, tanto da renderlo quasi inabile ai compiti burocratici che la sua carica richiedeva; inoltre i grandi nobili polacchi erano già in fermento per la sempre più probabile elezione di un successore per il regno di Polonia. Fra nobili riottosi e complotti l'unica consolazione era la sua concubina Khuntha, la quale utilizzando il momento propizio aumento in modo enorme la sua influenza col re e nella corte (avvantaggiata dall'assenza del primogenito da lui sempre osteggiata). Sempre meno reattivo e placido, Arelis cominciò a fidarsi ciecamente di lei, tanto da concedere ad un missionario boemo, da lei personalmente invitato, di insediarsi nel castello di Brandeburgo.

    Poco tempo dopo alcune province della Moravia in preda a guerra civile ed appartenenti de jure alla Confederazione, vennero inglobate in modo rapido e senza troppi spargimenti di sangue.

    Nel 968 Khuntha annunciò pubblicamente di essere incinta di un bambino maschio, fra lo sgomento di tutti. Egli sarebbe stato quindi l'erede del regno di Polonia, accendendo così un enorme vespaio di proteste. Da un lato i nobili (per lo più polacchi) dal missionario alla "vera fede" insistevano che il futuro nascituro avrebbe dovuto ereditare non solo la Polonia, ma anche la Prussia per via dei suoi natali più cristiani; mentre dall'altro lato vi erano i pagani che rifiutavano categoricamente di essere comandati dal figlio di una concubina e richiedevano a gran voce il ritorno di Sergonis. Con il regno sull'orlo della guerra civile, Il re sempre più stressato dette ascolto alla persona più fidata vicino a lei, l'amata Khuntha; essa asseriva infatti che tutte le proteste sarebbero cessate se lo stesso Re si fosse convertito al cristianesimo. Spinto dalla sua scarsa aderenza ai dettami della religione pagana ed anche dalla promessa del matrimonio con Khuntha, Arelis II si fece convertire dal vescovo Boceck davanti alla corte esterrefatta l'8 giugno del 970; il Re poi sposò con rito cattolico Khuntha incoronandola regina della Confederazione. Dì lì a poco la regina partorì un maschio a cui fu dato il nome di Alvydas Arelis

    In poco tempo tutti i duchi polacchi abiurarono le vecchie divinità, mentre la nobiltà prussiana dette più problemi, ma in capo a qualche mese quasi tutti i vassalli reali vennero battezzati. Arelis inviò la richiesta di conversione a Sergonis che rifiutò nettamente. Galvanizzato dalla moglie ormai regina di Lituania che non aveva mai visto di buon occhio il suocero, Sergonis si schierò apertamente contro il padre, dichiarando la sua ferma intenzione di restaurare i vecchi culti non appena il genitore fosse andato a far compagnia al pallido Cristo.

    Minacce si sommarono ad altre minacce, ma fu la scaltra regina a mettere fine al tutto. Appoggiata dalla nobiltà polacca, intenzionata a destabilizzare il potere dei Caledor, ella portò agli occhi del re una proposta di cambiare le leggi di successione di Polonia e Prussia a favore di Alvydas, togliendo ogni eredità a Sergonis e alla sua progenie. Il re ormai stanco e cagionevole firmò le leggi a favore di sua moglie e rompendo per sempre i rapporti con il figlio che tacciò il padre di essere "Servo di una prostituta cristiana".

    Morì a Cracovia durante una festa tenuta in suo onore da un suo vassallo.

    Si sposò due volte

    da Amuu ebbe quattro figli, due maschi e due femmine

    Gulbis: Primogenita
    Ziedas: Secondogenita
    Sergonis Ultis: Terzogenito detto "il senza terra"; fondatore del ramo dei Caledor-Paleomonatis di Lituania
    Gerduntas Balke: quartogenito deceduto

    Da Khuntha ebbe un figlio:

    Alvydas Arelis: quintogenito erede della Confederazione polacco-prussiana

    Tratti di Arelis II
    Fisici: acuto Caratteriali: Accumulatore di tesori, moderato, cinico, buono, paziente, diligente (poi perso) e gregario (poi perso); acquistati in tarda età appagato e fiducioso.

    Emblematica figura del suo tempo, fu il primo re pagano a convertirsi in modo pacifico al cristianesimo e soprattutto lo fece per amore di una donna (elevata poi al rango di beata dalla chiesa cattolica). Fu sovrano molto amato dal popolo che stimava il suo fare amichevole e semplice, aperto verso tutti, in netto contrasto con suo padre. Dovette subire una pressione molto grande dovuta alle pesanti scelte che dovette prendere in tempo di crisi, la quale probabilmente minò il suo spirito tanto da fargli agognare una pace interiore che non trovò mai.

    Estremamente protettivo verso i suoi sudditi e i suoi vassalli, cercò sempre di non immischiarsi con i problemi degli altri paesi se non quando estremamente necessario e le sue conquiste si limitarono a uniformare i confini con quelli reali della Confederazione

    Nemmeno nell'anzianità riuscì a vivere sereno come sperava. Le sue scelte portarono anche alla scissione della famiglia Caledor in due rami separati; tale scisma avrebbe gravato sulla pace nel baltico negli anni a seguire in modo estremamente incisivo.

    Dal lato economico fu uomo abile ed intraprendente aumentando in modo sostanzioso i commerci, prima con gli scandinavi, poi con i membri interni della Confederazione. Fin da giovane fu tollerante e permissivo coi suoi vassalli e non commise atrocità o recò mai offesa a nessuno.

    I cronisti pagani lo dipingono come un codardo e fellone degno dei più grandi supplizi, al contrario quelli cristiani lo vedono come un'anima illuminata che volle salvare il proprio popolo dalle tentazioni di Satana, conducendoli verso la salvezza.

    In ogni caso il suo regno segnò il destino dell'area baltica più di qualunque altro suo predecessore.

    La Confederazione ai tempi della grande guerra baltica
    [​IMG]

    La Confederazione alla morte di Arelis II
    [​IMG]


    Ecco la terza parte con il re che mi ha incasinato i piani! Spero via piaccia XD
     
  11. Pandrea

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    Buuuuuuuuuuuu! Viva Sergonis! Abbasso l'usurpatore Alvydas! Che gli antichi dei ritornino guidati dal glorioso Drago Pazzo Arelis I!

    Comunque scrivi molto bene :)
     
  12. alberto90

    alberto90

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    Evviva Alvydas, che sarà cristiano e re.
     
  13. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    che dolore vedere abbandonate le credenze dei propri avi...
     
  14. Pandrea

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    Sir Matthew, Supremo Califfo dello stile GDR e Pandrea, Gran Visir del suddetto Califfo, ti permettiamo di cambiare personaggio, al fine di restaurare il sano e virile culto pagano!
     
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  15. ruten_ita

    ruten_ita

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    ahaha per ora continuerò con Alvydas non per altro ma perchè è l'erede designato dal re, vedremo però se sarà anche quello dei suoi vassalli uno più casinaro dell'altro! Comunque non avrei sospettato che il povero Sergonis attirasse tante simpatie XD
     
  16. Pandrea

    Pandrea Guest

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    è il primo e finora unico AAR pagano, non vogliamo l'ennesimo AAR cattolico, ci bastano quei litigoni dei Normanni!
     
  17. alberto90

    alberto90

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    Detesto i nomi pagani ....
     
  18. Pandrea

    Pandrea Guest

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    E allora chiamali Gianpippo, Aristotele o Batman, ma mantienili pagani, per Odino! XD
     
  19. ruten_ita

    ruten_ita

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    Beh a parte GLANDE gli altri nomi sono molto orecchiabili e per me sono meglio che i soliti Louis Manfred Pioppo XD

    Il problema è che prevedo di giocarla a livello puramente storico seguendo gli eventi che succedono in casata; il problema in questa partita è stata la morte del secondogenito e l'estrema abilità della concubina, oltre alla vecchiaia del re ; (
     
  20. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Bè, nessun nome potrà essere più ridicolo di Poppo I, imperatore del SRI. Chissà perché non è durato...
     

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