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Historia Tusciae 1399-1821

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Dark_Angel_Of_Sin, 28 Aprile 2011.

  1. nickiphori

    nickiphori

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    ok facciamo scambio di turno. metto su megaupload e posto
     
  2. nickiphori

    nickiphori

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    rettifico fattelo passare da gianandrea doria.
    ma scuso ancora per i problemi che vi sto dando, ma uso un portatile davvero scarsissimo sotto ogni punto di vista in questo momento.
     
  3. nickiphori

    nickiphori

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    problema risolto. vai patton!
     
  4. Daniel Morrison

    Daniel Morrison

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    Buon inizio complimenti, certo che il consiglio di reggenza proprio ora non ci voleva...
     
  5. gianandrea doria

    gianandrea doria

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    purtroppo ora sarà un problema tenere la leggitimità alta fortuna che ci sono i matrimoni reali ma se ne devoono fare in gran quantità
     
  6. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

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    io ho continuato un'pò col save e sono riuscito ad imparentarmi con un sacco di gente :D
    tipo Sassonia, Napoli (incredibile ma vero), Austria, Savoia, Francia, Inghilterra, Morea e Ferrara (vassalli).

    saluti
    DAoS
     
  7. gianandrea doria

    gianandrea doria

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    abbiamo fatto la stessa cosa e sono riuscito ad annettere napoli sono nel 1504 e ho una colonia alle bahamas e leggittimità a cento purtroppo l'inflazione a 8:wall:
     
  8. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

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    ben fatta! staremo a vedere cosa combinerà il buon Patton :D

    saluti
    DAoS
     
  9. Daniel Morrison

    Daniel Morrison

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    Potete uppare il save ogni volta che fate un resoconto se non vi dispiace?
     
  10. nickiphori

    nickiphori

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    Ho risolto prima del previsto i problemi di pc. Quando finisce patton sono pronto
     
  11. patton87

    patton87

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    Regno di Gian Carlo I

    Il regno di Giuseppe è durato troppo poco. La monarchia degli Orsini è ancora poco radicata nella mentalità dei Fiorenti fieri repubblicani.
    Alla sua morte nel 1435 l'erede Gian Carlo non è che un fanciullo. Si instaura un regime di reggenza per il piccolo re guidato dal consigliere finanziario del vecchio re Malaspina e dal generale Grimaldi

    Questa la situazione politica italiana ed europea all'incoronazione

    [​IMG]

    I problemi più seri che il consiglio ha ereditato sono l'inflazione a 10,8, i debiti (uno ereditato, uno da stipulare immediatamente dopo), i nazionalisti di Siena ed i seguaci del duca di Urbino a Roma e soprattutto la scarsissima leggittimazione.
    Per ovviare al problema della leggittimazione Malaspina fa imparentare la famiglia Orsini con quelle regnanti delle altre nazioni europee facendo celebrare matrimoni fra fratelli, sorelle e cugini di Gian Carlo con i rampolli di ogni angolo d'Europa.

    Vengono assunti anche Gonzalo de Castilla come banchiere del re e Giovanni Moro, studioso di tecniche di governo.

    Moro compierà delle scelte importantissime nella lotta all'inflazione. Una scelta di liberalizzazione farà calare di due punti l'inflazione, poi istituirà la Banca Nazionale, con lo scopo di dare un attento controllo sulla stampa del conio e quindi controllare l'inflazione.

    Il 1436 viene stipulata un alleanza con Milano. Alleanza che nel 1437 portò ad una guerra che costrinse il consiglio ad interrompere la politica di risparmio ed austerità.

    La guerra scoppia fra Milano e Parma sostenuta quest'ultima dal Papa fuggito ad Aquileia e da Ferrara e dalla Baviera. Con noi si schierano invece Salisburgo e Colonia.

    L'esercito di Innocenzo Grimaldi si muove verso Bologna dove sconfinge le inferiori forze Estensi. L'obiettivo che il consiglio si pone da questa guerra è un risarcimento monetario il più forte possibile. Il massimo che il papa può offrire è 50 ducati che accettiamo prima ancora di concludere l'assedio di Bologna.
    Una guerra lampo quindi per poter poter pagare un debito e tornare al risparmio. Alla fine però i costi della guerra ci costringono ad un ulteriore debito.

    Alla fine della guerra però Milano occupa Genova e rompe l'alleanza iniziando una politica di avversità verso i toscani che arriva all'embargo. Il mercato di Genova sotto i milanesi decade. A Bologna i nazionalisti di Urbino ricreano il loro stato.
    Il nostro alleato Provenza si ritrova in guerra con la Francia ed adducendo al cattivo comportamento dei provenzali rompiamo l'alleanza.

    Abbiamo un diverbio con i napoletani, per l'Abbruzzo, il confine viene contestato ed otteniamo un Core. In realtà noi vogliamo prendere le Marche, occupate da alcuni anni dai Napoletani, divenuti parte minore di un'unione personale con la Polonia.

    Gli ultimi anni della reggenza riusciamo a stipulare un'importantissima alleanza con gli austriaci.
    Il 1445 finalmente Gian Carlo diventa maggiorenne e contemporaneamente si saldano tutti i debiti (il che da un ulteriore colpo all'inflazione). Gian Carlo chiama a suo fianco come consigliere Biagio Piccolomini detto lo sceriffo (5 stelline) come consigliere del tesoro e sarà in grado di offrire al suo re ingenti risorse.
    Gian Carlo negli ultimi anni della sua minore età era stato avviato dai consiglieri ad un'assidua frequentazione delle più disponibili donne di Lazio e Toscana, quando lui ha 18 anni ha già un figlio di 4, Francesco.

    Gian Carlo ordina ai suoi diplomatici di assumere un atteggiamento nettamente ostile verso il re di Polonia e Napoli che cede alle provocazioni e ci dichiara guerra. Con noi intervengono gli Austriaci (erano anche loro alleati ma hanno scelto di schierarsi con noi) e l'Imperatore (Boemia).

    Grimaldi varca il confine nemico e disperde il di poco inferiore esercito napoletano.
    L'esercito viene poi diviso, la cavalleria resta al suo comando e darà la caccia a quel che resta delle forze napoletane mentre i fanti verranno affidati a Gian Carlo che metterà sotto assedio le Marche e gli Abbruzzi. Alla resa delle loro fortezze mi accorgo che gli austriaci hanno occupato l'intero territorio polacco. Ma sono io a guidare l'alleanza e quindi a dettare le condizioni di pace. Napoli mi deve consegna Marche ed Abbruzzi, e visto che ci sono altri punti impongo la liberazione di Moldavia e Crimea (è il 1461)

    A questo punto la monarchia è pienamente leggittimata e lo sceriffo ci fornisce ingenti risorse. L'obiettivo ora è mantenere saldi i rapporti con gli austriaci e e farci riconoscere come leggittimi regnanti anche nelle province appena conquistate e costruire le infrastrutture trascurate per rimettere in sesto i bilanci. Nel corso degli anni abbiam fatto due scattini verso l'accentramento. Il primo ha provocato solo instabilità il secondo due rivolte a Siena, ma i due eserciti rivoltosi (Nazionalisti e particolaristi) si son scontrati fra di loro così che Grimaldi ha potuto sedare con estrema facilità quel che è rimasto della rivolta.
    C'è già chi vede gli Orsini come ideali sovrani di uno stato italiano unitario, ma ciò son solo sogni.

    Partecipiamo passivamente a due crociate contro gli ottomani portate avanti dagli austriaci. Queste crociate fanno emergere il problema della flotta quasi inconsiste e varo altre due caracche. Milano non ci permette il passaggio militare e si arroga come potenza predominante degli stati cuscinetto fra noi. Lo scontro sembra inevitabile.

    Ma il 1464 Gian Carlo muore. Viene incoronato suo figlio Francesco (7-3-5), già maggiorenne.
    Gian Carlo lascia l'Italia e l'Europa in questo stato. L'inflazione è ad 8. Purtroppo il prestigio è stato minato dalle richieste non accettate di entrare in guerra fatteci da Provenza, Crimea e Moldavia.

    Eccovi l'Europa del 1464
    [​IMG]


    Vai Nicki\Francesco, punisci i milanesi che tanto son stati insolenti col tu' babbo!
    (Il file te lo ho inviato sulla tua email su libero)
     
  12. nickiphori

    nickiphori

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    Pronto. Passa il save
    Edit: non ho letto tra parentesi
     
  13. patton87

    patton87

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    sull'email non ti è arrivato?
     
  14. nickiphori

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    ti ho mandato un pm con la mail
     
  15. gianandrea doria

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    beh almeno adesso abbiamo un buon controllo sull'italia centrale:D i milanesi e napoletani saranno dei problemi ancora per un pò ;) se continuiamo così andremo alle bahamas:approved:
     
  16. patton87

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    AH un'altra cosa. Ho tentato invano di piazzare mercanti, ma non c'era la copertura economica, anzi mi ha fatto andare sotto parecchie volte. Ora però con un po' di pazienza si potrebbe fare.

    Consiglierei di lanciarsi prima verso Napoli, visto che è più debole e che i core sul nord li avremo con la proclamazione dell'Italia. Al sud invece li dovremo attendere. La cultura sicialiana è accettata
     
  17. nickiphori

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    Ho fatto per ora 10 anni. Mercanti non ne ho mandati, perché gli slider :/. Per ora la partita è stata poco movimentata, tuttavia molto è cambiato e ho fatto discreti progressi.
     
  18. nickiphori

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    salve!
    ho finito il mio turno. francesco I Orsini è morto nel 1494. il resoconto sarà lunghino da scrivere, lo posto stasera. intanto vi lascio 1 screen di anteprima. il save lo metto appena posso, forse anche ora.

    fidatevi, ora siamo potenti.
    EU3_5.jpg
     
  19. nickiphori

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    https://rapidshare.com/files/460071801/Tuscany1495_01_16.eu3

    ecco il lik con il save. sotto a chi tocca!


    EDIT: si è in guerra con milano per annetterla. La 5.1b del 30 marzo richiede anche milano con core per formare l'italia. La strategia più intelligente sarebbe rendere milano vassallo e monoprovincia, quindi diploannetterlo quando capita la missione, per diventare italia prima.
     
  20. nickiphori

    nickiphori

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    Francesco I: consolidamento e inizio della gloria

    Francesco I Orsini ascese al trono nel 1464 e subito passò l’atto di blasfemia e usò i magistrati per commissionare quadri, cosa che avrebbe fatto per tutta la durata del suo regno.
    In seguito strinse legami tramite matrimoni con tutte le potenze del momento, più alcune schiappette. Inoltre, garantì tutti i vicini di Milano, senza guadagnare però alcun casus belli.

    Il 12 marzo 1465 a Roma la popolazione fiorentina, pisane e senese divenne maggioritaria, così il sovrano iniziò a promuovere l’emigrazione verso gli Abruzzi.

    Il 27 ottobre nacque suo figlio Giuseppe, che sarebbe morto diciotto anni dopo nonostante le cure pagate dal padre.

    Il 1468 fu un anno particolarmente importante per la Toscana: Siena divenne core, i religiosi fecero una cospicua offerta alle casse del tesoro (250 ducati), che venne usata per costruire un abbozzo di flotta e per pagare una spia che fabbricasse documenti falsi sulla successione al trono di Napoli. Pochi mesi prima, il re di Napoli e Polonia divise il regno tra i due figli, ma a Napoli i re polacchi non erano ben visti, quindi la spia ebbe gioco facile.

    La guerra scoppiò il 2-4-1469 e vide Toscana e Austria contro Napoli, il Papa e i Cavalieri.
    Dopo due mesi il Pontefice tornò vassallo toscano, mentre i Cavalieri vennero pagati per lasciare in pace il nobile sovrano e pensare alle crociate. Il conflitto si protrasse fino al 26-6-1472, poiché le truppe Fiorentine trovarono solo allora un diversivo per attraversare lo stretto alle spalle della flotta napoletana. Francesco I di Toscana divenne così anche Francesco I di Napoli e Messina. (Palermo è di Milano).

    Subito dopo tale successo, il clero fece una seconda offerta che ci consentì di costruire altre navi ed edifici e assumere un nuovo master of mint di livello 4, intanto si partecipò, ancora una volta passivamente, alla crociata austriaca contro gli Ottomani.

    Passarono 7 anni di pace, durante i quali il sovrano:
    creò una sfera d’influenza su Modena, il Papa, la Corsica e Creta (1475);
    si alleò con l’Aragona in funzione anti milanese (1476);
    formalizzò pesi, scale e misure (1478);
    notò che l’Austria diventò imperatore e invincibile.

    Tra il 1469 e il 1481 ebbe luogo il soggiogamento toscano di Modena.
    Dopo due mesi, per effetto degli intrecci di alleanze, gli schieramenti erano i seguenti:
    Toscana, Austria, Napoli, il Papa e il vassallo austriaco Urbino (in esilio in Romagna)
    Vs.
    Francia, Milano, Modena, Venezia, Cipro, Foix, Aquisgrana, Savoia e Provenza.

    I Toscani e i loro sottomessi badavano agli stati minori, gli Austriaci a Francia e Milano.
    Alla fine della guerra, le condizioni di pace furono le seguenti:

    Modena sarebbe diventata feudo toscano, Treviso sarebbe passata sotto controllo diretto fiorentino, il Montenegro sarebbe diventato indipendente, Milano avrebbe pagato 200 ducati, ceduto Palermo a Napoli, annullato ogni trattato con Castiglia e uber Brandeburgo, la Francia avrebbe fatto altrettanto con Austria, Svizzera e Castiglia.

    Nel frattempo Genova aveva attaccato la nostra protetta Corsica, tuttavia i Savoia ci precedettero nell’annettere la Superba.

    Il 17-11-1481 fu istituito un programma di addestramento militare (idea military drill), avendo paura dei Visconti e degli Asburgo.

    Finalmente, dopo anni di esercizi spirituali e coercizione armata, Francesco I divenne controllore papale, era il 17-6-1483. Pensava di scomunicare e attaccare Milano e di chiamare una crociata contro Fez o i Mammelucchi, per avere basi per una futura espansione (non ditelo a nessuno, ma egli sapeva già che di lì a poco si sarebbero scoperte le Indie, orientali e occidentali).
    Sfortunatamente Milano s’era alleata con l’Austria, cosa che avrebbe preceduto la rottura con i Toscani, ed era già stata chiamata una crociata contro i temibili infedeli del Congo…

    L’anno successivo morì l’erede al trono, che venne soppiantato da Gian Gastone, figlio della sorella di Francesco I e di un nobile smolenskiano (sic!). sfortunatamente, già in fasce si dimostrava un inetto (4-3-4 o giù di lì).
    Lo stesso anno l’Austria attaccò gli Ottomani di nuovo, e il sovrano dei Toscani questa volta, forte della sua nuova flotta, attaccò il delta del Nilo, di sovranità turca. Sfortunatamente la apce giunse prima della presa della regione.

    Nel 1485, senza preavviso gli Asburgo ruppero l’alleanza, ma la Toscana trovò un nuovo alleato nella Castiglia, che la trascinò subito nella guerra contro i Mammelucchi.
    Inutile dire che anche questa volta la pace fu fatta e Francesco I non venne invitato; come se non bastasse gli Spagnoli si presero Alessandria.

    Nel 1488 l’alleato aragonese attaccò la Sardegna, ed ebbe così inizio una nuova guerra.
    Aragona, Baviera, Toscana e i vassalli degli ultimi due contro gli altri stati italiani, capitanati da Venezia. Almeno questa volta si riuscì a ottenere dei risultati: Milano liberava Ferrara con Verona mentre Venezia pagava le indennità di guerra. Gli Abruzzesi furono ridotti a minoranza durante la guerra.

    Nel frattempo, Francesco I sta preparando la vendetta contro l’Austria: la scalata alla corona imperiale. Tra il 1487 e il 1489 comprò i voti di tre principi elettori, assicurandosi così l’elezione nel 1490. superfluo sotto lineare la sua gioia e eil suo sublime godimento.

    Subito dopo venne coinvolto in una guerra minore tra Castiglia e Portogallo.

    Nel 1492 ottenne finalmente un casus belli contro Milano: i Visconti avevano annesso i domini savoiardi senza reclamarli legittimamente. Era compito dell’imperatore recuperarli.
    La guerra venne dichiarata il 17-10-1494, allo scadere della precedente tregua; tuttavia sua maestà l’imperatore non potè mai vendicarsi di Milano: morì di febbre il 16 gennaio 1495 a Monza, città della Corona Ferrea, che avrebbe cinto suo nipote, o forse il figlio di questo.
    EU3_6.jpg
     

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