1. Questo sito utilizza i cookies. Continuando a navigare tra queste pagine acconsenti implicitamente all'uso dei cookies. Scopri di più.

Gli errori di Hitler

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da Silvan, 6 Febbraio 2012.

  1. Silvan

    Silvan

    Registrato:
    13 Gennaio 2011
    Messaggi:
    857
    Località:
    Trento
    Ratings:
    +36
    In diverse occasioni ho espresso la mia opinione su Hitler criticando chi lo definisce un pazzo o un deficiente.
    Cosi facendo mi sono attirato addosso a mia volta le critiche di chi mi ritiene “ideologicamente orientato” (verso cosa poi? Verso il nazismo, ridicolo!)
    e quindi propenso a difende Hitler oltre l’evidenza storica.
    A compensazione quindi dedico questo thread alla mia personale opinione su quelli che furono i “veri” errori di Hitler.

    PRIMO
    Hitler aveva un rapporto difficile con i suoi collaboratori, questo gli impedì di mettere sempre nel posto giusto la persona giusta.
    Anzi in molte occasioni fini con l’allontanare persone competenti.

    SECONDO
    Hitler aveva individuato correttamente i due tallone d’achille della Germania, i due peggiori incubi in cui la Germania potesse imbattersi:
    il doppio fronte, la mancanza di Petrolio.
    Le sue scelte strategiche tuttavia in due momenti diversi e importantissimi non furono coerenti con questa preoccupazione.
    Nel ’38, ’39 la sua aggressività politica porto la Germania in guerra prima del previsto e prima del necessario.
    La Germania aveva un programma ambizioso di costruzione di impianti per la produzione di benzina sintetica, programma che doveva essere
    ultimato nel ’43. Aver spinto sull’acceleratore delle annessioni forzose anche a rischio di una guerra esponeva il paese, cosi come avvenne,
    all’incubo numero due: la mancanza di carburante. Nel ’38-’39 non c’era motivo che giustificasse questa urgenza la Germania avrebbe dovuto aspettare
    di completare i suoi programmi e rendersi molto meno vulnerabile da questo punto di vista.
    Secondo punto il doppio fronte. Nel ’40 dopo la caduta della Francia, Hitler sottovaluto la volontà e la capacità di combattere dell’Inghilterra.
    L’operazione Leone Marino fu più un bluff che un vero tentativo di mettere fuori gioco l’Inghilterra. Hitler già pensava alla Russia, il doppio fronte si era già creato
    nei suoi progetti e già agiva a danno Germania. Sarebbe stato più coerente nei confronti dell’incubo numero uno della Germania proteggersi a Est continuando la politica
    accomodante nei confronti di Mosca e finire la guerra con l’Inghilterra.

    TERZO
    Hitler era affascinato dalle novità che l’innovazione tecnologica poteva portare nel campo degli armamenti.
    Dedico molto tempo a questi aspetti ma falli nel comprendere qual era il vero ruolo che giocava la tecnologia nella
    guerra che stava per combattere, prima del ’39, e che combatteva dopo.
    Le sue direttive o ingerenze nei programmi di ricerca ebbero spesso l’effetto di ritardare la realizzazione di progetti importanti
    e potenzialmente decisivi. Si pensi al blocco di moltissimi programmi di ricerca tra il ’40 e il ’41 quando erroneamente penso che la guerra sarebbe stata breve
    e che non aveva senso investire risorse nello sviluppo di nuovi armamenti che sarebbero stati operativi a guerra finita.
    Dopo il fallimento di Barbarossa e la presa di coscienza che la guerra stava prendendo una piega sfavorevole alla Germania, allora i programmi vennero
    ripresi e ansi assunsero via via un significato sempre più grande, eccessivo, divennero l’unica speranza della Germania per non perdere la guerra.
    Entrambi gli atteggiamenti, di posticipo dei programmi prima, e di smaniosa fretta di concludere dopo, furono deleteri per la Germania.
    Nonostante il paese fosse all’avanguardia in molti settori annessi agli armamenti, quasi mai la Germania riuscì a schierare armi tecnologicamente nuove capaci di avere
    un reale impatto sui cambi di battaglia. Prima si trascuro l’importanza della tecnologia nella nuova guerra poi si sprecarono risorse preziose in tecnologie immature
    troppo acerbe per consentire un uso operativo efficace.
    Un esempio delle conseguenze del primo errore fu il fallimento della guerra ai convogli nell’atlantico dove i tedeschi partirono in vantaggio, ma furono raggiunti e superati degli Inglesi, per tornar di nuovo tecnologicamente all’avanguardia solo nel ’44 ’45 ormai troppo tardi.
    Un esempio delle conseguenze del secondo errore fu lo sviluppo delle V1, V2 ed annessi. Armi temibilissime ma inefficaci se non corredate da sistemi di guida che erano solo agli albori.
    Oppure gli aerei a reazione, spinti in combattimento con aspettative eccessive nonostante ancora non avessero i requisiti necessari per un impiego operativo, con risultati disastrosi.

    QUATTRO
    Hitler quando pensava alle forze armate pensava all’esercito. La marina e l’aviazione erano di supporto.
    Falli nel comprendere l’importanza della marina nella guerra con l’Inghilterra. Osteggio ma alla fine consenti che le due corazzate fossero ultimate, di fatto acconsentendo ad una visione
    ormai superata della guerra sul mare. Avrebbe dovuto pretendere progetti innovativi e soprattutto una visione della guerra sul mare nuova slegata dalle logiche del passato.
    Sbaglio anche nel comprendere fino in fondo il ruolo dell’aviazione. Si accani eccessivamente in una visione offensiva dell’arma aerea condizionando i programmi di ricerca e di armamento
    a favore dei bombardieri. Non capi che la superiorità aerea era la conditio sine qua non per il successo delle campagne aere e per la difesa del paese.
    La Germania non realizzo mai un veicolo con questo scopo precipuo.
    Si costruirono intercettori e caccia di scorta a corto raggio che spessissimo e fin da subito si trovarono a competere con aerei superiori.
    I Tedeschi non costruirono mai un caccia a lungo raggio capace di restare in volo molte ore e concepito per agire ad alta quota, l’aereo necessario per realizzare la superiorità aerea.
    Solo il Ta-152 fu la tardiva risposta a questa esigenza.
    Questo ritardo è da imputare principalmente ad Hitler ed alla sua influenza sulle idee che circolavano nelle alte sfere della Luftwaffe.

    QUINTO
    Nella primavera del ’41 Hitler non diede peso alle motivazioni addotte dai servizi di informazione, di cui si parla pochissimo ma che svolsero un lavoro più che discreto,
    al loro parere negativo all’invasione dell’Unione Sovietica.
    Hitler non credette che i Russi disponevano già di 15000 carri armati, non credette che il sistema logistico tedesco si sarebbe dimostrato inadeguato alla guerra in Russia,
    e non credette che i Russi erano capaci di mobilitare centinaia di nuove divisioni. Un abbaglio non da poco.

    SESTO
    La Germania nel corso della guerra produsse un’infinità di veicoli diversi e di sistemi d’arma differenti. Un incubo per la logistica e per la razionalizzazione
    e ottimizzazione della produzione. In una guerra che era diventata d’attrito Hitler non capi che era essenziale semplificare e standardizzare gli equipaggiamenti.

    SETTIMO
    Hitler anche in momenti delicati diete priorità assoluta ai treni dei deportati. Si tratto non solo di una decisione deprecabile da tutti i punti di vista ma anche di una vera e propria zappata sui piedi,
    che creo nuove difficoltà ad un sistema logistico già arrancante.

    OTTAVO
    Hitler aveva una concezione delle operazioni militare esclusivamente in ottica offensiva. L’arte del difendersi era a lui sconosciuta. Quando, per svariati motivi, avocò a se il comando anche delle operazioni militari
    questa sua carenza si manifesto drammaticamente con divieti di flessibilità operativa che conosciamo tutti.

    Ho finito, mi dispiace niente fonti.

    Questo è il mio ultimo post nella Sezione Storia, per cui forza con il tiro al piccione non ci sarà contraerea.
    Ho già preso troppe ammonizioni solo per essermi difeso per cui lascio spazio,
    questo è il desiderata dell’amministrazione per cui cosi è!
    Sicuramente nella fretta avrò commesso qualche errore di battitura o qualche frase non sarà felice, sicuramente ci sarà qualcuno che correggerà al mio posto.

    Saluti :approved:
     
  2. Pandrea

    Pandrea Guest

    Ratings:
    +0
    Il problema di Hitler è che lui era il capo politico di una dittatura politica. La politica, basata su ideologie, rapporti internazionali e opinione pubblica, quando fa sottostare alle tre basi predette le operazioni militari combina guai, giacchè il mondo militare ragione secondo logiche totalmente diverse.

    Ovviamente questo non è esclusivo della Germania:
    -a Singapore non venne fortificato il lato verso l'entroterra per non demotivare la popolazione, Singapore venne presa da terra
    -nell'estate 1941 intere divisioni sovietiche furono insaccate per l'ordine di Stalin di non ritirarsi
    -per non estendere la guerra la Francia nel 1939 non invase la Renania quasi priva di difese

    Ma il potere assoluto di Hitler e degli altri gerarchi sui militari portava l'influenza politica, da saltuaria come nelle democrazie, a costante ed invadente, condizionando la guerra su vasta scala e finendo per imporre scelte non modificabili. Da notare come l'URSS ebbe lo stesso problema della Germania fino a quando Stalin, vista la situazione critica, non abdicò al potere assoluto dando ai militari carta bianca.
     
  3. Dohor

    Dohor

    Registrato:
    7 Novembre 2008
    Messaggi:
    1.232
    Ratings:
    +2
    PRIMO:
    Hitler aveva un rapporto difficile con i collaboratori perché cercò, da Kiev '41, di imporre la sua idea, lontana dalle logiche militari.

    SECONDO:
    Aspettare fino al '43 voleva dir dare altro tempo agli avversari per prepararsi. La Germania aveva affrontano una situazione di stallo, nel '39, a causa di mancanza di valuta estera, che non ti permette di comprare le risorse che servono per mandare avanti l'industria. La Germania non aveva una situazione economica che le permettesse di essere autarchica, aveva bisogno di risorse estere. Hitler aveva più di un interesse a far partire la guerra quanto prima. Il Molotov-Ribbentrop, oltre a scongiurare un secondo fronte (che comunque non si sarebbe aperto con un attacco alla Francia), aveva trovato un alleato che gli permettesse di avere la piena disponibiltà di quelle risorse.

    TERZO:
    L'innovazione tecnologica di cui parli, sarebbe stata ininfluente. Non c'erano le risorse e le tecnologie per un utilizzo delle V2 o dei Caccia a reazione, che permettessero di avere un reale peso sulla guerra. Stesso dicasi sulla bomba atomica. Non avevano abbastanza risorse per portare avanti un programma atomico ai livelli, per esempio, degli Americani.

    QUARTO:
    Stesso discorso. La Germania non aveva abbastanza risorse per avere le tre armi competenti come lo fu l'esercito.

    OTTAVO:
    Hitler non aveva né un'ottica offensiva né difensiva (come dici giustamente tu). Hitler aveva una sua ottica, che era al di fuori degli schemi militari di ottica offensiva o difensiva.

    L'infrazione che hai preso ieri sera non l'hai presa perché ti sei difeso da accuse che ti abbiamo mosso. L'infrazione di ieri (penso, e qui non voglio prendere le vesti di un moderatore, anche perché sarei l'ultimo sulla faccia della terra :asd: , ma, piuttosto, esprimo la mia idea) l'hai presa per l'inutilità dei tuoi post inerenti alla mia domanda. Senza tanti giri di parole, non c'entravano una cippa.
     
  4. Il diplomatico

    Il diplomatico

    Registrato:
    16 Febbraio 2010
    Messaggi:
    81
    Località:
    grosseto
    Ratings:
    +4
    Basta vedere Dunkerque, dove per una questione politica tra hitler e i generali, salvò gli inglesi e invece di rafforzare il suo potere politico creò malcontento in uno dei momenti di più alto morale dello stato maggiore tedesco. Giorgio galli, (unico che scrive di esoterismo tedesco di cui mi fido almeno un po) ha anche evidenziato altri aspetti legati a questa scelta, sia il tentativo di alleanza con l'inghilterra, sia per la stima di Hitler per gli inglesi che per collegamenti tra il mondo dell'intellettualismo tedesco nazista con la nobiltà inglese......(E MI FERMO PER NON FARE OFF TOPIC O SEMBRARE COMPLOTTISTA)
    E DIMMI SE QUESTE SONO CONSIDERAZIONI MILITARI?! CON L'ESERCITO INGLESE DISTRUTTO A DUNKERQUE CHISSA' SE LEONE MARINO SAREBBE PARTITA.
     
  5. Dohor

    Dohor

    Registrato:
    7 Novembre 2008
    Messaggi:
    1.232
    Ratings:
    +2
    Leone Marino non è che non è partita per quei 200.000 soldati inglesi salvati a Dunkerque. Non è partita per tutt'altri motivi. Come fai a far sbarcare un esercito in Inghilterra senza superiorità aerea e senza, soprattutto, superiorità navale? Ma metti caso che fossero riusciti nello sbarco. Come rifornisci quell'esercito senza i due requisiti sopra citati? Leone Marino era un sogno. Ed è rimasto tale.
     
  6. Il diplomatico

    Il diplomatico

    Registrato:
    16 Febbraio 2010
    Messaggi:
    81
    Località:
    grosseto
    Ratings:
    +4
    No hai ragione.
    Senza superiorità aerea sarebbe possibile ma con perdite troppo sostanziose almeno fino alle fasi di sbarco poi sarebbe stato molto più semplice. Ma senza rifornimenti sicuri addio.
    Ho messo li quella frase preso dall'impeto di fare un esempio sulla miopia hitleriana (visto che viene messa in dubbio) ma bastava dunkerque ampiamente.
    Comunque sarebbe stato sicuramente un po diverso se non avessero potuto evacuare sopratutto sul morale.
     
  7. andy

    andy

    Registrato:
    20 Maggio 2008
    Messaggi:
    2.352
    Ratings:
    +120
    Veramente la tesi del regalo politico è una balla che circola da anni in rete: Hitler non vole fare alcun regalo, interpretò male la rapidità britannica nell'agire e la loro intenzione di ritirarsi ordinando ai Pz Korp il 26 maggio di fermarsi per ricuperare le forze, oltre a ciò due armate tedesca in marcia verso l'area erano in ritardo, aggiungici a questo che Goering asserì che la Luftwaffe avrebbe facilmente spazzato via la resistenza britannica.
     
  8. Il diplomatico

    Il diplomatico

    Registrato:
    16 Febbraio 2010
    Messaggi:
    81
    Località:
    grosseto
    Ratings:
    +4
    Sul regalo politico sono d'accordo che è opinabile. Ma che ci fu l'ordine di fermarsi per recuperare le forze quando non ce ne era bisogno, è un fatto storico. (con fonti attendibili)
     
  9. roccia75

    roccia75

    Registrato:
    12 Luglio 2007
    Messaggi:
    3.166
    Località:
    Piacenza
    Ratings:
    +253
    Ciao, scusate se mi intrometto.

    Su Dunkerque non sono un esperto, ho solo letto qualche libro e cercato informazioni sulla rete ma vi espongo un mio dubbio.

    Anch'io ero contrario all'inizio sulla tesi del "relago politico" al fine di arrivare ad un accordo con l'Impero Britannico ma una cosa non mi torna.

    L'evacuazione della sacca non avvenne in un giorno: possibile che Hitler, rendendosi conto che la Luftwaffe non riusciva a fermare le operazioni navali inglesi nella Manica, non abbia ordinato un assalto più pesante di quello che in realtà vi fu?
     
  10. GyJeX

    GyJeX

    Registrato:
    6 Dicembre 2005
    Messaggi:
    32.800
    Località:
    santu sezzidu in dommo
    Ratings:
    +10.235
    c'è già una discussione su dunkerque, lì si erano prese in considerazione un bel po' di tesi
     

Condividi questa Pagina